Fotostoria di Crematogaster scutellaris

Re: Fotostoria di Crematogaster scutellaris

Messaggioda Bremen » 22/06/2013, 17:06

Non sono tantissimi, in natura si arriva anche a 35/40 sotto il sole, quindi non preoccuparti troppo.
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Re: Fotostoria di Crematogaster scutellaris

Messaggioda kyvan » 22/07/2013, 19:29

La colonia è cresciuta e ha ormai raggiunto circa le 50 unità. Ho avuto qualche problema con le fughe e nel fine settimana ho dovuto improvvisare un trasloco in un piccolo formicaio scavato nell'ytong posto in verticale e collegato ad un'arena provvisoria per mezzo di un tubo di plastica flessibile del diametro interno di 5 mm lungo circa 25 cm. Ho svuotato la provetta nell'arena e nel giro di un'ora la colonia si è ricomposta ma si è stanziata nel tubo di collegamento nonostante avessi preventivamente oscurato con della carta sul vetro le stanze del formicaio. Di tanto in tanto alcune esploratrici vagano per le stanze ma non hanno portato ancora ne uova ne larve. Non ho fretta ma pensate che a breve si sposteranno nel formicaio o potrebbe passare parecchio tempo prima che decidano di ri-traslocare? E poi vi chiedo se devo predisporre un sistema di umidificazione dell'ytong. Al momento l'ho umidificato dall'alto con delle provette di acqua che per infiltrazione hanno umidificato la parte alta del formicaio. E' il caso si porre un vassoio o qualcosa del genere con acqua sotto all'ytong in modo da mantenere umide le stanze in basso?

Grazie a chi vorrà darmi il proprio contributo di consigli.
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Re: Fotostoria di Crematogaster scutellaris

Messaggioda filomeno » 22/07/2013, 20:42

kyvan ha scritto:La colonia è cresciuta e ha ormai raggiunto circa le 50 unità. Ho avuto qualche problema con le fughe e nel fine settimana ho dovuto improvvisare un trasloco in un piccolo formicaio scavato nell'ytong posto in verticale e collegato ad un'arena provvisoria per mezzo di un tubo di plastica flessibile del diametro interno di 5 mm lungo circa 25 cm. Ho svuotato la provetta nell'arena e nel giro di un'ora la colonia si è ricomposta ma si è stanziata nel tubo di collegamento nonostante avessi preventivamente oscurato con della carta sul vetro le stanze del formicaio. Di tanto in tanto alcune esploratrici vagano per le stanze ma non hanno portato ancora ne uova ne larve. Non ho fretta ma pensate che a breve si sposteranno nel formicaio o potrebbe passare parecchio tempo prima che decidano di ri-traslocare? E poi vi chiedo se devo predisporre un sistema di umidificazione dell'ytong. Al momento l'ho umidificato dall'alto con delle provette di acqua che per infiltrazione hanno umidificato la parte alta del formicaio. E' il caso si porre un vassoio o qualcosa del genere con acqua sotto all'ytong in modo da mantenere umide le stanze in basso?

Grazie a chi vorrà darmi il proprio contributo di consigli.


Sono poche cinquanta operaie per trasferirle in un formicaio,dovresti fare un formicaio davvero piccolo,poi le Crematogaster sp. non hanno bisogno di molta umidificazione,alcuni mettono solo una provetta in arena!! ;)
Puoi fare una foto del formicaio e dirci le misure delle stanze??
.
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Re: R: Fotostoria di Crematogaster scutellaris

Messaggioda kyvan » 22/07/2013, 21:16

filomeno ha scritto:
kyvan ha scritto:La colonia è cresciuta e ha ormai raggiunto circa le 50 unità. Ho avuto qualche problema con le fughe e nel fine settimana ho dovuto improvvisare un trasloco in un piccolo formicaio scavato nell'ytong posto in verticale e collegato ad un'arena provvisoria per mezzo di un tubo di plastica flessibile del diametro interno di 5 mm lungo circa 25 cm. Ho svuotato la provetta nell'arena e nel giro di un'ora la colonia si è ricomposta ma si è stanziata nel tubo di collegamento nonostante avessi preventivamente oscurato con della carta sul vetro le stanze del formicaio. Di tanto in tanto alcune esploratrici vagano per le stanze ma non hanno portato ancora ne uova ne larve. Non ho fretta ma pensate che a breve si sposteranno nel formicaio o potrebbe passare parecchio tempo prima che decidano di ri-traslocare? E poi vi chiedo se devo predisporre un sistema di umidificazione dell'ytong. Al momento l'ho umidificato dall'alto con delle provette di acqua che per infiltrazione hanno umidificato la parte alta del formicaio. E' il caso si porre un vassoio o qualcosa del genere con acqua sotto all'ytong in modo da mantenere umide le stanze in basso?

Grazie a chi vorrà darmi il proprio contributo di consigli.


Sono poche cinquanta operaie per trasferirle in un formicaio,dovresti fare un formicaio davvero piccolo,poi le Crematogaster sp. non hanno bisogno di molta umidificazione,alcuni mettono solo una provetta in arena!! ;)
Puoi fare una foto del formicaio e dirci le misure delle stanze??


Hai perfettamente ragione ma purtroppo era diventato impossibile alimentarle senza che fuggissero.Inoltre avevano preso a scavare e tirare le fibre di cotone che usavo per chiudere la provetta e scappavano anche da lì.Inoltre la riserva d'acqua, dopo quasi un anno, si stava esaurendo.
Allegati
IMG_20130722_175747.jpg
Vista d'insieme del formicaio. A destra l'arena ricavata da un porta dvd da 50 pezzi con la parte alta del coperchio tagliata e con antifuga. Ancora più a destra vi ho collecato una provetta per il momento con acqua e zucchero, successivamente solo acqua.
IMG_20130722_175755.jpg
particolare del tubo di collegamento (purtroppo non a fuoco) con la regina circa a 2/3 della sua lunghezza verso l'arena, mentre le uova sono state accatastate nella parte terminale a sinistra nella foto a pochi cm dal formicaio.
IMG_20130722_175810.jpg
particolare del formicaio 13x18. Il vetro è saldato con del silicone. Le camere hanno altezza minima 5 mm circa con profondità variabile.
Ultima modifica di kyvan il 22/07/2013, 21:29, modificato 2 volte in totale.
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Re: Fotostoria di Crematogaster scutellaris

Messaggioda ane_demi » 22/07/2013, 21:20

Bastava aprirle in arena, ma trasferirle con cinquanta operaie non è così grave dai, l'importante è che il formicaio sia piccolo. Anche secondo me per ora basta una provetta in arena magari ad Agosto bagnerai leggermente il gasbeton con il metodo che preferisci. :)
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Re: Fotostoria di Crematogaster scutellaris

Messaggioda kyvan » 22/07/2013, 21:28

foto aggiunte come modifica al messaggio precedente
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Re: Fotostoria di Crematogaster scutellaris

Messaggioda ane_demi » 22/07/2013, 21:45

Dovevi isolare solo le prime due stanze (anche una sola) è comunque una specie resistente, non dovresti aver commesso un errore fatale. :)
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Re: Fotostoria di Crematogaster scutellaris

Messaggioda zambon » 22/07/2013, 22:14

Scelta discutibile, sempre secondo il mio parere, sia per il tipo di nido che per il materiale nel compenso credo che, non volendo, hai costruito uno dei migliori nidi per una colonia incipiente di Crematogaster scutellaris, il tubo è perfetto e loro lo hanno scelto.
Io toglierei il nido di gasbeton, tapperei il lunghissimo tubo (ne toglierei un pezzo) con un tappo di plastica tipo quello delle provette o se il diametro del tubo non lo consente, adatterei uno di quei tappi per il vino in materiali plastici che puoi acquistare in una ferramenta, niente umidificazione ma un beverino da pappagallini in arena o una provetta che fa da presa di acqua e il mio concetto di nido di accrescimento è fatto.
Il gasbeton o il gesso sono facilmente scavabili e non servono perché puoi non umidificare, quindi con una specie come questa ti puoi sbizzarrire a utilizzare i materiali più disparati anche non naturali, se attacchi tre mezzi pezzi di tubo da giardino ad un vetro per loro è casa, ottima casa, vai con la fantasia mantenendo un' attenzione particolare alle fughe.
Spero di esserti stato di aiuto e di non averti depresso.
:smile:
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Re: Fotostoria di Crematogaster scutellaris

Messaggioda kyvan » 22/07/2013, 23:14

zambon ha scritto:Scelta discutibile, sempre secondo il mio parere, sia per il tipo di nido che per il materiale nel compenso credo che, non volendo, hai costruito uno dei migliori nidi per una colonia incipiente di Crematogaster scutellaris, il tubo è perfetto e loro lo hanno scelto.
Io toglierei il nido di gasbeton, tapperei il lunghissimo tubo (ne toglierei un pezzo) con un tappo di plastica tipo quello delle provette o se il diametro del tubo non lo consente, adatterei uno di quei tappi per il vino in materiali plastici che puoi acquistare in una ferramenta, niente umidificazione ma un beverino da pappagallini in arena o una provetta che fa da presa di acqua e il mio concetto di nido di accrescimento è fatto.
Il gasbeton o il gesso sono facilmente scavabili e non servono perché puoi non umidificare, quindi con una specie come questa ti puoi sbizzarrire a utilizzare i materiali più disparati anche non naturali, se attacchi tre mezzi pezzi di tubo da giardino ad un vetro per loro è casa, ottima casa, vai con la fantasia mantenendo un' attenzione particolare alle fughe.
Spero di esserti stato di aiuto e di non averti depresso.
:smile:


Grazie per il tuo parere. Ho visto le foto della tua colonia e colgo l'occasione per farti i miei complimenti. Sinceramente il gasbeton era l'unico materiale che potevo usare per creare un formicaio in poco tempo e mi sono tenuto con dimensioni limitate proprio perché vorrei creare qualcosa di simile al tuo ma non ho avuto il tempo di lavorarci. Sto per l'appunto cercando un acquario di seconda mano, anche con qualche perdita, da trasformare in formicaio incollando sulle pareti gusci di noci, canne tagliate a metà e quant'altro, abbastanza grande da poterci inserire anche una piantina infestata da afidi (più in la nel tempo). Purtroppo, come dicevo, non ho avuto il tempo da dedicarvi e sto anche seguendo altre due colonie, una di Pheidole e l'altra sempre di Crematogaster, e ho tre Camponotus nylanderi in fondazione. Avrò modo col tempo di riciclare anche questo piccolo bormicaio in gasbeton.
Vi terrò aggiornati e grazie ancora per il supporto.
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