Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda endervale » 19/07/2017, 22:15

Come va con le argentinastre? (Oramai le chiamo così quando le vedo) questa è la prima colonia che sta riuscendo bene dai remoti tempi dove ellelle aveva condiviso la sua esperienza sul forum
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda JoeC » 25/07/2017, 12:26

endervale ha scritto:Come va con le argentinastre? (Oramai le chiamo così quando le vedo) questa è la prima colonia che sta riuscendo bene dai remoti tempi dove ellelle aveva condiviso la sua esperienza sul forum


Ciao, innanzitutto ben ritrovati, e ciao Endervale, mi scuso per l'assenza ma sono stato fuori due settimane in un posto in cui internet era solo un miraggio :lol: ogni tanto riuscivo a leggere ma postare era praticamente impossibile...

Le argentine hanno reagito abbastanza bene alla mia assenza (al mio ritorno pensavo di trovare una situazione molto più disastrosa) aggiorno per grandi linee perchè non sono ancora a casa anche se sono vicino (tornerò stabile li tra un paio di settimane e farò un aggiornamento più dettagliato).

Ho dovuto bocciare l'arena che avevo annesso perchè avevo il timore di fughe incontrollate in mia assenza, prima di partire ho riempito il serbatoio dell'umidificazione al massimo e ho messo in arena una provetta con acqua e una con acqua e miele, come avevo immaginato il serbatoio era praticamente asciutto al ritorno e il nido completamente a secco, ma evidentemente si sono fatte bastare la provetta.

Malgrado l'arena si trovi in condizioni disastrose ( muffe originate dalla provetta del miele, in più sporcizia varia e un po' di cadaveri) la colonia ha resistito anche se ha rallentato un po' i ritmi (forse per scarsità di risorse) delle sei regine che avevo introdotto ne ho viste solo tre (una morì prima della mia partenza) ma hanno deposto tranquillamente e c'è un bel po di covata e larve, le operaie sono sull'ordine della cinquantina e appena tornato ho fornito miele fresco e cibo per gatti umido (si sono fiondate praticamente subito).

Ho l'impressione che se sopravvive all'inverno la colonia darà un po di soddisfazioni solo l'estate prossima (per soddisfazioni intendo i numeri che ci si aspetta da loro).
Intanto ho realizzato che la tipologia di nido adottata forse non è tanto indicata e quasi sicuramente al mio ritorno realizzerò un formicaio a se stante con arena annessa, perchè sono veramente sporche.
Anzi mi è capitato di vedere video in cui le argentine erano allevate semplicemente in numerose provette poste all'interno di un'arena nuda (un test tube formicarium per intenderci), una soluzione poco affascinante ma mi devo informare se è il modo più congeniale, valuterò...
Ecco un esempio:
https://www.youtube.com/watch?v=ZDPM9cfW2hs

Intanto sono contento che la colonia abbia quasi tre mesi, non so quali siano i tempi degli altri tentativi ma sicuramente è il migliore tra i miei precedenti, quindi incrocio le dita :)
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda endervale » 25/07/2017, 14:26

io le riscalderei d'inverno, le argentine non sono capaci di ibernare
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda JoeC » 25/07/2017, 15:26

endervale ha scritto:io le riscalderei d'inverno, le argentine non sono capaci di ibernare

Immaginavo essendo sud americane, infatti valutavo di tenerle all'interno visto che anche la colonia esterna in inverno tende a sparire nelle crepe dei muri e abbandona tutti i vasi e sottovasi, l'unica cosa che non mi è chiara è l'alimentazione visto che non escono nemmeno a foraggiare.
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda JoeC » 22/08/2017, 10:38

Ultimo (nefasto) aggiornamento di questo diario (almeno per ora 8-) )

Come avevo anticipato, una settimana fa ho trasferito il restante della colonia in arena nuda con provette, perchè il formicaio (variante 2) era ridotto ad un porcile.
La colonia contava al momento una sola regina (delle 6 introdotte), la colonia risponde male allo stress e molte operaie muoiono e vengono ammucchiate in un angolo dopo il trasferimento.
Questi episodi di alta mortalità dovuta a stress li ho riscontrati spesso con questa specie, mi chiedo da dove provenga questa adattabilità che ha fatto si che infestassero il mondo, ma forse la risposta sta nella loro capacità di rinforzare velocemente le file e rimpiazzare le perdite...
Proprio per questo motivo deduco che il successo nell'allevamento di questa specie sia legato molto probabilmente al numero di regine (più regine, più possibilità di successo)...
Forse la mia è una considerazione un po' scontata, ma quando parlo di un numero elevato di regine penso a molte decine.

Pochi giorni dopo il trasferimento l'ultima regina muore (probabilmente per motivi legati allo stress dei giorni precedenti) quindi ora mi resta un manipolo di operaie che si prendono cura delle pupe di cui allego le foto.

PS non erano presenti uova e larve perchè la regina aveva smesso di deporre probabilmente da un po'.

IMG_4168.jpg
provette in arena
IMG_4170.jpg
operaie con pupe


Quando mi sono accorto della dipartita di sua maestà ho voluto condurre un piccolo esperimento sociale per testare (naturalmente in piccolo) questa famosa "socialità intraspecifica" che è la caratteristica secondo me più interessante delle argentine.
Naturalmente l'esperimento non ha nessun valore scientifico ne tanto meno una rilevanza importante visto che gli individui coinvolti provenivano, come leggerete, dalla stessa colonia madre e quindi dallo stesso ceppo, anche se sono nate in situazioni diverse e quindi non si sono mai incontrate fisicamente...
In sostanza ho recuperato qualche operaia dalla colonia madre in balcone e l'ho introdotta in arena, quello che ho potuto osservare è questo: in un primo momento le operaie della "mia" colonia hanno accerchiato le seconde e costrette in un angolo hanno cominciato ad attaccarle una alla volta con un atteggiamento molto aggressivo, le operaie "selvatiche" indietreggiavano e cercavano di difendersi dagli attacchi.
Dopo un paio di minuti, come se nulla fosse successo, le "mie" hanno cominciato a muovere le antenne e a indietreggiare lasciando il campo di battaglia, in seguito le "selvatiche" hanno fatto lo stesso e come se nulla fosse si sono unite ai lavori introducendosi nella provetta.
Ripeto che probabilmente questo esperimento non ha alcun valore, ma è stato comunque interessante osservarle e se mi capiterà di incappare in una colonia lontana dalla mia sicuramente lo riproporrò.

Intanto nella colonia esterna trovo solo avanposti, i sottovasi brulicano di operaie e pupe, ma nessuna traccia di regine, quindi con molta probabilità riprenderò questo diario la prossima primavera, per un nuovo tentativo, si spera che abbia più successo, visto che ogni volta sembra andare un po' meglio :)
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda MikyMaf » 22/08/2017, 10:48

Peccato! È già stato un passo avanti però!
Speriamo tu riesca a ricostituire la colonia
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda endervale » 22/08/2017, 11:10

l'esperimento non è nulla di nuovo, infatti è uno dei tratti più comuni delle infestanti: la tolleranza intraspecifica, potresti prendere una operaia/regina dall'argentina e si unirebbero le colonie lo stesso, questo tratto è molto presente nei plagiolepini e in alcuni Dolichoderinae es Paratrechina, Tapinoma, Linepitema e Anoplolepis
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda MikyMaf » 22/08/2017, 11:17

Questa cosa è veramente inquietante... alla fine è un po' come per l essere umano, uno del Giappone riconosce un canadese come suo simile, Con l unica differenza che le formiche non hanno il linguaggio e si capiscono subito...
E questo è proprio quello che ci manderà in rovina!
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda JoeC » 22/08/2017, 11:19

endervale ha scritto:l'esperimento non è nulla di nuovo, infatti è uno dei tratti più comuni delle infestanti: la tolleranza intraspecifica, potresti prendere una operaia/regina dall'argentina e si unirebbero le colonie lo stesso, questo tratto è molto presente nei plagiolepini e in alcuni Dolichoderinae es Paratrechina, Tapinoma, Linepitema e Anoplolepis


Si, infatti l'ho anteposto che si trattava di un esperimento senza un valore sostanziale, ma semplice curiosità di assistere alla cosa...
Però su un fattore ti devo correggere, pare che la Linepithema humile in argentina non presenti questa "tolleranza intraspecifica" o meglio "intercoloniale" questa caratteristica si è sviluppata nei ceppi emigrati nel resto del mondo ma le madri fondatrici argentine se le danno di santa ragione :lol:

Ad ogni modo chiedo a chiunque abbia a disposizione documentazioni di esperienze di allevamento di linkarmele, si è spesso detto di tentativi anche su questo forum, ma non riesco a trovare niente, mi sarebbe utile leggere di esperienze pregresse, almeno evito errori già fatti :)
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