Idea per l'Ibernazione

Idea per l'Ibernazione

Messaggioda ...astro... » 28/10/2012, 16:54

Avendo qualche problema per far affrontare una eventuale ibernazione a una mia futura colonia, ho pensato a un sistema che DOVREBBE permettere un buon raffreddamento costante, con una spesa relativamente bassa e un ingombro contenuto.
Immaginate: preparo lo stampo per un formicaio in gesso di piccole dimensioni (il mio ad esempio è 15x10 cm), riempio lo stampo in modo da coprire di mezzo centimetro le "stanze" più profonde mettendo fra di esse il sensore di un termostato,poi, prima che il gesso asciughi prendo una lastra metallica delle dimensioni del nido e su questa applico incollando una cella di poltier che a sua volta ha sopra un dissipatore.tutto ció lo "appoggio" sullo stampo ancora fresco, poi finisco di colare il gesso aggiungendo gesso fino a rendere invisibile la cella, ma lasciando fuori il dissipatore. Lasciò asciugare e monto sul dissipatore una ventola. Dopo di che imposto il termostato a 5-6 gradi e vi collego la cella di poltier. a questo punto, mettendo tutto in funzione, la cella dovrebbe mantenere la temperatura impostata costante, senza bisogno di frigoriferi o cantine. Quando è primavera, poi, si stacca la spina e tutto torna normale...
Che ne pensate? Potrebbe funzionare? :piggy:
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Re: Idea per l'Ibernazione

Messaggioda feyd » 28/10/2012, 16:59

Mi sembra inutilmente complicato :lol:

Di che colonia stiamo parlando, di che specie?

Da quello che ti posso dire io le specie "normali" autoctone non hanno necessita di tali temperature e stanno bene anche attorno ad i 10/13 gradi.
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Re: Idea per l'Ibernazione

Messaggioda ...astro... » 28/10/2012, 17:12

Mi hai frainteso, Non parlo di una colonia esistente (almeno in questo momento) anche perché le mie Messor sono ben sistemate nel loro Gasbeton, sto parlando di un idea ;) . comunque la temperatura può essere 5-10--15 gradi... I gradi che servono alla specie che si possiede insomma, basta tarare il termostato :smile:
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Re: Idea per l'Ibernazione

Messaggioda ...astro... » 28/10/2012, 17:14

e comunque si, amo complicarmi la vita :yellow:
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Re: Idea per l'Ibernazione

Messaggioda feyd » 28/10/2012, 17:21

:lol:
Avevo capito che doveva arrivarti una qualche colonia xD


In ogni caso non credo serva termostatare nulla, al massimo per le provette fai una sorta di incubatrice al contrario, ma se le tieni in una zona non riscaldata va anche meglio.

Non ti conviene fare nulla integrato ad un nido in gasbeton o gesso, considera che dopo un anno di utilizzo il piu delle volte dovrai cambiarlo a causa della sporcizia che vi si forma, e poi diventerebbe un problema spostare i componenti.
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Re: Idea per l'Ibernazione

Messaggioda ...astro... » 28/10/2012, 18:24

Si in effetti avevo già pensato al fatto che prima o poi il formicaio va cambiato. Mi sa che resterà solo un idea sulla carta per il momento... :unsure:
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Re: Idea per l'Ibernazione

Messaggioda entoK » 28/10/2012, 19:42

Per curiosità hai anche calcolato il consumo elettrico, :mrgreen: visto che resterebbe acceso 24/24 per almeno un paio di mesi non mi sembra tanto trascurabile nel considerarne la fattibilità prima ancora di tutti i problemi fatti notare che non sono minimi. Secondo me è molto più semplice e sicuro lasciare le colonie su un davanzale riparato o in qualche altro luogo non troppo esposto al freddo.
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Re: Idea per l'Ibernazione

Messaggioda mirz » 29/10/2012, 13:07

.
:)
astro,
mi permetto di fare, in prima battuta, un appunto sulla corretta denominazione del dispositivo termoelettrico a cui ti riferisci. Si tratta della "cella di Peltier" in onore del fisico francese Jean C.A. Peltier che nel 1834 scoprì un particolare fenomeno termoelettrico che permetteva il trasferimento di calore tra le giunzioni di una termocoppia.

L'"Idea per l'Ibernazione" sicuramente trae spunto dalla tua passione per l'astronomia ed in particolare dall'astrofotografia dove si usano le celle di Peltier per raffreddare le fotocamere CCD, in modo da mantenere basso il rumore di fondo.

Secondo me è sempre benvenuta qualsiasi contaminazione da esperienze anche molto distanti dalla mirmecologia e per questo la tua idea è utile per la discussione e a tenere viva la voglia di sperimentazione, senza la quale non ci sarebbe crescita ed evoluzione.

Ciò premesso devo dire che in questo caso, come dici, la soluzione è un bel modo per complicarsi la vita.
Ci sono un po' di fattori da considerare:

    :arrow: si devono tenere sotto controllo la temperatura ambiente, la temperatura del lato caldo e di quello freddo per evitare di uscire fuori dai parametri di funzionamento del dispositivo ed inoltre per scongiurare la fastidiosa creazione di condensa o di produzione di ghiaccio (con tutte le conseguenze che questi fenomeni produrrebbero sulla struttura fisica del formicaio e sulla vita delle formiche stesse)

    :arrow: per evitare brutte sorprese e controllare i fenomeni di cui sopra ci sarebbe bisogno di un microcontrollore che elabori i parametri in ingresso e regoli l'alimentazione (in particolare la corrente) della cella

    :arrow: necessaria una costruzione meccanica accurata del "raffreddatore", che integri i sensori e che si armonizzi con il formicaio stesso (e come dice giustamente feyd, anche facilmente recuperabile in caso di dismissione del formicaio)

    :arrow: come anticipato da entoK c'è da fare un po' di conti anche con l'energia necessaria a tenere in funzione il tutto. Le celle di Peltier, seppur molto utili in alcune circostanze critiche, non hanno il pregio di avere un buon rendimento

Per concludere, al momento, la soluzione di tenerle in cantina, a temperatura abbastanza controllata e costante, è il metodo "gratuito" e molto efficiente che prevale.

Pensatori, fatevi avanti! :yellow:
Ogni azione fatta dalla natura non si pò fare con più brieve modo co’ medesimi mezzi. Date le cause la natura partorisce li effetti per i più brievi modi che far si possa. - Leonardo
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