Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Inviato: 02/03/2011, 11:21
Dopo aver compilato la scheda di allevamento di questa specie, raccogliendo dati ed esperienze di tutti quelli che già vi si erano cimentati, ho iniziato anche io un diario di quelle che erano le formiche che cercai di catturare e allevare quando avevo circa 12 anni, rinvenute in una legnaia dove si accatastavano ceppi provenienti dalla Calabria.
Era il primo tentativo di inquinamento genetico che posso registrare!
Non liberate in giardino colonie provenienti da altre regioni!
Ci pensano già tutti gli altri!!!
In quegli anni non sapevo nemmeno il nome di queste agili formiche gigantesche. Letture fuorvianti mi facevano pensare addirittura che fossero di provenienza africana! Qualcuno aveva scritto che le più grandi formiche del MONDO erano africane e lunghe 15 mm, e io, senza altre fonti a confutarlo (erano i primi anni 70) credevo ciecamente a tutto quello che leggevo!
Finalmente, grazie a Luca, sono entrato in possesso di questa piccola colonia esattamente nello stesso luogo geografico in cui avevo visto la mia prima!
Ironia della sorte, persino la sciamatura in cui Luca ha catturato la regina appartiene al mio territorio di bambino, le sponde bresciane e bergamasche del fiume Oglio!
La colonia mi è stata consegnata a mano e così ho avuto occasione di conoscere Luca di persona; in provetta, circa 25 operaie, ho pensato subito di mettere a sua disposizione una piccola arena (la classica dei Ferrero Rocher, versione grande) e ad alimentarle con numerose mosche comuni.
In seguito, le ho fatte svernare in un piccolo nido in gasbeton, tenendole sul davanzale della finestra tutto l'inverno. A fine settembre la colonia contava già 82 operaie e una piccola covata.
Già a fine marzo, le operaie hanno manifestato una certa graduale attività, seguita de un appetito insaziabile e dopo circa 10-15 giorni dal risveglio, la regina aveva già deposto le prime uova, mentre le larve che avevano svernato, iniziavano a svilupparsi rapidamente.
A questo punto ho preparato un nido di legno rustico ma ampio, per prevenire quello che mi avevano paventato: cioè che queste formiche sono rapide nella crescita e molto più prolifiche delle altre con cui avevo avuto esperienza.
Il trasloco dal gasbeton al legno è stato rapido e sua maestà si è trasferita in poche ore, seguita della ancelle e ha preso possesso dei suoi nuovi possedimenti...
Era il primo tentativo di inquinamento genetico che posso registrare!
Non liberate in giardino colonie provenienti da altre regioni!
Ci pensano già tutti gli altri!!!
In quegli anni non sapevo nemmeno il nome di queste agili formiche gigantesche. Letture fuorvianti mi facevano pensare addirittura che fossero di provenienza africana! Qualcuno aveva scritto che le più grandi formiche del MONDO erano africane e lunghe 15 mm, e io, senza altre fonti a confutarlo (erano i primi anni 70) credevo ciecamente a tutto quello che leggevo!
Finalmente, grazie a Luca, sono entrato in possesso di questa piccola colonia esattamente nello stesso luogo geografico in cui avevo visto la mia prima!
Ironia della sorte, persino la sciamatura in cui Luca ha catturato la regina appartiene al mio territorio di bambino, le sponde bresciane e bergamasche del fiume Oglio!
La colonia mi è stata consegnata a mano e così ho avuto occasione di conoscere Luca di persona; in provetta, circa 25 operaie, ho pensato subito di mettere a sua disposizione una piccola arena (la classica dei Ferrero Rocher, versione grande) e ad alimentarle con numerose mosche comuni.
In seguito, le ho fatte svernare in un piccolo nido in gasbeton, tenendole sul davanzale della finestra tutto l'inverno. A fine settembre la colonia contava già 82 operaie e una piccola covata.
Già a fine marzo, le operaie hanno manifestato una certa graduale attività, seguita de un appetito insaziabile e dopo circa 10-15 giorni dal risveglio, la regina aveva già deposto le prime uova, mentre le larve che avevano svernato, iniziavano a svilupparsi rapidamente.
Spoiler: mostra
A questo punto ho preparato un nido di legno rustico ma ampio, per prevenire quello che mi avevano paventato: cioè che queste formiche sono rapide nella crescita e molto più prolifiche delle altre con cui avevo avuto esperienza.
Il trasloco dal gasbeton al legno è stato rapido e sua maestà si è trasferita in poche ore, seguita della ancelle e ha preso possesso dei suoi nuovi possedimenti...
Spoiler: mostra
Spoiler: mostra