Colonia di Camponotus aethiops

Colonia di Camponotus aethiops

Messaggioda entoK » 12/08/2013, 14:43

Come avevo accennato nell'intervento sulle sciamature fra quella varietà di regine che mi sono capitate tutte in una volta, due degli esemplari che ritengo più interessanti appartengono ai Camponotus sp. le cui operaie grosse e nere trovo molto comunemente nei boschi e sui prati delle colline parmensi (a circa 700-800 m di altitudine). I loro nidi sono sempre situati nel terreno e arrivano a creare colonie sicuramente molto popolose e per niente timide: in vicinanza dei loro nidi ho solitamente osservato solo nidi di formiche piccole (Pheidole, Tetramorium, onnipresenti Plaegiolepis e simili), le operaie vengono ben evitate da quelle che raggiungono dimensioni simili come Formica sp. e questi Camponotus sp. hanno gioco facile a presidiare i fiori ricchi di nettare e a scorrazzare sia di giorno sia di notte per terra e sugli alberi.

Un primo incontro è avvenuto il giorno 1 agosto 2013 quando intorno a mezzogiorno ho rinvenuto un'alata femmina malconcia e debilitata su un muro. L'ho raccolta aspettandomi che fosse quasi certamente sterile e più che altro con l'intento di conservarla eventualmente come campione ai fini dell'identificazione, visto che per le ali spiegazzate e rovinate non avrebbe comunque potuto più volare.
Di seguito metto le prime foto fatte a questo esemplare, spero siano utili visto che qui si è parlato spesso di C. vagus e altri più noti, ma conosciamo ancora relativamente poco di altre specie meno facilmente identificabili. In questo caso particolare, già il periodo di sciamatura diverso e parecchio tardo rispetto alla maggior parte dei Camponotus spp. può far supporre di avere a che fare con il sottogenere Tanaemyrmex.

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L'esemplare è più massiccio di quanto sembra: è alto circa 5 mm e di lunghezza misura circa 13 mm dalle mandibole alla punta dell'addome: immagino che se avesse avuto le ali distese avrebbe complessivamente sfiorato i 17 mm almeno. Le foto non sono un granché (sono stato costretto a farle in provetta): proverò a farne di migliori se come penso l'esemplare non si dealerà e morirà, perché adesso che l'ho nutrito e fatto riprendere è un soggetto veramente troppo "nervoso" da gestire. Nella foto della testa non fatevi ingannare (come me in un primo momento, quando avevo quasi temuto il peggio cioè una specie dulotica): il margine del clipeo è dritto, a pala, con la crenatura verticale, quella che confonde è la parte inferiore dell'apparato boccale che si sovrappone nell'immagine da sotto. Detto questo mi rifaccio alle ottime supposizioni identificative fatte in un caso simile riportato in questi giorni.

Chiusa la parentesi identificativa, apro qui di seguito un diario di osservazione su di un secondo esemplare che presumo sia una regina fertile.
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Diario della colonia

Messaggioda entoK » 12/08/2013, 14:43

Cronologia dalla fondazione (AUC)

02/08/2013 | AUC: +0 giorni
Osservato nel tardo pomeriggio, a partire dalle ore 19, l'espulsione di grossi alati da nidi di Camponotus sp. ai margini di una carraia. In nottata attorno alle 23 rivenuta una regina dealata che scorrazzava in fretta in mezzo a una strada, lungo la quale sono situati nidi analoghi a quello precedentemente osservato.

10/08/2013 | AUC: +8 giorni
La regina in provetta è apparsa subito piuttosto suscettibile e sempre in allerta: è molto sensibile a vibrazioni e variazioni di luminosità, tuttavia non ha aspettato molto a deporre. Ha già un pacchetto di 10 uova nei cui confronti è molto protettiva: al minimo accenno di pericolo lo raccoglie con le fauci pronta a portarlo via con sé.

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15/08/2013 | AUC: +13 giorni
La regina ha nuovamente deposto e ora c'è un gruppetto di 19 uova che continua spesso a tenere fra le fauci. Nelle foto sopra si può notare una strana rientranza (sembra un foro) sul secondo tergite addominale. È presente in entrambi gli esemplari (si confrontino le foto precedenti) e che penso sia qualche particolare anatomico normale, non so se pure caratteristico.

25/08/2013 | AUC: +23 giorni
Tutte le uova sembrano essersi schiuse durante la mia assenza e ho contato 16 larvette: posso presumere che approssimativamente il periodo di schiusa sia di una ventina di giorni.

17/09/2013 | AUC: +46 giorni
Come avviene spesso in fondazione la regina ha privilegiato la crescita di poche larve, così un paio per volta hanno cominciato a differenziarsi per le dimensioni e ad impuparsi in successione (si faccia riferimento alla demografia, più sotto). Attualmente conto 7 bozzoli e 8 larve tutte piccole eccetto una grossa e prossima ad imbozzolarsi, posso presumere che prima della tessitura la crescita di queste larve privilegiate abbia richiesto all'incirca 11-13 giorni.
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22/09/2013 | AUC: +51 giorni
Il bozzolo che ieri era scuro è stato aperto dalla regina e questo pomeriggio osservo un'operaia che la aiuta ad accudire e spostare i bozzoli. La regina è appena un poco meno nervosa se nota variazioni di luminosità o vibrazioni. Considerato che aveva l'addome molto contratto a confronto con l'alata sterile (che è ancora viva e ha deposto solo 2 uova) ho provveduto a lasciare un cotone inumidito di soluzione zuccherina. Solo la mattina seguente noto l'estensione dei gastri che indica che entrambe si sono alimentate (o si presume che l'operaia abbia compiuto la trofallassi).

15/10/2013 | AUC: +74 giorni
Ci sono ormai 5 operaie fra i 3 bozzoli rimasti due sono molto scuri anche se non si capisce se siano in salute. Le larvette rimaste crescono molto lentamente nonostante la colonia sia ben alimentata: le prime volte non sembravano troppo interessate alle pupe di camola della farina e spesso le lasciavano a metà, negli ultimi tempi sembra che siano meno timide e che consumino di più sia quelle che la fonte zuccherina. A riprova tutte le operaie hanno i gastri dilatati e anche la regina ha un addome molto più grande che nelle settimane precedenti in cui era molto regredito.

26/10/2013 | AUC: +85 giorni
La crescita è ormai statica e non penso di vedere altre operaie prima dell'anno prossimo, qualcosa del genere mi era già stato anticipato da chi ha avuto esperienza con questa specie. Gli ultimi bozzoli credo si fossero ricoperti di muffa grigia per il fatto di essere stati sempre tenuti sul cotone umido. Per tale ragione le operaie non sono più riuscite ad aprirli e poi li hanno portati lontano dove mettono i rifiuti. All'interno dei bozzoli ormai rinsecchiti si intravedono le operaie perfettamente pigmentate ma probabilmente morte chiuse dentro. Per quanto siano continuamente alimentate dimostrano di gradire poco il cibo e le larve stentano moltissimo a crescere. Presumo comincino a semtire lo stimolo della diapausa invernale, visto che stanno quasi sempre ammassate e sono la colonia meno attiva fra tutte.

22/11/2013 | AUC: +112 giorni
Messa la provetta a cominciare il periodo di svernamento in un contenitore coibentato tenuto all'esterno: la temperatura è attualmente attorno ai 10 °C e la colonia è stata nutrita con miele un ultima volta.

22/12/2013 | AUC: +142 giorni
Al controllo odierno ho contato con precisione 7 larve tra cui la solita più cresciuta, è chiaro che sono tutte bloccate nella crescita dato che la situazione è identica a quella di tre mesi fa (le larve si presentano come nell'ultima foto). Le 5 operaie e la regina stanno rannicchiate in prossimità del cotone umido quasi senza muoversi a causa delle basse temperature (intorno ai 5 °C).
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17/03/2014 | AUC: +227 giorni
La colonia è ancora piuttosto rannicchiata e senza grossi segni di attività, per quanto l'inverno sia stato piuttosto mite. Osservo la presenza di sole 3 larve sopravvissute, probabilmente le altre sono state rimangiate; fornita goccia di miele.

25/04/2014 | AUC: +266 giorni
La scorsa settimana ho interrotto il periodo all'esterno e le ho riportate a temperature domestiche attorno a 22 °C, inoltre le ho traslocate in una nuova provetta perché la precedente aveva ormai una grossa sacca d'aria. Sono state alimentate con un po' di miele e piccoli pezzi di camola che non hanno mostrato di gradire troppo. In ogni caso oggi conto oltre alle 5 operaie, 6 uova, 1 larva (ne è stata rimangiata un altra) e 1 bozzolo nuovo.

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11/05/2014 | AUC: +282 giorni
Si è imbozzolata anche l'ultima larva della passata stagione. Le uova continuano ad aumentare e sono circa 26, in realtà è molto difficile stabilirlo con sicurezza perché le operaie le ammucchiano e spostano continuamente al minimo tentativo di illuminarle e contarle. In questi giorni complice l'alimentazione e probabilmente in misura maggiore anche l'abbondante deposizione, la regina ha assunto un addome veramente molto fisiogastrico a riprova della forte deposizione di questo inizio anno. Cosa che la fa sembrare di circa un 20% più grande in confronto alle dimensioni dell'alata sterile.

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06/06/2014 | AUC: +308 giorni
Anche l'ultima pupa che ha passato lo stadio larvale in stasi invernale è oggi un'operaia appena grigia: conto, con difficoltà poiché difendono e spostano la covata 7 uova, 14 larve, 1 bozzolo e 7 operaie. Il bozzolo è quello della larva cresciuta più alimentata in questa nuova stagione. Le uova, invece, si sono quasi tutte schiuse, con tempi che risultano fra i 23-28 giorni dalle rilevazioni del mese appena passato con temperature sui 22 °C in media. Noto che a differenza delle cugine C. lateralis, queste sono molto più facili da alimentare in provetta. Sono pavide, ma tendono a stare sempre sul fondo a proteggere la grossa regina e la nidiata, piuttosto che arrischiarsi a scappare verso l'imboccatura.

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18/06/2014 | AUC: +320 giorni
Hanno cominciato a imbozzolarsi le prime larve più cresciute allevate questo secondo anno: ci sono 7 operaie, 5 bozzoli e circa 11 larve. Ho potuto seguire bene lo sviluppo di queste prime e ho determinato dalle rilevazioni tempi di crescita che vanno da 15 giorni per la larva più nutrita, citata l'ultima volta, fino a 25-27-29 giorni per le successive finora imbozzolate. Durante il periodo di crescita larvale, le temperature sono rimaste attorno ai 25 °C con punte fino ai 30 °C in alcune settimane particolarmente calde. Sembra che nella dieta il miele sia molto richiesto, o almeno, vista la prole, mi aspettavo un maggiore consumo di camole che di questo.

11/07/2014 | AUC: +343 giorni
Oggi conto 12 operaie, 2 pupe, 9 larve e 10 uova, anche se non è facile contare il mucchio di larve e uova dato che le proteggono e spostano in continuazione. In ogni caso le ultime 5 nuove operaie che si aggiungono risultano aver compiuto la metamorfosi in 19-23-25 giorni con temperature fra 25-30 °C in media.

02/08/2014 | AUC: +365 giorni
A un anno di distanza dalla sciamatura della regina, si può considerare che pure questa specie del genere Camponotus sia piuttosto lenta a sviluppare una colonia: attualmente conto 14 operaie, 2 bozzoli e 17 larve. Essendosi schiuse tutte le uova nei giorni scorsi, ho potuto determinare un tempo di schiusa fra 15-22 giorni con temperature attorno ai 25 °C in media. Ora che le operaie sono in buon numero noto che ce n'è 1 o 2 che sostano a volte in prossimità dell'imboccatura del cotone, anche se non sono un problema quando viene introdotto il cibo in provetta: per quanto non siano lente sembrano sempre molto più propense a ritirarsi sul fondo che a sbucare fuori.

13/10/2014 | AUC: +437 giorni
Negli ultimi mesi sono state nutrite regolarmente, ma sembra che portino comunque poche larve a sviluppo e la situazione non muta anche fornendo cibo in abbondanza: alternano momenti di forte consumo proteico a minore appetenza, per cui è inutile esagerare con più di una piccola preda a settimana. Attualmente conto 17 operaie, 14 larve e 2 uova che si stanno schiudendo da 5 che erano state deposte 18 giorni fa (temperatura media 22 °C). Per le ultime 3 operaie sfarfallate ho notato dei periodi di metamorfosi stranamente lunghi: 33-42-41 giorni con temperature dai 27 °C scese fino a 21 °C. Potrebbe essere che siano operaie leggermente più grandi delle precedenti, oppure più realisticamente che si sia sentita molto l'influenza della temperatura in calo e della maggiore escursione verso il freddo degli ultimi seppur caldi mesi autunnali.

09/11/2014 | AUC: +464 giorni
La situazione non è variata dall'ultima volta: restano poco attive e inappetenti. Considerato che comunque hanno già riempito bene i gastri di liquidi zuccherini durante le passate settimane, ho deciso di metterle all'esterno a passare il periodo d'ibernazione in una scatola di polistirolo riparata.

07/03/2015 | AUC: +582 giorni
La colonia è stata portata a temperature domestiche da circa una settimana. Nella covata rimasta dall'anno scorso conto solo 14 larve abbastanza piccole che vengono mantenute agglomerate e difese dalle 17 operaie.

29/03/2015 | AUC: +604 giorni
Già dopo le prime due settimane al caldo la regina aveva cominciato a deporre in maniera consistente. Adesso pare abbia terminato e si sono accumulate circa 60 uova, che si aggiungono a 9 larve, 5 imbozzolate nelle ultime settimane e alle solite 17 operaie.

13/04/2015 | AUC: +619 giorni
Le larve dell'anno scorso sono quasi tutte impupate eccetto un paio grosse, ora stanno cominciando a schiudere quelle deposte quest'anno (schiuse in poco meno di un mese). Ci sono quindi 17 operaie, 12 bozzoli, 4 larve e presumo 58 uova.

26/04/2015 | AUC: +632 giorni
Ci sono varie nuove operaie della covata dell'anno scorso che hanno impiegato 28-30 giorni a compiere la metamorfosi. Attualmente quindi la popolazione è cresciuta a 21 operaie, 9 bozzoli, 36 larve e circa 21 uova.

03/05/2015 | AUC: +639 giorni
L'ultima larva della covata dell'anno scorso si è ormai imbozzolata e stanno incominciando a imbozzolarsi le nuove larve di quest'anno che hanno impiegato solo una ventina di giorni per crescere. La popolazione consuma diversi pezzi di camola a settimana e continua a crescere seppur lentamente. Si annoverano 25 operaie, 5 bozzoli, 45 larve e 15 uova.

22/05/2015 | AUC: +658 giorni
Durante la passata settimana avevo scorto la prima operaia morta, adesso nei residui ne trovo una seconda, queste morti permettono di stabilire che le prime operaie hanno vissuto circa 580 giorni. Nonostante ciò la popolazione cresce a 28 operaie, 3 bozzoli, 57 larve e nessun uovo. Fra i bozzoli l'ultima è una larva che vedo tessere la sua protezione durante la notte con chiari movimenti del capo. Noto che nella covata c'è una larva che sta crescendo oltre la misura delle altre per cui suppongo possa essere una maior.

11/06/2015 | AUC: +678 giorni
Le ho trasferite da circa una settimana dalla provetta chiusa in cui ormai non stavano più agevolmente a un nido in gasbeton macropore con serbatoio posteriore integrato nel blocco e rinforzato da cemento onde limitare rischi in caso di scavi. Il trasferimento si è rivelato abbastanza difficoltoso: facevano fatica a trovare l'ingresso del nido e ad esplorarlo (come mi capita solitamente in questo genere le trovo un po' "tonte" a capire in breve come trasferirsi) ed alcune operaie si erano gettate nell'eccesso di antifuga ed erano poi morte nel formicaio o in arena. Anche qualche larva molto piccola è andata persa perché incastratasi negli interstizi fra il vetro e il nido.
Per tale ragione data l'abbondanza della specie nella zona di provenienza di questa regina, ho prelevato un po' di covata ad una colonia molto matura (stimo avesse diverse migliaia di operaie) che la teneva in camere superficiali. Ho appositamente scartato i bozzoli grossi (future alate) privilegiando i bozzoli piccoli (anche per limitare il rischio di prendere pure i maschi): alla fine credo di aver aggiunto una quarantina di bozzoli e meno di una decina di larve abbastanza piccole (sempre per limitare il rischio di aver raccolto individui che avessero già intrapreso un definito sviluppo di casta).
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27/06/2015 | AUC: +694 giorni
Dopo pochi giorni dall'adozione dei nuovi bozzoli ho notato che la regina aveva reagito diventando fisiogastrica e incominciando a deporre di buona lena. Al momento attuale conto infatti: un grumo di circa 60 uova, 40 larvette della covata precedente assieme alle poche nuove, 42 bozzoli, 30 operaie (i bozzoli aggiunti che erano più maturi hanno già compensato le perdite avvenute col trasferimento nel nido).

18/07/2015 | AUC: +715 giorni
Col caldo di queste settimane quasi tutti i bozzoli sono schiusi e il formicaio adesso ha un buon numero di effettivi. Al momento conto: circa 73 operaie, 5 bozzoli, 60 larve (a diversi stadi) e 16 uova (sicuramente di recente deposizione, dato che quelle precedenti erano calate e tutte schiuse).
Avendo messo (sprovvisto di zampe saltatorie) un piccolo grillo di campo in arena ho potuto osservare le modalità di caccia. Inizialmente era presente solo un operaia in arena che ha incontrato la preda e in un primo momento l'ha attaccata singolarmente con tentativi timidi di toccata e fuga. Pur scappando indietro e ritrovando la preda l'operaia sembrava continuare imperterrita a cercare di strattonare la preda dalle zampe senza successo, tuttavia dopo un balzo più mirato in cui mi è sembrato usasse anche acido formico, l'ho vista finalmente rientrare nel formicaio per fermarsi al primo gruppo di operaie nella camera più alta. dove ne ha messe in agitazione 4 o 5 ma solo 1 è salita immediatamente in superficie. Questa l'ho vista in un primo momento dirigersi nel punto dell'arena dove si erano concentrati gli attacchi in precedenza anche se la preda si era un poco spostata e muoversi abbastanza casualmente anche se la preda suppongo fosse nel suo raggio d'azione visivo, non la puntò finché non riusci ad essere a poco meno di un paio di centimetri. Nel mentre risaliva anche la precedente operaia e anche questa preferì andare nell'area dei precedenti scontri e casualmente gironzolare attorno fino a ripetere il meccanismo già visto. La preda ovviamente si spostava trascinandosi spesso dietro una o l'altra operaia o entrambe che cercavano di trascinarla a caso prendendo un arto, però, ho avuto l'impressione che i punti dell'arena dove riuscivano a tenerla ferma e attaccarla meglio, fungessero da punto di ritrovo nel caso una delle due operaie perdesse la preda oltre il suo raggio di azione durante il continuo girovagare e balzare. Dopo qualche minuto una delle due ancora una volta rientrò per reclutare diverse altre operaie e come in precedenza solo una parte rispose, ne tornarono di sopra 2 mentre quella scesa rimase nel nido. Sempre con i movimenti già descritti le due ritrovarono l'operaia che attaccava la preda e a questo punto riuscirono a fermarla definitivamente in un punto e a terminare con ripetuti attacchi usando acido formico. La preda è stata in un primo momento sbocconcellata sul posto e successivamente portato quanto rimaneva nel nido.
La colonia nel nido tende solitamente a disporsi come visibile in foto, aggiungo che umidifico raramente il nido in quanto tende ad allagarsi la camera inferiore e non noto sofferenze nelle larve, in ogni caso le operaie si riforniscono saltuariamente di liquidi zuccherini dalla provetta in arena. Dopotutto la specie è chiaramente xerofila e sfrutta il caldo superficiale dei luoghi assolati in cui nidificano anche in natura.

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27/09/2015 | AUC: +715 giorni
La colonia ha finito lo sviluppo di tutti i bozzoli accumulati nella bella stagione, le deposizioni sono cessate e ormai resta solo un mucchio abbondante ma piuttosto statico di larve.
Ho notato uno strano cambiamento nel comportamento di recente: dopo aver passato l'estate con poche (5-6 massimo) formiche in arena che saltuariamente foraggiavano, nelle ultime due settimane la colonia ha cominciato ad avere spesso molte operaie a zonzo in arena (10-15 assieme) e che spesso si arrischiano a cercare di evadere. Questo è accaduto dopo le prime giornate di pioggia e pensando volessero foraggiare ho provato a fornire più cibo del solito, che invece è rimasto abbastanza poco considerato. Questo perché le larve ormai stanno rallentando lo sviluppo a causa dell'abbassamento delle temperature, infatti solo saltuariamente ogni tanto appare un bozzolo. Altra cosa che mi dà da pensare è che in questo frangente di tempo sono cominciati a compari cadaveri in arena. In tutto ho contato circa una dozzina di vecchie operaie morte e perciò, anche se c'è sempre presente una provetta contenente acqua, ho cercato di tenere il nido più inumidito rispetto all'estate. Credo comunque che quello che osservo sia dovuto al cambiamento di stagione e che potrebbero stare cercando un modo per barricare l'ingresso al nido, dato che nel luogo di origine in questo periodo già non si verifica più l'attività di questa specie.
Tra l'altro in questo periodo la colonia in oggetto è stata portata fra le altre nell'esposizione ad Entomodena.

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Ultima modifica di entoK il 22/12/2013, 20:32, modificato 5 volte in totale.
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Re: Camponotus cf. aethiops

Messaggioda entoK » 01/10/2013, 23:01

Evoluzione demografica:

Qui di seguito cercherò di tenere per quanto mi è possibile (e fin quando lo risulterà) il conto numerico delle unità in sviluppo nei vari stadi. I dati non sono raccolti sempre con la stessa frequenza e ci potrebbero essere delle ovvie approssimazioni dovute alle curve, ma sono sempre dati utili e indicativi per i tempi e le modalità di sviluppo.

Dalle prime sviluppate con temperature medie attorno ai 25 °C, posso stimare all'incirca:
  • schiusa in circa 15 giorni
  • crescita in 11-13 giorni
  • metamorfosi in 18 giorni

+2 mesi (FONDAZIONE)

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Mi pare quindi una specie relativamente veloce in fondazione: a un mese e mezzo dalla deposizione ci sono già le prime operaie.

+6 mesi (PRIMO ANNO)

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Al primo inverno la colonia non conta molte operaie, quindi la crescita della colonia avviene rapidamente solo nel breve periodo dei mesi estivi e poi si arresta precocemente con meno di una decina di operaie.

+18 mesi (SECONDO ANNO)

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Al secondo inverno la crescita non è molto più accelerata dell'anno prima, vi è una grande deposizione all'inizio della stagione calda ma pure stavolta l'attività è massimizzata nel periodo estivo e prima dello svernamento si accumulano meno di una ventina di operaie cioè un aumento minore alla metà delle larve nate dalle depozioni di questa stagione.

Rivalutando i tempi di sviluppo per gli individui portati avanti nelle successive generazioni noto con temperature variabili fra 22 e 30 °C (da inizio primavera a inizio estate), tempi più prolungati che in fondazione:
  • schiusa in circa 20-23 giorni
  • crescita in 15-29 giorni
  • metamorfosi in 19-25 giorni
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