Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloco)
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Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloco)
Una decina di giorni fa ho traslocato la mia colonia di C. scutellaris nel nuovo nido. Ho voluto sperimentare un po' i loro gusti e ho dato loro tre possibilità con materiali diversi (da qui il three way nest ): galle, canne e sughero solo parzialmente scavato, quindi liberamente scavabile da loro. Il substrato dell'arena è una colata di gesso con incastonata qualche pietra, al centro una colonna in mattoncini dove servo miele e insetti. Non so quanti esemplari conti la colonia ma è molto numerosa e reattiva, questo è il terzo anno che le allevo. Per darvi un'idea ormai riempivano completamente le 11 galle del nido precedente e la quantità di larve era tale che un trasloco era ormai d'obbligo.
Ecco il nido prima della colonizzazione:
Ho proceduto scollando le vecchie galle e poi raccogliendo con un pennello e TANTA pazienza tutte le operaie girovaghe nell'arena.
Ecco le prime fasi del trasloco, hanno scelto prima le galle in alto, poi la canna più in basso e infine hanno colonizzato il sughero. Negli ultimi giorni hanno portato qualche larva anche nella seconda canna dal basso.
Oggi a 9 giorni di distanza dall'approdo della colonia nella nuova teca la situazione è ancora un po' caotica: gran parte della covata è stata trasferita, ma una buona quantità (più la regina) si trova ancora nelle vecchie galle appoggiate sul fondo dell'arena che sembrano non voler abbandonare. Addirittura hanno fatto una scorta di cibo in una delle galle vecchie e la regina è con tutta probabilità occultata in una stanza segreta che sono riuscite a scavare nello spessore di una galla (che io per errore avevo scavato troppo poco).
Perdonate la scarsa chiarezza delle foto..
Secondo voi, lasciandole fare completeranno il trasloco da sole? Perchè ho un po' paura che non abbandonino del tutto il vecchio nido. Come si può fare per esortarle un po' senza rischiare di danneggiare la covata o addirittura la regina? Ho provato a soffiare sulle vecchie galle o a lasciarle alla luce, ma le mie cremmy (passatemi il vezzeggiativo) ormai sembrano non avere più paura di niente..
Ecco il nido prima della colonizzazione:
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Ho proceduto scollando le vecchie galle e poi raccogliendo con un pennello e TANTA pazienza tutte le operaie girovaghe nell'arena.
Ecco le prime fasi del trasloco, hanno scelto prima le galle in alto, poi la canna più in basso e infine hanno colonizzato il sughero. Negli ultimi giorni hanno portato qualche larva anche nella seconda canna dal basso.
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Oggi a 9 giorni di distanza dall'approdo della colonia nella nuova teca la situazione è ancora un po' caotica: gran parte della covata è stata trasferita, ma una buona quantità (più la regina) si trova ancora nelle vecchie galle appoggiate sul fondo dell'arena che sembrano non voler abbandonare. Addirittura hanno fatto una scorta di cibo in una delle galle vecchie e la regina è con tutta probabilità occultata in una stanza segreta che sono riuscite a scavare nello spessore di una galla (che io per errore avevo scavato troppo poco).
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Perdonate la scarsa chiarezza delle foto..
Secondo voi, lasciandole fare completeranno il trasloco da sole? Perchè ho un po' paura che non abbandonino del tutto il vecchio nido. Come si può fare per esortarle un po' senza rischiare di danneggiare la covata o addirittura la regina? Ho provato a soffiare sulle vecchie galle o a lasciarle alla luce, ma le mie cremmy (passatemi il vezzeggiativo) ormai sembrano non avere più paura di niente..
Colonie in allevamento: Crematogaster scutellaris, Temnothorax sp., Tetramorium sp., Camponotus truncatus, Messor capitatus.
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Fiabo - Messaggi: 162
- Iscritto il: 13 mar '13
- Località: Appennino bolognese
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Se ci sono siti più sicuri e circoscritti, come il bel nido che hai preparato si trasferiranno sicuramente, magari impiegheranno un po' di giorni, ma non penso lasceranno per molto la regina in una galla aperta.
Io le ho allevate un po' di tempo fa, e mi ricordo che i traslochi erano una faccenda piuttosto lunga con questa specie, sembravano quasi materialmente "affezionate" ai vecchi siti , e spesso alcune operaie restavano testardamente incollate alle vecchie mezze galle ormai scoperchiate.
Io le ho allevate un po' di tempo fa, e mi ricordo che i traslochi erano una faccenda piuttosto lunga con questa specie, sembravano quasi materialmente "affezionate" ai vecchi siti , e spesso alcune operaie restavano testardamente incollate alle vecchie mezze galle ormai scoperchiate.
„L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.“ _Charles Darwin.
http://pikaia.eu/
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Sara75 - Messaggi: 2218
- Iscritto il: 12 ott '13
- Località: Genova
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Odiano l'umidità.
Rendi saturi di acqua i siti che vuoi far abbandonare.
Anche le maniere forti vanno bene, un paio di sbattute di galla e via....
Rendi saturi di acqua i siti che vuoi far abbandonare.
Anche le maniere forti vanno bene, un paio di sbattute di galla e via....
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quercia - Messaggi: 3605
- Iscritto il: 8 mag '11
- Località: matera
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Consiglio straordinariamente efficace Quercia! E' bastata una goccia d'acqua al giorno in ogni galla per tre giorni e il trasloco è stato quasi totalmente ultimato. Rimaneva abitata solo la galla con la stanza nascosta, oggi con molta attenzione ho sezionato la galla e senza fare alcun danno ho aperto la stanza dove ho trovato con mio grande sollievo la regina perfettamente in forma. Ora che è allo scoperto le operaie la stanno foraggiando e proteggendo, a breve le verrà assegnata la nuova collocazione, non vedo l'ora!
Colonie in allevamento: Crematogaster scutellaris, Temnothorax sp., Tetramorium sp., Camponotus truncatus, Messor capitatus.
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Fiabo - Messaggi: 162
- Iscritto il: 13 mar '13
- Località: Appennino bolognese
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Comunque non so se è un'osservazione che avete fatto anche voi altri allevatori di Crematogaster scutallaris, ma le mie prendono il sole come lucertole.. Cioè quando i raggi dal sole caldo del pomeriggio entrano nella mia stanza e si infilano nell'arena delle Crematogaster (non nel nido ovviamente) gran parte delle formiche esce dal nido e fa quello che io chiamo, da quando l'ho visto fare la prima volta (solo a loro tra le formiche che allevo), cremare hehe, perchè sembrano delle vere e proprie colate dense di grumi di formiche brulicanti. Si espongono al sole e se ne stanno li tutte insieme esattamente dove si posiziona il raggio, mai ferme, ma sempre in questo moto brulicante, finché la luce non se ne va. Ma non sembrano che svolgano qualche attività particolare se non riscaldarsi.. Nel nido ne restano veramente pochissime e anche quelle comunque si spostano verso la zona calda.
Voi l'avete riscontrato? Come dicevo prima io l'ho visto fare solo ed esclusivamente a loro.
Sapete cosa fanno? Si scaldano semplicemente proprio come lucertole?
Voi l'avete riscontrato? Come dicevo prima io l'ho visto fare solo ed esclusivamente a loro.
Sapete cosa fanno? Si scaldano semplicemente proprio come lucertole?
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Fiabo - Messaggi: 162
- Iscritto il: 13 mar '13
- Località: Appennino bolognese
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Assurdo.. oggi, e lo vedo per la prima volta, che c'è un sole bello caldo e il raggio investe bene l'arena hanno portato fuori dal nido due larve e le stanno facendo prendere il sole con loro O.o
Colonie in allevamento: Crematogaster scutellaris, Temnothorax sp., Tetramorium sp., Camponotus truncatus, Messor capitatus.
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Fiabo - Messaggi: 162
- Iscritto il: 13 mar '13
- Località: Appennino bolognese
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
facci un bel video di questa interessante osservazione
sono stato scomunicato da TheGrammarNazi: http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=51&t=4639&start=15#p58033
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feyd - Messaggi: 5748
- Iscritto il: 7 lug '11
- Località: campagnano(RM)
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Si è normale sopratutto ora che ci sono i primi raggi di sole caldi ma non ancora roventi.
Lo stavo notando proprio ora anche sulle mie Catagliphys italica
Ciò non toglie che un video sarebbe interessante
Lo stavo notando proprio ora anche sulle mie Catagliphys italica
Ciò non toglie che un video sarebbe interessante
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quercia - Messaggi: 3605
- Iscritto il: 8 mag '11
- Località: matera
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Interessate davvero! Io ho una minicolonia. Cosa usi per incollare il sughero al vetro? Vinavil può andare?
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yurj - Messaggi: 2077
- Iscritto il: 4 mar '15
- Località: Piacenza
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
La scelta migliore è la colla a caldo, quando si asciuga tiene bene, non crea esalazioni tossiche e si riesce comunque a rimuoverla per eventuali modifiche.
Quando si tratta di colonie di formiche è un gravissimo errore pensare a ciò che può fare o non fare un singolo individuo, ma bisogna sempre pensare alla colonia come un "superorganismo".
REGINE:
Tetramorium sp. - Regina + 20/30 operaie + larve + uova
Crematogaster scutellaris - Regina + operaie + larve + uova
Se vi piacciono i videogiochi fate un salto nel mio canale youtube https://www.youtube.com/channel/UCGt8_r ... RqeiZwh-dQ
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BurstAngel00 - Messaggi: 485
- Iscritto il: 30 ott '13
- Località: Lodi
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Ok. E il foglio di sughero da usare come nido quanto deve essere spesso? In casa ho unfoglio da 8mm, ma sono troppo pochi immagino..?!?!
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yurj - Messaggi: 2077
- Iscritto il: 4 mar '15
- Località: Piacenza
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Fiabo ha scritto:Assurdo.. oggi, e lo vedo per la prima volta, che c'è un sole bello caldo e il raggio investe bene l'arena hanno portato fuori dal nido due larve e le stanno facendo prendere il sole con loro O.o
Questo comportamento lo osservo tutte le primavere qui in Liguria nei formicai delle Messor structor regolarmente, e nelle Pheidole pallidula occasionalmente.
All'imboccatura dei nidi e nelle immediate vicinanze, nelle giornate soleggiate di inizio primavera, le Messor ammucchiano le larve pattugliandole con molte operaie maggiori.
Le tengono proprio all'esterno e al sole.
Nelle Crematogaster scutellaris non l'ho mai osservato, ma potrebbero attuare questo comportamento in punti alti del nido arboricolo, quindi poco visibili.
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Sara75 - Messaggi: 2218
- Iscritto il: 12 ott '13
- Località: Genova
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Anch'io l'ho notato in Crematogaster scutellaris.
Si ammassano su un tronco d'albero a migliaia con in bocca le larve e le pupe; formano un ammasso brulicante incredibile.
Mauro
Si ammassano su un tronco d'albero a migliaia con in bocca le larve e le pupe; formano un ammasso brulicante incredibile.
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Colonie in allevamento
Lasius niger/emarginatus/
Pheidole pallidula
Anergates atratulus
Crematogaster scutellaris
Camponotus lateralis/vagus/
Messor capitatus (grazie Luca326)
Temnothorax sp.
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Mauro99 - Messaggi: 163
- Iscritto il: 28 set '14
- Località: Lierna (LC)
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Presto vi delizierò con il video allora!
Intanto rispondo a yurj:
Guarda, sul forum tutti consigliano la colla a caldo, che fin'adesso anche io ho ampiamente utilizzato e continuerò ad utilizzare per alcuni lavori. I vantaggi della colla a caldo sono principalmente che non ha esalazioni tossiche e che asciuga all'istante, però io non mi ci trovo bene per vari motivi. Il primo è proprio che asciuga all'istante e quando devo montare qualcosa di grosso sul vetro della teca devo fare tutto alla velocità della luce, se no la prima colla distribuita comincia già ad asciugarsi e questo significa che avrà meno presa, ma soprattutto che farà più spessore tra l'oggetto incollato e il vetro, per cui per una lastra di sughero (l'ho fatto anche per lo scorso nido di questa stessa colonia) la trovo inadatta in quanto rimarrà sempre una sottile zona d'aria tra la lastra e il vetro; in più lo stress di dover fare tutto alla velocità della luce da quando cominci a dare la colla non è da sottovalutare, perchè spesso preso da quest'ansia ho attaccato nidi storti, che è più che altro un disagio estetico, non pratico. Aggiungici che in tutta questa fretta (se hai una pistoletta da colla a caldo non professionale come la mia) la colla comincerà a filare continuamente ogni volta che allontani la pistola dal lavoro, dando poi un risultato finale anche piuttosto sporco. Secondo, io non mi sono trovato bene neanche con la tenuta, per lo stesso motivo che dicevo prima, cioè se aspetti un po' troppo ad incollare rischi che si sia già semi-solidificata e mi è capitato più volte di vedere pezzi di nido scollarsi disastrosamente dalla superficie trasparente quando già erano abitati dalle formiche. L'unico lavoro che riesco a fare con la colla a caldo senza problemi è attaccare le galle che sono molto piccole e quindi molto veloci.
Stanco di queste problematiche ho deciso di fare questo nido in vinavil e mi ci sono trovato mille volte meglio, l'unica pecca è che devi aspettare un paio di giorni perchè tutto si sia perfettamente asciutto e quindi siano finite le esalazioni, dopo non da proprio nessun problema.
-A livello di tenuta lo trovo molto più solido.
-A livello di stress da velocità non c'è paragone, hai tutto il tempo del mondo per fare le cose con calma e per bene, se sbagli ti basta staccare, pulire con acqua e rifare.
-A livello estetico ancora non c'è proprio paragone, il vinavil quando secca si ritira moltissimo perchè evapora tutta la parte acquea (al contrario della colla a caldo che mantiene esattamente la forma che prende), per cui anche nei punti in cui ti sembra di aver messo uno strato un po' grossettino vedrai che dopo l'asciugatura rimarrà solo uno straterello più sottile di un foglio di carta e molto trasparente (non dico perfettamente perchè comunque è leggermente opaco).
L'unico "sbattimento" è che ho dovuto tenere pressate le componenti del nido fino all'asciugatura parziale della colla (ci mette un po' a fare presa) e che ho dovuto aspettare una giornata in più prima di potervici trasferire la colonia.
Comunque il nido che vedi in questo post è incollato al 100% col vinavil, galle, canne e sughero. Io lo consiglio caldamente per chi ci tiene a fare le cose con calma e per bene, sia da un punto di vista pratico che da un punto di vista estetico.
Questa è la mia opinione, trovo tantissimi utenti del forum che adorano la colla a caldo e hanno sicuramente i loro motivi, non lo metto in dubbio. Se poi dovessi fare un'intervento in una teca già popolata, come aggiungere un'estensione al nido o un oggetto in arena, allora userei la colla a caldo per via delle esalazioni, ma a questo punto la userò solo se non mi rimane scelta.
Secondo me va bene, non sono troppo pochi, il mio è di 9mm e vedo già che stanno lavorando su stanze interne al volume per occultarsi. Aspetta la risposta di un utente più esperto magari, ma secondo me va bene.
Intanto rispondo a yurj:
yurj ha scritto:Cosa usi per incollare il sughero al vetro? Vinavil può andare?
Guarda, sul forum tutti consigliano la colla a caldo, che fin'adesso anche io ho ampiamente utilizzato e continuerò ad utilizzare per alcuni lavori. I vantaggi della colla a caldo sono principalmente che non ha esalazioni tossiche e che asciuga all'istante, però io non mi ci trovo bene per vari motivi. Il primo è proprio che asciuga all'istante e quando devo montare qualcosa di grosso sul vetro della teca devo fare tutto alla velocità della luce, se no la prima colla distribuita comincia già ad asciugarsi e questo significa che avrà meno presa, ma soprattutto che farà più spessore tra l'oggetto incollato e il vetro, per cui per una lastra di sughero (l'ho fatto anche per lo scorso nido di questa stessa colonia) la trovo inadatta in quanto rimarrà sempre una sottile zona d'aria tra la lastra e il vetro; in più lo stress di dover fare tutto alla velocità della luce da quando cominci a dare la colla non è da sottovalutare, perchè spesso preso da quest'ansia ho attaccato nidi storti, che è più che altro un disagio estetico, non pratico. Aggiungici che in tutta questa fretta (se hai una pistoletta da colla a caldo non professionale come la mia) la colla comincerà a filare continuamente ogni volta che allontani la pistola dal lavoro, dando poi un risultato finale anche piuttosto sporco. Secondo, io non mi sono trovato bene neanche con la tenuta, per lo stesso motivo che dicevo prima, cioè se aspetti un po' troppo ad incollare rischi che si sia già semi-solidificata e mi è capitato più volte di vedere pezzi di nido scollarsi disastrosamente dalla superficie trasparente quando già erano abitati dalle formiche. L'unico lavoro che riesco a fare con la colla a caldo senza problemi è attaccare le galle che sono molto piccole e quindi molto veloci.
Stanco di queste problematiche ho deciso di fare questo nido in vinavil e mi ci sono trovato mille volte meglio, l'unica pecca è che devi aspettare un paio di giorni perchè tutto si sia perfettamente asciutto e quindi siano finite le esalazioni, dopo non da proprio nessun problema.
-A livello di tenuta lo trovo molto più solido.
-A livello di stress da velocità non c'è paragone, hai tutto il tempo del mondo per fare le cose con calma e per bene, se sbagli ti basta staccare, pulire con acqua e rifare.
-A livello estetico ancora non c'è proprio paragone, il vinavil quando secca si ritira moltissimo perchè evapora tutta la parte acquea (al contrario della colla a caldo che mantiene esattamente la forma che prende), per cui anche nei punti in cui ti sembra di aver messo uno strato un po' grossettino vedrai che dopo l'asciugatura rimarrà solo uno straterello più sottile di un foglio di carta e molto trasparente (non dico perfettamente perchè comunque è leggermente opaco).
L'unico "sbattimento" è che ho dovuto tenere pressate le componenti del nido fino all'asciugatura parziale della colla (ci mette un po' a fare presa) e che ho dovuto aspettare una giornata in più prima di potervici trasferire la colonia.
Comunque il nido che vedi in questo post è incollato al 100% col vinavil, galle, canne e sughero. Io lo consiglio caldamente per chi ci tiene a fare le cose con calma e per bene, sia da un punto di vista pratico che da un punto di vista estetico.
Questa è la mia opinione, trovo tantissimi utenti del forum che adorano la colla a caldo e hanno sicuramente i loro motivi, non lo metto in dubbio. Se poi dovessi fare un'intervento in una teca già popolata, come aggiungere un'estensione al nido o un oggetto in arena, allora userei la colla a caldo per via delle esalazioni, ma a questo punto la userò solo se non mi rimane scelta.
yurj ha scritto:E il foglio di sughero da usare come nido quanto deve essere spesso? In casa ho unfoglio da 8mm, ma sono troppo pochi immagino..?!?!
Secondo me va bene, non sono troppo pochi, il mio è di 9mm e vedo già che stanno lavorando su stanze interne al volume per occultarsi. Aspetta la risposta di un utente più esperto magari, ma secondo me va bene.
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Fiabo - Messaggi: 162
- Iscritto il: 13 mar '13
- Località: Appennino bolognese
Re: Three Way Nest per Crematogaster scutellaris (il trasloc
Per il sughero non so se hai visto questo ad Entomodena lì lo spessore l'ho tenuto apposta al minimo possibile per rendere impossibile l'occultamento. Quindi qualsiasi spessore a partire da 2 mm va bene anche se via via aumenta la possibilità si nascondano, consiglio di guardare nei diari di mirz e quercia su questa specie.
Per il discorso colla, ricordo che molti usano il silicone.
Sul vetro inoltre attacca meglio che ad usarlo su altre plastiche, asciuga lentamente (anche per questo conviene mantenere in pressione il pezzo) e lo puoi dosare per fare un lavoro pulito, mentre polimerizza esala acido acetico quindi conviene lasciarlo areare bene prima di metterci la colonia. Se trovo il tempo ti metto l'immagine di un altro nido che ho portato a questo Entomodena, ma credo che se cerchi fra i nidi arboricoli ne troverai sicuramente svariati incollati così.
Le colle viniliche sono altrettanto utili ma anche loro possono cedere (tengono sicuramente un po' più della colla a caldo) e devi stare attento a non bagnarle mai altrimenti si ammorbidiscono. Questi comunque io non li reputo obbligatoriamente come svantaggi, dato che ti permettono facilmente di rismontare i pezzi per ripulire e rifare facilmente il nido quando dopo 1-2 anni ti tocca.
Per il discorso colla, ricordo che molti usano il silicone.
Sul vetro inoltre attacca meglio che ad usarlo su altre plastiche, asciuga lentamente (anche per questo conviene mantenere in pressione il pezzo) e lo puoi dosare per fare un lavoro pulito, mentre polimerizza esala acido acetico quindi conviene lasciarlo areare bene prima di metterci la colonia. Se trovo il tempo ti metto l'immagine di un altro nido che ho portato a questo Entomodena, ma credo che se cerchi fra i nidi arboricoli ne troverai sicuramente svariati incollati così.
Le colle viniliche sono altrettanto utili ma anche loro possono cedere (tengono sicuramente un po' più della colla a caldo) e devi stare attento a non bagnarle mai altrimenti si ammorbidiscono. Questi comunque io non li reputo obbligatoriamente come svantaggi, dato che ti permettono facilmente di rismontare i pezzi per ripulire e rifare facilmente il nido quando dopo 1-2 anni ti tocca.
Demografia delle colonie - Temnothorax nylanderi (uova di operaie) - T. affinis - Tetramorium caespitum - Lasius emarginatus - L. platythorax - L. paralienus - Camponotus lateralis - Pheidole pallidula - Allevare Formicaleoni!
Camponotus aethiops - C. ligniperda - C. vagus - Crematogaster scutellaris - Temnothorax sp. - Myrmica sp. - Messor capitatus
Camponotus aethiops - C. ligniperda - C. vagus - Crematogaster scutellaris - Temnothorax sp. - Myrmica sp. - Messor capitatus
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entoK - Messaggi: 2109
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