Formica sanguinea in Lombardia
Re: Formica sanguinea in Lombardia
Impressionante, bellissime , sono contento che stiano andando avanti con un tale ritmo purtroppo credo richiederanno una precoce ibernazione , ho notato che anche le mie con il clima di questi giorni sfuggono all'umidità oltre ad essere più apatiche
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Dorylus - Messaggi: 5128
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Ma tu hai ancora deposizioni o covata?
Ho registrato settimana scorsa una nuova deposizione della "seconda” regina, che dopo aver avuto le prime due figlie e un paio di bozzoli ancora in corso, ha sfornato in modo inaspettato almeno altre 20 uova.
L'ideale sarebbe stato fornirle alcuni bozzoli di ausiliarie, e ne avrei a centinaia nel nido di servifromica, purtroppo in questo periodo diventa impossibile farli portare in luoghi raggiungibili del nido...
Ho registrato settimana scorsa una nuova deposizione della "seconda” regina, che dopo aver avuto le prime due figlie e un paio di bozzoli ancora in corso, ha sfornato in modo inaspettato almeno altre 20 uova.
L'ideale sarebbe stato fornirle alcuni bozzoli di ausiliarie, e ne avrei a centinaia nel nido di servifromica, purtroppo in questo periodo diventa impossibile farli portare in luoghi raggiungibili del nido...
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Come sapete le mie colonie più dinamiche (Camponotus vagus e Formica cunicularia) sono sempre pericolosamente sull'orlo del sovraffollamento. Dato che l'idea di passare il tempo a "potare” le esploratrici in modo drastico non mi piace per niente, ma nemmeno ho intenzione di liberarmi di queste meraviglie, ho sperimentato ormai da tempo tutti i metodi possibili per scoraggiare le deposizioni delle loro infaticabili regine. Niente da fare!
Almeno il nido di cunicularia adesso potrebbe servire al suo scopo originale, quello per cui ho tirato su questa colonia (oltre alle gradite sorprese datemi dalla sua osservazione).
Il mio scopo ultimo è poter osservare e riprendere al meglio le incursioni razziatrici di Polyergus e Formica sanguinea. La colonia di sanguinea ha raggiunto un ragguardevole numero di guerriere, che stimo intorno alle 300 unità.
Peccato che la colonia di serviformica che dovrebbe servire da bersaglio ormai viaggi allegramente intorno alle 5000... Come posso rischiare un confronto così impari rischiando di sacrificare le preziose razziatrici?
A questo punto sento Fabrizio Rigato: cosa succederà se collego la colonia incipiente di sanguinea con quella delle così ben difese cunicularia? Ebbene, secondo lui non c'è storia, 300 contro 5000, vincono lo stesso le sanguinea... Confermando così anche le esperienze dirette del nostro PomAnt.
Io continuo a essere preoccupato,
Ma siccome l'estate sta quasi per finire, e la colonia serviformica ha centinaia di bozzoli pronti a schiudere, decido che un tentativo lo farò, confidando nella possibilità di salvare la situazione bloccando eventualmente gli accessi fra i due nidi. Tengo più alle incipienti sanguinea che alle cunicularia, ma lo stesso mi spiacerebbe perdere la preziosa colonia e tutta la sua storia. Come andrà a finire?
Così, l'altro giorno ho collegato le due arene con un metro circa di tubo, a sezione larga; la distanza non è molta, ma non mi aspetto di veder formare nessuna "colonna” di razziatrici, e non è quello il mio scopo..
I due nidi saranno collegati da un tubo a diametro largo di poco più di un metro e mezzo. Forse la distanza in futuro dovrebbe essere aumentata. Chiameremo per comodità i due nidi A (quello bersaglio) e B.
Questa è la storia della mia osservazione del primo giorno (ore 15 circa).
Immediatamente, pochi minuti dopo aver scoperto la nuova entrata, alcune sanguinea si sono precipitate a capofitto nell'arena avversaria. Il loro numero era infimo: 4-5 al massimo. Subito sono state placcate da decine di serviformica. Senza scampo verranno trasciante verso l'ingresso del nido A.
Ma nel frattempo grazie a un efficiente sistema di reclutamento, altre sanguinea hanno raggiunto l'imbocco del terreno nemico e sono precipitosamente rientrate a casa.
Tempo mezz'ora, e l'arena delle serviformica pullula di sanguinea scatenate; ognuna impegnata con 4-5 cunicularia appesa alle zampe, molte di loro si ritirano nel tubo trascinando con sé una nemica agonizzante o già morta.
La prima guerriera è placcata e immobilizzata immediatamente.
Sempre nuove truppe accorrono nell'arena, è un via-vai continuo. Le serviformica non accennano nemmeno a barricare l'entrata; questa è un groviglio di formiche impegnate in battaglia, e si vedono alcune sanguinea circolare liberamente con una testa nemica appesa a un'antenna. Questo significa che la potenza delle loro mandibole è ben superiore a quella delle serviformica, che non sono altrettanto efficaci nel difendersi.
Le sanguinea entrano in forze e sbaragliano le difese delle serviformica, conquistando l'arena. Alcuni dei difensori rimangono impegnati in scaramucce solitarie prima di soccombere.
Presto la difesa delle nere è destabilizzata. Ci sono almeno 200 sanguinea che circolano nell'arena nemica, mentre le scaramucce 1 contro 6 sembrano ridursi.
Le predatrici però non sembrano intenzionate ad affrontare il tunnel di ingresso al nido interno. Solo alcune di loro vengono trascinate dentro le prime stanze, ma sono ancora le prime che sono entrate in contatto col nemico, quando questo era ancora preponderante. Ora che sanguinea domina l'arena esterna, il tubo si svuota e nessuno cerca di uscire a dar man forte alle sopravvissute.
Sanguinea mostra interesse per l'entrata del nido nemico, ma ferma le sue incursioni dopo una decina di centimetri.
Lo scontro aperto è durato 4-5 ore.
In questo tempo sanguinea prende possesso dell'arena, poi verso sera inizia a ritirarsi (sembra per la notte) nel proprio nido. Sul terreno rimangono una trentina di guerriere che presidiano l'uscita nemica, dalla quale nessuno più esce in esplorazione. Non sembra vengano fatti tentativi di barricare l'entrata, con nessun materiale presente nel nido. Perché?
Nel tubo d'accesso A qualche cadavere, ma nessuna barricata.
Nel nido sanguinea B ci sono alcune stanze letteralmente ricoperte di cadaveri di formiche nere. Come ho visto fare a Camponotus vagus in altre occasioni, anche loro hanno trascinato il nemico ucciso in casa, anche se poi lo espelleranno senza mangiarlo.
Nessun bozzolo è stato rubato, ma nemmeno spostato dalle stanze in cui stazionava, comunque alla eventuale portata di una incursione in forze di sanguinea.
2° giorno: entro mezzogiorno, nessuno scontro aperto. Sanguinea presidia l'arena nemica, ma non entra nel nido.
Formica cunicolaria non esce, e ha sguarnito le prime stanze, prima superdifese da una massa di operaie concentrate.
Sembra tutto tranquillo, e allora decido di mantenere il collegamento ancora per oggi. Come si comporteranno le schiaviste?
Per imitare il più possibile le condizioni ipotetiche di stimolo a una scorreria, metto una lampada a riscaldare l'arena di cunicularia, le sanguinea che la presidiano sembrano gradire la luce e il calore. Scorrazzano liberamente su tutta l'area, come fosse casa loro.
Questa agitazione però non si traduce in un assalto organizzato, e nemmeno in incursioni solitarie; dopo alcune ore quasi tutte le guerriere sono rientrate spontaneamente nel proprio territorio, lasciando l'arena libera. A questo punto decido di rimuovere il collegamento, e sospendere l'esperimento.
Nel giro di alcune ore, le esploratrici serviformica rioccupano l'area esterna, rimuovono e accumulano i cadaveri rimasti, portano fuori dal nido i bozzoli aperti e i resti di cibo.
Nel nido sanguinea sono stati trasportati tutti i cadaveri del nemico e anche i propri morti.
Nel giro di 2-3 giorni, verranno espulsi tutti sul cumulo dei rifiuti. Serviformica ha perso almeno 200 operaie, sanguinea una dozzina circa, ma è difficile fare i conti, i cadaveri sono davvero pochi, e anche se solitamente delle formiche ferite muoiono successivamente agli scontri, qui non sembra verificarsi nessuna moria secondaria.
I cadaveri nemici trasportati nel nido delle sanguinea. Verranno espulsi in un paio di giorni.
In arena si cominciano ad accumulare i cadaveri, che non vengono mangiati. Se avessero raggiunto i bozzoli, si sarebbero comportate allo stesso modo? Avrebbero trasportato i bozzoli così come i cadaveri, salvo non espellerli?
L'esercito sanguinea sembra aver acquistato una calma relativa, come se si fosse sfogato in un parco giochi. Resta il dubbio su questo comportamento senza fine di lucro, dove non sono stati riportati bozzoli e l'incursione si è risolta in una affermazione territoriale.
Per vedere risultati diversi, forse dovremo aspettare l'anno prossimo, perché è anche possibile che il desiderio predatorio di questa specie si esplichi con la necessità di rimpinguare le covate primaverili, e il bisogno di ausiliarie, come sappiamo, in queste formiche, non è strettamente obbligatorio: infatti la colonia continua a sfornare operaie che se la cavano benissimo come nutrici e cacciatrici, affiancate dal centinaio di ausiliarie primaverili che avevo regalato loro.
Si sa che formiche come F. polyctena, compiono spedizioni e guerre cannibalesche proprio al risveglio primaverile, a anche altre specie combattive relegano a maggio-giugno i regolamenti di conti per stabilire limiti territoriali e spazzare eventualmente via nemici ingombranti. Questo potrebbe associarsi anche al bisogno predatorio di F. sanguinea, mentre sappiamo che per Polyergus la dulosi è un fatto acquisito e indispensabile durante tutta l'estate.
Ho una mia ipotesi: è possibile, come è stato osservato con altre formiche a fondazione assistita, che le regine debbano "sentire” la presenza di bozzoli intorno a sé prima di avere lo stimolo a deporre.
Questo potrebbe essere necessario fisiologicamente all'inizio della stagione primaverile, ma come potrebbe essere, se la regina stessa non ha precedentemente deposto?
Che sia una deformazione che si è venuta a generare in certi tipi di formica schiavista o anche solo a fondazione assistita? Che la pratica "guerre cannibalesche - furto dei bozzoli e dei cadaveri del nemico” sia una caratteristica sociale indotta in queste formiche?
Ricordiamo ancora una volta che l'istinto schiavista è relativamente importante in sanguinea, che forse, in occasioni come questa, in cui è ben nutrita e con una partenza a razzo della prole, non sente altro che il bisogno di aggredire le vicine, senza estendere la manovra alla razzia...
Alcune fasi dell'assalto: scaramucce solitarie all'inizio, poi si vedono le esploratrici che rientrano al nido e la prima agitazione delle sanguinea che cominciano ad uscire in massa dal tubo d'ingresso; appena la forza militare diviene preponderante, tutte le cunicularia rientrano nel profondo del nido o vengono uccise sul posto. Alla fine Formica sanguinea è padrona del campo e comincia ad esplorare il tubo d'accesso, ma non porterà a termine la sua prima spedizione.
Sarà che una colonia così giovane non ha operaie abbastanza esperte? Manca qualche richiamo ai bozzoli?
In questo momento non ne sentono il bisogno?
Lo studio del comportamento di queste formiche complesse apre orizzonti imprevedibili, che non avranno risposte certe prima della prossima primavera.
Almeno il nido di cunicularia adesso potrebbe servire al suo scopo originale, quello per cui ho tirato su questa colonia (oltre alle gradite sorprese datemi dalla sua osservazione).
Il mio scopo ultimo è poter osservare e riprendere al meglio le incursioni razziatrici di Polyergus e Formica sanguinea. La colonia di sanguinea ha raggiunto un ragguardevole numero di guerriere, che stimo intorno alle 300 unità.
Peccato che la colonia di serviformica che dovrebbe servire da bersaglio ormai viaggi allegramente intorno alle 5000... Come posso rischiare un confronto così impari rischiando di sacrificare le preziose razziatrici?
A questo punto sento Fabrizio Rigato: cosa succederà se collego la colonia incipiente di sanguinea con quella delle così ben difese cunicularia? Ebbene, secondo lui non c'è storia, 300 contro 5000, vincono lo stesso le sanguinea... Confermando così anche le esperienze dirette del nostro PomAnt.
Io continuo a essere preoccupato,
Ma siccome l'estate sta quasi per finire, e la colonia serviformica ha centinaia di bozzoli pronti a schiudere, decido che un tentativo lo farò, confidando nella possibilità di salvare la situazione bloccando eventualmente gli accessi fra i due nidi. Tengo più alle incipienti sanguinea che alle cunicularia, ma lo stesso mi spiacerebbe perdere la preziosa colonia e tutta la sua storia. Come andrà a finire?
Così, l'altro giorno ho collegato le due arene con un metro circa di tubo, a sezione larga; la distanza non è molta, ma non mi aspetto di veder formare nessuna "colonna” di razziatrici, e non è quello il mio scopo..
I due nidi saranno collegati da un tubo a diametro largo di poco più di un metro e mezzo. Forse la distanza in futuro dovrebbe essere aumentata. Chiameremo per comodità i due nidi A (quello bersaglio) e B.
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Questa è la storia della mia osservazione del primo giorno (ore 15 circa).
Immediatamente, pochi minuti dopo aver scoperto la nuova entrata, alcune sanguinea si sono precipitate a capofitto nell'arena avversaria. Il loro numero era infimo: 4-5 al massimo. Subito sono state placcate da decine di serviformica. Senza scampo verranno trasciante verso l'ingresso del nido A.
Ma nel frattempo grazie a un efficiente sistema di reclutamento, altre sanguinea hanno raggiunto l'imbocco del terreno nemico e sono precipitosamente rientrate a casa.
Tempo mezz'ora, e l'arena delle serviformica pullula di sanguinea scatenate; ognuna impegnata con 4-5 cunicularia appesa alle zampe, molte di loro si ritirano nel tubo trascinando con sé una nemica agonizzante o già morta.
La prima guerriera è placcata e immobilizzata immediatamente.
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Sempre nuove truppe accorrono nell'arena, è un via-vai continuo. Le serviformica non accennano nemmeno a barricare l'entrata; questa è un groviglio di formiche impegnate in battaglia, e si vedono alcune sanguinea circolare liberamente con una testa nemica appesa a un'antenna. Questo significa che la potenza delle loro mandibole è ben superiore a quella delle serviformica, che non sono altrettanto efficaci nel difendersi.
Le sanguinea entrano in forze e sbaragliano le difese delle serviformica, conquistando l'arena. Alcuni dei difensori rimangono impegnati in scaramucce solitarie prima di soccombere.
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Presto la difesa delle nere è destabilizzata. Ci sono almeno 200 sanguinea che circolano nell'arena nemica, mentre le scaramucce 1 contro 6 sembrano ridursi.
Le predatrici però non sembrano intenzionate ad affrontare il tunnel di ingresso al nido interno. Solo alcune di loro vengono trascinate dentro le prime stanze, ma sono ancora le prime che sono entrate in contatto col nemico, quando questo era ancora preponderante. Ora che sanguinea domina l'arena esterna, il tubo si svuota e nessuno cerca di uscire a dar man forte alle sopravvissute.
Sanguinea mostra interesse per l'entrata del nido nemico, ma ferma le sue incursioni dopo una decina di centimetri.
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Lo scontro aperto è durato 4-5 ore.
In questo tempo sanguinea prende possesso dell'arena, poi verso sera inizia a ritirarsi (sembra per la notte) nel proprio nido. Sul terreno rimangono una trentina di guerriere che presidiano l'uscita nemica, dalla quale nessuno più esce in esplorazione. Non sembra vengano fatti tentativi di barricare l'entrata, con nessun materiale presente nel nido. Perché?
Nel tubo d'accesso A qualche cadavere, ma nessuna barricata.
Spoiler: mostra
Nel nido sanguinea B ci sono alcune stanze letteralmente ricoperte di cadaveri di formiche nere. Come ho visto fare a Camponotus vagus in altre occasioni, anche loro hanno trascinato il nemico ucciso in casa, anche se poi lo espelleranno senza mangiarlo.
Nessun bozzolo è stato rubato, ma nemmeno spostato dalle stanze in cui stazionava, comunque alla eventuale portata di una incursione in forze di sanguinea.
2° giorno: entro mezzogiorno, nessuno scontro aperto. Sanguinea presidia l'arena nemica, ma non entra nel nido.
Formica cunicolaria non esce, e ha sguarnito le prime stanze, prima superdifese da una massa di operaie concentrate.
Sembra tutto tranquillo, e allora decido di mantenere il collegamento ancora per oggi. Come si comporteranno le schiaviste?
Per imitare il più possibile le condizioni ipotetiche di stimolo a una scorreria, metto una lampada a riscaldare l'arena di cunicularia, le sanguinea che la presidiano sembrano gradire la luce e il calore. Scorrazzano liberamente su tutta l'area, come fosse casa loro.
Questa agitazione però non si traduce in un assalto organizzato, e nemmeno in incursioni solitarie; dopo alcune ore quasi tutte le guerriere sono rientrate spontaneamente nel proprio territorio, lasciando l'arena libera. A questo punto decido di rimuovere il collegamento, e sospendere l'esperimento.
Nel giro di alcune ore, le esploratrici serviformica rioccupano l'area esterna, rimuovono e accumulano i cadaveri rimasti, portano fuori dal nido i bozzoli aperti e i resti di cibo.
Nel nido sanguinea sono stati trasportati tutti i cadaveri del nemico e anche i propri morti.
Nel giro di 2-3 giorni, verranno espulsi tutti sul cumulo dei rifiuti. Serviformica ha perso almeno 200 operaie, sanguinea una dozzina circa, ma è difficile fare i conti, i cadaveri sono davvero pochi, e anche se solitamente delle formiche ferite muoiono successivamente agli scontri, qui non sembra verificarsi nessuna moria secondaria.
I cadaveri nemici trasportati nel nido delle sanguinea. Verranno espulsi in un paio di giorni.
Spoiler: mostra
In arena si cominciano ad accumulare i cadaveri, che non vengono mangiati. Se avessero raggiunto i bozzoli, si sarebbero comportate allo stesso modo? Avrebbero trasportato i bozzoli così come i cadaveri, salvo non espellerli?
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L'esercito sanguinea sembra aver acquistato una calma relativa, come se si fosse sfogato in un parco giochi. Resta il dubbio su questo comportamento senza fine di lucro, dove non sono stati riportati bozzoli e l'incursione si è risolta in una affermazione territoriale.
Per vedere risultati diversi, forse dovremo aspettare l'anno prossimo, perché è anche possibile che il desiderio predatorio di questa specie si esplichi con la necessità di rimpinguare le covate primaverili, e il bisogno di ausiliarie, come sappiamo, in queste formiche, non è strettamente obbligatorio: infatti la colonia continua a sfornare operaie che se la cavano benissimo come nutrici e cacciatrici, affiancate dal centinaio di ausiliarie primaverili che avevo regalato loro.
Si sa che formiche come F. polyctena, compiono spedizioni e guerre cannibalesche proprio al risveglio primaverile, a anche altre specie combattive relegano a maggio-giugno i regolamenti di conti per stabilire limiti territoriali e spazzare eventualmente via nemici ingombranti. Questo potrebbe associarsi anche al bisogno predatorio di F. sanguinea, mentre sappiamo che per Polyergus la dulosi è un fatto acquisito e indispensabile durante tutta l'estate.
Ho una mia ipotesi: è possibile, come è stato osservato con altre formiche a fondazione assistita, che le regine debbano "sentire” la presenza di bozzoli intorno a sé prima di avere lo stimolo a deporre.
Questo potrebbe essere necessario fisiologicamente all'inizio della stagione primaverile, ma come potrebbe essere, se la regina stessa non ha precedentemente deposto?
Che sia una deformazione che si è venuta a generare in certi tipi di formica schiavista o anche solo a fondazione assistita? Che la pratica "guerre cannibalesche - furto dei bozzoli e dei cadaveri del nemico” sia una caratteristica sociale indotta in queste formiche?
Ricordiamo ancora una volta che l'istinto schiavista è relativamente importante in sanguinea, che forse, in occasioni come questa, in cui è ben nutrita e con una partenza a razzo della prole, non sente altro che il bisogno di aggredire le vicine, senza estendere la manovra alla razzia...
Alcune fasi dell'assalto: scaramucce solitarie all'inizio, poi si vedono le esploratrici che rientrano al nido e la prima agitazione delle sanguinea che cominciano ad uscire in massa dal tubo d'ingresso; appena la forza militare diviene preponderante, tutte le cunicularia rientrano nel profondo del nido o vengono uccise sul posto. Alla fine Formica sanguinea è padrona del campo e comincia ad esplorare il tubo d'accesso, ma non porterà a termine la sua prima spedizione.
Sarà che una colonia così giovane non ha operaie abbastanza esperte? Manca qualche richiamo ai bozzoli?
In questo momento non ne sentono il bisogno?
Lo studio del comportamento di queste formiche complesse apre orizzonti imprevedibili, che non avranno risposte certe prima della prossima primavera.
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Formica sanguinea in Lombardia
Certo che le Serviformica sono abituate a fare una vita un pò bruttina in natura, fra Polyergus rufescens e le altre Formica
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enrico - Messaggi: 1631
- Iscritto il: 22 giu '11
- Località: Palermo
Re: Formica sanguinea in Lombardia
Serviformica è un gruppo comunque vincente.
Il fatto che sia diffusa abbondantemente su tutto il territorio e niente affatto "a rischio estinzione» è dovuto non alla sua competitività, ma alla sua estrema adattabilità.
Se le amazzoni scelgono queste specie, è proprio perché sono realmente molto laboriose ed efficienti!
A questo punto vi aggiorno anche sulla situazione particolare di questi giorni.
Insieme a Dorylus abbiamo registrato un calo sostanziale dell'attività in entrambe le nostre colonie; da almeno 7-10 giorni, le sanguinea hanno smesso di bottinare e si sono relegate nelle stanze del nido.
La mia colonia, che conta poche centinaia di elementi, ha sviluppato operaie di dimensione decisamente notevole, in linea con quella di nidi maturi della specie.
Tutte hanno il gastro enormemente dilatato, pieno di cibo che ormai solo le ausiliarie si stanno premurando di andare a recuperare.
Nessuna delle guerriere va più in arena.
Nessuna covata e scarsa attività anche dentro il nido.
Il fatto che sia diffusa abbondantemente su tutto il territorio e niente affatto "a rischio estinzione» è dovuto non alla sua competitività, ma alla sua estrema adattabilità.
Se le amazzoni scelgono queste specie, è proprio perché sono realmente molto laboriose ed efficienti!
A questo punto vi aggiorno anche sulla situazione particolare di questi giorni.
Insieme a Dorylus abbiamo registrato un calo sostanziale dell'attività in entrambe le nostre colonie; da almeno 7-10 giorni, le sanguinea hanno smesso di bottinare e si sono relegate nelle stanze del nido.
La mia colonia, che conta poche centinaia di elementi, ha sviluppato operaie di dimensione decisamente notevole, in linea con quella di nidi maturi della specie.
Tutte hanno il gastro enormemente dilatato, pieno di cibo che ormai solo le ausiliarie si stanno premurando di andare a recuperare.
Nessuna delle guerriere va più in arena.
Nessuna covata e scarsa attività anche dentro il nido.
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Formica sanguinea in Lombardia
E' chiaro che sono scelte probabilmente anche perché diffuse largamente, e che in questo senso sicuramente sono 'vincenti' (anche se io non le ho mai incontrate in Sicilia per il momento..). Era solo per dire che essere nei panni di una loro operaia può non essere facile
E' comunque una strategia, all'estremo opposto abbiamo magari specie con colonie a crescita più lenta o meno adattabili, che magari invece preferiscono investire in una capacità difensiva più sviluppata..
E' comunque una strategia, all'estremo opposto abbiamo magari specie con colonie a crescita più lenta o meno adattabili, che magari invece preferiscono investire in una capacità difensiva più sviluppata..
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enrico - Messaggi: 1631
- Iscritto il: 22 giu '11
- Località: Palermo
Re: Formica sanguinea in Lombardia
secondo me è la natura... quando le specie hanno troppo successo solitamente si sviluppa nel tempo un parassita/ malattie/altri animali che ne "aprofittano" e le tengono sotto controllo.
Gianni, posso confermarti che anche le mie hanno completato lo sviluppo della covata e che le ultime operaie erano ENORMI!
Gianni, posso confermarti che anche le mie hanno completato lo sviluppo della covata e che le ultime operaie erano ENORMI!
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
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PomAnt - Messaggi: 2786
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: Formica sanguinea in Lombardia
Complimenti per il diario e le foto che trovo fantastiche! Sono davvero appassionato a questa stupenda specie che però sfortunatamente non sono ancora riuscito ad allevare. Aspetto di vedere ulteriori aggiornamenti!
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Gabry - Messaggi: 249
- Iscritto il: 27 mar '12
- Località: Asti
Re: Formica sanguinea in Lombardia
E' la prima settimana di marzo, e nel garage le temperature sono risalite a 10-12 gradi. Ho notato un aumento di attività nelle colonie di Formica che ho ancora lì.
Non resisto alla tentazione, anche perché Dorylus mi dice che ha osservato i primi movimenti della specie in natura, di portare in casa le F. sanguinea.
La situazione, dopo alcuni giorni è la seguente: tutte le formiche si sono installate nel settore 2 dei nidi in gasbeton, così ho staccato il vecchio nido orizzontale e utilizzerò solo il nido verticale.
Molte operaie di entrambe le specie hanno il gastro gonfio, dovuto anche ad alcuni rifornimenti dati nell'ultimo mese, che sembra le formiche abbiano gradito.
A temperatura casalinga, la colonia ha iniziato le pulizie generali e i primi, timidi giri in arena.
Non ho contato le figlie legittime della regina, stimo 200-300 unità effettive, più le ausiliarie, poco meno di un centinaio. Ho già preparato un nido più grande, ma non so se trasferirle per ora, visto che qui stanno ancora bene e non so se avverranno a breve grandi deposizioni... la specie è comunque rapida a trasferirsi, quindi si potrà fare un trasloco anche più tardi.
Dalle informazioni raccolte, la regina in possesso di Luca B. ha deposto già alcuni giorni fa... Vediamo come prosegue l'allevamento parallelo: io, Luca, Dorylus e PomAnt...
Non resisto alla tentazione, anche perché Dorylus mi dice che ha osservato i primi movimenti della specie in natura, di portare in casa le F. sanguinea.
La situazione, dopo alcuni giorni è la seguente: tutte le formiche si sono installate nel settore 2 dei nidi in gasbeton, così ho staccato il vecchio nido orizzontale e utilizzerò solo il nido verticale.
Molte operaie di entrambe le specie hanno il gastro gonfio, dovuto anche ad alcuni rifornimenti dati nell'ultimo mese, che sembra le formiche abbiano gradito.
A temperatura casalinga, la colonia ha iniziato le pulizie generali e i primi, timidi giri in arena.
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Non ho contato le figlie legittime della regina, stimo 200-300 unità effettive, più le ausiliarie, poco meno di un centinaio. Ho già preparato un nido più grande, ma non so se trasferirle per ora, visto che qui stanno ancora bene e non so se avverranno a breve grandi deposizioni... la specie è comunque rapida a trasferirsi, quindi si potrà fare un trasloco anche più tardi.
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Dalle informazioni raccolte, la regina in possesso di Luca B. ha deposto già alcuni giorni fa... Vediamo come prosegue l'allevamento parallelo: io, Luca, Dorylus e PomAnt...
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Formica sanguinea in Lombardia
Che belle foto! Spero anche io un giorno di cimentarmi con questa magnifica specie
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Gabry - Messaggi: 249
- Iscritto il: 27 mar '12
- Località: Asti
Re: Formica sanguinea in Lombardia
Oggi, 13 marzo, prima deposizione. Almeno 20 uova.
Da due giorni la regina aveva sviluppato un gastro rigonfio e promettente.
Il 15 le uova sono raddoppiate.
Il 20 sono almeno un centinaio... non vedo l'ora che schiudano, per registrare una attività delle cacciatrici!
Da due giorni la regina aveva sviluppato un gastro rigonfio e promettente.
Il 15 le uova sono raddoppiate.
Il 20 sono almeno un centinaio... non vedo l'ora che schiudano, per registrare una attività delle cacciatrici!
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Formica sanguinea in Lombardia
10 Aprile.
Proprio oggi Dorylus mi ha chiesto lo stato della colonia, e io avevo risposto evasivamente che avevo circa 50 larve e un centinaio di uova, a fronte delle sue "una ventina” circa di uova.
Poi ho pensato che questa sufficienza nella risposta poteva sembrare una buffonata, così, armato di torcia elettrica e lente, sono passato a una conta più precisa, stanza per stanza, di quello che avevano in cantiere, e la risposta è stata ribaltata dalla realtà!
Ci sono almeno 90 larve visibili (quindi stimo almeno 100) e tre cospicui pacchetti di uova leccati e rivoltati dalle nutrici; almeno 150 uova quindi.
Ciò significa che da marzo a oggi la regina ha atteso la schiusa e la crescita di gran parte delle larve di prima generazione (sono quasi tutte già a uno stadio avanzato) per deporre in pochi giorni una seconda infornata quasi doppia della prima (perché non è detto che sia riuscito a vederle tutte o che abbia già finito di deporre).
Questo fa sì che noi possiamo valutare la crescita delle colonie di Formica sanguinea abbastanza in linea con le altre del Genere Formica, che decuplicano la popolazione nel corso del terzo anno di vita. Infatti, se su circa 300 figlie dello scorso anno, solo nel primo mese, potenzialmente siano già oltre 250, possiamo calcolare che alla fine dell'estate questa colonia avrà superato abbondantemente il migliaio di individui.
C'è da dire che io sto tenendo a temperatura casalinga, e riscaldato la mattina e la sera, il nido; le operaie stanno sfruttando il calore del tubo di collegamento all'arena (probabile che il gasbeton sia 1-3 gradi meno caldo, essendo anche più umido).
Le uova sono tenute soprattutto nel tubo, mentre le larve preferibilmente nel gasbeton. Ora vedremo dove terranno i bozzoli, perché anche in Polyergus rufescens, svegliata 10 giorni prima, si stanno avendo i primi bozzoli.
Ricordiamo sempre che questi calcoli si fanno su colonie in cattività, con alimentazione continua e abbondante, riscaldamento ideale e scarsissime perdite dovute a combattimenti, predazione, parassiti o smarrimento delle foraggiatrici (anche se così non si può dire del tutto, visto che ho già per due volte collegato questo nido a quello di F. cunicularia per vedere il comportamento in fase di furto sociale).
Le foraggiatrici catturano giornalmente larve e adulti di Tenebrio molitor (la corazza non le ferma), o grilli, e buone scorte di miele diluito, tuorlo d'uovo, briciole di avanzi da tavola.
15 Aprile: appaiono i primi bozzoli!
Proprio oggi Dorylus mi ha chiesto lo stato della colonia, e io avevo risposto evasivamente che avevo circa 50 larve e un centinaio di uova, a fronte delle sue "una ventina” circa di uova.
Poi ho pensato che questa sufficienza nella risposta poteva sembrare una buffonata, così, armato di torcia elettrica e lente, sono passato a una conta più precisa, stanza per stanza, di quello che avevano in cantiere, e la risposta è stata ribaltata dalla realtà!
Ci sono almeno 90 larve visibili (quindi stimo almeno 100) e tre cospicui pacchetti di uova leccati e rivoltati dalle nutrici; almeno 150 uova quindi.
Ciò significa che da marzo a oggi la regina ha atteso la schiusa e la crescita di gran parte delle larve di prima generazione (sono quasi tutte già a uno stadio avanzato) per deporre in pochi giorni una seconda infornata quasi doppia della prima (perché non è detto che sia riuscito a vederle tutte o che abbia già finito di deporre).
Questo fa sì che noi possiamo valutare la crescita delle colonie di Formica sanguinea abbastanza in linea con le altre del Genere Formica, che decuplicano la popolazione nel corso del terzo anno di vita. Infatti, se su circa 300 figlie dello scorso anno, solo nel primo mese, potenzialmente siano già oltre 250, possiamo calcolare che alla fine dell'estate questa colonia avrà superato abbondantemente il migliaio di individui.
C'è da dire che io sto tenendo a temperatura casalinga, e riscaldato la mattina e la sera, il nido; le operaie stanno sfruttando il calore del tubo di collegamento all'arena (probabile che il gasbeton sia 1-3 gradi meno caldo, essendo anche più umido).
Le uova sono tenute soprattutto nel tubo, mentre le larve preferibilmente nel gasbeton. Ora vedremo dove terranno i bozzoli, perché anche in Polyergus rufescens, svegliata 10 giorni prima, si stanno avendo i primi bozzoli.
Ricordiamo sempre che questi calcoli si fanno su colonie in cattività, con alimentazione continua e abbondante, riscaldamento ideale e scarsissime perdite dovute a combattimenti, predazione, parassiti o smarrimento delle foraggiatrici (anche se così non si può dire del tutto, visto che ho già per due volte collegato questo nido a quello di F. cunicularia per vedere il comportamento in fase di furto sociale).
Le foraggiatrici catturano giornalmente larve e adulti di Tenebrio molitor (la corazza non le ferma), o grilli, e buone scorte di miele diluito, tuorlo d'uovo, briciole di avanzi da tavola.
15 Aprile: appaiono i primi bozzoli!
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4499
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- Località: Milano
Re: Formica sanguinea in Lombardia
22 Aprile: i bozzoli hanno superato i 60, le larve sono più di un centinaio, e ci sono almeno 200 uova.
Le esploratrici passano gran parte del loro tempo in arena, e sono almeno una cinquantina. Visto che i segni sono evidenti, ho pensato che fosse il momento giusto per far traslocare la colonia.
Ho così collegato il vecchio nido a quello nuovo, preparato da tempo, e ho cominciato a riscaldare quest'ultimo. Quanto ci metteranno a traslocare?
So che questa specie è rapida nelle sue reazioni... vediamo...
Nei primi 10 minuti dal collegamento, le operaie hanno cominciato a spostare la covata.
In 30 minuti la regina era nel tubo di collegamento.
In 1 ora e 30 tutta la colonia si è trasferita.
Restano una ventina di operaie miste a pattugliare le vecchie gallerie, ma tutto si è svolto con grande velocità ed efficienza. Come al solito la popolazione si è stipata soprattutto nella parte alta del nido, senza allargarsi troppo, ma è normale, i primi giorni.
Scarso il traffico di trasporti mutuali, i lavori all'esterno non sembrano essere cambiati di molto: ci sono forse un po' meno guardiane esterne, ed è solo cambiato l'orientamento del traffico (ora l'entrata del nido è diretta nel nido dall'alto attraverso il pavimento dell'arena).
Le esploratrici passano gran parte del loro tempo in arena, e sono almeno una cinquantina. Visto che i segni sono evidenti, ho pensato che fosse il momento giusto per far traslocare la colonia.
Ho così collegato il vecchio nido a quello nuovo, preparato da tempo, e ho cominciato a riscaldare quest'ultimo. Quanto ci metteranno a traslocare?
So che questa specie è rapida nelle sue reazioni... vediamo...
Nei primi 10 minuti dal collegamento, le operaie hanno cominciato a spostare la covata.
In 30 minuti la regina era nel tubo di collegamento.
In 1 ora e 30 tutta la colonia si è trasferita.
Restano una ventina di operaie miste a pattugliare le vecchie gallerie, ma tutto si è svolto con grande velocità ed efficienza. Come al solito la popolazione si è stipata soprattutto nella parte alta del nido, senza allargarsi troppo, ma è normale, i primi giorni.
Scarso il traffico di trasporti mutuali, i lavori all'esterno non sembrano essere cambiati di molto: ci sono forse un po' meno guardiane esterne, ed è solo cambiato l'orientamento del traffico (ora l'entrata del nido è diretta nel nido dall'alto attraverso il pavimento dell'arena).
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Bella reattività, io quando trasferisco le mie coloniette arboricole ci mettono almeno una notte, quando va fatta bene e molto trasporto mutuale soprattutto verso la fine delle operazioni.
Spero quest'anno di trovare una Formica sp. qualunque per soddisfare le mie curiosità su questo genere, cosa molto, molto difficile dalle mie parti malgrado siano presenti.
Bel colpo!
Spero quest'anno di trovare una Formica sp. qualunque per soddisfare le mie curiosità su questo genere, cosa molto, molto difficile dalle mie parti malgrado siano presenti.
Bel colpo!
Lasius paralienus - Lasius emarginatus
Tetramorium sp. - Aphaenogaster sp.
Crematogaster scutellaris - Solenopsis fugax - Camponotus ligniperda
Camponotus fallax - Dolichoderus quadripunctatus
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