Oltre alle ipotesi già dette, ne aggiungo un'altra abbastanza suggestiva.
Ho osservato le foto della colonia e ho notato la presenza di un paio di operaie molto più grandi delle altre. Questo, assieme alla massiccia deposizione di uova aploidi, mi fa pensare alla terza casta, ovvero gli "intermorfi", osservati finora solo in
Crematogaster smithi.Cito (e traduco) da
http://www1.bio.ku.dk/forskning/oe/cse/media/heinze2000_insectessoc.pdf:
Oltre a una singola regina con operaie, le colonie della formica Crematogaster smithi (presente nelle montagne Chiricahua in Arizona) possono contenere una o più "grandi operaie". Queste grandi operaie sono specializzate nel deporre uova vitali e non fertilizzate. Comunque, non è del tutto chiaro se in colonie dotate di regina queste uova vengano tutte mangiate oppure se alcune di esse si sviluppino in maschi. Abbiamo dunque analizzato la struttura genetica di varie colonie di C. smithi. La frequenza di accoppiamento delle regine è prossima a 1. In almeno una su quattro colonie che contenevano sia una regina che "grandi operaie" e che hanno prodotto maschi, il genotipo di alcuni maschi indicava che fossero il frutto di deposizione da parte delle operaie.
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Circa la metà di tutte le colonie di Crematogaster smithi da noi esaminate contenevano una o alcune "grandi operaie", una particolare casta femminile, nella quale la funzione e la morfologia indica una specializzazione nella produzione di uova vitali e non fertilizzate. E' stato precedentemente dimostrato che le uova deposte dalle "grandi operaie" possono svilupparsi in maschi in colonie dove la regina non è presente, ma in colonie dove c'è la regina esse invece costituiscono una parte importante della dieta delle larve e della regina.
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Risultati dell'analisi genetica delle colonie di Crematogaster smithi con "grandi operaie":
Nella maggior parte delle colonie le operaie sono vere sorelle. Solo una singola operaia in una sola colonia possedeva un genotipo che non potesse essere spiegato da monoginia e monoandria. Questa operaia potrebbe quindi rappresentare la prova di un occasionale accoppiamento con più di un maschio da parte di regine di C. smithi. Tuttavia, è anche possibile che provenisse da un'altra colonia e sia riuscita a introdursi in qualche modo in un'altra colonia, sul campo o in laboratorio. In ogni caso, gli accoppiamenti con più maschi da parte delle regine non appare come molto comune, nel nostro studio la percentuale massima di regine che si erano accoppiate con più di un maschio era dal 10 al 13%.
Visto che la monoginia e la monoandria fanno sì che le operaie siano vere sorelle, esse risultano più strettamente imparentate con i maschi prodotti da altre operaie, rispetto che con i maschi prodotti dalla regina. Quindi le operaie (e la loro fitness) beneficerebbero fortemente della presenza di "grandi operaie" specializzate nella produzione di numerosi maschi.
Nei nostri laboratori, le colonie contenevano sia una regina che una o più "grandi operaie", e le nostre analisi indicano che sicuramente il corredo genetico di alcuni maschi non poteva provenire dalla regina.
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In accordo con osservazioni precedenti, sia le normali operaie che le "grandi operaie" possono deporre uova vitali in colonie con regina, però con velocità di deposizione molto differenti. Molte di queste uova vengono mangiate dalle larve e dalla regina, ed è cosa nota che le uova deposte dalle operaie costituiscano una fonte di cibo immagazzinabile, comparabile a semi, nettari o grassi.
I nostri dati indicano che, quanto meno in condizioni di laboratorio, le uova deposte dalle operaie possono svilupparsi in maschi adulti anche in colonie nelle quali è presente la regina.
J. Heinze, M. Strätz, J.S. Pedersen and M. Haberl, Microsatellite analysis suggests occasional worker reproduction
in the monogynous ant Crematogaster smithi, Insectes soc. 47 (2000) 299 – 301
Sarebbe interessante osservare meglio queste operaie più grandi e capire se davvero possano essere intermorfe; magari
C. smithi non è l'unica
Crematogaster a possedere questa particolare casta.
Nel tuo caso, alla situazione già anormale dell'adozione va ad aggiungersi anche l'anormalità della cattività: magari in Natura tutte queste uova di maschi sarebbero state mangiate. Ma in cattività, con abbondanza di cibo (e nel tuo caso anche assenza di larve) hanno curato le uova e hanno lasciato che si sviluppassero.