Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Inviato: 03/10/2016, 9:33
Posto il diario della mia colonia di Lasius emarginatus sperando che serva a chiunque inizi ad allevare questo genere di formiche ad non commettere i miei errori e che sia utile ad evitare domande che vengono ripetute in continuazione.
La notte tra il 4 e il 5 luglio 2015, intorno all' 01.00, torno alla mia macchina lasciata in un parcheggio sotto un lampione a Fiorenzuola d'Arda (PC) e la trovo ricoperta di regine dealate di L. emarginatus Ne raccolgo alcune, provo a metterle in coppie in provetta, ma si attaccano quindi le separo e le improvetto tutte singolarmente per portarle ad Entomodena di settembre.
Terrò una regina e vi racconterò la sua storia
L'estate è molto calda e la fondazione procede velocemente, la regina depone già il giorno seguente alla cattura e alla metà di agosto fornisco la prima alimentazione a miele con la colonietta che conta 8 operaie più:
Uova: 15-20
Larve: 2-3
Bozzoli: 12-13
Il 7 settembre apro la provetta in piccolissima arena perché le operaie sono 20 con buona covata, hanno fame e quando apro per inserire cibo sono pronte a fuggire.
Uova: 20 circa
Larve: 10 circa
Bozzoli: 20
Le alimento principalmente a zanzare, drosphile e piccole mosche, saltuariamente provo un pezzo di camola ma non è troppo gradito, piuttosto preferiscono una farfallina. Consumano invece una discreta quantità di miele.
Dopo un mese, dagli inizi di ottobre la conta delle operaie è salita a 50-60, c'è una maggiore attività in arena e un progressivo interesse per le camole.
Passato un altro mese, all'inizio di novembre, trasferisco regina e le 70-80 figlie in un piccolo nido cilindrico in gesso dove purtroppo commetto un errore di umidificazione che lo porterà ad essere fradicio per giorni (anche a causa delle più basse temperature che non lo facevano asciugare). Col passare del tempo, nonostante l'umidità eccessiva, qualche bozzolo viene aperto e la regina depone una decina di uova, ma le operaie non si alimentano per niente e comincio a rimpiangere di averle trasferite prematuramente nella nuova casa.
Fortunatamente all'inizio di dicembre la colonia si è spostata autonomamente nella provetta in arena così ho preparato al volo un nuovo nido in gasbeton; l’arena posta sopra di esso è abbastanza spaziosa, fondo in gesso e pitturato stille terra. Ho rovesciato la provetta in arena e in poco tempo si sono sistemate, il cavetto riscaldante è posto sul vetro e dovrebbe mantenere una temperatura interna di almeno 25-26 gradi. Per ora non foraggiano un granché anche se si sono già perfettamente riorganizzate.
La covata non è molto voluminosa: conta un bel pacchetto di uova e qualche larva, ma niente bozzoli.
L'idea sarebbe quella di far saltare l'ibernazione per una decisa crescita, le operaie sono sempre circa 80 a causa di qualche decesso nel trambusto delle operazioni e le cose di recente non stanno andando come programmato. Nonostante sia una specie facile e resistente programmare troppo avanti con le formiche non è mai una buona idea.
Nel giro di una settimana (19 dicembre 2015) mi accorgo di quanto effettivamente la colonia non fosse pronta a gestire un nido infatti si trasferiscono di nuovo nella provetta in arena e si fermano dato che la temperatura è solamente di circa 15°C. Perfetto! Aspetto che rimangano una settimana a questa temperatura poi le sposto in cantina a 7-8°C per il riposo invernale.
La notte tra il 4 e il 5 luglio 2015, intorno all' 01.00, torno alla mia macchina lasciata in un parcheggio sotto un lampione a Fiorenzuola d'Arda (PC) e la trovo ricoperta di regine dealate di L. emarginatus Ne raccolgo alcune, provo a metterle in coppie in provetta, ma si attaccano quindi le separo e le improvetto tutte singolarmente per portarle ad Entomodena di settembre.
Terrò una regina e vi racconterò la sua storia
L'estate è molto calda e la fondazione procede velocemente, la regina depone già il giorno seguente alla cattura e alla metà di agosto fornisco la prima alimentazione a miele con la colonietta che conta 8 operaie più:
Uova: 15-20
Larve: 2-3
Bozzoli: 12-13
Il 7 settembre apro la provetta in piccolissima arena perché le operaie sono 20 con buona covata, hanno fame e quando apro per inserire cibo sono pronte a fuggire.
Uova: 20 circa
Larve: 10 circa
Bozzoli: 20
Le alimento principalmente a zanzare, drosphile e piccole mosche, saltuariamente provo un pezzo di camola ma non è troppo gradito, piuttosto preferiscono una farfallina. Consumano invece una discreta quantità di miele.
Dopo un mese, dagli inizi di ottobre la conta delle operaie è salita a 50-60, c'è una maggiore attività in arena e un progressivo interesse per le camole.
Passato un altro mese, all'inizio di novembre, trasferisco regina e le 70-80 figlie in un piccolo nido cilindrico in gesso dove purtroppo commetto un errore di umidificazione che lo porterà ad essere fradicio per giorni (anche a causa delle più basse temperature che non lo facevano asciugare). Col passare del tempo, nonostante l'umidità eccessiva, qualche bozzolo viene aperto e la regina depone una decina di uova, ma le operaie non si alimentano per niente e comincio a rimpiangere di averle trasferite prematuramente nella nuova casa.
Fortunatamente all'inizio di dicembre la colonia si è spostata autonomamente nella provetta in arena così ho preparato al volo un nuovo nido in gasbeton; l’arena posta sopra di esso è abbastanza spaziosa, fondo in gesso e pitturato stille terra. Ho rovesciato la provetta in arena e in poco tempo si sono sistemate, il cavetto riscaldante è posto sul vetro e dovrebbe mantenere una temperatura interna di almeno 25-26 gradi. Per ora non foraggiano un granché anche se si sono già perfettamente riorganizzate.
La covata non è molto voluminosa: conta un bel pacchetto di uova e qualche larva, ma niente bozzoli.
L'idea sarebbe quella di far saltare l'ibernazione per una decisa crescita, le operaie sono sempre circa 80 a causa di qualche decesso nel trambusto delle operazioni e le cose di recente non stanno andando come programmato. Nonostante sia una specie facile e resistente programmare troppo avanti con le formiche non è mai una buona idea.
Nel giro di una settimana (19 dicembre 2015) mi accorgo di quanto effettivamente la colonia non fosse pronta a gestire un nido infatti si trasferiscono di nuovo nella provetta in arena e si fermano dato che la temperatura è solamente di circa 15°C. Perfetto! Aspetto che rimangano una settimana a questa temperatura poi le sposto in cantina a 7-8°C per il riposo invernale.