Diario dell'allevamento di Lasius fuliginosus

Ci siamo...
... grazie alla Dea bendata, che riguardo al ritrovamento di formiche regine di specie che mi interessano con me è sempre decisamente generosa, eccomi ad iniziare il diario dell'allevamento di questa stupenda specie decisamente poco diffusa tra gli allevatori (anche per le difficoltà che l'allevamento comporta).
Il giorno 27/04/2012 alle ore 21:45 ho ritrovato in Oasi la Francesa di Carpi una regina di Lasius fuliginosus. La regina, dealata, attraversava uno dei sentieri del percorso didattico. L'ho immediatamente notata e riconosciuta, poichè già da mesi mi sono studiato l'anatomia di queste regine usando il mitico S. Google "immagini" e mi sto documentando circa il modo di vivere di questa specie.
La serata era decisamente calda, con una temperatura intorno ai 18/-20°C. Cielo sereno e assenza di vento.
Quest'anno, per la prima volta, ho ritrovato in oasi un formicaio di questa specie (l'unico che per ora ho censito). Con mia iniziale sorpresa la regina è stata trovata dalla parte opposta di dove è il formicaio. Ma questo non deve meravigliare, visto che il volo di accoppiamento ha proprio lo scopo di disperdere le regine il più lontano possibile.
Anzitutto diamo qualche indicazione su questa specie. E' una formica che si riconosce per il colore nero lucido e la testa a forma di cuore. Le operaie hanno dimensioni sui 5-6 mm e la regina è appena più grande, sui 6-7 mm. Rispetto alle operaie la regina ha un torace più sviluppato ma l'addome è decisamente più piccolo (caratteristico addome da specie a fondazione parassitaria). E' una specie che crea formicai di "cartone" scavati solitamente dentro al legno (o, comunque, in prossimità del legno). Il cartone che creano è composto da diverse sostanze, tra cui legno tritato, funghi (che crescono naturalmente nell'impasto) e una gran quantità di zuccheri (usato principalmente come addensante per amalgamare e indurire il composto). Per tale motivo si notano grandi quantità di materiale organico ed inorganico di varia natura (petali di fiori, legnetti, foglie, detriti ecc...) portati nel nido da file di instancabili operaia.
I formicai sono molto grandi e le colonie decisamente prolifiche. Oltre al colore e alla forma del capo, le colonie mature si riconoscono per il caratteristico odore di citronella che permea l'aria intorno al formicaio stesso.
La fondazione è di tipo parassitario. La specie bersagliata è Lasius umbratus che, a sua volta, parassita Lasius niger. Da tempo avevo in mente di preparare in un nido di gesso "variante 2" una piccola porzione di colonia di Lasius umbratus da usare in caso di ritrovamento di una regina di Lasius fuliginosus. Questo per permettere anche alla colonia di perdere un pò di aggressività e dare più probabilità alla regina di insediarsi (in natura le probabilità di successo sono bassissime). Le circostanze e il ritrovamento improvviso mi hanno costretto a saltare tutta questa fase e a prelevare direttamente la sera stessa del 27/04/2012 un pò di operaie di Lasius umbratus da uno dei numerosi formicai presenti in Oasi. Ho imparato ormai a distinguere i formicai di questa specie da quelli di Lasius flavus per il comportamento decisamente più aggressivo di Lasius umbratus.
In natura la regina di Lasius fuliginosus si avvicina al formicaio di Lasius umbratus, uccide una o più operaie trovate fuori dal formicaio e se la strofina sul corpo, portandola poi con se dentro al formicaio così da usarla come "scudo" per passare quasi inosservata. Raggiunta la camera della regina, uccide quest'ultima e ne prende il posto. Come dicevo prima le probabilità di successo sono scarse.
Avendo una sola regina (quindi una sola possibilità di successo) ho deciso di sfruttare tutte le armi in mio possesso per facilitare il compito alla regina. Quindi ho prelevato, inizialmente 6 operaia di Lasius umbratus e le ho "preparate" all'adozione. Esistono al riguardo numerose tecniche, tutte con pro e contro. Non volendo rischiare di far morire la regina a causa di sbalzi termici, ho deciso di non tentare l'adozione in frigo. Tra le varie tecniche usate in passato (e che mi hanno dato qualche successo) c'è stata quella che usa il limone o il caffè. Ancora nutro riserve circa la validità di queste tecniche...nel senso che, anche in questo caso, non so se poi siano state di aiuto o meno. Magari, infatti, tutto si sarebbe svolto nellos tesso identico modo anche non usando alcuna tecnica. Ma, in questo caso, ho preferito tentare ogni strada.
Riguardo alla tecnica con il caffè, personalmente non uso la polvere (che ho notato attaccarsi alle formiche e dargli noia) ma uso direttamente il caffè liquido.Ho quindi deciso di usare entrambe le tecniche.
Preso un contenitore ho adagiato della carta assorbente sul fondo ed ho posto una operaia di Lasius umbratus sopra. Gli ho quindi fatto una "doccia" prima con una goccia di limone e subito dopo con una di caffè. La carta assorbente sotto l'operaia serve ad eliminare l'eccesso di sostanza. Dopo che l'operaia si è asciugata l'ho inserita in una provetta insieme alla regina. Per evitare un attacco di gruppo ho inserito una operaia ogni 15 minuti circa...per un totale di 6 operaie. Quindi ho sospeso il tutto e lasciato la provetta al buio per 10 ore. Passato questo tempo ho liberato le 6 operaie e la regina in un nido di gesso "variante 2" eliminando le operaie morte (2 soggetti...non so se morti a causa del trattamento o uccisi dalla regina).
A questo punto ho inserito nel formicaio altre 30 operaie seguendo sempre la stessa prassi precedentemente descritta(senza però aspettare 15 minuti da una all'altra) . Ho posto quindi il formicaio in un luogo buio e lasciato tranquillo. Dopo un pò di tempo ho eseguito diversi controlli consecutivi, poichè temevo per l'incolumità della regina.
1° controllo: Dopo circa 10 ore dalla messa nel formicaio di gesso le operaie sembrano relativamente tranquille. Stazionano in una stanza diversa rispetto alla regina, divise in vari gruppi. La regina è in una stanza con un paio di operaie che, tuttavia, la ignorano.
2° controllo: Dopo una mezzora dal precedente la regina gira con un'operaia morta tra le mandibole. Ogni tanto la posa per leccarla e leccarsi lei stessa. Le operaie mostrano ancora una certa aggressività ma senza dare segni di colluttazione. Alcune operaie si avvicinano alla regina con le mandibole aperte e facendo piccoli scatti (classica situazione di stress e nervosismo delle operaie). La regina le ignora e con le sue lunghissime antenne cerca un contatto.
3° controllo: Dopo circa mezzora dal precedente, la regina è bloccata da due operaie che le tengono due zampe. Non sembra infastidita, infatti continua a leccarsi le antenne e le zampe. Dopo un pò, forse disturbata dalla luce, tenta di allontanarsi e quando si stanca di non potersi muovere le basta toccare con la punta dell'addome le operaie che la tengono ferma per farle fuggire immediatamente. Sicuramente, se vuole, sa come difendersi.
Tranquillizzato da quest'ultima scena, decido di lasciare tranquilla la colonia per più tempo.
Oggi ho eseguito un paio di controlli. La situazione è cambiata. La regina sosta in una stanza con una decina di operaie che la leccano di continuo. Ho anche assistito alla prima scena di trofallassi, il che mi lascia ben sperare.
Mi sembra anche che l'addome della regina sia appena più grande, segno magari che la stanno nutrendo. Avevo intenzione di cercare nel pomeriggio dei bozzoli di Lasius umbratus da dare alla colonia...ma qui piove, quindi ho rinunciato.
Per ora, quindi, sembra tutto andare bene. In natura la prima parte di vita della colonia si svolge per terra, nel formicaio di Lasius umbratus. Successivamente la colonia di Lasius fuliginosus si trasferisce nel legno, dove porta avanti la costruzione del formicaio cartone.
Ho quindi intenzione di seguire lo stesso iter e attendere la nascita di un pò di operaie per trasferire la colonia in un formicaio adatto. Per quest'ultimo sto pensando di usare la stessa tecnica usata per le coltivatrici di funghi, cioè un formicaio a lastre foderato di un sottile strato di sughero e lasciare che loro costruiscano i piani di cartone (come farebbero in natura) dando alla colonia materiale come legno, petali ed altro direttamente in arena. Ma sto ancora studiando la cosa....
Intanto vediamo se la regina sopravvive. Il prossimo aggiornamento spero sarà con l'avvistamento delle prime uova.
Intanto l'unica foto scattata a testimonianza della cosa...
Diario regina 1:
- Aggiornamento del 29/04/2012
- Aggiornamento del 30/04/2012
- Aggiornamento del 10/05/2012
- Aggiornamento del 17/05/2012
- Aggiornamento del 05/06/2012
- Aggiornamento del 17/06/2012
- Aggiornamento del 23/06/2012
- Aggiornamento del 29/06/2012
- Aggiornamento del 04/07/2012
- Aggiornamento del 04/07/2012
- Aggiornamento del 06/07/2012
- Aggiornamento del 07/07/2012
- Aggiornamento del 09/07/2012
- Aggiornamento del 10/07/2012
Diario regina 2:
- Aggiornamento del 03/08/2012
- Aggiornamento del 06/08/2012
- Aggiornamento del 07/08/2012
- Aggiornamento del 10/08/2012
- Aggiornamento del 12/08/2012
- Aggiornamento del 14/08/2012
- Aggiornamento del 18/08/2012
- Aggiornamento del 08/09/2012

Il giorno 27/04/2012 alle ore 21:45 ho ritrovato in Oasi la Francesa di Carpi una regina di Lasius fuliginosus. La regina, dealata, attraversava uno dei sentieri del percorso didattico. L'ho immediatamente notata e riconosciuta, poichè già da mesi mi sono studiato l'anatomia di queste regine usando il mitico S. Google "immagini" e mi sto documentando circa il modo di vivere di questa specie.

La serata era decisamente calda, con una temperatura intorno ai 18/-20°C. Cielo sereno e assenza di vento.
Quest'anno, per la prima volta, ho ritrovato in oasi un formicaio di questa specie (l'unico che per ora ho censito). Con mia iniziale sorpresa la regina è stata trovata dalla parte opposta di dove è il formicaio. Ma questo non deve meravigliare, visto che il volo di accoppiamento ha proprio lo scopo di disperdere le regine il più lontano possibile.
Anzitutto diamo qualche indicazione su questa specie. E' una formica che si riconosce per il colore nero lucido e la testa a forma di cuore. Le operaie hanno dimensioni sui 5-6 mm e la regina è appena più grande, sui 6-7 mm. Rispetto alle operaie la regina ha un torace più sviluppato ma l'addome è decisamente più piccolo (caratteristico addome da specie a fondazione parassitaria). E' una specie che crea formicai di "cartone" scavati solitamente dentro al legno (o, comunque, in prossimità del legno). Il cartone che creano è composto da diverse sostanze, tra cui legno tritato, funghi (che crescono naturalmente nell'impasto) e una gran quantità di zuccheri (usato principalmente come addensante per amalgamare e indurire il composto). Per tale motivo si notano grandi quantità di materiale organico ed inorganico di varia natura (petali di fiori, legnetti, foglie, detriti ecc...) portati nel nido da file di instancabili operaia.
I formicai sono molto grandi e le colonie decisamente prolifiche. Oltre al colore e alla forma del capo, le colonie mature si riconoscono per il caratteristico odore di citronella che permea l'aria intorno al formicaio stesso.

La fondazione è di tipo parassitario. La specie bersagliata è Lasius umbratus che, a sua volta, parassita Lasius niger. Da tempo avevo in mente di preparare in un nido di gesso "variante 2" una piccola porzione di colonia di Lasius umbratus da usare in caso di ritrovamento di una regina di Lasius fuliginosus. Questo per permettere anche alla colonia di perdere un pò di aggressività e dare più probabilità alla regina di insediarsi (in natura le probabilità di successo sono bassissime). Le circostanze e il ritrovamento improvviso mi hanno costretto a saltare tutta questa fase e a prelevare direttamente la sera stessa del 27/04/2012 un pò di operaie di Lasius umbratus da uno dei numerosi formicai presenti in Oasi. Ho imparato ormai a distinguere i formicai di questa specie da quelli di Lasius flavus per il comportamento decisamente più aggressivo di Lasius umbratus.
In natura la regina di Lasius fuliginosus si avvicina al formicaio di Lasius umbratus, uccide una o più operaie trovate fuori dal formicaio e se la strofina sul corpo, portandola poi con se dentro al formicaio così da usarla come "scudo" per passare quasi inosservata. Raggiunta la camera della regina, uccide quest'ultima e ne prende il posto. Come dicevo prima le probabilità di successo sono scarse.
Avendo una sola regina (quindi una sola possibilità di successo) ho deciso di sfruttare tutte le armi in mio possesso per facilitare il compito alla regina. Quindi ho prelevato, inizialmente 6 operaia di Lasius umbratus e le ho "preparate" all'adozione. Esistono al riguardo numerose tecniche, tutte con pro e contro. Non volendo rischiare di far morire la regina a causa di sbalzi termici, ho deciso di non tentare l'adozione in frigo. Tra le varie tecniche usate in passato (e che mi hanno dato qualche successo) c'è stata quella che usa il limone o il caffè. Ancora nutro riserve circa la validità di queste tecniche...nel senso che, anche in questo caso, non so se poi siano state di aiuto o meno. Magari, infatti, tutto si sarebbe svolto nellos tesso identico modo anche non usando alcuna tecnica. Ma, in questo caso, ho preferito tentare ogni strada.

Riguardo alla tecnica con il caffè, personalmente non uso la polvere (che ho notato attaccarsi alle formiche e dargli noia) ma uso direttamente il caffè liquido.Ho quindi deciso di usare entrambe le tecniche.
Preso un contenitore ho adagiato della carta assorbente sul fondo ed ho posto una operaia di Lasius umbratus sopra. Gli ho quindi fatto una "doccia" prima con una goccia di limone e subito dopo con una di caffè. La carta assorbente sotto l'operaia serve ad eliminare l'eccesso di sostanza. Dopo che l'operaia si è asciugata l'ho inserita in una provetta insieme alla regina. Per evitare un attacco di gruppo ho inserito una operaia ogni 15 minuti circa...per un totale di 6 operaie. Quindi ho sospeso il tutto e lasciato la provetta al buio per 10 ore. Passato questo tempo ho liberato le 6 operaie e la regina in un nido di gesso "variante 2" eliminando le operaie morte (2 soggetti...non so se morti a causa del trattamento o uccisi dalla regina).
A questo punto ho inserito nel formicaio altre 30 operaie seguendo sempre la stessa prassi precedentemente descritta(senza però aspettare 15 minuti da una all'altra) . Ho posto quindi il formicaio in un luogo buio e lasciato tranquillo. Dopo un pò di tempo ho eseguito diversi controlli consecutivi, poichè temevo per l'incolumità della regina.
1° controllo: Dopo circa 10 ore dalla messa nel formicaio di gesso le operaie sembrano relativamente tranquille. Stazionano in una stanza diversa rispetto alla regina, divise in vari gruppi. La regina è in una stanza con un paio di operaie che, tuttavia, la ignorano.
2° controllo: Dopo una mezzora dal precedente la regina gira con un'operaia morta tra le mandibole. Ogni tanto la posa per leccarla e leccarsi lei stessa. Le operaie mostrano ancora una certa aggressività ma senza dare segni di colluttazione. Alcune operaie si avvicinano alla regina con le mandibole aperte e facendo piccoli scatti (classica situazione di stress e nervosismo delle operaie). La regina le ignora e con le sue lunghissime antenne cerca un contatto.
3° controllo: Dopo circa mezzora dal precedente, la regina è bloccata da due operaie che le tengono due zampe. Non sembra infastidita, infatti continua a leccarsi le antenne e le zampe. Dopo un pò, forse disturbata dalla luce, tenta di allontanarsi e quando si stanca di non potersi muovere le basta toccare con la punta dell'addome le operaie che la tengono ferma per farle fuggire immediatamente. Sicuramente, se vuole, sa come difendersi.

Tranquillizzato da quest'ultima scena, decido di lasciare tranquilla la colonia per più tempo.

Oggi ho eseguito un paio di controlli. La situazione è cambiata. La regina sosta in una stanza con una decina di operaie che la leccano di continuo. Ho anche assistito alla prima scena di trofallassi, il che mi lascia ben sperare.

Mi sembra anche che l'addome della regina sia appena più grande, segno magari che la stanno nutrendo. Avevo intenzione di cercare nel pomeriggio dei bozzoli di Lasius umbratus da dare alla colonia...ma qui piove, quindi ho rinunciato.
Per ora, quindi, sembra tutto andare bene. In natura la prima parte di vita della colonia si svolge per terra, nel formicaio di Lasius umbratus. Successivamente la colonia di Lasius fuliginosus si trasferisce nel legno, dove porta avanti la costruzione del formicaio cartone.
Ho quindi intenzione di seguire lo stesso iter e attendere la nascita di un pò di operaie per trasferire la colonia in un formicaio adatto. Per quest'ultimo sto pensando di usare la stessa tecnica usata per le coltivatrici di funghi, cioè un formicaio a lastre foderato di un sottile strato di sughero e lasciare che loro costruiscano i piani di cartone (come farebbero in natura) dando alla colonia materiale come legno, petali ed altro direttamente in arena. Ma sto ancora studiando la cosa....

Intanto vediamo se la regina sopravvive. Il prossimo aggiornamento spero sarà con l'avvistamento delle prime uova.

Intanto l'unica foto scattata a testimonianza della cosa...

Spoiler: mostra
Diario regina 1:
- Aggiornamento del 29/04/2012
- Aggiornamento del 30/04/2012
- Aggiornamento del 10/05/2012
- Aggiornamento del 17/05/2012
- Aggiornamento del 05/06/2012
- Aggiornamento del 17/06/2012
- Aggiornamento del 23/06/2012
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- Aggiornamento del 10/07/2012
Diario regina 2:
- Aggiornamento del 03/08/2012
- Aggiornamento del 06/08/2012
- Aggiornamento del 07/08/2012
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