La primavera è alle porte.
Dopo un inverno tutto sommato mite, finalmente ho deciso di riattivare la colonia con il trasferimento nel nuovo nido doppio.
Circa 15 giorni fa ho collegato in garage il nuovo nido riscaldandolo, sperando in un rapido trasferimento.
Invece la colonia, ancora immobilizzata dal freddo (non troppo, ma sufficiente) stentava a compiere il balzo.
E' stato necessario trasferire entrambi i nidi in casa, in modo che le operaie cominciassero a girare in quantità, per far sì che il nuovo nido venisse notato.
- I nidi collegati caldo-meno caldo.
Nel giro di una settimana il grosso con la covata e la regina si sono trasferiti nei nuovi padiglioni.
Qui ci sono stati un po' di problemi.
Il nido così meravigliosamente progettato, ha segnalato subito una pecca: essendo alcune gallerie di collegamento ai piani bassi direttamente sotto l'uscita in arena, le operaie hanno iniziato a trascinare all'interno sassolini che sono andati man mano a ostruire le prime gallerie di accesso.
L'intenzione delle formiche era evidentemente di restringere l'uscita, peccato che l'inclinazione e la larghezza del tubo siano tali, che i sassi piccoli non si bloccavano e finivano inevitabilmente per precipitare.
Dopo una rabbia e delusione iniziali, ho visto che nei giorni successivi le operaie hanno da sole dis-ostruito le gallerie e trascinato fuori o lontano in altre stanze i sassi incriminati.
Come al solito restava un certo numero di formiche non intenzionate a trasferirsi, che sarebbero rimaste nel nido vecchio ancora per settimane, così ho optato per la linea dura e come al solito ho staccato i collegamenti e messo nella vasca da bagno il nido per aprirlo.
Per quanto sembrassero le superstiti un numero esiguo rispetto a quelle già traslocate, ho impiegato circa due ore a raccogliere quelle che ancora uscivano dalle gallerie.
Questa volta ho cercato di salvarne più possibile, così le perdite sono state minime. Forse un centinaio di unità.
La quantità recuperata è stata di almeno 2000 formiche, cosa che mi fa stimare la popolazione totale superiore alle 10.000. La covata presente (quasi tutte larve appena schiuse) è di almeno 200 larvette.
Niente pupe e non ancora uova.
La colonia ha iniziato subito ad alimentarsi e ad accumulare semi. Ha gradito dissetarsi con acqua e miele miscelati su cotone (ridotto in briciole in alcuni giorni) dentro un tappo e camole.
Qui il video del rovesciamento in arena di uno dei tre o quattro "carichi” di formiche che sono stati necessari per spostare tutte le superstiti. Contatele voi.
Il vecchio nido: sono evidenti le tracce di scavo che hanno reso necessario il trasloco fin da ora, prima che la colonia si riattivasse completamente. Già dall'autunno scorso si sono verificate fuoriuscite dal nido nella parte bassa, quando non c'era acqua nella bacinella umidificatrice.
- il buco di uscita basso, dietro il vetro di protezione.
- Il foro di accesso dalle gallerie "ufficiali” rende l'idea di questo scavo.
- Un secondo scavo iniziato al centro del nido in basso.
- Recuperate con l'aspiratore dalle gallerie aperte, a mano o con un pennellino morbido: ho fatto almeno 4 "carichi” di questa entità, delle formiche troppo legate al vecchio nido...
Ora staremo a vedere se il nuovo nido potrà reggere la futura espansione demografica, e per quanto tempo...
Ben arrivata, primavera!