Storia di una colonia di Messor capitatus

Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda GianniBert » 08/03/2012, 9:27

La realtà è che il metabolismo alimentare delle formiche in assenza di covata è bassissimo, e possono vivere a "lunghissimo” con le scorte personali, così è quasi impossibile fare conti, anche perché in nido artificiale, se non hanno da scavare, trasportare, cacciare e perlustrare, non consumano niente!
L'unico picco di consumo è nel momento in cui molte larve si sviluppano e devono crescere, cosa che effettivamente dura poco, perché la fase larva in certe specie e condizioni non dura più di 15 giorni.
Inoltre temo che se vengono a mancare provviste cali anche lo stimolo a deporre... una formica che si morde la coda...

Per le mietitrici sarebbe davvero interessante poter fare questi calcoli di consumo. Io vedo che in piena stagione la quantità di rifiuti da seme aumenta vertiginosamente, ma resta sempre minore di quello che uno si può immaginare.
In proporzione sembrano consumare di più le formiche più spiccatamente carnivore come Formica o Pheidole.

Ma è facile capire perché: i semi possono essere mantenuti, mentre gli insetti si deteriorano e vanno mangiati subito. Qui troviamo una capacità superiore del Genere di immagazzinare il cibo nel corpo come replete, cosa che nelle Myrmicine è limitata.
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda Ruben » 08/03/2012, 15:39

Wow!!! mi avevi fatto vedere il nido prima del trasloco, adesso che vedo il risultato finito sono ancora più stupito!!!
che lavorone!!! :shock:
veramente imponente una colonia cosi, certo che per quanto discontinua e inquantificabile la quantità di cibo che consumano sarebbe interessante sapere quanta sia...
per dire, aggirando l'ostacolo...
quanto hanno di scorta nei loro granai? l'equivalente per dire di quattro cucchiai? (per esempio?)
allora da marzo 2012, si potrebbe quantificare la quantità di semi che gli somministri...e segnare il tutto fino a marzo prossimo...per dire...
cosi si potrebbe vedere in un anno quanti semi consumano...
chissà quanti alati questo agosto!!! ;)
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda GianniBert » 08/03/2012, 15:52

Sugli alati ci spero ma non ci credo finché non li vedo.

Per calcolare quanto consumano posso fare di meglio: ho effettivamente una barattolo di semi e posso segnare quanti ce ne sono adesso.
Dovremo escludere i semi di tarassaco in aggiunta che però non fanno molto massa, e posso calcolare quanti grilli e camole darò loro semplicemente contandoli.

Però per le mie esperienze questa colonia mantiene sempre una certa quantità di semi anche dopo l'inverno, semi che non so se in realtà mangerebbero, perché io ne sto dando di nuovi e quelli vecchi sono andati perduti nel trasloco (ma meglio così partiamo da zero). In ogni caso hanno raccolto subito i semi freschi, e per ora ce ne sono un paio di cucchiai stipati. Inoltre hanno già mangiato 2 grilli e 2 camole.

Da ora in avanti terrò un conto dei consumi, ma tu con le tue colonie riesci a fare lo stesso?
Le structor che hai sono un bel numero, se non ricordo male. Tengono anche loro provviste o le rifornisci di volta in volta?

Qui non si tratta di sapere quanta roba immagazzinano, ma quanta effettivamente ne avanzano... Inoltre in una colonia così è difficile anche capire di quanto aumentano di numero! I calcoli sono sempre approssimativi!
Mi impegnerò comunque a compilare questa statistica...
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda Ruben » 08/03/2012, 16:48

Per le structor ,ho visto che hanno sempre larvette a volte meno a volte di più ma ce ne sono sempre...(dato che stanno perennemente in casa e non ibernano) anche se ovviamente non le riscaldo quindi in inverno sono rallentatissime.
Purtroppo però la colonia ha avuto moltissime perdite per colpa del trasloco, con scossoni dovuti al trasporto si è creata una piccola fessura sotto al nido e sono uscite molte operaie, oltre a altre perdute per disidratazione quando non c'ero... :sad1:
comunque sono sempre sulle 3000 circa (hanno fatto un finto sciame 4 giorni fa...)
il consumo di cibo che avevo stimato è di circa un cucchiaio(da minestra) di semi al mese (4 grammi) in media (in inverno molto meno in estate molto di più)
tenendo conto che gli do altri semi quando vedo che le scorte calano fino a quella stessa quantità di un cucchiaio circa nel granaio.
e un grillo o camola o locusta o 2 crocche per cani bagnate ogni 5 giorni (sempre in media)
farebbero quindi all'anno sui 50g di semetti e più di 70 insetti ...
probabilmente esagero con gli insetti :unsure:
solo che questi dati lasciano il tempo che trovano dato che la popolazione ha fluttuato drasticamente, in effetti a giugno scorso erano forse 5000 e mangiavano molto di più... per cui l'idea di una media annuale è buona se la popolazione ha una dinamica realistica e non fluttuante come la mia...
vedremo quest'anno... :yellow:
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda quercia » 08/03/2012, 17:14

ma fornendo ad esempio 1/2 kg di semi cosa farebbero? li porterebbero tutti nel nido sottraendo spazio vitale a se stesse o accumulata una certa quantità smettono di foraggiare e si rinchiudono nel nido a mangiare?
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda Ruben » 08/03/2012, 17:52

più o meno...
escono moolte di meno in quel caso...e soprattutto se gli servono proteine,ma comunque qualcuna esce lo stesso...in effetti hanno l'istinto di portare comunque più semi possibile nel nido...
a volte lo ho fatto,solo che in artificiale li conservano meno bene, e spesso se è troppo umido molti semi gli si rovinano e loro li abbandonano fuori...
in natura ovviamente è diverso possono scavare a vari livelli e fare camere di diverse grandezze e spostare i semi nei posti piu secchi a seconda di quanto gli serve...per una conservazione ottimale...
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda quercia » 09/03/2012, 0:46

le Messor sp, capitatus in particolare al contrario di altre specie terricole, prima dell'inverno accumulano ad arte attorno alle entrate dei nidi semi di gramigna e di malva che poi germinano e hanno sicuramente la funzione di sigillare l'entrata e proteggerla da infiltrazioni d'acqua che andrebbero a danneggiare le loro (grandi) riserve :unsure:
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda GianniBert » 26/03/2012, 10:52

Sono sempre più contento del nuovo nido e della sistemazione che la colonia ha preso davvero bene!
Aver scavato stanze meno profonde del precedente ha migliorato del 50% la visibilità e le formiche non sembrano particolarmente infastidite dal fatto.

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3-25 capitatus covata.JPG


La parte alta rimane sempre ben asciutta. In precedenza sembrava che questo non fosse discriminante per la raccolta dei semi, ad esempio. Faceva pensare che potessero tenerle in zone più fresche e umide per qualche motivo, ora che invece dispongono di maggiore spazio, i semi secchi sono tenuti rigorosamente nelle stanze superiori (come farebbero in natura, dove vengono trovati se scavate un nido maturo) e sono portati in profondità solo per essere mangiati.

La regina sta quasi sempre nelle gallerie di fondo del nido. Potete vedere come i tergiti del gastro siano dilatati in vista di abbondanti deposizioni. Tengo alcune ore di leggero riscaldamento giornaliero con cavetto su vassoio di metallo (per riflettere meglio il calore) che però dubito superi i 25 gradi interni.

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3-25 capitatus regina E.JPG
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda feyd » 26/03/2012, 12:36

Complimenti gianni si vede che la regina sta proprio bene :clap:

Ci fai vedere una fotodelle uova
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda Robybar » 01/04/2012, 19:15

Certo che mi fa strano sapere che la regina bella pasciuta in foto sia la stessa che hai trovato 6-7 anni fa tutta stordita e malridotta...
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda quercia » 01/04/2012, 19:27

è questa la differenza fra un'allevatore di formiche ed uno sterminatore di formiche :lol:
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda GianniBert » 09/05/2012, 15:23

Non vi ho fatto vedere le foto delle uova allora, e non ve le faccio vedere adesso (troppo colesterolo :lol: ), ma potete vedere uno scatto dell'attuale camera delle larve appena schiuse e fidarvi sulla parola che di uova ce ne sono.
Attualmente ci sono una decina di ripiani in queste condizioni, a vari stadi di sviluppo e due camere a doppio ripiano con questo tipo di larve appena schiuse.
Quello che ho registrato, come altri anni, è un periodo primaverile di "abbandono” della covata allo stadio pupale.
Cioè, per una quindicina di giorni, molte pupe già sviluppate vengono portate fuori dal nido e abbandonate come morte sul cumulo dei rifiuti. Non ho ancora scoperto il motivo di questa epidemia primaverile, ma non è la prima volta, e capita sempre in questo periodo, forse che le pupe più avanzate dal periodo invernale siano danneggiate in qualche modo.

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5-09 capitatus B.JPG
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda GianniBert » 02/07/2012, 12:47

Dopo una primavera stentata, in cui sembrava che le pupe non arrivassero vive alla fase di pigmentazione (venivano espulse dal nido e abbandonate), finalmente nuove generazioni di operaie stanno arricchendo la colonia.

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7-02 capitatus 01.JPG


Il mio sospetto è che la stagione stentata e fredda fino al mese scorso abbia compromesso, facendole ammalare, alcune generazioni appena schiuse dopo l'inverno. Vi erano molte major nelle espulsioni, mentre ora c'è una maggioranza di operaie minori.
Questa cosa ricorrente mi fa sospettare che sia bene non porre più la colonia al freddo nella stagione invernale, ma mantenerla a temperature normali casalinghe.
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda tulindo » 02/07/2012, 13:01

Quindi suggerisci di non mandarle in ibernazione, ho capito bene? (anche una colonietta o solo una di grosse dimensioni come la tua?)
Ma questo secondo te vale solo per questa specie o anche per altre Messor?
In allevamento:
- Cornelia (Crematogaster scutellaris) con oltre 100 operaie e covata abbondante Diario
- Trilly (Lasius flavus) con oltre 300 operaie e covata
- Mafalda (Camponotus ligniperda) Diario
- Jessica (Lasius emarginatus) con 150 operaie
- Lina (Camponotus herculeanus) con 50 operaie
- Alice (Manica rubida) con 8 operaie
- Ittica (Formica sp.) con 150 operaie
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Re: Storia di una colonia di Messor capitatus

Messaggioda Filobass » 02/07/2012, 13:05

Io non ho mandato in ibernazione le mie Messor minor in inverno: ho osservato che le larve non venivano mangiate ma appena crescievano e diventavano pupe venivano divorate, inoltre la regina non ha mai deposto.
Ma ovviamente può trattarsi di un caso isolato :unsure:
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