formicarium.it

Ciao a tutti, mi chiamo Elena e di formiche non so assolutamente niente, quindi chiedo a voi.
Sabato scorso nella zona di Cesenatico c'è stato uno sciame inspiegabile di formiche Ponerinae sulla spiaggia e sono stata punta da tantissime di queste, qualcuno ha anche rischiato uno shock anafilattico. A distanza di una settimana da questo fatto io ho ancora addosso tutte le punture (più di 20), mi danno irritazione e non vanno via. Cosa devo fare? Che veleno è? E' pericoloso? C'è un trattamento speciale?
Grazie mille,
Elena

Questi sono due articoli sulla vicenda, così da farvi capire cos'è successo.
http://corrieredibologna.corriere.it/bo ... 4918.shtml
http://www.cesenatoday.it/cronaca/invas ... erine.html

Questa foto è stata scattata dalla sorella di Cristian (Quaxo76), che per caso si trovava anche lei nel cesenatico ed ha assistito di persona, e sperimentato anche lei i danni di questo fenomeno lo scorso sabato. Senza saperlo avevamo un "inviato sul campo" anche noi. Ha campionato questo esemplare dallo sciame in questione:



E' un maschio di Lasius.

I maschi non hanno il pungiglione in nessuna formica (anzi, in nessun imenottero) e nelle Formicinae non ce l'hanno neanche le femmine. Questa formica non punge, è un dato di fatto!

Non è detto che non ci potessero essere altre formiche in mezzo allo sciame principale, ma la sciamatura che ha dato nell'occhio, secondo il campionamento della sorella di Cristian, dovrebbe essere di Lasius. Come già detto, l'eventuale concomitanza anche di una sciamatura di Ponerinae (tropicali o no) spiegherebbe in maniera molto inverosimile l'entità numerica dei danni riferiti. Anche a Modena sabato, come avevo già scritto, c'era stata una grossa sciamatura di almeno 3 specie diverse di Lasius (quella immane di Solenopsis fugax c'è stata domenica), ma anche io credevo di più in uno sciame di Myrmicinae per il cesenatico. Invece Lasius a quanto parrebbe.

Non metto assolutamente in dubbio che ci siano stati i problemi di carattere medico riferiti dalle persone, ci saranno sicuramente prove ancora tangibili sulla loro pelle, solo che le circostanze sono davvero strane. Le mie ipotesi ve le ho già presentate, non credo che mi esprimerò ulteriormente. Per svelare completamente il mistero sarebbe stato necessario essere lì di persona in tempo reale da parte di una persona "mirmecocompetente". Non essendosi presentato il caso, meglio glissare sull'argomento.

Però... l'ideuccia del "Lasius assassino" (senza pungiglione) ormai un po' mi danza nella testa!

winny88 ha scritto:I maschi non hanno il pungiglione in nessuna formica (anzi, in nessun imenottero) e nelle Formicinae non ce l'hanno neanche le femmine.

Ciao winny! Volevo chiederti un'informazione per essere certo di non confondermi...
Nelle Myrmicinae le femmine possiedono il pungiglione in tutte le specie (comprese quelle nelle quali è diventato superfluo come Crematogaster scutellaris) o ne esistono alcune che ne sono prive?

Grazie

Ciao, Leo!

Sì, il pungiglione dovrebbe essere presente in tutte le femmine delle Myrmicinae. Come hai già notato però il pungiglione e tutto il suo apparato hanno un'estrema variabilità anatomica all'interno della sottofamiglia per cui solo in alcune specie è anatomicamente funzionale e anche quando lo è, solo in alcune specie è effettivamente utilizzato per pungere. Adesso ovviamente la ricostruzione della filogenesi è subordinata inevitabilmente alle analisi molecolari (vedi il lavoro recente di Ward e colleghi sulla filogenesi delle Myrmicinae), ma prima delle analisi molecolari le caratteristiche anatomiche dell'apparato del pungiglione, così varie, erano proprio uno dei principali caratteri in base ai quali si cercava di ricostruire la filogenesi dei vari gruppi.

winny88 ha scritto:Ciao, Leo!

Sì, il pungiglione dovrebbe essere presente in tutte le femmine delle Myrmicinae. Come hai già notato però il pungiglione e tutto il suo apparato hanno un'estrema variabilità anatomica all'interno della sottofamiglia per cui solo in alcune specie è anatomicamente funzionale e anche quando lo è, solo in alcune specie è effettivamente utilizzato per pungere. Adesso ovviamente la ricostruzione della filogenesi è subordinata inevitabilmente alle analisi molecolari (vedi il lavoro recente di Ward e colleghi sulla filogenesi delle Myrmicinae), ma prima delle analisi molecolari le caratteristiche anatomiche dell'apparato del pungiglione, così varie, erano proprio uno dei principali caratteri in base ai quali si cercava di ricostruire la filogenesi dei vari gruppi.

Grazie mille della risposta