Ciao Massimo,
La tua idea non può avere successo per una serie di ragioni, oltre al fatto che noi sconsigliamo la distruzione dei nidi di formiche in natura, sia pure per una finalità didattica come la tua. Come scrivevo, la possibilità che una colonia matura si adatti a un nido artificiale è piuttosto bassa, e specialmente nel caso delle
Crematogaster scutellaris è praticamente nulla. L'estrema mobilità della specie nonché le piccole dimensioni delle operaie fanno si che questa sia una specie tendente alle fughe anche quando sono nate in cattività, figuriamoci se la colonia viene prelevata in natura quando è già sviluppata. Le mie hanno già effettuato 5 tentativi di fuga, bucando plastica, legno e gomma... Per quanto sia bello e funzionale il nido artificiale che possiamo costruire per loro non sarà mai confrontabile a quello che loro scavano in natura. Per cui anche se intrappolate nel nido artificiale, tenteranno la fuga in ogni possibile momento. Figuriamoci se poi sono libere di uscire!
Come posizione "politica" del gruppo noi consigliamo fortemente di iniziare l'allevamento non da una colonia ma da una singola regina fecondata, e non solo per motivi etici, ma anche per seguire personalmente le prime fasi della fondazione, che sono sicuramente i momenti più difficili ma anche più affascinanti della vita di una (futura) colonia. In primavera cominceranno le sciamature di alcune tra le più belle formiche nostrane, per cui ti invito ad intraprendere l'allevamento proprio da questo momento, ossia la ricerca e la raccolta di una regina neo-sciamata. Ti assicuro che didatticamente (lavoro in un museo della scienza, e ho contatti con gli studenti molto spesso) mostrare le prime fasi di vita di una nuova colonia affascina moltissimo i ragazzi , anche più di una colonia adulta. Infine, più che alle
Crematogaster scutellaris, per il tuo formicaio didattico, ti suggerirei una specie diversa, del genere
Messor, le cosiddette formiche mietitrici, che sono più grandi, hanno caste più differenziate e hanno una gestione molto più semplice, nutrendosi per buona parte della loro dieta, di semi. Inoltre sui diari del forum puoi trovare le esperienze di tanti utenti, tra cui ti consiglio di leggere il fantastico diario di GianniBert sulle sue
Messor capitatus, in cui c'è l'esperienza della semi-libertà che intendi realizzare tu.
http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=13&t=331Poi se verrai a Entomodena potrai quasi sicuramente trovare al nostro stand qualche regina di
Messor capitatus raccolta lo scorso autunno e che porteremo a Modena.
Spero di esserti stato utile. Buon Anno!