Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda JoeC » 04/06/2017, 13:32

Premesse

Salve a tutti, oggi inizio quest avventura che prevede la realizzazione di un diario sulla Linepithema humile.
Prima di cominciare però ci sono delle premesse da fare, questa specie va trattata con i guanti, infatti si tratta di una specie esotica altamente invasiva e che di "umile" ha ben poco, quindi credo sia il caso di porre delle premesse e considerazioni.
La Linepithema humile è originaria del sud America infatti è conosciuta anche col nome di "formica Argentina", ma si trova ormai in tutti i continenti (ho letto di avvistamenti anche in Oceania nonostante la loro politica ferrea sulla contaminazione da agenti esterni), sono formiche molto determinate e aggressive.
Non si fermano davanti a nulla, per niente propense alla coabitazione e sono poche le specie autoctone che riescono a tenergli testa (mi è stata segnalata la Tapinoma come valido avversario).

Quindi in cosiderazione di ciò devo precisare che in nessun modo questa specie sarà soggetta a scambi, cessioni e spedizioni, quindi è inutile chiedere, tali comportamenti violerebbero non solo le politiche del forum e le regolamentazioni attuali sulla spedizione di specie non autoctone, ma anche
le regole di buon senso.
Inoltre invito chiunque voglia allevare questa specie di farlo (come nel mio caso) solo se è gia presente in zona e soprattutto di evitare spostamenti di qualsiasi natura.

PS. Onde evitare di ritrovarsi la casa invasa è consigliabile prestare particolare attenzione ai metodi antifuga (quelli da me sperimentati e adottati saranno descritti più avanti).

Naturalmente invito gli utenti del forum ad interagire su questo diario per quanto riguarda dubbi, perplessita o considerazioni che mi possono sfuggire (sono pur sempre un neofita).

Cenni sulla specie

La formica argentina (Linepithema humile (Mayr, 1868)) è una formica della sottofamiglia Dolichoderinae, originaria del Sud America.
É una formica relativamente piccola (regina 8/9 mm, operaie 2/3 mm), colore bruno.
È una temibile specie invasiva che nel corso del XX secolo, con l'aiuto dell'uomo, si è diffusa in Nord America, Europa meridionale, Africa, Giappone, Australia e Nuova Zelanda, causando seri problemi alle comunità vegetali e agli animali dei paesi in cui si è insediata.

Una commissione di esperti dell'IUCN l'ha inserita nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.

Le colonie sono poliginiche e si espandono per gemmazione, all'interno della specie è raro che più colonie si scontrino sullo stesso territorio, anzi spesso e volentieri uniscono le forze contro nemici, riuscendo a sterminare intere colonie di formiche molto più grandi sfruttando la forza dei numeri.

Un'altro aspetto fondamentale della loro "politica invasiva" è la velocità con cui riescono a mettere su colonie numerosissime riproducendosi a ritrmi esorbitanti estendendo il loro campo d'azione a macchia d'olio, anche grazie alla natura poliginica.
Non so quanto sia fondata questa notizia ma ho letto dell'individuazione di un'unica supercolonia che si estende ininterrottamente dalla Liguria alle coste del portogallo.

Detto questo mi scuso per la prolissa introduzione, ma a mio parere era dovuta considerata la particolarità della specie e alla quasi totale assenza su questo forum (per motivi che potete immaginare).

Nei post successivi passerò alla descrizione della colonia che allevo, e ad aspetti più concreti come il tipo di formicaio adottato, i sistemi di antifuga sperimentati e scelti e soprattutto all'evoluzione di questa mia esperienza.


Sperando che possa dare un contributo al forum :)
Allegati
Linepithema humile.jpg
Particolare della camera delle regine
Linepithema-humile3.jpg
Operaie
Linepithema-humile2.jpg
Camera delle regine con covata e larve
Linepithema-humile-formicaio piccolo.jpg
Formicaio in gesso con andatura verticale e arena annessa
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda endervale » 04/06/2017, 14:24

perfavore, attento alla sezione !
esiste la sezione viewforum.php?f=26 Formiche Europee ‹ Altri generi metti li il diario oppure mettilo in Formiche nel Mondo ‹ Parliamo di Esotiche, possibile che sbagli ogni volta a mettere la sezione? :|
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda JoeC » 04/06/2017, 14:55

endervale ha scritto:perfavore, attento alla sezione !
esiste la sezione http://formicarium.it/forum/viewforum.php?f=26 Formiche Europee ‹ Altri generi metti li il diario oppure mettilo in Formiche nel Mondo ‹ Parliamo di Esotiche, possibile che sbagli ogni volta a mettere la sezione? :|


Oddio mo che sbaglio ogni volta non saprei, ho pubblicato forse quattro post da quando sono iscritto, una presentazione in primi passi, due richieste di identificazione in richieste di identificazione e una discussione su queste specie in discussioni generali, ho provato a postare nella sezione che dici ma dice che per me è chiusa e posso solo leggere.
Tra l'altro questa mia presunta sbadatagine non mi è mai stata fatta notare, quindi non so come sopperire a questa tua intolleranza...

PS. mi fa piacere che da tutto sto papiello la cosa che viene fuori è la tua osservazione, invoglia molto a continuare sta cosa :-?
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda endervale » 04/06/2017, 15:00

non volevo essere intollerante, è solo che ti ho confuso con un'altro utente che aveva fatto lo stesso errore molteplici volte :oops: , scusa per l'incomprensione, ma lo stesso la sezione per questo diario è sbagliata e un mod dovrebbe spostarla, che è quella sostanza giallina che hai usato per tappare le fessure?
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda JoeC » 04/06/2017, 15:20

Ok ora è più comprensibile, che questa sezione fosse sbagliata lo sapevo prima di postare, come ti ho detto non so perchè non posso postare nelle sezioni da te suggerite (ci ho provato) ho inserito il diario in discussioni generali per evitare di creare un post ad hoc solo per chiedere il motivo di questa limitazione, pensando proprio che sarebbe stato possibile spostarla in seguito dai mod.
Ti chiedo scusa per lo sfogo, ma sto provando a svolgere un lavoro che qualche utente del forum mi ha invitato a fare proprio per la mancanza di fonti su questo forum, quindi sto raccogliendo informazioni, impostando una struttura e mettendomi in gioco da neofita (potrai immaginare che non è una cosa facile) per questo me la sono un po' presa quando le tue uniche considerazioni erano sulla sezione sbagliata e tra l'altro basate su precedenti che probabilmente non riguardano me.

Passando alla sostanza gialla per tappare le stanze da non usare, si tratta di segatura di abete a granuli medio piccoli.
Visto la mia passata esperienza disastrosa con del terriccio (che ha prodotto delle muffe) ho pensato di usare la segatura passandola prima in un fornetto per asciugarla ed eliminare eventuali spore.
Ho pensato che la segatura (essendo anche in grado di accumulare umidità) sarebbe stata utile per due motivi, il primo è che una volta "riumidificata" si sarebbe espansa creando un "tappo" più funzionale e solido fino a quando la colonia non avesse sentito la necessità di espandersi, in secondo luogo la differenza di umidità che crea con le pareti di gesso avrebbe dato più possibilità alla colonia di spostare la covata a seconda delle condizioni ambientali (che durante la giornata hanno valori molto differenti).
In ogni caso avrei spiegato questa cosa nella sezione che sto preparando in cui parlerò proprio delle tecniche utilizzate nella realizzazione del formicaio :)
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda endervale » 04/06/2017, 15:34

allora potresti pure provare con dello sfagno da terraristica, ha circa lo stesso compito, poi pensare che tra gli utenti che te lo avevano chiesto c'era il sottoscritto =P!
il problema è che essendo una sostanza granulare spostabile le formiche lo useranno per bloccare la visibilità, mai dare materiale di costruzione a quelle indemoniate :lol: !
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda JoeC » 04/06/2017, 15:58

Ci avevo pensato al fatto che potessero usarlo come oscurante, ma diciamo che ho la speranza che non lo facciano, l'alternativa era costruire un formicaio più piccolo con le sole stanze necessarie, ma vista la velocità con cui si riproducono queste infami volevo evitarmi il più a lungo possibile l'espansione in moduli o evitare a loro gli stressi di trasferimenti ripetuti. Devo dire che fino ad ora non si sono mostrate poi così timide, alcune masse di materiale hanno cominciato a spostarle, ma le affiancano alla parete di gesso per poggiarci le uova piuttosto che oscurare i vetri :D
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda endervale » 04/06/2017, 16:37

Stai sempre in guardia, i pochi diari che ho letto di questa specie fanno vedere che è molto... evasiva possiamo dire :-?
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda Leonard » 04/06/2017, 16:54

Ciao JoeC,

da quanto letto sul forum risulta una specie difficile da allevare, al contrario di quello che si potrebbe pensare.
Quando hai catturato la porzione di colonia che hai?
Ci sono state perdite tra regine e operaie? Quante regine ci sono nel nido?

Insomma, dacci tutti i dettagli che puoi, è un'esperienza interessante! :happy:
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda JoeC » 04/06/2017, 17:32

Si pare sia abbastanza difficile, soprattutto la fase di "fondazione" se così si può definire con questa specie.
Io stesso lo scorso anno ho provato e fallito più volte, questa volta prelevando due regine e un cospicuo numero di operaie devo dire che, almeno per ora, sembra vada molto meglio.
Sto preparando il materiale da postare con tutti di dettagli, spero di riuscire a pubblicarlo a breve!
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda endervale » 04/06/2017, 18:10

ho come il sospetto che per far fondare bene questa specie c'è il bisogno di iniziare con un gruppone di 30 regine e 100 operaie
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda JoeC » 04/06/2017, 18:44

A reperirle 30 regine :lol:

E poi con un numero tale c'è veramente il rischio che la situazione sfugga di mano...
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda endervale » 04/06/2017, 19:15

credo anche io, forse con un bunker atomico ce la fai =P! poi visto che parliamo di L.humile (lo stesso vale per Tapinoma e Paratrechina ecc ecc)se trovi altre regine dovresti essere capace di fondere le due colonie.
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Messaggioda JoeC » 04/06/2017, 20:40

Origine della colonia

Sono sempre stato incuriosito da queste formiche proprio per il loro temperamento, le osservavo da un po' di tempo visto che sono praticamente l'unica specie presente dove abito.
L'anno scorso ho messo in provetta una regina ma notavo che nonostante continuasse a deporre, dopo qualche giorno cominciava a sbarellare e si comportava come una tarantolata per poi morire dopo poche ore.
Ho tentato più volte aggiungendo delle varianti, qualche operaia in provetta, eliminando la provetta e provando a creare un formicaio a lastre prelevando il substrato in cui vivono abitualmente, pare che l'unico loro pensiero fosse la fuga, a volte ci riuscivano, altre perivano nel tentativo...
Con l'inverno sono praticamente sparite ma io non ho smesso di pensare al modo per riuscire a fondare una piccola colonia di partenza.
Finchè con l'allungarsi delle giornate, verso la fine di marzo sono ricomparse come se nulla fosse successo, ho ripreso ad osservare i loro spostamenti da un vaso all'altro, nelle crepe dei murie più si facevano calde le giornate più queste colonne marcianti (come una striscia nera ininterrotta) si infittivano.
Ho pensato che seguire il ritmo naturale sarebbe stata la cosa migliore, mi sono informato a grandi linee sull'aspetto della gemmazione e ho pensato di aspettare che passasse qualche regina.
Finchè una sera (è di sera che sono molto attive) vedo in quella fila una sezione più larga, due regine marciavano una davanti all'altra scortate da un plotone di operaie, era quello il momento giusto e soprattutto forse la "configurazione" giusta per far partire una colonia.
Probabilmente le due regine con operaie al seguito stavano recandosi verso l'ennesimo sito in cui sarebbe sorto l'ennesimo formicaio, espandendo così la colonia.
Mi sono detto "queste già staranno nella forma mentis per fondare una nuova colonia nella colonia, perchè a sto punto non decidere io dove avverrà questa cosa" e così ho preso un contenitore ermetico nel quale avevo già messo una provetta con una riserva d'acqua, un foglio di carta e ho buttato dentro le due regine più il maggior numero di operaie che potevo, vi lascio immaginare il fuggi fuggi generale, me le sentivo camminare dappertutto (anche nelle mutande -.-) ho tappato il contenitore e una volta scrollato questo e soprattutto me dalle fastidiose coinquiline, ho riposto il contenitore in un cassetto dell'armadio, tra i vestiti, in un ambiente abbastanza ovattato.
Ho pensato avessero aria e acqua sufficiente per vivere almeno 24 ore chiuse, così avrebbero avuto il tempo di assorbire il colpo e magari pensare che fossero scampate al pericolo riprendendo la loro attività.

Il giorno seguente ho preso il contenitore e controllato la situazione, qualche operaia non era sopravvissuta al trambusto, forse per lo stress, forse ferita nella cattura, ma le regine e la maggior parte delle operaie stavano bene, c'era già un gruzzoletto di uova e quindi ho deciso di continuare speranzoso nel mio tentativo.

Ho deciso di utilizzare il contenitore come arena e di annettergli un formicaio a lastre affiancate, spinto dalla voglia di capire come, quanto e quando scavavano (scelta che si è rivelata nel tempo fallimentare per i motivi che potete immaginare).
Quindi mentre la minicolonia esplorava il nuovo ambiente collegato con un tubicino da 8mm ho sostituito il coperchio del contenitore "arena" con uno già forato e spennellato di olio minerale.

Maggio 2017

Le argentine sembrano essersi ambientate ma non del tutto, hanno scavato delle gallerie poco profonde che però non utilizzano, gran parte della colonia staziona in un angolo del formicaio attorniando regine e covata mentre un'altro folto numero di operaie pattuglia le imboccature del tubo sia dalla parte del formicaio che dalla parte dell'arena.
In questo periodo somministravo sia sostanze zuccherine che proteine sottoforma di piccoli insetti, piccole schegge di tonno ecc.

Verso la terza settimana di maggio comincio a notare dei decessi (alcuni dovuti a tentativi di fuga e quindi agli effetti dell'olio minerale) ma poi mi accorgo dell'insorgenza di alcune muffe che stanno prendendo largo nel formicaio stesso, quindi decido di crearne uno nuovo in gesso (che descriverò più avanti) e una volta finito do via al trasferimento. (Siamo ormai a Giugno)

Ad oggi la colonia nel nuovo formicaio sembra essersi ambientata più che bene (ci si è trasferita spontaneamente nell'arco di un giorno e mezzo) attualmente conta le due regine, operaie nell'ordine della cinquantina (non le ho contate una ad una :P) un bel grappolo di uova di almeno 5/6 mm cubi, 3 larve e 2 pupe.

Considerazioni personali

Non ho la piena certezza che questa volta sia quella buona, ma ho buoni presentimenti e un risultato del genere non l'ho mai sfiorato nemmeno lontanamente.
I tentativi passati mi hanno dato da pensare a molte cose e ho (ingenuamente) dedotto che:
-Le regine da sole non sono in grado di assorbire lo stress e ripartire per fondare una nuova colonia;
-accompagnarle ad operaie raccolte in momenti diversi (per quanto ravvicinati) non porta vantaggi, magari il loro compito è un altro (non so, fare ricognizioni, stare di piantone, cercare cibo ecc.);
-Probabilmente alle regine che si spostano viene assegnato un determinato plotone di operaie che hanno il compito di aiutare queste nuove capostirpe nell'impresa;
-un periodo di assestamento dopo lo tress della cattura aiuta molto nella riuscita;
-è probabile che abbiano vissuto il trasferimento nel nuovo formicaio come una sorta di fuga ben riuscita e questo ha stabilizzato non poco l'umore della colonia.

Detto questo spero di essere stato esaustivo sulla mia esperienza e spero che possa tornare utile a chi un giorno vorrà provarci. Inoltre come sempre vi invito ad integrare questo racconto da neofita come meglio potete, in modo da renderlo il più completo possibile.

Presto passerò a raccontarvi la progettazione e la successiva costruzione del formicaio nel quale attualmente alloggiano.
Allegati
Linepithema-humile-ramo.jpg
Gruppo di operaie che piantona un ramo nell'arena sopra al formicaio
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Re: Diario Linepithema humile (l'invasore Argentino)

Messaggioda endervale » 04/06/2017, 21:44

mi domando... se rilasciassi un formicaio di 3000/10000 membri di Tapinoma sp in una zona controllata dalle argentine, riuscirebbero a "liberare" il territorio?
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