Apprendimento davanti al pericolo

Apprendimento davanti al pericolo

Messaggioda Giacomo Ferraro » 26/07/2019, 15:13

Ciao a tutti,
Una colonia di Lasius che vive appena fuori casa ha deciso di banchettare sul piano della mia cucina.
Il vantaggio della scelta è ovvio: cibo ottimo e abbondante.
D'altra parte però devono subire perdite ingenti.
Confesso infatti che, dopo inutili altri tentativi, mi trovo a malincuore da settimane a sopprimere centinaia di esemplari ogni giorno.
Ecco il mio dubbio:
Secondo voi la colonia non si rende proprio conto delle perdite oppure è ancora conveniente per loro sacrificare un così alto numero di operaie per del cibo facile?
Ripeto... Non parliamo di poche centinaia ma di migliaia di perdite in poche settimane.
Ciao
Lasius niger + 800 operaie
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Re: Apprendimento davanti al pericolo

Messaggioda Davrin » 26/07/2019, 15:29

Anche a me succede una cosa simile con le Crematogaster scutellaris in giardino. Secondo me la quantità di cibo foraggiata è maggiore della quantità di decessi in quel luogo, per cui scelgono di continuare a banchettare in quel luogo.
Spoiler: mostra
Regine in fondazione e colonie varie:
Colonietta Camponotus lateralis;
Colonietta Camponotus vagus;
Colonietta Colobopsis truncata;
Regina Crematogaster scutellaris;
Colonietta Formica sp.;
Colonietta Lasius brunneus;
Colonietta Lasius emarginatus;
Colonietta Lasius niger;
Colonietta Lasius paralienus;
Colonietta Lasius sp.;
Colonietta Messor capitatus;
Poliginia 4x regine Myrmica rubra;
Colonietta Pheidole pallidula;
Regina Ponera/Hypoponera sp.;
Regina Solenopsis fugax;
Colonietta Tapinoma sp..

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Mantide fantasma Phyllocrania paradoxa - femmina adulta.
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Re: Apprendimento davanti al pericolo

Messaggioda PomAnt » 27/07/2019, 12:50

bella domanda, secondo me non hanno un'intelligenza che le permette di far di conto. fondamentalmente molte di loro muoiono ma non capiscono il perchè, non vedono il pericolo incombente, sentono solo la presenza di cibo e le tracce delle esploratrici.
se vedi dove passano puoi bloccarle con del borotalco (meglio se alla menta)... oppure più efficace ma meno sano con del veleno in polvere.
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
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Re: Apprendimento davanti al pericolo

Messaggioda Giacomo Ferraro » 27/07/2019, 14:06

Preferisco non usare veleni.
Ma poi sinceramente a me non danno fastidio più di tanto infatti non chiedevo consiglio su come eliminarle.
Ero solo curioso di capire come mai dei macro organismi così intelligenti (intendendo l'organismo colonia) in qualche modo non riesce ad accorgersi della perdita di esemplari non fisiologica.
Chesso... Io esemplare morente emetto una sostanza chimica.
Nel momento in cui la concentrazione di questa sostanza supera un livello di soglia le altre cambiano zona.
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Re: Apprendimento davanti al pericolo

Messaggioda MaelCamp » 27/07/2019, 15:44

Ciao Giacomo,
se il formicaio si trova fuori casa, puoi provare ad allontanare la colonia con lo zampirone
https://www.google.com/search?q=zampiro ... 80&bih=658
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Re: Apprendimento davanti al pericolo

Messaggioda Giacomo Ferraro » 27/07/2019, 15:55

MaelCamp ha scritto:Ciao Giacomo,
se il formicaio si trova fuori casa....

Vedi mio precedente post.
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Re: Apprendimento davanti al pericolo

Messaggioda GianniBert » 27/07/2019, 18:02

Un organismo complesso come una colonia di formiche non ragiona come noi su vantaggi/svantaggi, altrimenti è chiaro che valuterebbe eccessive le perdite rispetto ai risultati.
Più la colonia è grande più numerose sono le teste che vengono reclutate per saccheggiare le risorse sul territorio; credo ci voglia ben di più che subire perdite per farle decidere a rinunciare, almeno finché invece la quantità di segnali chimici di reclutamento attirano sul posto formiche e questo avviene finché sono presenti risorse.
E' lo stesso meccanismo che richiama in battaglia le operaie, che non stanno a valutare se rischiano di morire, ma vengono attivate da un segnale ben preciso che richiede sul posto la loro presenza.

Le formiche potrebbero decidere di abbandonare il sito di raccolta solo se venisse a mancare un valido richiamo (finiscono le risorse da raccogliere-le reclutartici smettono di tornare al nido a reclutare) o se il luogo di raccolta diventa inospitale a tal punto che non hanno più stimolo a ritornarci (odori repellenti, odori di un nemico (altre formiche) che disputa loro il territorio e la risorsa.
Fin quando le esploratrici rientrano al nido e la traccia rimane viva (e ci sono operaie adulte che rispondono al richiamo di raccolta) l'attrazione sul luogo rimane, magari caleranno i numeri di operaie, ma perché caleranno le bottinatrici disponibili, non perché avranno valutato che non sia conveniente.

Questo formalmente il meccanismo alla base del loro sistema di recupero risorse, poi il tipo di formica, l'indole della colonia, e la quantità di "teste” in grado di recepire il messaggio e decidere fino a che punto seguirlo, faranno la differenza.
Io sono sicuro che nel loro piccolo, un briciolo di "libero arbitrio” le singole operaie ce l'hanno, e questo influenzerà anche la scelta se continuare o no a frequentare un luogo potenzialmente pericoloso, ma questo la singola operaia deve impararlo per esperienza, se invece muore non impara.
Così finché le "teste” saranno molte, ci saranno sempre formiche che valuteranno il prezzo della loro vita relativamente economico rispetto a un buon pasto per la colonia, e continueranno a frequentare il sito di raccolta.
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Re: Apprendimento davanti al pericolo

Messaggioda Giacomo Ferraro » 30/07/2019, 10:40

Capisco!
Ero perplesso perché in alcuni casi il comportamento della colonia (e non del singolo esemplare) presenta aspetti di "intelligenza" paragonabili a quello che mi aspettavo in situazione di eccesso di decessi.
Ad esempio quando dici:

"....se il luogo di raccolta diventa inospitale a tal punto che non hanno più stimolo a ritornarci (odori repellenti, odori di un nemico (altre formiche) che disputa loro il territorio e la risorsa."

mi sembra strano che non adottino comportamenti attivi per marcare quel territorio come eccessivamente pericoloso.
Comunque evidentemente è così visto che nel mio caso continuano imperterrite ad immolarsi per la causa.

Ciao
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Re: Apprendimento davanti al pericolo

Messaggioda GianniBert » 30/07/2019, 22:45

Se il territorio come eccessivamente pericoloso smettono di frequentarlo, ma non credo abbiano un segnale per marcarlo semplicemente come pericoloso.
Le reazioni davanti a un pericolo sono: fuga o attacco, non un consiglio di "stare alla larga”.
Dobbiamo inoltre distinguere il comportamento del singolo da quello del gruppo, gruppo che reagisce in massa a un richiamo preciso, ma che non esclude la presenza di singoli che invece di attaccare se la diano a gambe.
Solo che quelli noi non li vediamo.
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