luxmas ha scritto:
A tutti: quando la colonia è numerosa, lasciatela libera e allevate un'altra regina!
Non per essere cavilloso...ma più che altro, visto che sei nuovo al forum,ti scrivo queste righe per spiegarti il pensiero del forum stesso.
Questa tua affermazione, presa così come l'hai scritta, è assolutamente pericolosa e superficiale...e come moderatore del forum sottolineo che siamo assolutamente contrari a questa "libertà" e superficialità
Spesso gli utenti comprano colonie dall'estero (purtroppo

), importando linee genetiche e specie non autoctone....o se le fanno mandare da regioni molto distanti.
Liberare queste colonie è assolutamente sbagliato e di forte impatto ecologico!
Le colonie acquistate all'estero o prese da regioni molto distanti, vanno cedute ad altri allevatori o soppresse.
Se, ad esempio,abito nelle marche e mi faccio mandare da un utente una colonia di Messor barbarus (presente solo in alcuni territori liguri) per poi liberarla una volta troppo grande, io ho creato non solo un possibile danno ecologico (immissione di specie alloctone), ma ho compiuto un reato perseguibile per legge!
Quindi vorrei completare la tua frase rendendola più precisa:
"Qualora aveste una colonia la cui regina è stata catturata da voi sul vostro territorio e la colonia diventi troppo grande, va bene liberare la colonia...in caso contrario (regine mandate da altre regioni e/o comprate all'estero) bisogna cedere la colonia a qualche utente o sopprimerla...ma mai liberarla".Credo sia poi quello che intendevi.
Ti chiedo solo di cercare di essere più preciso e accorto nelle tue affermazioni, poichè un neofita o un ragazzino potrebbe non comprendere i pericoli dietro una azione apparentemente così giusta e naturale come liberare la propria colonia.
Tornando alla CO2, ho molte riserve circa la tua metodologia. Il fatto che venga impiegata con le api, non vuol dire che non abbia effetti collaterali o non generi stress. Come ti ho detto, la valutazione delle metodologie con gli insetti si basa solo sullo studio del numero di decessi/successi...analisi decisamente inutile se si vogliono capire e studiare effetti collaterali.
Essendo un amante (per deformazione professionale) dei meccanismi naturali, penso sia più sicuro e naturale usare una procedura che le formiche utilizzano ogni anno e alla quale sono abituate da millenni di evoluzione (cioè l'ibernazione)...che non utilizzare una procedura che usa un elemento (CO2) "alieno" all'etologia delle formiche (e che fisiologicamente l'organismo cerca di evitare).
Un detto molto saggio cita:
"tutto può essere fatto...ma non tutto ciò che si fa è utile".
Continuo ad affermare che non vedo nell'utilizzo della CO2 vantaggi maggiori della semplice ibernazione. Anche con l'ibernazione riesci senza problemi a spostare intere colonie dove ti pare.
La differenza è che l'ibernazione è un qualcosa di naturale alla fisiologia della formica...mentre la CO2 è una cosa aliena...e, sebbene impiegata (e non abbia causato decessi), questo non dimostra che abbia meno effetti collaterali della semplice ibernazione.
Con il maggior rischio, poi, di sbagliare dosi (aprire una bottiglia di acqua gasata o una bombola di CO2 non è un metodo empirico molto affidabile...quali concentrazioni di CO2 stai immettendo? Qual è la soglia di sopportazione della specie? Ci sono variazioni tra poche operaie e colonie numerose? Come vedi ci sono parecchie e pericolose lacune nozionistiche)...
Quindi, personalmente, preferisco l'ibernazione.
Ad ogni modo è sicuramente un'idea carina e originale.
