Pagina 1 di 1

Liberare in natura una colonia allevata

MessaggioInviato: 01/03/2012, 11:07
da tulindo
Ciao! Nel regolamento (che assolutamente è da rispettare) degli scambi è scritta la seguente nota in relazione alla liberazione in natura di una colonia allevata: "E' permesso scambiarsi formiche italiane provenienti da altre regioni, o non presenti nella regione in cui si risiede, a patto che ci si impegni a non liberarle mai in natura. Nel caso in cui ci si dovesse disfare di una colonia di formiche italiane provenienti da un'altra regione, MAI liberarle in natura..."

Qual è la motivazione che c'è dietro a questa regola? Non è una critica, si intendi... ma solo un modo per capire meglio.
E' pacifico che se si tratta di una specie non presente nel posto dove risiedo la liberazione può creare danni all'ecosistema ( giusto qui in Valtellina ad esempio nei fiumi si sta diffondendo una specie di pesce non locale che sta facendo non pochi danni ai pesci autoctoni ).
Altresì non ha bisogno di spiegazioni che se prendo una specie che vive nei prati in pianura al sole e la libero in alta montagna sto facendo una cosa che non è da farsi.

Però, ad esempio sulle Lasius Niger che, a quanto pare sono iper comuni, quali sono le motivazioni che impediscono, ad esempio, di prendere una regina di Lasius Niger in un giardino di Verona, allevarla in un formicaio, e poi, liberarla, che ne so, in un giardino piemontese oppure in toscana o fate voi dove. Le Lasius Niger si trovano sia a Verona che in piemonte o in toscana. Qual è la motivazione che impedisce di fare questa operazione? Sono "diverse" le Lasius Niger venete da quelle piemontesi o toscane?

Ripeto...questo post è solo per capire il motivo di una cosa che mi ha incuriosito.

Re: Liberare in natura una colonia allevata

MessaggioInviato: 01/03/2012, 12:02
da zambon

Re: Liberare in natura una colonia allevata

MessaggioInviato: 01/03/2012, 12:17
da tulindo
Da quanto ho capito la chiave è presente nel post seguente:
luca321 ha scritto:Può portare mutazioni genetiche,infezioni o parassiti non presenti prima nel territorio

Si, proprio non ci avevo pensato.
Grazie!

Re: Liberare in natura una colonia allevata

MessaggioInviato: 01/03/2012, 14:22
da cava8484
se non è autoctona,non è consigliabile..

Re: Liberare in natura una colonia allevata

MessaggioInviato: 01/03/2012, 22:11
da Luca.B
La questione è ancora più spinosa. Sebbene non ci siano documentazioni scientifiche (poichè studi al riguardo non ci sono) non si può escludere che ci siano "specializzazioni" diverse all'interno di colonie di una stessa specie ma di aree geografiche diverse. Quindi, ad esempio, la Lasius niger siciliana potrebbe avere differenze non fenotipiche (o poco visibili) ma etologiche o di altra forma, da quella milanese. Una maggiore adattibilità a certe cose...comportamenti differenti, ecc...

Alla luce, inoltre di un seminario che ho seguito proprio oggi, potrebbero esistere differenze sostanziali anche tra la flora microbica simbionte delle due diverse colonie....anche se appartenenti alla stessa specie.

Alla luce di questo "buco" nozionistico e considerando la regola del buon senso che dice "prevenire è meglio che curare", è meglio non rischiare inquinamenti genetici...e se ci facciamo spedire in Sicilia una regina da Milano, è decisamente ottima cosa non liberarla mai in natura...anche se quella stessa specie è presente nel nostro giardino. :smile:

Re: Liberare in natura una colonia allevata

MessaggioInviato: 02/03/2012, 0:23
da tulindo
Luca, sei stato chiarissimo, grazie 1000!