SimoneSantini ha scritto:allora mi sa che siamo 1 a 1
io sono proprio contrario ai centri di recupero in generale e a tutte quelle pseudoassociazioni che ci si nascondono dietro tipo lav, wwf, lipu, empa ecc ecc
e se un domani dovessi trovare ad esempio un assiolo faccia bianca ferito lo porterei a chi ha già dimestichezza con i rapaci e ne ha 100 piuttosto che metterlo in mano a uno che non ci capisce nulla però ha più tempo per stargli appresso .così per un furetto, genetta ,cincillà ,iguana ecc ecc
e posso dirti un altra cosa in 30 e più anni che tengo animali in rapporto ,credo di averne salvati più io che tutti i veterinari e i centri recupero messi insieme
Credo che gli oltre 250 animali esotici salvati dalla strada l'anno scorso (solo sul territorio comunale) non la vedano come te sul fatto dell'utilità di queste associazioni...come gli animali sequestrati a gente che ripeteva che stavano benissimo anche nel momento in cui veterinari competenti e con esperienza pluridecennale ne decretavano lo stato di salute pessimo e condizioni di detenzione generali oltre i livelli di maltrattamento (non solo per motivi fisici ma anche etologici...come boa adulti tenuti in un acquarietto di neanche un metro o iguane di un metro tenute in teche di neanche 1-1 metro).
Concordocon te riguardo a molte "pseudoassociazioni" o associazioni "estremiste" (io per primo non posso sentire, ad esempio, il nome "lav" e ci litigo ad ogni occasione).
Tranquillo non me la prendi sicuramente

poichè nella mia esperienza più che decennale nel settore so bene che è classico dei collezionisti ed allevatori di animali esotici essere contro i centri di recupero (sono infondo i primi a lottare perchè venga vietata la vendita ed il commercio di animali esotici che è causa di molti problemi...soprattutto quando ad acquistare gli animali sono persone che, a differenza di te, non rinucniano a ferie e non fanno sacrifici e non studiano prima di rpendere l'animale i loro bisogni e le loro esigenze...quindi o tengono male l'animale o lo mollano in strado o in campagna).
Infondo, così facendo, i centri di recupero e le associazioni minori di recupero vanno contro gli interessi di chi vive sul commercio esotico. E la cosa non può che non piacere.
Per non parlare dei danni ambientali (vedi i problemi del commercio della
Trachemis scripta anche su specie come la nostra
Emys orbicularis)...proprio in questi mesi, qui da noi, dovrebbe essere finalmente vietata la vendita nei negozi di tutte le specie di tartarughe acquatiche (un piccolo passo...ma già qualcosa).
Riguardo all'esperienza, concordo...fare questo tipo di cosa richiede molta consocenza, anni di formazione e molto studio...e non tutte le associazioni o centri hanno ciò (purtroppo).

Tanto tra i collezionisti e gli allevatori, quanto tra le associazioni e i centri di recupero ci sono "angeli" e "demoni".
Ad ogni modo ripeto che la mia non vuol essere un'accusa nei tuoi confronti ( la maggior parte delle informazioni che uso per salvare gli animali che arrivano in Associazione mi sono state insegnate da allevatori e collezionisti di esotici che ammiro tantissimo anche perchè sono stati sempre i primi ad ammettere che a meno che non si disponga di casolari interi da adibire allo scopo e molto molto tempo libero da dedicare o personale dipendente, è sempre meglio tenere pochi animali esotici e dare loro il 100% del proprio tempo e spazio che non tanti e dare loro non più del 20-30% ognuno)...semplicemente ho espresso un mio personale giudizio (come hai fatto tu).
Per me allevare animali per "collezionismo" vuol dire abbassare il valore di una vita a quella di un semplice oggetto (figurina, tappo ecc...) ...fermo restando che, comunque, questo non vuol dire tenerli necessariamente male.

Allevare animali per studiarli e capire il loro mondo ha a mio avviso più senso (deformazione professionale anche questa)...ma per farlo nel migliore dei modi è meglio focalizzare l'attenzione ad una o poche specie per volta.
Semplici pareri personali.
