Costruire un formicaio di GESSO
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Re: Costruire un formicaio di GESSO
Buongiorno a tutti,
ho costruito due formicai in barattolo (tipo Variante 2 della sezione "Costruire un formicaio") in gesso: ho fatto la colata con spessore sul fondo per l'umidificazione (che ho deciso di non collegare direttamente al gesso, sfruttando la sola evaporazione per evitare muffe) , scavato gallerie e stanze ed ho fatto una sola apertura in arena. Mi è sorto un dubbio; è sufficiente una sola uscita/entrata o due mantengono più areato il formicaio e vengono apprezzate dalle Messor barbarus e Camponotus barbaricus che andranno ad abitarci? Indicativamente i formicai, quindi l'arena, hanno una diametro di 12 e 18 cm.
Grazie a tutti,
Verusca
ho costruito due formicai in barattolo (tipo Variante 2 della sezione "Costruire un formicaio") in gesso: ho fatto la colata con spessore sul fondo per l'umidificazione (che ho deciso di non collegare direttamente al gesso, sfruttando la sola evaporazione per evitare muffe) , scavato gallerie e stanze ed ho fatto una sola apertura in arena. Mi è sorto un dubbio; è sufficiente una sola uscita/entrata o due mantengono più areato il formicaio e vengono apprezzate dalle Messor barbarus e Camponotus barbaricus che andranno ad abitarci? Indicativamente i formicai, quindi l'arena, hanno una diametro di 12 e 18 cm.
Grazie a tutti,
Verusca
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Formica - Messaggi: 4
- Iscritto il: 12 ott '17
- Località: Forlì (FC)
Re: Costruire un formicaio di GESSO
Di solito si fa solo 1 uscita
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Azael - Messaggi: 383
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Re: Costruire un formicaio di GESSO
Grazie mille Azael.
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Formica - Messaggi: 4
- Iscritto il: 12 ott '17
- Località: Forlì (FC)
Re: Costruire un formicaio di GESSO
Di niente
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Azael - Messaggi: 383
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- Località: Campania
Re: Costruire un formicaio di GESSO
questo è meglio di un tutorial su youtube.
- alfonsino133
- Messaggi: 2
- Iscritto il: 26 gen '22
Re: Costruire un formicaio di GESSO
Non voglio inquinare vecchie discussioni, ma nello stesso tempo non voglio aprire un nuovo topic per un argomento banale che comunque può essere affrontato con una risposta breve su questa discussione che è in tema, quindi mi scuso in anticipo con Giannibert se rovino i suoi articoli con mie banalità da eterno neofita , ma più le mie colonie crescono, più mi trovo a notare che i miei formicai in gesso variante 2 (per intenderci quello con colata all’interno di barattolo con camere sui lati e umidificazione sul fondo) hanno grossi problemi di umidificazione, o almeno non sono apprezzati fino in fondo dalle mie colonie. Per esempio la mia colonia di Formica cunicularia regina estate 19, anche in piena ibernazione, ogni qualvolta idrato la camera sul fondo (e non lo faccio spesso meno male) si riversa tutta sulle camere superiori del nido e buona parte delle formiche in Arena, lasciando le camere inferiori, come se l’umidificazione le disturbasse, come se l’acqua fosse troppa, ed a conferma di questo avevo già notato anni fa e scritto su questo forum che quando umidificavo il nido l’acqua sul fondo veniva subito assorbita tutta in massimo un paio di minuti e sulla camera non restava mai sul fondo, a meno di non continuare a riempire d’acqua la camera inferiore ogni volta che veniva svuotata fino a completa saturazione del gesso, ma in questo modo non avendo piu un gradiente di umidità, ma un gesso uniformemente saturo di acqua, con le formiche tutte in Arena praticamente. E dire che ho fatto una colata piuttosto “dura” ed il piede di gesso in ammollo non è così grande... nei nido successivi ho optato per evitare appunto il piedino in acqua, lasciando fare tutto all’evaporazione, sempre però con la paura che nei periodi invernali di scarsa evaporazione all’interno del nido non vi fossero condizioni ideali, e sperando nella provetta in arena. La soluzione di questo tipo di nidi “in scatola”, fino a che l’esplosione della colonia me lo concede, mi è sempre piaciuta, la trovo compatta e funzionale, non sono un amante dei nidi in gasbeton, ma questa cosa dell’umidificazione continua a farmi riflettere, ed ad oggi, con colate miste a cemento, con altri accorgimenti, ecc., non sono ancora completamente riuscito a risolvere. E voi? Esperienze con formicai in gesso (pesantissimi) anche per colonie mature ne avete fatte? Ogni quanto umidificate? Avete lo stesso problema di rapido assorbimento e nessun gradiente all’interno!? Io in estate mi trovo a fare praticamente tutto con le provette in Arena e umidifico il fondo solo quando fuori piove! Comuqne un saluto affettuoso a chi riesce ad andare fino in fondo a questo mio sproloquio! Non ho decisamente il dono della sintesi!!!
“Parvula (nam exemplo est) magni formica laboris
Ore trahit, quodcunque potest, atque addit acervo
Quem struit; haud ignara ac non incauta futuri.”
Orazio
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ŠpidĖrman - Messaggi: 467
- Iscritto il: 14 giu '19
- Località: Vicino L’Aquila - Abruzzo
Re: Costruire un formicaio di GESSO
Ciao Spid, non rovini nessun mio articolo, e cerco di darti la mia interpretazione sui tuoi problemi!
Intanto puntualizzo: ho scritto le mie indicazioni tempo fa, e ho specificato il tipo di lavoro necessario a plasmare un nidi di gesso, ma di ben altro tipo. Si vede dai disegni e mi sembra di essere stato chiaro.
Io i modelli in gesso inseriti in vasetto, bicchiere o che altro, non li ho mai usati, non mi piacciono e non li consiglio.
So che molti scelgono questo sistema perché sembra facile da realizzare, con materiali casalinghi e in fretta, ma come hai visto anche tu, non è proprio così.
Il gesso in scatola presenta una marea di problemi proprio perché è difficilissimo gestire l'umidità, che è il tallone d'Achille del gesso in generale.
Io uso il gesso solo quando ho specie potenzialmente in grado di bucarlo ed evadere (tipo con Pheidole o Tetramorium), e in quei casi la soluzione migliore è trovare un altro modo per umidificarlo, perché alla fine, altrimenti, le formiche lo bucheranno comunque.
Inoltre, come hai visto anche tu, il gesso pesa molto, e una colonia matura in gesso vuol dire un peso abnorme che non può essere gestito facilmente. I nidi più grandi che ho avuto erano di poco più di mille operaie, ma ammuffivano facilmente, si sporcavano (anche i vetri) a causa delle muffe, e andavano sostituiti (laboriosamente e faticosamente) spesso.
Scusa, se te lo dico, anche se non ti piacciono, per Formica cunicularia il gasbeton è la soluzione migliore, perché non lo scavano, gestisci bene l'umidità e non crea muffe. Purtroppo è così...
Intanto puntualizzo: ho scritto le mie indicazioni tempo fa, e ho specificato il tipo di lavoro necessario a plasmare un nidi di gesso, ma di ben altro tipo. Si vede dai disegni e mi sembra di essere stato chiaro.
Io i modelli in gesso inseriti in vasetto, bicchiere o che altro, non li ho mai usati, non mi piacciono e non li consiglio.
So che molti scelgono questo sistema perché sembra facile da realizzare, con materiali casalinghi e in fretta, ma come hai visto anche tu, non è proprio così.
Il gesso in scatola presenta una marea di problemi proprio perché è difficilissimo gestire l'umidità, che è il tallone d'Achille del gesso in generale.
Io uso il gesso solo quando ho specie potenzialmente in grado di bucarlo ed evadere (tipo con Pheidole o Tetramorium), e in quei casi la soluzione migliore è trovare un altro modo per umidificarlo, perché alla fine, altrimenti, le formiche lo bucheranno comunque.
Inoltre, come hai visto anche tu, il gesso pesa molto, e una colonia matura in gesso vuol dire un peso abnorme che non può essere gestito facilmente. I nidi più grandi che ho avuto erano di poco più di mille operaie, ma ammuffivano facilmente, si sporcavano (anche i vetri) a causa delle muffe, e andavano sostituiti (laboriosamente e faticosamente) spesso.
Scusa, se te lo dico, anche se non ti piacciono, per Formica cunicularia il gasbeton è la soluzione migliore, perché non lo scavano, gestisci bene l'umidità e non crea muffe. Purtroppo è così...
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Costruire un formicaio di GESSO
Innanzitutto grazie Gianni per le tue risposte sempre celeri. Hai ragione a sottolineare che si parla di formicai in gesso variante 2 mentre l’articolo era riferito a formicai variante 1, ma non avendo trovato una conversazione su quelli “in vasetto” mi sono inserito qui!!
Comunque conosco bene le tue esperienze sui nidi in gesso, anche perché come tutti qui sul forum mi sono appassionato nella lettura dei tuoi diari e ricordo ancora le origini della mitica colonia di Messor capitatus, quando la colonia aveva nido in gesso pesante e tante “depandances” sempre in gesso!! Anche io alla fine per le mie colonie ho dovuto alla fine optare per nidi in gasbeton, che però trovo esteticamente “poco aggraziati” ed inoltre avendo compagna allergica alla fuga delle formiche, anche in garage, devo sempre mettere all’interno di “quattro mura” di vetro, quindi nido tutto in Arena, rendendo alla fine anche questa soluzione piuttosto scomoda ed ingombrante per colonie superiori al migliaio. Non avendo, a differenza tua, particolari necessità a spostare i nodi salvo rare occasioni e manutenzioni ordinarie e straordinarie, non ha per me molto importanza il peso del nido, ma come hai detto tu la necessità di far star bene le formiche mi impone di gestire al meglio l’umidità. Posso solo dire che al momento per le mie Formica cunicularia (lo so che parlo sempre di loro ma che ci posso fare, sono legato a questa specie da qundo ero bambino, le adoro, più di qualunque altra specie esotica, rara o particolare) la “mescola” migliore che sono riuscito a trovare per gestire diciamo in maniera più accettabile l’idratazione, è stata una combinazione di gesso nella parte alta, con uno stato leggermente isolante nel mezzo (utilizzando un foglio fine di alluminio inossidabile da cantiere che lascia permeate l’acqua solo da alcuni buchi lasciati da me, ed un misto di gesso e cemento nella parte superiore, lasciando così uno strato più umido nelle celle inferiori ed uno più asciutto in superficie. Comunque il bello di questo hobby è anche questo, la possibilità di sperimentazioni, sempre comunque senza esagerare, ascoltando i consigli dei più esperti e nel miglior interesse delle nostre inquiline!!!
Comunque conosco bene le tue esperienze sui nidi in gesso, anche perché come tutti qui sul forum mi sono appassionato nella lettura dei tuoi diari e ricordo ancora le origini della mitica colonia di Messor capitatus, quando la colonia aveva nido in gesso pesante e tante “depandances” sempre in gesso!! Anche io alla fine per le mie colonie ho dovuto alla fine optare per nidi in gasbeton, che però trovo esteticamente “poco aggraziati” ed inoltre avendo compagna allergica alla fuga delle formiche, anche in garage, devo sempre mettere all’interno di “quattro mura” di vetro, quindi nido tutto in Arena, rendendo alla fine anche questa soluzione piuttosto scomoda ed ingombrante per colonie superiori al migliaio. Non avendo, a differenza tua, particolari necessità a spostare i nodi salvo rare occasioni e manutenzioni ordinarie e straordinarie, non ha per me molto importanza il peso del nido, ma come hai detto tu la necessità di far star bene le formiche mi impone di gestire al meglio l’umidità. Posso solo dire che al momento per le mie Formica cunicularia (lo so che parlo sempre di loro ma che ci posso fare, sono legato a questa specie da qundo ero bambino, le adoro, più di qualunque altra specie esotica, rara o particolare) la “mescola” migliore che sono riuscito a trovare per gestire diciamo in maniera più accettabile l’idratazione, è stata una combinazione di gesso nella parte alta, con uno stato leggermente isolante nel mezzo (utilizzando un foglio fine di alluminio inossidabile da cantiere che lascia permeate l’acqua solo da alcuni buchi lasciati da me, ed un misto di gesso e cemento nella parte superiore, lasciando così uno strato più umido nelle celle inferiori ed uno più asciutto in superficie. Comunque il bello di questo hobby è anche questo, la possibilità di sperimentazioni, sempre comunque senza esagerare, ascoltando i consigli dei più esperti e nel miglior interesse delle nostre inquiline!!!
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ŠpidĖrman - Messaggi: 467
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