1° formicaio ufficiale per esposizione aula mirmecologica

Dopo un anno di studio sperimentazione e idee più o meno strampalate, eccoci ormai arrivati al primo formicaio ufficiale per la futura aula mirmecologica che verrà allestita presso l' Oasi la Francesa di Carpi (MO) ( http://www.oasilafrancesa.org ).
Il formicaio in questione contiene già una piccola colonia di Messor structor (poco più di un centinaio di individui) e per qualche anno avrà modo di espandersi.
Il formicaio e l'arena sono uniti in un'unica struttura. Questa scelta è stata presa più che per motivi di praticità, per motivi di estetica.



La vasca che contiene il tutto è un ex acquario di dimensioni 64x48x35. L'arena è ottenuta mediante la creazione di un livello superiore che poggia sulla struttura del formicaio vero e proprio.
L'arena ha dimensione di 64x35 ed è stata decorata con roccia lavica (non scavabile e che riproduce perfettamente i terreni argillosi caratteristici dell'Oasi) e alcune piante in tessuto (per ora ho accantonato le piante vere per praticità...anche perchè il formicaio sarà collocato all'interno e devo selezionare piante adatte).



Il formicaio è in gasbeton (dimensioni 64x38x10) ed è stato scavato così da riprodurre una serie di crepe di un pezzo di fondamenta o una porzione di muro interrato. Dalle nostre parti, infatti, le Messor structor tendono a sviluppare colonie nelle zone abitate, sfruttando le fondamenta degli edifici (forse perchè le pompe di drenaggio spesso presenti nelle fondamenta degli edifici evitano che le falde acquifere che salgono di inverno innondino il formicaio). La nostra zona è palustre e, sopratutto in questo periodo, si vedono aree boschive completamente allagate (troppo umide per le Messor).


L'umidità è ottenuta mediante riempimento, attraverso un tubo nell'arena, della parte basale della vasca. In questo modo nel formicaio si ottengono due zone differenti. Una molto umida posta nella parte più profonda del formicaio...e l'altra, più secca. posta in superficie (così da riprodurre proprio ciò che accade in natura).


Per evitare un troppo rapido drenaggio da parte del gasbeton, questo è stato sollevato e si trova a contatto con l'acqua mediante due piedi (sempre in gasbeton) costantemente immersi. In questa maniera si crea un equilibrio tra quantità di acqua assorbita ed evaporata... in modo tale che ci siano sempre differenze di umidità all'interno del formicaio.

Ora qualche foto della colonia nella sua nuova casetta
...
Ecco l'accesso al formicaio:







Le 2 pareti laterali e quella posteriore saranno coperte con della carta adesiva (direi nera per uniformare tutto con la base dell'acquario in plastica nera), lasciando soltanto una striscia libera a livello del tubo di riempimento, così da poter monitorare il livello dell'acqua nella cisterna.
Il formicaio in questione contiene già una piccola colonia di Messor structor (poco più di un centinaio di individui) e per qualche anno avrà modo di espandersi.
Il formicaio e l'arena sono uniti in un'unica struttura. Questa scelta è stata presa più che per motivi di praticità, per motivi di estetica.



La vasca che contiene il tutto è un ex acquario di dimensioni 64x48x35. L'arena è ottenuta mediante la creazione di un livello superiore che poggia sulla struttura del formicaio vero e proprio.
L'arena ha dimensione di 64x35 ed è stata decorata con roccia lavica (non scavabile e che riproduce perfettamente i terreni argillosi caratteristici dell'Oasi) e alcune piante in tessuto (per ora ho accantonato le piante vere per praticità...anche perchè il formicaio sarà collocato all'interno e devo selezionare piante adatte).



Il formicaio è in gasbeton (dimensioni 64x38x10) ed è stato scavato così da riprodurre una serie di crepe di un pezzo di fondamenta o una porzione di muro interrato. Dalle nostre parti, infatti, le Messor structor tendono a sviluppare colonie nelle zone abitate, sfruttando le fondamenta degli edifici (forse perchè le pompe di drenaggio spesso presenti nelle fondamenta degli edifici evitano che le falde acquifere che salgono di inverno innondino il formicaio). La nostra zona è palustre e, sopratutto in questo periodo, si vedono aree boschive completamente allagate (troppo umide per le Messor).


L'umidità è ottenuta mediante riempimento, attraverso un tubo nell'arena, della parte basale della vasca. In questo modo nel formicaio si ottengono due zone differenti. Una molto umida posta nella parte più profonda del formicaio...e l'altra, più secca. posta in superficie (così da riprodurre proprio ciò che accade in natura).


Per evitare un troppo rapido drenaggio da parte del gasbeton, questo è stato sollevato e si trova a contatto con l'acqua mediante due piedi (sempre in gasbeton) costantemente immersi. In questa maniera si crea un equilibrio tra quantità di acqua assorbita ed evaporata... in modo tale che ci siano sempre differenze di umidità all'interno del formicaio.

Ora qualche foto della colonia nella sua nuova casetta

Ecco l'accesso al formicaio:







Le 2 pareti laterali e quella posteriore saranno coperte con della carta adesiva (direi nera per uniformare tutto con la base dell'acquario in plastica nera), lasciando soltanto una striscia libera a livello del tubo di riempimento, così da poter monitorare il livello dell'acqua nella cisterna.