L'idea che ho maturato io su questo tipo di nido è che l'ideale è farlo nella maniera descritta dalla guida col piede che pesca nel serbatoio sotto, ma prendendo alcuni accorgimenti:
-Usare un contenitore che non sia cilindrico, ma un tronco di cono rovesciato (che si restringe in basso);
-fare il piede non completo, cioè non che arrivi a toccare la base e che faccia quindi da punto di appoggio, ma con qualche centimetro mancante, in modo che comunque venga bagnato abbondantemente dall'acqua.
I motivi stanno nel fatto che spesso le operaie finiscono annegate nel serbatoio non perché scavano (talvolta anche per questo), ma perché attraversano lo spiraglio che si crea tra gesso e parete del contenitore. Lo spiraglio si forma perché il gesso variando in contenuto di umidità tende ad allargarsi e a restringersi costantemente. Se il contenitore è un tronco di cono le variazioni vengono compensate da piccoli scivolamenti verso il basso e verso l'alto del gesso che resta quindi aderente alle pareti e comunque sostenuto dal contenitore stesso. Se però il piede sotto è completo e fa da base il blocco non può scivolare in basso e quindi comunque il problema si pone nuovamente.
Con un contenitore che si restringe in basso e un piede incompleto si evitano queste situazioni (e in più si riduce anche l'inconveniente non infrequente che le dilatazioni rompano le pareti).
infine prenderei l'accorgimento di fare le camere in basso non troppo vicine al bordo inferiore del blocco.
