Vari formicai, varie formiche e vari dubbi..

Ciao a tutti, è qualche mese che non scrivo sul forum e ne approfitto per un saluto generale! come state?! La fine dell'ibernazione si avvicina e urgono nozioni pratiche.
Chi ha seguito qualche mio post sa che sono un neofita e che da poco più di un anno seguo qualche giovanissima colonia in provetta ovvero: Camponotus ligniperda (solo regina), Camponotus vagus (regina, 7-8 operaie, larve e uova), Crematogaster scutellaris (regina più 6-7 operaie, larve e uova), Tatramorium (specie non ancora identificata, regina più una decina di operaie, larve e uova).
Il motivo per cui vi do numeri incerti di operaie è che prima di metterle in ibernazione in una scatola nel mio frigorifero non mi ero segnato i numeri precisi ed ora per contarle avrei paura di infastidire le colonie.
Faceva parte di questo elenco anche una piccola colonia di Camponotus truncatus che era arrivata a contare regina, due operaie e due larve, la fondazione nella provetta opportunamente attrezzata era stato un successo (foto nella seconda pagina dell'argomento: viewtopic.php?f=38&t=6438&start=15), ma purtroppo durante l'ibernazione, quando sono andato a controllare, la colonia era completamente morta
, ho trovato che la causa più plausibile potesse essere l'umidità esagerata, infatti il cilindro di sughero con una piccola scanalatura che aveva fatto sentire al sicuro le C. truncatus evidentemente non aveva permesso una buona ventilazione nella stanza affianco al cotone bagnato e una muffetta aveva cominciato a crescere sulla parete di sughero di fronte al cotone. Penso, ma senza nessuna sicurezza, che quella piccola muffetta (era veramente solo un inizio) possa essere la causa della triste fine della colonia, consiglierei quindi di fare svariate scanalature (e non una sola come ho fatto io) nel tappetto di sughero per favorire il ricambio di aria.
Chiusa la parentesi sulle truncatus (se avete opinioni a riuguardo le ascolterei volentieri) passo all'argomento principale del post ovvero i futuri formicaietti di accrescimento per le mie colonie.
Vorrei realizzare formicai diversi, in base al gusto delle formiche e alla mia curiosità.
Per le Crematogaster avevo pensato ad un formicaio-arena con mezze galle o gusci di mandorle attaccati alle pareti con la colla a caldo, sembra un metodo semplice, efficace ed economico sul quale non ho grosse perplessità.
Per entrambe C. vagus e C. ligniperda (quando avrà qualche operaia) pensavo invece a nidi in legno simili a quello costruito da Filobass (http://www.formicarium.it/forum/viewtop ... 9887#p9887). Su questo tipo di modelli volevo fare un paio di domande: Prima di tutto secondo voi qual'è il metodo più economico e alla portata di un non-falegname per incidere le scanalature nel legno? Io pensavo al trapano come ha fatto Filobass appunto. Poi sono indeciso se fare un nido esterno collegato ad un'arena o direttamente il nido dentro l'arena, volendo posso anche sperimentare entrambi, uno per vagus e uno per ligniperda. Il vantaggio del nido interno all'arena sarebbe che, usando un legno mediamente morbido o addirittura sughero, potrei impostare le prime stanze e poi lasciare alle operaie il compito di scavarne delle altre.. l'osservazione della creazione di nuove aree da parte delle operaie mi interesserebbe tantissimo, e comunque, che le lasci scavare o meno, il dubbio che ho su questo modello è come far aderire per bene il legno al lato dell'arena. La colla a caldo creerebbe sicuramente uno spessorino tra il vetro e il legno, cosa che vorrei evitare, il top sarebbe avvitare.. ma bucare il vetro?! non c'è un metodo alternativo? Qualcuno di voi ha esperienza nell'ambito?
Per quanto riguarda il nido esterno all'arena invece lo farei in legno duro in modo da evitare fughe e assomiglierebbe in tutto e per tutto a quello sopra linkato, ho trovato una buona idea il modo in cui è stato saldato il vetro al legno con quelle "presine" (scusate, non ho idea di come si chiamino), permettendo di non bucare vetro o plexiglass ed evitando spessori dovuti alla colla, ma può funzionare solo per un nido asterno all'arena.
Da quello che ho letto le Tetramorium sono terricole (magari non tutte le specie, ma quelle di cui ho letto), come vi dicevo mi farebbe impazzire poter vedere le formiche alle prese con la costruzione delle loro stesse case e mi piacerebbe vederle scavare nella terra. Premettendo che forse le mie tetramonium sono troppo piccole per fare un nido verticale di terra e anche in 5mm di spessore potrebbero nascondersi, volevo comunque fare qualche domanda su questo modello, pur avendo letto la guida mi restano molti dubbi: Primo tra tutti da dove prendo la terra? è facilissimo che contenga spore, semi, piccoli invertebrati anche se è terra compera, e poi non è facilissimo fare errori con l'umidità? Il tubo per gestire l'umidità mi sembra un'ottima idea, ma è abbastanza? e se l'umidità è troppa? Il mio terrore è che dopo poco si formi condensa sulle pareti o muffe sulle quali non potrei intervenire.. è così difficile come sembra a me gestire un formicaio del genere? Più che altro sono spaventato dalla quantità di vita che potrebbe nascondersi nella terra.. Avrei bisogno di consigli pratici da chi ha già provato questa esperienza. Può darsi che le mie Tetramorium non siano adatte a quel tipo di nido e basta, ma comunque vorrei risolvere i miei dubbi perchè conto di fare assolutamente quell'esperimento prima o poi. In ogni caso, nel frattempo, posso fare un formicaietto di accrescimento in gesso o cemento e gesso, che ne dite?
Se avete proposte o consigli non fatevi scrupoli, sarebbe il mio primo formicaio per cui più informazioni riesco ad accumulare meglio è..
Se per caso alcune delle risposte che cerco si trovano in altri post che non ho trovato fin'adesso (cosa assolutamente plausibile) linkatemi pure le discussioni che me le leggo.
Grazie a tutti!

Chi ha seguito qualche mio post sa che sono un neofita e che da poco più di un anno seguo qualche giovanissima colonia in provetta ovvero: Camponotus ligniperda (solo regina), Camponotus vagus (regina, 7-8 operaie, larve e uova), Crematogaster scutellaris (regina più 6-7 operaie, larve e uova), Tatramorium (specie non ancora identificata, regina più una decina di operaie, larve e uova).
Il motivo per cui vi do numeri incerti di operaie è che prima di metterle in ibernazione in una scatola nel mio frigorifero non mi ero segnato i numeri precisi ed ora per contarle avrei paura di infastidire le colonie.
Faceva parte di questo elenco anche una piccola colonia di Camponotus truncatus che era arrivata a contare regina, due operaie e due larve, la fondazione nella provetta opportunamente attrezzata era stato un successo (foto nella seconda pagina dell'argomento: viewtopic.php?f=38&t=6438&start=15), ma purtroppo durante l'ibernazione, quando sono andato a controllare, la colonia era completamente morta

Chiusa la parentesi sulle truncatus (se avete opinioni a riuguardo le ascolterei volentieri) passo all'argomento principale del post ovvero i futuri formicaietti di accrescimento per le mie colonie.
Vorrei realizzare formicai diversi, in base al gusto delle formiche e alla mia curiosità.
Per le Crematogaster avevo pensato ad un formicaio-arena con mezze galle o gusci di mandorle attaccati alle pareti con la colla a caldo, sembra un metodo semplice, efficace ed economico sul quale non ho grosse perplessità.
Per entrambe C. vagus e C. ligniperda (quando avrà qualche operaia) pensavo invece a nidi in legno simili a quello costruito da Filobass (http://www.formicarium.it/forum/viewtop ... 9887#p9887). Su questo tipo di modelli volevo fare un paio di domande: Prima di tutto secondo voi qual'è il metodo più economico e alla portata di un non-falegname per incidere le scanalature nel legno? Io pensavo al trapano come ha fatto Filobass appunto. Poi sono indeciso se fare un nido esterno collegato ad un'arena o direttamente il nido dentro l'arena, volendo posso anche sperimentare entrambi, uno per vagus e uno per ligniperda. Il vantaggio del nido interno all'arena sarebbe che, usando un legno mediamente morbido o addirittura sughero, potrei impostare le prime stanze e poi lasciare alle operaie il compito di scavarne delle altre.. l'osservazione della creazione di nuove aree da parte delle operaie mi interesserebbe tantissimo, e comunque, che le lasci scavare o meno, il dubbio che ho su questo modello è come far aderire per bene il legno al lato dell'arena. La colla a caldo creerebbe sicuramente uno spessorino tra il vetro e il legno, cosa che vorrei evitare, il top sarebbe avvitare.. ma bucare il vetro?! non c'è un metodo alternativo? Qualcuno di voi ha esperienza nell'ambito?
Per quanto riguarda il nido esterno all'arena invece lo farei in legno duro in modo da evitare fughe e assomiglierebbe in tutto e per tutto a quello sopra linkato, ho trovato una buona idea il modo in cui è stato saldato il vetro al legno con quelle "presine" (scusate, non ho idea di come si chiamino), permettendo di non bucare vetro o plexiglass ed evitando spessori dovuti alla colla, ma può funzionare solo per un nido asterno all'arena.
Da quello che ho letto le Tetramorium sono terricole (magari non tutte le specie, ma quelle di cui ho letto), come vi dicevo mi farebbe impazzire poter vedere le formiche alle prese con la costruzione delle loro stesse case e mi piacerebbe vederle scavare nella terra. Premettendo che forse le mie tetramonium sono troppo piccole per fare un nido verticale di terra e anche in 5mm di spessore potrebbero nascondersi, volevo comunque fare qualche domanda su questo modello, pur avendo letto la guida mi restano molti dubbi: Primo tra tutti da dove prendo la terra? è facilissimo che contenga spore, semi, piccoli invertebrati anche se è terra compera, e poi non è facilissimo fare errori con l'umidità? Il tubo per gestire l'umidità mi sembra un'ottima idea, ma è abbastanza? e se l'umidità è troppa? Il mio terrore è che dopo poco si formi condensa sulle pareti o muffe sulle quali non potrei intervenire.. è così difficile come sembra a me gestire un formicaio del genere? Più che altro sono spaventato dalla quantità di vita che potrebbe nascondersi nella terra.. Avrei bisogno di consigli pratici da chi ha già provato questa esperienza. Può darsi che le mie Tetramorium non siano adatte a quel tipo di nido e basta, ma comunque vorrei risolvere i miei dubbi perchè conto di fare assolutamente quell'esperimento prima o poi. In ogni caso, nel frattempo, posso fare un formicaietto di accrescimento in gesso o cemento e gesso, che ne dite?
Se avete proposte o consigli non fatevi scrupoli, sarebbe il mio primo formicaio per cui più informazioni riesco ad accumulare meglio è..
Se per caso alcune delle risposte che cerco si trovano in altri post che non ho trovato fin'adesso (cosa assolutamente plausibile) linkatemi pure le discussioni che me le leggo.
Grazie a tutti!