La risposta è contemporaneamente sì e no.
Il cemento cellulare è praticamente una schiuma di particolare cemento poi ulteriormente trattato in autoclave per innescare un processo di cristallizzazione che lo indurisce ulteriormente, se si cerca sul web si trovano altre informazioni sul processo di produzione.
Quello che s'intuisce è che la porosità può essere controllata, quindi viene prodotto cemento cellulare con diversa dimensione dei pori e di conseguenza diversa densità che può essere in principio molto variabile. Quello che ho visto finora usato per i formicai è quello comunemente definito come
gasbeton (è un nome commerciale), che ha i pori abbastanza piccoli. Esistono però versioni coi pori più grandi, ad esempio, io tempo fa comprai una lastra vendutami come
macropore e corrisponde al materiale che stai mostrando te ora.
La principale caratteristica di questa versione di cemento cellulare è che ha densità bassissima io ho misurato 0,125 g/cmc pesando e misurando i blocchi, credo che sia circa un quinto di quella dei blocchi che vediamo di solito.
Quindi certo che galleggia che è una bellezza, anzi le schegge e i blocchi volano via talmente sono leggeri!
Questo è il suo potenziale vantaggio, ci si potrebbero fare nidi immensi che pesano un nulla!
Tuttavia lo sto ancora sperimentando con molto scetticismo perché data la porosità enorme fa fatica ad assorbire e poi ricedere l'acqua che presumo si propaghi con meno capillarità all'interno. Comunque se lo anneghi mettendoci qualcosa di pesante si dovrebbe riempire alla lunga di acqua e affondare. Il problema è il tempo che impiega a riempirsi/svuotarsi..
Un altro svantaggio è la sua grande fragilità, si sbriciola molto facilmente perché è praticamente vuoto e lo si può scavare perfino con le dita!
La porosità grande obbliga praticamente a intonacare sempre le camere e per utilizzarlo in un nido sperimentale ho dovuto sigillarlo bene su tutti i lati, perché non dubito che una qualsiasi colonia di formiche possa scavarlo se lo volesse. Infine costa circa il doppio di quello solito.