"L'Accademia della Crusca"

Alcuni scatti del mio allevamento di Tenebrio molitor, iniziato circa a metà novembre con una manciata di larve.









Il contenitore a base quadrata, 25 cm di lato, contiene i seguenti ingredienti:
Passando molto (forse troppo?) tempo ad osservare questi insetti apparentemente noiosi, ho notato un fatto curioso. Tutti i maschi (riconoscibili di fatto nell’atto della riproduzione) risultavano di due tipologie: o davvero piccoli, o davvero grandi. E tutt’ora, se si osserva per almeno un’oretta la rumorosa vita di questi simpatici insetti, si potrà notare che le dimensioni dei maschi “accoppianti” non sono mai intermedie, ma solo estreme (o troppo grandi, o troppo piccoli). Non so se lo avete notato anche voi, o se è una cosa che accade esclusivamente nel mio allevamento, ma su circa 89 individui sessuati nei quali ho potuto contare circa 60-65 maschi, solamente un 15% è di dimensioni intermedie. In effetti, i maschi con questa caratteristica fenotipica presentano una mortalità maggiore rispetto agli altri.
In seguito a questa manciata di analisi, mi è venuta in mente il processo evolutivo che caratterizza il genere Oncorhynchus, salmoni del pacifico, i cui maschi sono di due tipi: jack o hooknose. Vi consiglio di leggere qui:
► SELEZIONE DIVERGENTE
So che è una delle regole da seguire, forse la prima, ma mi sono affezionato a loro nel modo in cui un uomo può affezionarsi ad una manciata di insetti da pasto.

Mettendo da parte gli scherzi, volevo sapere se qualcuno di voi conosce o può linkarmi qualche ricetta di entomofagia. Quando abbonderanno, mi sono ripromesso che testerò personalmente se la miscela nella quale vivono è veramente efficace.
---
Le foto sono state scattate con una Canon 550D con obbiettivo standard 18-55 mm stabilizzato e 4 lenti close up (in tutto 20 diottrie).
Altre foto le potete trovare qui:
► flickr.com/photos/sene-cat









Il contenitore a base quadrata, 25 cm di lato, contiene i seguenti ingredienti:
- - 250 g di crusca
- 200 g di farina gialla
- 20 g di cereali
- 10 g di croccantini per gatti
Passando molto (forse troppo?) tempo ad osservare questi insetti apparentemente noiosi, ho notato un fatto curioso. Tutti i maschi (riconoscibili di fatto nell’atto della riproduzione) risultavano di due tipologie: o davvero piccoli, o davvero grandi. E tutt’ora, se si osserva per almeno un’oretta la rumorosa vita di questi simpatici insetti, si potrà notare che le dimensioni dei maschi “accoppianti” non sono mai intermedie, ma solo estreme (o troppo grandi, o troppo piccoli). Non so se lo avete notato anche voi, o se è una cosa che accade esclusivamente nel mio allevamento, ma su circa 89 individui sessuati nei quali ho potuto contare circa 60-65 maschi, solamente un 15% è di dimensioni intermedie. In effetti, i maschi con questa caratteristica fenotipica presentano una mortalità maggiore rispetto agli altri.
In seguito a questa manciata di analisi, mi è venuta in mente il processo evolutivo che caratterizza il genere Oncorhynchus, salmoni del pacifico, i cui maschi sono di due tipi: jack o hooknose. Vi consiglio di leggere qui:
► SELEZIONE DIVERGENTE
So che è una delle regole da seguire, forse la prima, ma mi sono affezionato a loro nel modo in cui un uomo può affezionarsi ad una manciata di insetti da pasto.

Mettendo da parte gli scherzi, volevo sapere se qualcuno di voi conosce o può linkarmi qualche ricetta di entomofagia. Quando abbonderanno, mi sono ripromesso che testerò personalmente se la miscela nella quale vivono è veramente efficace.
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Le foto sono state scattate con una Canon 550D con obbiettivo standard 18-55 mm stabilizzato e 4 lenti close up (in tutto 20 diottrie).
Altre foto le potete trovare qui:
► flickr.com/photos/sene-cat