Chemioantibioticoterapia - le formiche sono il futuro???

E' noto anche al grande pubblico che uno dei problemi odierni della medicina è l'evoluzione costante che la chemioantibioticoterapia deve avere per stare al passo con l'incredibile capacità dei microrganismi patogeni di sviluppare nuove strategie di resistenza contro i farmaci in uso. Processo di selezione naturale che noi stessi esseri umani abbiamo accelerato in maniera vertiginosa negli ultimi 50 anni, con anche strategie sanitarie molto poco oculate (dimostrando ancora una volta di essere la nemesi di noi stessi).
Siamo quindi in continua ricerca di nuove classi di antibiotici per soppiantare quelle che ormai incontrano troppa resistenza. Li abbiamo cercati soprattutto tra gli stessi batteri, funghi e protozoi in passato. Era già da un po' che mi frullava in testa l'idea delle formiche... E' nota da tempo la loro capacità di secernere sostanze antibiotiche per difendersi nei microambienti in cui risiedono, ma dal punto di vista molecolare questo campo è rimasto tristemente inesplorato. Ci pensavo da un po', e a quanto pare anche qualcun altro sta iniziando ad accorgersene e a nutrire interesse.
Saranno le formiche il futuro della nostra chemioantibioticoterapia???
Mi rendo conto che questa conferenza all'Università dell' East Anglia può risultare molto pesante e scarsamente comprensibile per i più. Ma per chi fosse eventualmente interessato:
Siamo quindi in continua ricerca di nuove classi di antibiotici per soppiantare quelle che ormai incontrano troppa resistenza. Li abbiamo cercati soprattutto tra gli stessi batteri, funghi e protozoi in passato. Era già da un po' che mi frullava in testa l'idea delle formiche... E' nota da tempo la loro capacità di secernere sostanze antibiotiche per difendersi nei microambienti in cui risiedono, ma dal punto di vista molecolare questo campo è rimasto tristemente inesplorato. Ci pensavo da un po', e a quanto pare anche qualcun altro sta iniziando ad accorgersene e a nutrire interesse.
Saranno le formiche il futuro della nostra chemioantibioticoterapia???
Mi rendo conto che questa conferenza all'Università dell' East Anglia può risultare molto pesante e scarsamente comprensibile per i più. Ma per chi fosse eventualmente interessato: