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ID, un caso emblematico: Tetramorium caespitum/impurum

MessaggioInviato: 01/11/2012, 17:41
da entoK
Riporto qualche considerazione in cui mi sono imbattuto, visto che spesso capitano accenni a complessi di specie e spero risulti interessante per tutti. ;)

Tutto nasce dal fatto che per mera curiosità stavo guardando se era possibile identificare le mie Tetramorium sp., visto che già considerando la distribuzione limitandosi all'Italia settentrionale, sembrava semplice escludere molti endemismi. :roll: Si rimane con 4 candidati: T. caespitum, T. impurum, T. semilaeve, T. meridionale di cui l'ultima si può escludere a prima vista per il colore giallo caratteristico. T. semilaeve sembrerebbe avere dei caratteri che la differenziano abbastanza dalle altre due: si potrebbero dire le dimensioni e il colore ma non mi fido, però le spine propondeali paiono le meno sviluppate e il dentino sotto il primo segmento del peziolo mi pare caratteristico (a livello comportamentale se ricordo bene è l'unica poliginica fra quelle). Queste sono tutte mie congetture fatte guardando le solite immagini dei vari campioni presenti su Antweb. Quelle più difficili perché molto simili, sono le prime due e visto che negli esemplari c'era un po' di variabilità, ho fatto una ricerca per verificare se c'era qualche chiave tassonomica.
:unsure:

Mi sono quindi imbattuto nel seguente articolo accademico ( :arrow: [url=http://www.antwiki.org/wiki/images/3/39/Schlick-Steiner_et_al_2006.pdf]pubblicamente accessibile da AntWiki/url]) e leggerlo è abbastanza spiazzante per questo ho deciso di parlarne: può aiutare a farsi un'idea di quanto possano essere intricate le classificazioni a livello di specie, che invece spesso, a noi sul forum, sembrano a prima vista nette e sicure.
:shocked:

Riassunto per chi non sa l'inglese o ha fretta: evito di andare troppo nello specifico perché ovviamente come molti qui dentro non conosco tanto il campo e spero di non aver frainteso nulla.
Spoiler: mostra
L'articolo tratta del complesso di specie T. caespitum/impurum che sono difficilmente distingubili morfologicamente, per l'alta variabilità all'interno delle specie (in realtà al complesso appartengono anche altre due specie T. hungaricum e T. tsushimae più orientali e non presenti da noi e si ipotizza forse altre criptiche). Lo studio in particolare ha considerato un campione di più di 1000 nidi con campioni provenienti dall'eurasia, nord america, australia, dei quali circa un terzo appartiene al complesso d'interesse. Inizialmente spiega le analisi biomolecolari, in particolare si riferiscono al DNA mitocondriale su un paio di geni (non vado oltre perché è roba molto settoriale e non vorrei riportare cose errate). Successivamente accenano alle analisi morfologiche su più campioni di operaie da quei nidi, che hanno eseguito con dei software che controllano variazioni morfometriche.
Nei risultati spiegano quanto si differenziano, come mutazioni genetiche, le 4 specie del complesso e affermano che T. hungaricum e T. tsushimae hanno origini monofiletiche. Fin qui è ancora semplice, quando cominciano a trattare nello specifico la cosa si fa parecchio complicata: in pratica riordinano le differenze genetiche dei campioni con un grafo ad albero e raggruppano 8 taxa arbitrari per tutto il complesso! Ci sono due immagini nell'articolo che sono più chiare di mille parole (la prima indica inoltre la distribuzione europea e nello specifico è interessante guardare anche nelle nostre zone).

Quindi confrontano le analisi genetiche con quelle morfometriche e indicano le percentuali di consistenza nella identificazione dei diversi gruppi evidenziati dalle differenze genetiche di cui si parlava. Per 2 di quelli (tra cui quello che definiscono T. caespitum) le correlazioni morfologiche sono praticamente inutilizzabili, per altri 2 (tra cui quello che definiscono T. impurum) poco sicure, mentre per 4 (tra cui c'è T. hungaricum) abbastanza affidabili. Su un campione più ristretto hanno anche considerato differenze nei genitali dei maschi, ma hanno scritto due frasi in croce, il discorso è simile e per noi è inutile. Fanno qualche accenno anche alla distribuzione territoriale dei gruppi, ma il campionamento è basso quindi le considerazioni limitate.
La seconda metà del lavoro discute i risultati e preferisco non addentrarmi troppo, probabilmente qualcuno in questo campo lo potrebbe trovare più interessante.
:smart:

Morale della favola è già tanto che, come allevatore sia arrivato a limitarmi a due sole specie per quella colonia, non penso che sapremo mai in generale se stiamo allevando T. caespitum o T. impurum (o chissà quale specie non definita) ed è già tanto questo risultato! :mrblu:
Perché questo è ottimistico? Perché è invece parecchi mesi che ogni tanto vago nei cataloghi per l'altra colonietta (be' in verità ora sono due) di cui difficilmente saprò mai la specie e dato che trattasi di Leptothorax ( o Temnothorax se preferite, ovvero perdete ogni speranza voi che identificate! :twisted: ), meglio che non dica il numero di candidati possibili e del fatto che ogni volta che le riguardo arrivo a conclusioni diverse...
:wacko:

Re: ID, un caso emblematico: Tetramorium caespitum/impurum

MessaggioInviato: 01/11/2012, 19:42
da Dorylus
Interessantissimo rende benissimo l'idea dell'impossibilità di identificazione tramite foto anzi pure con l'esemplare sotto mano si prendono cantonate !! bisogna essere super esperti e avere pagine e pagine identificative .

Re: ID, un caso emblematico: Tetramorium caespitum/impurum

MessaggioInviato: 16/03/2013, 16:33
da dada
Grazie per aver approfondito questo interessante argomento! Dell'''incubo tassonomico" riguardante il gruppo Tetramorium caespitum/impurum se ne era già parlato diverse volte. Una delle ultime volte qui:
:arrow: http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=38&t=4524#p56207

Re: ID, un caso emblematico: Tetramorium caespitum/impurum

MessaggioInviato: 17/03/2013, 23:42
da entoK
Me la ero persa, mi meravigli sempre per quanto sei enciclopedica! :clap:
Comunque a proposito di identificazioni di regine, se mi sono documentato bene dovrebbe essere abbastanza sbrigativa in Italia: quelle di questo complesso sono nel genere quelle con regine tendenzialmente più grandi 6-8 mm (T. semilaeve, T. meridionale e T. moravicum dovrebbero avere tutte regine sui 5-6 mm e tendono a colonie poliginiche) e classicamente si distingueva T. impurum per essere più montana (resta sempre ovviamente il problema dei vari ceppi prossimi alla cosiddetta "T. caespitum").

Re: ID, un caso emblematico: Tetramorium caespitum/impurum

MessaggioInviato: 26/03/2017, 5:53
da entoK
Grazie, sistemato.