Classificazione tassonomica

Ciao a tutti!
Una premessa...
Come sappiamo ogni essere vivente è classificato dalla scienza della tassonomia. Questo forum è noto si occupa prevalentemente di un pezzettino dell'albero della tassonomia, in particolare della famiglia Formicidae (ovvero le nostre amate formiche).
Come spesso viene ricordato, nella parte più capillare dell'albero tassonomico (non so se questo sia il termine corretto) le formiche vengono classificate come genere (ex Camponotus, Lasius, Formica, ecc ecc) e più sotto ancora la specie (ex niger, flavus e altri per il genere Lasius. vagus, ligniperda e molti altri per Camponotus, ecc ecc).
Come insegnano i vari post di identificazione già la differenza tra generi richiede un occhio allenato...invece l'identificazione della specie corretta richiede molto spesso il parere di un esperto tassonomo e molte volte serve addirittura il microscopio.
Ieri, con dorylus e angelo.cardillo ho fatto una uscita sul monte cornizzolo e, parlando, tra le altre cose delle diverse specie di formiche trovate in giro, mi è venuta spontanea una battuta: "Ma chi riuscirebbe a convincere un alieno che io e george clooney (o brad pitt o altri fate voi) apparteniamo alla stessa specie?"
Tutti noi (l'essere umano) siamo classificati dalla tassonomia come Genere Homo, specie "homo sapiens" sottospecie "homo sapiens sapiens".
La domanda che mi pongo è la seguente: perchè la tassonomia va a contare addirittura i peli per differenziare (ad esempio) specie di formiche estreamente simili tra di loro (Formica picea e Formica lemani si distinguono per il numero di peli nel propodeo, Lasius platythorax e Lasius niger sono forse ancora più simili) e invece per quel che riguarda il genere umano si accontente di mettere in un unico calderone una grnde diversità di caratteristiche fisiche e temporali (la specie Homo sapiens è comparsa 200000 anni fa in africa e da li si è sparsa in tutti i continenti).
A me sembra che ci sia una disparità di trattamento... qual è il fondamento scientifico secondo cui una Lasius niger e una Lasius platythorax o Lasius emarginatus sono più diverse tra di loro rispetto a quanto non siamo diversi io ed un pigmeo o un cinese o uno sherpa o un africano.
La scienza in quanto tale dovrebbe essere universale... ma siamo poi sicuri che un tassonomo marziano vedrebbe il genere umano come una singola specie (anzi... sottospecie)? Io ho i miei dubbi.
Che ne pensate?
tulindo
PS: Mentre scrivevo questo post, mi è venuto un flash sulle citazioni bibliche del buon zambon e mi è venuta in mente la seguente:
Luca 6,41: Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo?
Una premessa...
Come sappiamo ogni essere vivente è classificato dalla scienza della tassonomia. Questo forum è noto si occupa prevalentemente di un pezzettino dell'albero della tassonomia, in particolare della famiglia Formicidae (ovvero le nostre amate formiche).
Come spesso viene ricordato, nella parte più capillare dell'albero tassonomico (non so se questo sia il termine corretto) le formiche vengono classificate come genere (ex Camponotus, Lasius, Formica, ecc ecc) e più sotto ancora la specie (ex niger, flavus e altri per il genere Lasius. vagus, ligniperda e molti altri per Camponotus, ecc ecc).
Come insegnano i vari post di identificazione già la differenza tra generi richiede un occhio allenato...invece l'identificazione della specie corretta richiede molto spesso il parere di un esperto tassonomo e molte volte serve addirittura il microscopio.
Ieri, con dorylus e angelo.cardillo ho fatto una uscita sul monte cornizzolo e, parlando, tra le altre cose delle diverse specie di formiche trovate in giro, mi è venuta spontanea una battuta: "Ma chi riuscirebbe a convincere un alieno che io e george clooney (o brad pitt o altri fate voi) apparteniamo alla stessa specie?"
Tutti noi (l'essere umano) siamo classificati dalla tassonomia come Genere Homo, specie "homo sapiens" sottospecie "homo sapiens sapiens".
La domanda che mi pongo è la seguente: perchè la tassonomia va a contare addirittura i peli per differenziare (ad esempio) specie di formiche estreamente simili tra di loro (Formica picea e Formica lemani si distinguono per il numero di peli nel propodeo, Lasius platythorax e Lasius niger sono forse ancora più simili) e invece per quel che riguarda il genere umano si accontente di mettere in un unico calderone una grnde diversità di caratteristiche fisiche e temporali (la specie Homo sapiens è comparsa 200000 anni fa in africa e da li si è sparsa in tutti i continenti).
A me sembra che ci sia una disparità di trattamento... qual è il fondamento scientifico secondo cui una Lasius niger e una Lasius platythorax o Lasius emarginatus sono più diverse tra di loro rispetto a quanto non siamo diversi io ed un pigmeo o un cinese o uno sherpa o un africano.
La scienza in quanto tale dovrebbe essere universale... ma siamo poi sicuri che un tassonomo marziano vedrebbe il genere umano come una singola specie (anzi... sottospecie)? Io ho i miei dubbi.
Che ne pensate?
tulindo
PS: Mentre scrivevo questo post, mi è venuto un flash sulle citazioni bibliche del buon zambon e mi è venuta in mente la seguente:
Luca 6,41: Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo?