il recente topic sulla memoria delle formiche
Le formiche hanno la memoria corta? mi ha invogliato a riportare un paio di pagine di questo libro riguardanti l'evoluzione nel tempo della colonia.
Le colonie di formiche mietitrici della Gordon racchiudono un altro mistero. Capiamo come interazioni locali portino a soluzioni globali di problemi, però non abbiamo ancora una risposta alla domanda su come le colonie si sviluppino nel tempo. Questa è una di quelle domande scientifiche che a quasi nessuno è venuto in mente di porre, in quanto il fenomeno è rimasto ignorato. E' quel fenomeno è stato ignorato in quanto si è sempre pensato alle formiche - e le si è osservate - usando la scala sbagliata. Fino a tempi recenti, gli entomologi studiavano il comportamento delle colonie per tempi molto brevi, osservando un dato nido per giorni o al massimo mesi e passando poi al nido successivo. Ma le colonie di successo possono vivere anche quindici anni - il periodo di fertilità di una formica regina, la cui morte corrisponde anche alla morte della colonia. Gli entomologi osservavano le colonie nella scala delle settimane o dei mesi. Ma per capire come le colonie si sviluppino è necessario lavorare nella scala dei decenni.
A metà degli anni Ottanta del secolo scorso, nell'ambito delle sue prime ricerche sul campo, in Arizona, la Gordon intraprese uno studio azzardato, poi rivelatosi molto importante: decise di seguire per anni colonie singole, dalla loro nascita fino alla morte quindicennale. Dopo circa cinque anni di questo progetto, rischioso per la quantità di tempo richiesta, cominciarono ad arrivare i primi risultati, che si rivelarono affascinanti. Come la ripresa accelerata di un rampicante che nel giro di pochi secondi s'impadronisce di un muro, la ricerca della Gordon trasformò il modo in cui pensiamo alle formiche modificando la scala temporale attraverso cui le percepiamo. Vide che lungo quindici anni le colonie attraversavano chiari periodi di infanzia, adolescenza e maturità. <<Non avevo mai pensato ne letto niente al riguardo, e va anche detto che senza dati a lungo termine i ricercatori non sapevano neanche quanto fossero in effetti vecchie le loro colonie>>, dice oggi. <<Così è stato solo quando mi sono messa a osservare le stesse colonie per anni, che ho potuto vedere come le colonie più giovani fossero anche le più attive>>. Proseguendo nelle sue osservazioni, emerse un certo numero di differenze tra colonie di età differenti, differenze che ricordavano altri cicli di sviluppo nel regno animale.
Per dirne una, le colonie più giovani sono anche più volubili. <<Ho fatto esperimenti simulando i tipi di cambiamenti ambientali che di solito sperimenta una colonia>>, dice, <<per esempio un cambiamento riguardante la disponibilità di cibo. Con colonie più anziane, ripetendo lo stesso esperimento ottengo sempre la stessa risposta, settimana dopo settimana. A quello stesso esperimento, le colonie giovani rispondono una settimana in un modo e l'altra in un altro modo, sono cioè più sensibili alle sfumature delle situazioni>>.
<<Come gli adolescenti>>, dico io ridendo.
<<Forse...E l'altra cosa che può ricordare gli adolescenti è il diverso modo in cui colonie vecchie e giovani si relazionano con i loro vicini. Formiche appartenenti a colonie vicine si incontrano quando le procacciatrici di cibo provenienti dalle due colonie occupano lo stesso spazio di ricerca. Se un giorno due vicini appartenenti a colonie anziane si incontrano, è probabile che il giorno seguente prenderanno direzioni diverse per evitare grane. Le formiche appartenenti a colonie più giovani sono molto più tenaci e aggressive. Così, se un giorno incontrano un vicino di colonia, il giorno dopo torneranno comunque nello stesso posto, anche a costo di rischiare il combattimento>>.
Già così, i cicli di sviluppo delle colonie appaiono degni della massima considerazione, ma c'è di più: la colonia nel suo complesso si sviluppa e si adatta lungo un periodo di quindici anni, ma le formiche che la costituiscono vivono non più di dodici mesi. [...] Col tempo, la colonia diventa via via più stabile e meno irrequieta, anche se la sua popolazione si rinnova ogni anno. Com'è possibile che l'intero sviluppi un ciclo vitale, quando le singole parti hanno vita così breve?