Lo so che sono un po' in ritardo ma sono sempre in arretrato a caricare il materiale: metto un po' di foto dell'ultima manifestazione.
Le specie esposte in questa edizione erano molte, senza contare le mini-colonie e le regine fondanti nelle provette cedute dal banco delle regine, c'erano in ordine da destra a sinistra le seguenti colonie in esposizione:
- Tetramorium cf. caespitum,
- Pheidole pallidula,
- Polyergus rufescens (con molte ausiliarie di Serviformica),
- Camponotus nylanderi,
- Formica cunicolaria,
- Camponotus vagus,
- Temnothorax unifasciatus,
- Aphaenogaster subterranea,
- Camponotus aethiops,
- Formica sanguinea,
- Crematogaster scutellaris,
- Messor capitatus.
La metà sinistra del nostro banco espositivo con alcuni formicai e chi è sempre disponibile a dare le spiegazioni ai visitatori.
La parte centrale del nostro banco in cui compare un terrario con doppio nido di specie terricola (
Aphaenogaster subterranea) e di specie arboricola (
Temnothorax unifasciatus) studiato per la convivenza in tolleranza, grazie alla ridotta territorialità delle prime e all'estrema capacità di rifugiarsi delle seconde.
Dall'altra parte, la metà destra del nostro banco vista dal lato visitatore, dove, come si può notare vi è fervente attività al banco delle regine in fondo, anche in mancanza del celeberrimo "arringatore di folle".
Il degno sostituto con il formicaio della colonia da migliaia di operaie ceduta da un nostro utente di vecchia data.
Famigerate
Tetramoriom cf. caespitum formichine tra le più prolifiche e meglio adattabili agli ambienti antropizzati!
Il dietro le quinte con un po' della vecchia guardia della moderazione, mentre in primo piano il microscopio usb è puntato sulla regina di una colonia di
Camponotus nylanderi.
Infatti, fra le nuove colonie esposte quest'anno, spicca un bel formicaio con poco più di un centinaio di
Camponotus nylanderi (colonia al terzo anno) che promettono molto bene essendo nelle giuste mani.
Si vedevano già delle operaie maggiori dai colori ben accesi, mentre la regina è nascosta nelle stanze inferiori dove purtroppo non sono riuscito ad eliminare i riflessi.
Un'altra visione appena più ampia, anche se non sono riuscito a riprendere una larvona che se non ricordo male aveva sembianze enormi quasi da alato (nel caso l'allevatore confermerà, perché potrei facilmente sbagliare).
Colonia al quarto anno di
Camponotus vagus nel nido in legno reso famoso da una precedente colonia oltremodo cresciuta e di cui si era, in passato, ampiamente discusso.
Da notare che l'illuminazione della lampada puntata sul nido ha creato un fuggi fuggi generale dalla zona centrale, dove più batteva la luce e le operaie si sono ammassate nelle zone periferiche ammassandosi: come viene mostrato in questa foto dell'angolo inferiore destro del nido.
L'arena sempre brulicante di aggressive
Camponotus vagus in attesa delle prede da portare nel nido.
La famosa colonia decennale di
Messor capitatus che viene presentata ogni anno.
Particolare nella zona destra del nido dove si notano bene alcune pupe fra la moltitudine di operaie che affollano i cunicoli.
Spaziando la visione verso il centro: sempre una piccola porzione del nido a due facce, nel lato rivolto al pubblico.
Un particolare del brulichio nel centro del nido in cui si possono notare varie alate che scivolano freneticamente nei cunicoli inferiori, anche se ogni tanto si trovavano anche nelle camere in superficie, scavate nella sabbia lasciata in arena.
Anche se salivano in rari casi, alate ed alati in superficie erano prontamente presi dal nostro "pluriesperto nel maneggiamento della fauna" (non nominerò il curriculum di specie terracquee che alleva, semplicemente perché temo sia sconfinato e di certo non si limita alla mirmecofauna
) e mostrati ai visitatori per descriverne il dimorfismo sessuale.
L'uditorio è sempre piuttosto attento e partecipe come in questo caso...
...in altri casi chi ha visitato è stato FIN TROPPO partecipe e quindi eviteremo di nominare gli incubi che sono sorti a qualcuno dopo che alcuni visitatori ci avevano scambiato per il "banco delle sperimentazioni alimentari"; ricordiamo ancora una volta che, come ben noto, formicarium nulla ha a che fare con tale banco che ad Entomodena è sempre situato agli antipodi rispetto a noi!
Fatti e persone sono volutamente tacitati così a mo' di mirmequiz umano...