Re: Ecologia delle popolazioni alloctone invasive

La domanda riguarda i Formicidae, l'entomologia in generale o tutta la zoologia? Dato che parli di parabiosi e lestobiosi ritengo che probabilmente ti vuoi riferire al caso particolare delle formiche, ma se non è così mi correggerai. Diventa però in questo caso una domanda la cui risposta sarebbe molto molto ambiziosa e, in definitiva, difficile da rispondere in modo esaustivo. Sono anche curioso di vedere che risposta arriverà dai colleghi del FEI.
Per le formiche più o meno credo che la risposta ti sia già stata data quando si parlava di un ipotetico parassitismo del Lasius neglectus: i Formicidae altamente invasivi che si diffondono prepotentemente in maniera alloctona hanno probabilmente la necessità di non essere legati biologicamente ad altre specie in rapporto stretto e univoco (o biunivoco). Significherebbe altrimenti subordinare la loro invasività ad altre specie e all'invasività stessa di queste. Sarebbe quindi una grossa "limitazione". Ciò non significa che una specie invasiva non può essere trovata in stretto rapporto con un'altra, piuttosto che questi rapporti non dovrebbero essere strettamente indispensabili.
Facendo mente locale infatti non mi vengono in mente specie di formiche altamente invasive per le quali sono indispensabili il parassitismo sociale, la dulosi, l'inquilinismo, la parabiosi o la lestobiosi. Mi è subito saltata in mente la lestobiosi di alcune Solenopsis (credo che parlando di lestobiosi con le formiche la correlazione logica con Solenopsis sia abbastanza scontata e inevitabile), ma innanzitutto non si tratta di "quelle" Solenopsis, ma di specie più... modeste; poi anche nelle Solenopsis lestobiotiche (prendiamo la fugax come esempio) questo comportamento non è indispensabile. Solenopis fugax si può trovare anche con nidi perfettamente isolati e autonomi praticamente dappertutto. Troverai i loro nidi un po' ovunque e le operaie a foraggiare tranquillamente da sole anche se con abitudini un po' ipogee.
In generale quindi vedo l'opera di un Formicidae alloctono più distruttiva che costruttiva (per non dire mai costruttiva) nell'ecologia della fauna mirmecologica di un luogo. Potrebbe sfuggirmi qualche singolo esempio in cui la sua presenza favorisce (direttamente o indirettamente) un'altra singola specie di formiche, ma non è certo il favorire una singola specie (e danneggiare tutte le altre), ovviamente, che si può ritenere costruttivo e auspicabile per una mirmecofauna locale. Queste due specie sarebbero più che altro co-aguzzini!
Per quanto riguarda la predilezione delle specie alloctone per gli ambienti già "disturbati" e antropizzati... già ampiamente discusso, trattato, appurato, sottoscritto e confermato. E del resto i motivi sono abbastanza intuitivi e un appoggio a ciò viene dal fatto che le specie invasive non erano invasive e non invadevano prima che l'uomo iniziasse la sua mirabile opera. Hanno iniziato a rompere le scatole grazie all'uomo sia perché sfruttano la sua funzione di "carrier" per superare le barriere geografiche, sia perché trovano i sui luoghi abitati più favorevoli e già spianati per un'infestazione.
Per le formiche più o meno credo che la risposta ti sia già stata data quando si parlava di un ipotetico parassitismo del Lasius neglectus: i Formicidae altamente invasivi che si diffondono prepotentemente in maniera alloctona hanno probabilmente la necessità di non essere legati biologicamente ad altre specie in rapporto stretto e univoco (o biunivoco). Significherebbe altrimenti subordinare la loro invasività ad altre specie e all'invasività stessa di queste. Sarebbe quindi una grossa "limitazione". Ciò non significa che una specie invasiva non può essere trovata in stretto rapporto con un'altra, piuttosto che questi rapporti non dovrebbero essere strettamente indispensabili.
Facendo mente locale infatti non mi vengono in mente specie di formiche altamente invasive per le quali sono indispensabili il parassitismo sociale, la dulosi, l'inquilinismo, la parabiosi o la lestobiosi. Mi è subito saltata in mente la lestobiosi di alcune Solenopsis (credo che parlando di lestobiosi con le formiche la correlazione logica con Solenopsis sia abbastanza scontata e inevitabile), ma innanzitutto non si tratta di "quelle" Solenopsis, ma di specie più... modeste; poi anche nelle Solenopsis lestobiotiche (prendiamo la fugax come esempio) questo comportamento non è indispensabile. Solenopis fugax si può trovare anche con nidi perfettamente isolati e autonomi praticamente dappertutto. Troverai i loro nidi un po' ovunque e le operaie a foraggiare tranquillamente da sole anche se con abitudini un po' ipogee.
In generale quindi vedo l'opera di un Formicidae alloctono più distruttiva che costruttiva (per non dire mai costruttiva) nell'ecologia della fauna mirmecologica di un luogo. Potrebbe sfuggirmi qualche singolo esempio in cui la sua presenza favorisce (direttamente o indirettamente) un'altra singola specie di formiche, ma non è certo il favorire una singola specie (e danneggiare tutte le altre), ovviamente, che si può ritenere costruttivo e auspicabile per una mirmecofauna locale. Queste due specie sarebbero più che altro co-aguzzini!
Per quanto riguarda la predilezione delle specie alloctone per gli ambienti già "disturbati" e antropizzati... già ampiamente discusso, trattato, appurato, sottoscritto e confermato. E del resto i motivi sono abbastanza intuitivi e un appoggio a ciò viene dal fatto che le specie invasive non erano invasive e non invadevano prima che l'uomo iniziasse la sua mirabile opera. Hanno iniziato a rompere le scatole grazie all'uomo sia perché sfruttano la sua funzione di "carrier" per superare le barriere geografiche, sia perché trovano i sui luoghi abitati più favorevoli e già spianati per un'infestazione.