formicarium.it

Ciao a tutti,
per i più esperti di me avrei qualche curiosità sulla mia bella colonietta di Camponotus vagus, che ad oggi conta 50-60 operaie.
In particolare da qualche giorno sono nate finalmente 2 operaie major, però in alcuni forum avevo letto che la loro funzione principale, grazie alle mandibole più sviluppate, era quella di uccidere insetti con una cuticola più spessa. Nel mio caso invece, inserendo insetti in arena, non fanno quasi nulla, ma lasciano procacciare le altre operaie. Quindi mi chiedo quale sia la loro funzione?
Spesso mi capita anche di osservare un comportamento strano: ovvero le operaie si insediano agli angoli dell'arena, a volte anche portando le pupe...Mentre le operaie medie si dispongono in fila parallela.. A voi è mai capitato?


Per ultimo, un problema che ho cercato inutilmente di evitare. Tempo fa avevo inserito una larva di Tenebrio molitor in arena, larva che è stata accuratamente immagazzinata in una delle ultime camere in fondo del formicaio (quindi ahime irremovibile). Nel frattempo però la larva si è impupata ed ora decomposta, con la comparsa di simpatiche larve che infestano la camera. Cosa mi suggerite di fare ? Può essere pericoloso?

Grazie a tutti

Questo dipende sa specie a specie, nelle vagusche, che sono formiche abbastanza aggressive, le major escono quando vengono richiamate dalle operaie, in specie come Camponotus nylanderi, le major fungono da replete (si riempono di cibo per poi offrirlo alle altre operaie in caso di necessità), controlla il loro gastro... controlla bene cosa fanno, prova a nutrire la colonietta con un insetto semi vivo e vedi se queste major intervengono .
Riguardo alla comparsa di queste larve, in teoria le operaie dovrebbero riuscire ad ucciderle, altrimenti aspetta, se le larve muoiono bene (attento alla formazione di muffe ecc...) sennò sarai costretto a rimuoverle, se però non ci riesci lasciale stare, le vagus sono formiche abbastanza grandi, delle larvette non dovrebbero creare particolari problemi.

Integro la risposta: le major sovente restano nel nido fino a che non sono “mature”, cioè hanno raggiunto una certa età. Nella prima fase si occupano come detto della covata, poi, pian piano, cominciano a occuparsi degli affari esterni, ma questo lo fanno anche le operaie più piccole, solo che noi ci badiamo meno!
Le major sono più efficienti in combattimento, ma non hanno il monopolio della difesa e della caccia.

Quanto alle "larvette”, dipende da cosa sono: se fossero mangiabili forse le avrebbero già predate, ma potrebbero aver assunto l'odore del nido e andarsene in giro a far danni indisturbate.
E' un problema, ma non puoi farci assolutamente nulla per ora... salvo far tesoro dell'insegnamento...

Grazie della precisazione Gianni ce ne sono di cose ce ancora non so sui Camponotini, col tempo spero di poter scoprirne sempre di più!
Del resto spero di aver dato una risposta coerente.

Grazie ad entrambe per la risposta. Riguardo alle operaie medie-major in effetti, le vedo sempre intente ad emettere cibo per trofolassi, quindi credo sia questo il loro scopo o per lo meno nel mio formicaio, infatti in caso di somministrazione di drosophile,larve o altri insetti non fanno nulla.

Ciao!

Ho una situazione simile, tra l'altro con stesso identico nido e stessa specie.
La colonia ha portato all'interno del formicaio una camola della farina che pian piano si sta decomponendo: non hanno nessuna voglia di portarla all'esterno, cosa che mi lascia perplesso considerato l'accuratezza con la quale trattano il proprio nido. Come soluzione avevo pensato di fornire del materiale scavabile o comunque un qualcosa con il quale riescano a 'ricoprire' la falla. Non sono ancora arrivato a questo tuo livello, ma comunque la situazione non sembra essere delle migliori.

Io credo che il problema principale sia che questa specie è solita nidificare nel legno, dove l'umidità è trattenuta diversamente. Ti darei due consigli:
1) fornisci materiale con il quale possano coprire lo sporco, magari ghiaia per acquari ne troppo fine ne troppo grossa, qualche millimetro di diametro (1-3 mm);
2) svuota il serbatoio d'acqua (puoi usare una flebo, che con la siringa ti permette di entrare dal foro di inserimento dell'acqua; sfrutta il principio dei vasi comunicanti) e fornisci una bella provetta d'acqua in arena.