Considerazioni sulla demografia delle colonie
Inviato: 16/12/2012, 14:27
Vedo spesso citate nei diari delle conte di operaie e annotazioni o considerazioni sullo sviluppo delle colonie e volevo condividere qualche considerazione.
Visto il periodo di relativa stasi ho avuto tutto il tempo di riguardare i diari ed estrarre qualche dato interessante e tirare le somme sullo sviluppo delle colonie. Generalmente quando si consultano saltuariamente i diari, queste informazioni tendono a passare più inosservate e raramente ci si fa caso.
Considerato che spesso annotare dei numeri nei diari non rende molto visibile come avvengono i mutamenti, ho deciso, perciò, di aggregare tutte le informazioni sotto forma di grafici più immediatamente comprensibili.
Ovviamente metto quelli che possono essere presi semplicemente come due esempi e chiunque può prendere spunto e fare cose simili se ha annotazioni abbastanza precise (anzi sicuramente non è nulla di nuovo o eccezionale ed è già stato fatto vedere da altri in passato).
I grafico - fondazione estiva
Il primo è l'andamento demografico della colonia più vecchia (si fa per dire) che sto tenendo: cioè delle Tetramorium cf. caespitum che hanno fondato quasi 6 mesi fa.
Premetto che alcune (poche, ma necessarie a rendere coerenti le variazioni nelle categorie) conte sono interpolate da altre, più precisamente i dati del primo mese non sono molto affidabili, quindi non prendete gli andamenti troppo per certi.
In realtà l'interpretazione va fatta tenendo ben presenti anche i limiti del grafico: cioè che le curve non sono "intelligenti" e che possono rendere in ritardo e meno nette le variazioni, considerato che i dati non sono ovviamente giornalieri (inoltre in principio c'è sempre un'incertezza, benché minima, pure nelle conte). Un esempio, l'andamento delle operaie nella parte più recente in realtà non dovrebbe essere così crescente, ma probabilmente quasi piatto almeno nell'ultimo mese: a causa delle temperature basse presumo si siano schiuse ben poche pupe. Ovviamente così non appare, perché non pensavo ce l'avrei più fatta a contarle e invece ci riuscì solo per caso, dopo molto tempo che non lo facevo, un giorno in cui si erano sparpagliate e muovevano molto lentamente.
Veniamo alle osservazioni, la prima cosa che salta a colpo d'occhio, come molti sanno, è che sono formiche dallo sviluppo rapido (anche perché fondano a inizio estate): nella seconda settimana schiudono le uova, nella terza le larve sono impupate ed entro la fine della quarta ci son già una decina di operaie di prima generazione! Si può notare che la regina ha fatto la seconda deposizione circa in concomitanza dell'impupamento delle larve di prima generazione e lo sviluppo di queste seconde sembra un po' più lento e distribuito (alcune larve hanno ritardato il passaggio a pupa). Questo potrebbe forse indicare il passaggio dall'alimentazione dipendente dalla regina, ai primi timidi tentativi d'integrare con cibo esterno e sarebbe ipotizzabile che la regina cominci a richiedere risorse invece di fornirne. La tendenza di crescita è interessante perché non è affatto esponenziale come si potrebbe semplicisticamente pensare (ci sono state anche leggere regressioni per poche morti, in natura ciò probabilmente potrebbe pure avere peso maggiore). La seconda generazione di operaie, si aggiunge a poco più di un mese di distanza dalle prime, lo stesso sembra ripetersi dopo con cadenza analoga per la terza. Oltre probabilmente la bassa frequenza dei dati ne fa perdere una successiva, quindi probabilmente il numero di operaie tende ad aumentare a ondate almeno nelle prime fasi; forse alla lunga i periodi di stasi si sfumano gradualmente, ma non si può dire, date che le ultime rilevazioni sono troppo distanti e poche.
Interpretando le annotazioni che ho tenuto (a cui rimando nel caso interessi fare considerazioni più approfondite), devono esserci state almeno altre 2-3 deposizioni prima che il freddo le interrompesse.
Riassumendo, si può presumere che Tetramorium sp. fondando a inizio estate, riesca a fare 5-6 deposizioni e sviluppare all'incirca 4 generazioni di operaie prima della diapausa invernale (in assenza dell'abbassamento di temperatura presumibilmente continuano con lo stesso ritmo). I tempi di sviluppo sono all'incirca i seguenti: uova 11-13 giorni, larva 7-14 giorni, pupa 10-22 giorni, operaia 100 giorni al minimo di vita in prima generazione (queste una dopo l'altra credo siano ormai morte quasi tutte).
Il fatto che quasi tutti i grafici s'interrompano appena passata circa quota 25, è per le ovvie difficoltà di riuscire a distinguere e contare la covata, non appena il numero di operaie raggiunge quell'ordine di grandezza. Non a caso in seguito, sono riuscito solo a tenere il conto delle operaie e pure raramente, anche perché già per prendere un dato ci vuole pazienza e richiede solitamente di rifare la conta più volte, a causa dei loro movimenti rapidi (tra l'altro non sono nemmeno formiche veloci). Se qualcuno si starà chiedendo come è possibile contarle con precisione e se c'è un qualche metodo: mi spiace deludere ma si deve proprio fare la conta a occhio (meglio se per multipli in modo da essere più svelti di loro a spostarsi)!
Anzi mi son chiesto più volte, pure io, se ci fosse un modo più sicuro ed efficace, come fotografare, ma con scarsissimi risultati: in quel caso non si riesce comunque a prenderle tutte insieme a fuoco (se va bene che non siano sovrapposte), anzi a volte serve più di una foto se sono sparse (il caso più adatto a contare) e a quel punto, fra i due istanti, possono comunque essersi spostate rendendo vano e impreciso il tutto.
In pratica già da quando la colonia arriva a 30 è molto arduo contare perfino le operaie e praticamente impossibile distinguere nella covata: ben prima diventa impossibile soprattutto contare con certezza cose piccole come uova o larvette, per questo dicevo che ho talvolta interpolato i dati in base agli stadi successivi per fare tornare i conti.
Ovvio che queste considerazioni valgono limitatamente a questo genere o come regola generale è tanto peggio per formiche piccole e veloci; nel caso di formiche più grosse o nel caso siano molto rallentate e sparse (almeno le operaie, ancora meglio se pure la covata) probabilmente si può fare di meglio a contare, soprattutto nel caso delle operaie.
Per questo motivo, molto spesso credo nei diari si mettano delle stime, più che delle conte precise... Ovviamente sarei ben felice di essere smentito, se ci fosse chi riesce a contare con un'incertezza minima svariate decine di operaie.
II grafico - fondazione autunnale
Il secondo grafico che metto copre un periodo di sviluppo più ridotto, ma è forse più interessante, sia perché essendo che avevo l'esperienza della precedente colonia, ho cercato di essere più attento a prendere i dati al momento giusto, sia perché lo sviluppo in questo caso è stato rimandato dal periodo e manca ancora l'esplosione demografica. Infatti si riferisce alla colonia di Lasius emarginatus la cui regina ha fondato più tardi (e ha perso un ulteriore mese rimangiandosi la prima deposizione, come le altre 3 sorelle*; se volete leggere). Questa è quindi arrivata alla diapausa con solo una generazione di operaie e sarà interessante vedere cosa accade a bozzoli e larve in questi mesi o come accelereranno in primavera.
Alcune osservazioni precedenti sembrano ripetersi: si nota ancora l'ultima deposizione in corrispondenza dell'impupamento e si riconoscono due generazioni successive di larve (ovviamente riconducibili solo alle ultime due deposizioni, la prima è stata infatti mangiata).
Prestando attenzione si può perfino intuire che parte delle uova e anche se poche, pure delle larve (si veda il secondo picco quanto cala senza che aumentino tanto i bozzoli ) non arriva allo stadio successivo e soprattutto per le uova è in realtà la maggior parte a non svilupparsi.
Seppure sempre entro certi limiti, a differenza di prima, i dati di uova e larve sono abbastanza precisi (ho interpolato pochissimi dati e i conti tornavano confermati subito al giro seguente): solo le prime due deposizioni non sono precise all'unità, le uova della terza sono effettivamente state contate da una macrofoto e quindi ho la certezza che sia stata così ridotta. Può essere utile riportare che la fine della deposizione corrisponde presumibilmente a metà ottobre, quindi questo indicherebbe all'incirca l'inizio del periodo di diapausa della regina, che ricordo è stata tenuta a temperature domestiche per un altro mese prima dell'ibernazione. Quindi appare chiaro sia un ciclo biologico necessario per L. emarginatus e forse non deporrebbe nemmeno in caso di un eventuale riscaldamento forzato.
Riassumendo, per queste sono anche stato più attento a controllare i tempi di sviluppo (e ho notato che accelerano parecchio variando di 10°C le temperature o al contrario col freddo): uova 22 giorni, larva 31 giorni (intorno ai 21°C, meno di 16 giorni nel picco a 34°C, invece 43 giorni fra i 20-15°C), bozzolo 23 giorni, le operaie sono ovviamente tutte in salute essendo ancora relativamente giovani e al fresco.
* A proposito, ignoro al momento chi abbia le altre 3 sorelle che avevo ceduto al "Banco delle regine", nel caso qualcuno le avesse ricevute (con la provetta originaria etichettata col riferimento al mio nome-utente) e allevate sarebbe forse curioso fare paragoni..
Considerazioni finali
Concludendo, consiglio di fare statistiche simili a chiunque abbia una regina in fondazione, soprattutto visto che tra le fondazioni autunnali e quelle che fonderanno a primavera, ora è il periodo giusto per partire bene da zero con le annotazioni e farle precise.
Secondo me sarebbero molto interessanti questo genere di dati ed eventualmente provare a confrontarli fra situazioni diverse (ricordate quanto influisce la già citata temperatura ) e soprattutto fra specie diverse (così magari si ha qualche dato da aggiungere alle schede di allevamento). Anzi spero che se c'è qualcuno che abbia già fatto qualcosa di simile lo possa condividere pure qui (se avete dei grafici non esitate a intervenire per metterli).
Fate attenzione solo nel caso abbiate colonie di specie delicate e particolarmente stressabili, perché le operazioni di conta soprattutto se volete essere precisi con la covata (con le operaie date le dimensioni e forma è più facile), possono richiedere una forte illuminazione e qualche vibrazione. Molto dipende dalla specie se si fa con cautela le Lasius nemmeno si muovono, invece erano molto suscettibili a vibrazioni e luce le Tetramorium, ma nonostante le controllassi spesso non ne hanno certo sofferto. Io personalmente non mi sono fatto troppi scrupoli nemmeno nei primi periodi di fondazione, perché non penso ne patissero, se si fanno le cose rapidamente (anzi quando le 4 regine di Lasius si erano rimangiate le uova ero via da 10 giorni), e comunque tendo ad essere dell'idea che se devo tenere qualcosa per non osservarlo, allora tanto vale che lo lasci nel suo ambiente. Però capisco se altri avessero un atteggiamento diverso, quindi che ciascuno si regoli in base a come preferisce.
Visto il periodo di relativa stasi ho avuto tutto il tempo di riguardare i diari ed estrarre qualche dato interessante e tirare le somme sullo sviluppo delle colonie. Generalmente quando si consultano saltuariamente i diari, queste informazioni tendono a passare più inosservate e raramente ci si fa caso.
Considerato che spesso annotare dei numeri nei diari non rende molto visibile come avvengono i mutamenti, ho deciso, perciò, di aggregare tutte le informazioni sotto forma di grafici più immediatamente comprensibili.
Ovviamente metto quelli che possono essere presi semplicemente come due esempi e chiunque può prendere spunto e fare cose simili se ha annotazioni abbastanza precise (anzi sicuramente non è nulla di nuovo o eccezionale ed è già stato fatto vedere da altri in passato).
I grafico - fondazione estiva
Il primo è l'andamento demografico della colonia più vecchia (si fa per dire) che sto tenendo: cioè delle Tetramorium cf. caespitum che hanno fondato quasi 6 mesi fa.
Premetto che alcune (poche, ma necessarie a rendere coerenti le variazioni nelle categorie) conte sono interpolate da altre, più precisamente i dati del primo mese non sono molto affidabili, quindi non prendete gli andamenti troppo per certi.
In realtà l'interpretazione va fatta tenendo ben presenti anche i limiti del grafico: cioè che le curve non sono "intelligenti" e che possono rendere in ritardo e meno nette le variazioni, considerato che i dati non sono ovviamente giornalieri (inoltre in principio c'è sempre un'incertezza, benché minima, pure nelle conte). Un esempio, l'andamento delle operaie nella parte più recente in realtà non dovrebbe essere così crescente, ma probabilmente quasi piatto almeno nell'ultimo mese: a causa delle temperature basse presumo si siano schiuse ben poche pupe. Ovviamente così non appare, perché non pensavo ce l'avrei più fatta a contarle e invece ci riuscì solo per caso, dopo molto tempo che non lo facevo, un giorno in cui si erano sparpagliate e muovevano molto lentamente.
Veniamo alle osservazioni, la prima cosa che salta a colpo d'occhio, come molti sanno, è che sono formiche dallo sviluppo rapido (anche perché fondano a inizio estate): nella seconda settimana schiudono le uova, nella terza le larve sono impupate ed entro la fine della quarta ci son già una decina di operaie di prima generazione! Si può notare che la regina ha fatto la seconda deposizione circa in concomitanza dell'impupamento delle larve di prima generazione e lo sviluppo di queste seconde sembra un po' più lento e distribuito (alcune larve hanno ritardato il passaggio a pupa). Questo potrebbe forse indicare il passaggio dall'alimentazione dipendente dalla regina, ai primi timidi tentativi d'integrare con cibo esterno e sarebbe ipotizzabile che la regina cominci a richiedere risorse invece di fornirne. La tendenza di crescita è interessante perché non è affatto esponenziale come si potrebbe semplicisticamente pensare (ci sono state anche leggere regressioni per poche morti, in natura ciò probabilmente potrebbe pure avere peso maggiore). La seconda generazione di operaie, si aggiunge a poco più di un mese di distanza dalle prime, lo stesso sembra ripetersi dopo con cadenza analoga per la terza. Oltre probabilmente la bassa frequenza dei dati ne fa perdere una successiva, quindi probabilmente il numero di operaie tende ad aumentare a ondate almeno nelle prime fasi; forse alla lunga i periodi di stasi si sfumano gradualmente, ma non si può dire, date che le ultime rilevazioni sono troppo distanti e poche.
Interpretando le annotazioni che ho tenuto (a cui rimando nel caso interessi fare considerazioni più approfondite), devono esserci state almeno altre 2-3 deposizioni prima che il freddo le interrompesse.
Riassumendo, si può presumere che Tetramorium sp. fondando a inizio estate, riesca a fare 5-6 deposizioni e sviluppare all'incirca 4 generazioni di operaie prima della diapausa invernale (in assenza dell'abbassamento di temperatura presumibilmente continuano con lo stesso ritmo). I tempi di sviluppo sono all'incirca i seguenti: uova 11-13 giorni, larva 7-14 giorni, pupa 10-22 giorni, operaia 100 giorni al minimo di vita in prima generazione (queste una dopo l'altra credo siano ormai morte quasi tutte).
Il fatto che quasi tutti i grafici s'interrompano appena passata circa quota 25, è per le ovvie difficoltà di riuscire a distinguere e contare la covata, non appena il numero di operaie raggiunge quell'ordine di grandezza. Non a caso in seguito, sono riuscito solo a tenere il conto delle operaie e pure raramente, anche perché già per prendere un dato ci vuole pazienza e richiede solitamente di rifare la conta più volte, a causa dei loro movimenti rapidi (tra l'altro non sono nemmeno formiche veloci). Se qualcuno si starà chiedendo come è possibile contarle con precisione e se c'è un qualche metodo: mi spiace deludere ma si deve proprio fare la conta a occhio (meglio se per multipli in modo da essere più svelti di loro a spostarsi)!
Anzi mi son chiesto più volte, pure io, se ci fosse un modo più sicuro ed efficace, come fotografare, ma con scarsissimi risultati: in quel caso non si riesce comunque a prenderle tutte insieme a fuoco (se va bene che non siano sovrapposte), anzi a volte serve più di una foto se sono sparse (il caso più adatto a contare) e a quel punto, fra i due istanti, possono comunque essersi spostate rendendo vano e impreciso il tutto.
In pratica già da quando la colonia arriva a 30 è molto arduo contare perfino le operaie e praticamente impossibile distinguere nella covata: ben prima diventa impossibile soprattutto contare con certezza cose piccole come uova o larvette, per questo dicevo che ho talvolta interpolato i dati in base agli stadi successivi per fare tornare i conti.
Ovvio che queste considerazioni valgono limitatamente a questo genere o come regola generale è tanto peggio per formiche piccole e veloci; nel caso di formiche più grosse o nel caso siano molto rallentate e sparse (almeno le operaie, ancora meglio se pure la covata) probabilmente si può fare di meglio a contare, soprattutto nel caso delle operaie.
Per questo motivo, molto spesso credo nei diari si mettano delle stime, più che delle conte precise... Ovviamente sarei ben felice di essere smentito, se ci fosse chi riesce a contare con un'incertezza minima svariate decine di operaie.
II grafico - fondazione autunnale
Il secondo grafico che metto copre un periodo di sviluppo più ridotto, ma è forse più interessante, sia perché essendo che avevo l'esperienza della precedente colonia, ho cercato di essere più attento a prendere i dati al momento giusto, sia perché lo sviluppo in questo caso è stato rimandato dal periodo e manca ancora l'esplosione demografica. Infatti si riferisce alla colonia di Lasius emarginatus la cui regina ha fondato più tardi (e ha perso un ulteriore mese rimangiandosi la prima deposizione, come le altre 3 sorelle*; se volete leggere). Questa è quindi arrivata alla diapausa con solo una generazione di operaie e sarà interessante vedere cosa accade a bozzoli e larve in questi mesi o come accelereranno in primavera.
Alcune osservazioni precedenti sembrano ripetersi: si nota ancora l'ultima deposizione in corrispondenza dell'impupamento e si riconoscono due generazioni successive di larve (ovviamente riconducibili solo alle ultime due deposizioni, la prima è stata infatti mangiata).
Prestando attenzione si può perfino intuire che parte delle uova e anche se poche, pure delle larve (si veda il secondo picco quanto cala senza che aumentino tanto i bozzoli ) non arriva allo stadio successivo e soprattutto per le uova è in realtà la maggior parte a non svilupparsi.
Seppure sempre entro certi limiti, a differenza di prima, i dati di uova e larve sono abbastanza precisi (ho interpolato pochissimi dati e i conti tornavano confermati subito al giro seguente): solo le prime due deposizioni non sono precise all'unità, le uova della terza sono effettivamente state contate da una macrofoto e quindi ho la certezza che sia stata così ridotta. Può essere utile riportare che la fine della deposizione corrisponde presumibilmente a metà ottobre, quindi questo indicherebbe all'incirca l'inizio del periodo di diapausa della regina, che ricordo è stata tenuta a temperature domestiche per un altro mese prima dell'ibernazione. Quindi appare chiaro sia un ciclo biologico necessario per L. emarginatus e forse non deporrebbe nemmeno in caso di un eventuale riscaldamento forzato.
Riassumendo, per queste sono anche stato più attento a controllare i tempi di sviluppo (e ho notato che accelerano parecchio variando di 10°C le temperature o al contrario col freddo): uova 22 giorni, larva 31 giorni (intorno ai 21°C, meno di 16 giorni nel picco a 34°C, invece 43 giorni fra i 20-15°C), bozzolo 23 giorni, le operaie sono ovviamente tutte in salute essendo ancora relativamente giovani e al fresco.
* A proposito, ignoro al momento chi abbia le altre 3 sorelle che avevo ceduto al "Banco delle regine", nel caso qualcuno le avesse ricevute (con la provetta originaria etichettata col riferimento al mio nome-utente) e allevate sarebbe forse curioso fare paragoni..
Considerazioni finali
Concludendo, consiglio di fare statistiche simili a chiunque abbia una regina in fondazione, soprattutto visto che tra le fondazioni autunnali e quelle che fonderanno a primavera, ora è il periodo giusto per partire bene da zero con le annotazioni e farle precise.
Secondo me sarebbero molto interessanti questo genere di dati ed eventualmente provare a confrontarli fra situazioni diverse (ricordate quanto influisce la già citata temperatura ) e soprattutto fra specie diverse (così magari si ha qualche dato da aggiungere alle schede di allevamento). Anzi spero che se c'è qualcuno che abbia già fatto qualcosa di simile lo possa condividere pure qui (se avete dei grafici non esitate a intervenire per metterli).
Fate attenzione solo nel caso abbiate colonie di specie delicate e particolarmente stressabili, perché le operazioni di conta soprattutto se volete essere precisi con la covata (con le operaie date le dimensioni e forma è più facile), possono richiedere una forte illuminazione e qualche vibrazione. Molto dipende dalla specie se si fa con cautela le Lasius nemmeno si muovono, invece erano molto suscettibili a vibrazioni e luce le Tetramorium, ma nonostante le controllassi spesso non ne hanno certo sofferto. Io personalmente non mi sono fatto troppi scrupoli nemmeno nei primi periodi di fondazione, perché non penso ne patissero, se si fanno le cose rapidamente (anzi quando le 4 regine di Lasius si erano rimangiate le uova ero via da 10 giorni), e comunque tendo ad essere dell'idea che se devo tenere qualcosa per non osservarlo, allora tanto vale che lo lasci nel suo ambiente. Però capisco se altri avessero un atteggiamento diverso, quindi che ciascuno si regoli in base a come preferisce.