Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Eccovi alcune foto della bestiona in questione (circa 2 cm):
Il mio dubbio riguarda il loro habitat e soprattutto il materiale giusto per un eventuale formicaio.
Continuo a leggere che questa è una specie che predilige un formicaio in legno, ma io non sono assolutamente d'accordo. Questa specie è fortemente presente nel mio territorio, io ho trovato questa regina in particolare a 30m da casa mia camminava dealata in cerca di un luogo dove fondare a più di 1000m slm.
Sono hanno che controllo le colonie di C.ligniperda che vivono attorno a casa mia e non ho mai trovato un solo loro formicaio dentro ad un albero. Tutti i formicai che ho scoperto stanno alla base di un albero tutt'altro che morente, approfondendo le ricerche e osservando la colonia che risiede sotto al mio faggio centenario, ho potuto osservare molto bene le loro abitudini.
Questa colonia, come tutte le altre che ho potuto monitorare in natura, hanno la colonia posta nel terreno e hanno come fonte primaria di cibo la mielata di afide che si procurano salendo sul grosso faggio. Si vedono continuamente operaie e medie che salgono lungo il tronco scariche e che tornano verso il formicaio con il gastro pieno di mielata. Certamente non disdegnano gli insetti che gli porgo (di solito cavallette e grilli che mi procuro nei prati li attorno) ma la loro attività al suolo è veramente minima, tutto attorno alla base del faggio si vedono altre specie con frenetiche attività ma loro le ignorano completamente. L'unico accesso al nido è fortemente sorvegliato da major e operaie che stanno ferme all'entrata senza esplorare i dintorni.
L'unica anomalia di questo monotono comportamento l'ho notata nei mesi più caldi (Luglio Agosto), in questo periodo, forse per problemi dovuti al metabolismo accelerato o alla scarsità di acquea, oltre al continuo andirivieni sul faggio una fila di operaie si è fatta strada sul terreno sino ad una altro albero distante una 10 di metri, una acacia in particolare, dove percorrendo il tronco vanno a rifornirsi dai parassiti come fanno col faggio.
CONCLUDENDO:
Io ritengo che le loro abitudini alimentari e la loro scarsa presenza sul terreno abbia portato a crederla una specie che fonda nel legno, come le C.truncatus ad esempio, ma in realtà loro preferiscono fondare nel terreno a poca distanza dalla loro fonte di cibo primaria.
Altre specie che scavano e fondano nel legno prediligono tronchi fatiscenti o marci, notevolmente più facili da scavare ed adatti alla nidificazione.
Le C.ligniperda invece prediligono alberi sani e rigogliosi, alberi che possono tranquillamente ospitare una grande colonia di afidi senza risentirne e garantire mielata anche in periodi di grande siccità grazie alle lunghe radici. Il faggio io lo conosco bene, ne taglio 100 quintali l'anno per il riscaldamento e vi garantisco che l'unico modo di scavarci dentro è usare una motosega con la catena ben affilata, ci sono pochi legni che posso vantare una tale compattezza e resistenza, sono più che convinto che nemmeno formiche grandi come queste possano scavare agilmente in una pianta sana.
Secondo me questa specie è stata collegata agli alberi a causa delle loro abitudini alimentari ma la specie predilige fondare nel terreno che più offrire un notevole riparo a formiche che posso gestire temperature ben al disotto dello 0 scavando in profondità in qualcosa di ben più morbido di un sano e rigoglioso faggio.
Ditemi pure le vostre considerazioni/opinioni/critiche a riguardo
Spoiler: mostra
Il mio dubbio riguarda il loro habitat e soprattutto il materiale giusto per un eventuale formicaio.
Continuo a leggere che questa è una specie che predilige un formicaio in legno, ma io non sono assolutamente d'accordo. Questa specie è fortemente presente nel mio territorio, io ho trovato questa regina in particolare a 30m da casa mia camminava dealata in cerca di un luogo dove fondare a più di 1000m slm.
Sono hanno che controllo le colonie di C.ligniperda che vivono attorno a casa mia e non ho mai trovato un solo loro formicaio dentro ad un albero. Tutti i formicai che ho scoperto stanno alla base di un albero tutt'altro che morente, approfondendo le ricerche e osservando la colonia che risiede sotto al mio faggio centenario, ho potuto osservare molto bene le loro abitudini.
Questa colonia, come tutte le altre che ho potuto monitorare in natura, hanno la colonia posta nel terreno e hanno come fonte primaria di cibo la mielata di afide che si procurano salendo sul grosso faggio. Si vedono continuamente operaie e medie che salgono lungo il tronco scariche e che tornano verso il formicaio con il gastro pieno di mielata. Certamente non disdegnano gli insetti che gli porgo (di solito cavallette e grilli che mi procuro nei prati li attorno) ma la loro attività al suolo è veramente minima, tutto attorno alla base del faggio si vedono altre specie con frenetiche attività ma loro le ignorano completamente. L'unico accesso al nido è fortemente sorvegliato da major e operaie che stanno ferme all'entrata senza esplorare i dintorni.
L'unica anomalia di questo monotono comportamento l'ho notata nei mesi più caldi (Luglio Agosto), in questo periodo, forse per problemi dovuti al metabolismo accelerato o alla scarsità di acquea, oltre al continuo andirivieni sul faggio una fila di operaie si è fatta strada sul terreno sino ad una altro albero distante una 10 di metri, una acacia in particolare, dove percorrendo il tronco vanno a rifornirsi dai parassiti come fanno col faggio.
CONCLUDENDO:
Io ritengo che le loro abitudini alimentari e la loro scarsa presenza sul terreno abbia portato a crederla una specie che fonda nel legno, come le C.truncatus ad esempio, ma in realtà loro preferiscono fondare nel terreno a poca distanza dalla loro fonte di cibo primaria.
Altre specie che scavano e fondano nel legno prediligono tronchi fatiscenti o marci, notevolmente più facili da scavare ed adatti alla nidificazione.
Le C.ligniperda invece prediligono alberi sani e rigogliosi, alberi che possono tranquillamente ospitare una grande colonia di afidi senza risentirne e garantire mielata anche in periodi di grande siccità grazie alle lunghe radici. Il faggio io lo conosco bene, ne taglio 100 quintali l'anno per il riscaldamento e vi garantisco che l'unico modo di scavarci dentro è usare una motosega con la catena ben affilata, ci sono pochi legni che posso vantare una tale compattezza e resistenza, sono più che convinto che nemmeno formiche grandi come queste possano scavare agilmente in una pianta sana.
Secondo me questa specie è stata collegata agli alberi a causa delle loro abitudini alimentari ma la specie predilige fondare nel terreno che più offrire un notevole riparo a formiche che posso gestire temperature ben al disotto dello 0 scavando in profondità in qualcosa di ben più morbido di un sano e rigoglioso faggio.
Ditemi pure le vostre considerazioni/opinioni/critiche a riguardo
