società delle termiti

Sezione dedicata all'osservazione e all'allevamento di altri Insetti e Artropodi.

Re: società delle termiti

Messaggioda Dragonpluvius » 27/08/2019, 19:46

Io sto tentando di allevare termiti, la specie che ho preso (una 15ina di esemplari) dovrebbe essere Reticulitermes lucifugus, e sto appunto provando a far crescere dei reali da una colonia che ne è, almeno per gli esemplari che ho preso, priva. Scusate se non ricordo ancora tutti i nomi tecnici, chiedo venia. L'unico mio dubbio è l'umidità peró penso mi debba arrangiare e fare vari tentativi piano piano.
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dynastes96 » 27/08/2019, 20:45

Nessun problema, i termini si imparano. I riproduttori secondari in generale si dicono neotenici, quelli che si sviluppano da neanidi appena nate si chiamano neotenici ninfoidi, mentre quelli che si sviluppano direttamente da operai o pseudoergati (falsi operai) neotenici ergatoidi. Per farli sviluppare sarebbe meglio prelevare un certo numero di operai, un centinaio e più, la cosa non infastidirebbe affatto una colonia di Reticulitermes! Riguardo il discorso umidità l'ambiente e il substrato devono essere costantemente umido (con un' umidità relativa del 75-90%), Reticulitermes si disitrata in fretta, ma allo stesso tempo si devono assolutamente evitare condizioni fradice che porterebbero allo sviluppo di patogeni e muffe e potrebbero letteralmente annegare gli esemplari, specie se molto giovani. Il bilanciare l'umidità è proprio uno dei punti difficile nell'allevamento delle termiti! Le temperature ottimali per lo sviluppo sono sui 25/26 gradi, ma puoi tenerle a temperatura ambiente senza problemi.
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Re: società delle termiti

Messaggioda Chiez98 » 27/08/2019, 20:46

Ma scusa, io non me ne intendo per niente, ma per far iniziare una colonia non ti servono un maschio e una femmina riproduttori? le formiche hanno bisogno solo della regina ma le termiti mi pare abbiano bisogno di entrambi. E' possibile partire solo dalla casta operaia?
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dynastes96 » 27/08/2019, 20:55

Chiez, nelle Reticulitermes gli operai sono sia maschi che femmine, essi daranno quindi (giustamente) origine a neotenici sia maschi che femmine, che si accoppieranno tra loro e creeranno una colonia vera e propria. Come nota finale, c'è da dire che alcune termiti possono riprodursi sia sessualmente che asessualmente, come Glyptotermes nakajimai.
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dynastes96 » 27/08/2019, 21:05

Ovviamente è possibile creare una colonia partendo da operai o falsi operai solo nel caso una specie presenti neotenici ergatoidi, se leggi il primo commento che ho scritto in questo post vi è una spiegazione sulle possibili organizzazioni di una colonia di termiti e sui diversi tipi di riproduttori :)
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dragonpluvius » 28/08/2019, 11:25

Come detto la mia colonia conta poche decine di operai (circa 15), ci sono delle possibilitá che da questi pseudoergati si sviluppino dei neotenici ergatoidi? (Dimmi anche se la terminologia è correta così imparo ad usarla)
P.S. umiditá: la mia colonietta era rimasta per un bel po' di tempo senza umidità alta, sarà stata intorno al 20% per una settimana circa e non ha subito perdite, o almeno non ho visto termiti morte. Poi però ho aggiunto qualche goccia per evitarne la disidratazione.
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dynastes96 » 28/08/2019, 16:20

Strano che abbiano retto una settimana al 20% senza problemi dove e come le tieni già? Comunque le termiti morte e debilitate vengono spesso consumate dai propri compagni, potrebbe essere successo questo. Inoltre si rattrappiscono notevolmente e possono venire seppellite, non vengono mai portate all'esterno o in luoghi visibili. Riguardo allo sviluppo neotenici ergatoidi (corretto) non lo escludo poichè no ho dati precisi a riguardo, ma di base più sono meglio è. Nota riguardo alle Reticulitermes: nonostante la casta lavoratrice potrebbe essere classificata come "pseudoergati" per le proprie caratteristiche, viene indicata come "operai". Anche diversi soggetti come gli autori di certi documenti scientifici sulla differenziazione e ciclo vitale di Reticulitermes hanno notato questa "anomalia" perrsonalmente li chiamo anch'io "operai" come vengono definiti un pò ovunque in attesa di un'eventuale "cambio" formale, l'importante è sapere che sono dotati delle caratteristiche e straordinaria plasticità degli pseudoergati, come quelli di Kalotermes.
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dynastes96 » 28/08/2019, 16:30

Le hai osservate durante il periodo "a secco"? Erano attive? Come apparivano? I segni di disidratazione in Reticulitermes sono evidenti, l'addome si accorcia e perde di volume. Uova e neanidi sono i primi a morire.
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dragonpluvius » 30/08/2019, 0:31

Nel periodo di bassa umiditá non ero presente (proprio perchè ero partito non ho potuto aggiungere acqua) però al mio ritorno non sembravano messe molto male, nel senso che l'addome era in condizioni piú che perfette direi e neanidi e uova non erano presenti giá dal momento della cattura, o io non me ne sono accorto.
Grazie della spiegazione su Reticulitermes... anche se non ho capito una cosa: è una caratteristica solo formale o gli individui proprio non hanno la capacità di deporre?
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dynastes96 » 30/08/2019, 1:56

Interessante, farò anch'io qualche esperimento lasciando delle popolazioni delle mie Reticulitermes al secco, magari anche con uova e larve se riesco a estrarle dai loro legni. Sia gli operai di Reticulitermes che tutti gli pseudoergati (per esempio di Kalotermes) non possono deporre senza prima mutare, e quindi cambiare casta, ma nel caso si renda necessario entrambi possono dar vita a individui riproduttivi. Nonostante questi operai di Reticulitermes siano molto più simili agli pseudoergati che a operai veri e propri, c'è una differenza: in Reticulitermes le ninfe che daranno origine ai re e regine primari possono svilupparsi solo da giovani neanidi indifferenziate, mentre nelle specie che possiedono pseudoergati veri e propri essi possono svilupparsi direttamente dagli pseudoergati stessi. Quindi potremo dire che gli pseudoergati possono mutare in qualunque casta, mentre gli operai di Reticulitermes in tutto meno caste alate. Nonostante ciò, i neotenici ergatoidi che si sviluppano dagli operai possono benissimo dar vita a una colonia vitale e, grazie al loro numero, molto popolosa. Ti allego qui uno schema che semplifica il ciclo vitale di Reticulitermes in modo chiaro:
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dynastes96 » 30/08/2019, 2:03

Ed eccone uno, anch'esso semplificato, di una specie (presente in Italia) con pseudoergati propriamente detti, Cryptotermes brevis, a cura dell'università di entomologia della Florida. Questo schema può anche essere appicato a Kalotermes, e così abbiamo coperto tutti e tre i generi presenti in Italia: ciò ti aiuterà a capire meglio :)
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dragonpluvius » 30/08/2019, 16:00

In Italia non erano presenti solo Kalotermes e Reticulitermes come specie autoctone? Su internet ho trovato fonti riguardanti solo loro. Grazie di entrambe gli schemi, solo qualche domanda... in Reticulitermes sono presenti solo operai, che possono successivamente diventare neotenici ergatoidi per dar vita a generazioni future. Ma questo è possibile a partire dagli operai giá sviluppati o dalle neanidi (o ninfe)? E dallo schema 1 posso dedurre che gli stadi finali di un operaio possono essere: ergatoidi o soldati, ed entrambe i processi sono irreversibili, quindi in realtá un operaio non è lo stadio adulto di una termite giusto? E quale sarebbe la differenza(in Reticulitermes) fra una ninfa ed un operaio? Scusa per le tante domande ma trovo davvero difficile riuscire a capire tutto ció partendo dalla societá delle formiche (molto meno volubile).
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dynastes96 » 31/08/2019, 3:36

Come specie autoctone sì, ma Crytpotermes brevis è stata importata con il commercio (come in molti altri paesi di tutti i continenti meno l'antartide) ed è ora presente in diverse località Italiane, Sardegna compresa. Sono stati anche segnalati al nord un paio di focolai di un'altra specie alloctona di origine Nordamericana: Reticulitermes flavipes. Ora per le tue domande: in Reticulitermes i neotenici ergatoidi possono originarsi solo da operai, delle neanidi devono prima diventare operai per poter dare origine a ergatoidi e delle ninfe, avendo preso una diversa "strada" come si vede dallo schema, non potranno mai diventarlo. Potranno invece dare origine a reali primari o altri neotenici detti però ninfoidi e non ergatoidi. E' alquanto difficile definire nelle termiti cos'è "adulto", ma è spesso riportato che in realtà gli unici veri imago, cioè individui adulti, sono i reali primari, quelli inizialmente alati. Comunque non prendere un'operaio come un "giovane" in senso comune, solo una piccola parte di loro si muterà in ergatoidi e soldati, la maggioranza rimarrà e morirà operaia. In Reticulitermes la differenza tra una ninfa e un'operaio è che la ninfa è un individuo che non lavora in nessun modo (non può nemmeno alimentarsi da solo), muterà in un reale primario o un neotenico ninfoide e presenta abbozzi alari. Anche i neotenici ninfoidi presentano abbozzi alari, ma (ovviamente) non sono più detti ninfe. L'operaio, invece, è una casta lavoratrice (la base della colonia) che non presenza abbozzi alari e continua a mutare indefinitivamente per tutta la vita, solitamente sempre in operaio ma potenzialmente in soldato e neotenico ergatoide. Come ho detto questi schemi che ho postato sono semplificazioni, non prendono in causa le tante ma consistenti piccole variazioni e piccolezze morfologiche, di sesso ecc.. nei vari individui e nel loro sviluppo, ma questo per il nostro discorso non è necessario è causerebbe solo confusione, sopratutto poichè la comunità scientifica stessa non ha una visione singola e chiara! Inoltre non mostrano il numero di fasi di uno stesso stadio (neanide, ninfa ecc..) necessari a raggiungere il prossimo: es. una neanide appena schiusa dall'uovo non muterà subito in operaio come raffigurato nel primo schema per motivi di spazio, ma attraverserà differenti mute crescendo e sviluppandosi rimanendo neanide prima di diventarlo, ma anche qui è info non necessaria per carpire il senso della nostra discussione. Una cosa che devi sapere è che in alcune termiti (comprese Reticulitermes) sono presenti casi di mute regressive, per esempio nelle ninfe. Ultima cosa: mentre nella lingua Italiana (in generale, come hai visto nelle termiti la cosa si complica) si indicano gli stadi giovanili di un'insetto emimetabolo (come le termiti) con "neanide" se non possiede abbozzi alari o "ninfa" se li possiede in inglese non vi è tale distinzione in maniera netta, e questo può confondere. Si possono trovare due casi: in qui "neanide" e "ninfa" sono entrambi detti "nymph", e allora tu devi capire quando si riferiscono a una neanide e quando ad una ninfa; e l'altro in qui "ninfa" si dice sempre "nymph" ma neanide "larva (plurale larvae)", come nel primo schema che ho postato. Quest'ultimo caso non lo trovo corretto per quel che ne sò, perchè larva/larvae è un termine in Inglese come in Italiano attribuito agli insetti olometaboli come le formiche. Quando scrifo in forum/gruppi stranieri in lingua Inglese (e lo faccio spesso) chiamo sia le neanidi che le ninfe "nymph", ma faccio ben attenzione a far capire a chi legge la differenza tra le due. Per finire il discorso, come accennato prima, il ciclo vitale delle termiti (persino di Reticulitermes, il genere più studiato) non è ben compreso perfino dalla comunità scientifica stessa, con molte diverse spiegazioni ed ipotesi "secondo X", quindi, seppur a un livello più alto, non confonde solo te ma anche fior di ricercatori, e a loro lasciamo i mneandri di questo argomento a noi non utili, visto che le cose che ci serve conoscere come hobbisti sono già così facili, chiare e concise, altro che formiche :) ! Se hai quindi dubbi io ci sono per aiutare, ma ovviamente nel limite delle mie capacità.
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dragonpluvius » 31/08/2019, 7:38

Mi sorprendi con i tuoi poemi esplicativi, molto chiaro e penso di aver compreso la maggiorparte delle cose che hai scritto. Per ora mi limito a ció rileggendo il topic. Grazie mille davvero!!!!
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Re: società delle termiti

Messaggioda Dragonpluvius » 13/05/2020, 14:03

Riapro il topic perché oggi, durante una battuta di pesca, mi sono imbattuto in una sciamatura di termiti (dato il periodo presumo Reticulitermes lucifugus). Essendo la prima volta ho faticato un po' a trovare il famosissimo "tandem" ma alla fine sono riuscito a prendere 3 coppie (ce ne erano molte di più ma ho preferito lasciarle libere, non avrebbe avuto senso tenerne così tante). Ho preparato quindi una provetta "copiando" il metodo usato da un canale YouTube che seguo, questo consiste nel preparare una provetta come fosse destinata alle formiche e nello spingere il cotone fino in fondo andandolo a sostituire al deposito di acqua (ovviamente il cotone è umido). Ora mi chiedevo: il metodo di fondazione è corretto? E soprattutto come faccio ad identificare le termiti? La mia era solo una supposizione basata sul periodo di sciamatura. Qualcuno ha altri consigli a riguardo?
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