Da un paio di giorni le larve si sono impupate.
Il lavoro delle ausiliarie è pari a quello che compiono nel nido di
Formica cunicolaria, ma le larve stesse compiono la medesima operazione ricoperte da uno strato di detriti, che in questo caso sono essenzialmente sabbia e sassolini.
Le operaie affannate intorno alla covata
La massa di sabbia sono in realtà larve ricoperte che stanno filando il bozzolo.
E' persino possibile osservare che le larve di questa specie sembrano più allungate di quelle delle ausiliarie. Per ora non è dato sapere se è una differenza specifica o se invece si tratta di un problema di alimentazione o del fatto che sono della prima generazione in assoluto.
Luca dice che le sue prime
Polyergus sono nate piccine, come sempre succede con la generazione iniziale, ma qui si tratta di larve già accudite da operaie ben nutrite...
E' anche possibile vedere la colorazione dei primi bozzoli; anche qui Luca, mi sembra ricordare, dicesse che erano insolitamente rossastri. Possiamo vedere che per quanto rosati, non sono particolarmente "rossi”. Ne deduco si tratti di un fattore ambientale e non genetico.
Rosati sì, ma niente di strano...
La colonia è stata tenuta abbastanza vicina a una fonte di calore durante il giorno, per tutti gli ultimi 15-20 giorni. Questo può aver velocizzato la fase uovo-larva e sucessivamente larva-bozzolo. Vediamo quanto ci metterà nelle medesime condizioni a sfarfallare la prima operaia. Tremo già nell'attesa, soprattutto perché la mega-colonia di
Formica cunicolaria non sta sfornando bozzoli di operaie, ma per ora solo di alati.
Sembra che siano già in cantiere però alcune centinaia di uova fresche...