Linepithema humile

Area dedicata alle discussioni riguardanti il mondo delle formiche esotiche.

Re: Linepithema humile

Messaggioda enrico » 24/02/2012, 22:21

Su questa questione qui non ho mai capito una cosa: le suddette simpatiche formichine..
A) Si adattano solo nei luoghi urbanizzati o sono davvero in grado di "conquistare" gli ambienti naturali veri e propri con la loro fauna??
B) E' vero che Tapinoma nigerrimum rappresenta un forte deterrente (non so dove l'ho letto però)..?
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Re: Linepithema humile

Messaggioda Lasius » 26/02/2012, 0:01

enrico ha scritto:Su questa questione qui non ho mai capito una cosa: le suddette simpatiche formichine..
A) Si adattano solo nei luoghi urbanizzati o sono davvero in grado di "conquistare" gli ambienti naturali veri e propri con la loro fauna??
B) E' vero che Tapinoma nigerrimum rappresenta un forte deterrente (non so dove l'ho letto però)..?


Credo che abbiano tutte le possibilità di conquistare gli ambienti naturali.
La fauna è trattata in modo diverso: viene sistematicamente eliminata, come è successo dove vado in vacanza, cioé sono sparite tutte le specie che abbondantemente vivevano dalle mie parti, come ad esempio Messor sp., Crematogaster scutellaris, Aphaenogaster sp., Pheidole pallidula e sicuramente altre specie.
Per le Tapinoma nigerrimum non saprei; se non ricordo male ad Entomodena mi era stato detto che le due specie riescano a "tenersi a bada". Credo che me lo abbia detto GianniBert.
Mi andava di cambiare la firma, visto che la scrissi la prima volta tanti anni fa, mi farò venire in mente qualcosa...
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Diario Formica sp. (ormai chiuso);
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_Messor capitatus;
_Lasius sp.;
_Crematogaster scutellaris.
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Re: Linepithema humile

Messaggioda enrico » 26/02/2012, 2:25

Che poi per esempio nel mio giardino le suddette T. nigerrimum calano la testa davanti a Cremaogaster scutellaris, Camponotus barbaricus e Pheidole pallidula..
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Re: Linepithema humile

Messaggioda GianniBert » 26/02/2012, 14:39

La capacità di dominare di una specie rispetto all'altra non sono dovuti alla forza militare intrinseca delle stesse.
La combinazione di capacità militari dell'una o dell'altra spesso si sommano in una incapacità a far fronte alle difese non programmate appositamente.
Per farla breve: può succedere che una specie sconosciuta all'altra abbiano effetti devastanti anche se le antagoniste sono fisicamente più forti e più numerose, proprio perché impreparate alle difese chimiche che queste possono mettere in campo.
Ho personalmente visto le major di Messor capitatus sconfitte da magari da una singola Lasius emarginatus, e viceversa le stesse respingere solo per contatto le apparentemente invincibili Myrmecia desertorum (che per abitudine si cibano di operaie Camponotus e di api, vespe e calabroni, abbattendole con la caccia solitaria).

Così non è sempre l'esercito apparentemente più numeroso a vincere, il numero non è tutto, la misura nemmeno. Sembra che Linepithema humilis stia perdendo terreno in sud America nello scontro diretto con Solenopsis invicta. Cosa che non ci si aspettava.
L'unica speranza è che le sconfitte siano uno dei due ceppi di Linepithema humilis meno aggressivo e dominante, altrimenti l'esito è più grave del previsto.
Sembra infatti che la megacolonia Linepithema humilis che popola le coste europee dalla Liguria al Portogallo siano in realtà due: una più tollerante e meno dominante, l'altra estremamente poliginica, decisamente più aggressiva e battagliera, e intollerante verso tutte le altre specie antagoniste.

Di solito le popolazioni invasive hanno un freno in microclimi a cui non sono preparate a dar battaglia, e dominano solo finché hanno dalla loro il vantaggio del campo. Sicuramente l'arma chimica risolve la questione militare oltre il numero e la stazza, Messor vs Myrmecia ne è una prova.
Solenopsis fugax prospera presso colonie di formiche che dovrebbero farne un boccone, armate anch'esse di veleni letali, e ben più robuste e aggressive.

Ne deduco solo una cosa: finché non ci sarà il vero e proprio scontro globale fra razze, non si sa mai chi sarà il vero vincitore finale.
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Re: Linepithema humile

Messaggioda enrico » 26/02/2012, 15:02

In breve: le Linepithema sono in grado di resistere (quindi a rapportarsi con fattori come clima, fauna autoctone etc.) in tutti gli ambienti naturali che l'Italia presenta? Hanno preferenze/limiti? Sono o no legate alla presenza dell'uomo, al degrado ambientale, al riscaldamento artificiale nei periodi invernali?
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Re: Linepithema humile

Messaggioda quercia » 26/02/2012, 15:18

in argentina il clima è molto simile al nostro.
bisognerebbe sapere se in europa vivono lungo le coste perchè non si adattano a climi continentali o semplicemente perchè la loro diffusione è solo agli inizi e non si sono allontanate molto dai porti nei quali sono arrivate.
confido nella tenacia delle mie "formiche meridionali" :)
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Re: Linepithema humile

Messaggioda GianniBert » 27/02/2012, 9:08

Io le ho viste solo ed essenzialmente lungo le coste. Nelle isole come Sardegna e Corsica, ma solo e sempre sulle coste. Forse si tratta di fattori non solo climatici, ma di opportunità.
Ma le prime le avevo viste nell'87 in Corsica e mi meraviglierebbe che non avessero avuto l'opportunità di addentrarsi in tutto il territorio.
Sappiamo che sono presenti a Roma, ma a Milano non le ho mai viste. Qualcuno sì? Non è che il clima di Milano sia molto più rigido che in altre zone argentine, ma potrebbero essersi riadattate in ceppi vitali solo al caldo... e potrebbero riadattarsi in caso di necessità...
Qualcuno ne ha traccia nelle regioni interne o di collina?
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Re: Linepithema humile

Messaggioda Luca.B » 27/02/2012, 11:29

Da me...mai viste. :unsure:
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Re: Linepithema humile

Messaggioda GianniBert » 27/02/2012, 12:21

4 chiacchiere con Fabrizio... e un po' di considerazioni!

Intanto pare che l'Argentina non sia la patria vera d'origine della formica, in ogni caso è più radicata verso il Brasile. Così tornano i conti con il clima mediterraneo. Non sopporta i climi freddi, e quindi non verrà all'interno del paese minacciando le nostre autoctone.

Poi pare venga fermata decisamente da formiche del gruppo Dolicoderus, come Tapinoma nigerrimum.
Un amico australiano ha riferito che sono state fatte osservazioni di introduzione della specie nel continente e hanno visto che viene letteralmente fatta a pezzi da Iridomyrmx pallidus, una formichetta tipo le nostre Lasius, senza uso di veleni particolari, ma semplicemente spezzettandola. Di fatto non reagisce ai suoi veleni, e quindi occorrerebbero eserciti enormi di argentine per competere anche fisicamente con questa specie.

Insomma non è così totalmente invincibile come sembrerebbe, e torniamo al mio post precedente, con le considerazioni "ogni formica ha il suo tallone d'Achille”.
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Re: Linepithema humile

Messaggioda quercia » 27/02/2012, 13:19

GianniBert ha scritto:Insomma non è così totalmente invincibile come sembrerebbe, e torniamo al mio post precedente, con le considerazioni "ogni formica ha il suo tallone d'Achille”.


stavo giusto pensando, quando avrò come te una megacolonia di Messor di darle libero accesso al terrazzo per cercare di ottenete un pò di controllo sulle infinite Pheidole che infestano la mia casa ;)
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Re: Linepithema humile

Messaggioda feyd » 27/02/2012, 13:26

Non credo che le messor siano buone come deterrente per le pheidole, anzi rischi solo di nutrirle :twisted:
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Re: Linepithema humile

Messaggioda GianniBert » 27/02/2012, 13:30

Per sconfiggere Pheidole, devi usare Tetramorium caespitum.
Le Messor non sono competitive in senso stretto, e non possono penetrare nei nidi Pheidole, Tetramorium è fetente, competitiva, aggressiva, e lo fa.
Poi rischi di trovarti invaso da Tetramorium... scegli da chi vuoi essere mangiato.
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Re: Linepithema humile

Messaggioda quercia » 27/02/2012, 13:31

no certo ma se piazzo il nido in un certo puntoe nutro le Messor immediatamente vicino, credo che le pheidole si terranno ben lontane da quella zona... :unsure:
chissà... fra qualche anno ci ripenso
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Re: Linepithema humile

Messaggioda MattiaMen » 27/02/2012, 13:42

GianniBert ha scritto:4 chiacchiere con Fabrizio... e un po' di considerazioni!

Intanto pare che l'Argentina non sia la patria vera d'origine della formica, in ogni caso è più radicata verso il Brasile. Così tornano i conti con il clima mediterraneo. Non sopporta i climi freddi, e quindi non verrà all'interno del paese minacciando le nostre autoctone.

Poi pare venga fermata decisamente da formiche del gruppo Dolicoderus, come Tapinoma nigerrimum.
Un amico australiano ha riferito che sono state fatte osservazioni di introduzione della specie nel continente e hanno visto che viene letteralmente fatta a pezzi da Iridomyrmx pallidus, una formichetta tipo le nostre Lasius, senza uso di veleni particolari, ma semplicemente spezzettandola. Di fatto non reagisce ai suoi veleni, e quindi occorrerebbero eserciti enormi di argentine per competere anche fisicamente con questa specie.

Insomma non è così totalmente invincibile come sembrerebbe, e torniamo al mio post precedente, con le considerazioni "ogni formica ha il suo tallone d'Achille”.


Il punto forte delle Tapinoma nigerrimum sta nel numero?
Interessante la storia Australiana, in quando ad alloctoni sfortunatamente hanno sempre qualcosa da raccontare!
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Re: Linepithema humile

Messaggioda Luca.B » 27/02/2012, 14:14

MattiaMen ha scritto:
Interessante la storia Australiana, in quando ad alloctoni sfortunatamente hanno sempre qualcosa da raccontare!


E fortuna che è un'isola... :uhm:
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