Oggi, 22 giugno 2021, ho regalato la colonia al museo di storia naturale di Bergamo.
Riassumo brevemente la sua storia dell'ultimo anno, in cui per un breve periodo ho anche creduto che la regina fosse morta.
Non ho riportato particolari aneddoti nell'anno del Covid, perché le uniche note di colore sono state le numerose fughe a cui ho dovuto porre rimedio. Il bel nido costruito da Mirz ha funzionato oltre ogni previsione, e ancora adesso la colonia è alloggiata lì.
Di solito in capo a un anno dovevo buttare tutto e trasferirle, invece, nonostante le varie falle e le evasioni (ma comunque è quasi impossibile trattenerle a lungo in questo tipo di nido) si è trattato soprattutto di mettere delle buone toppe dove e quando si è rivelato necessario.
Ultimamente sto usando applicare nel punto di evasione un buon cm di cemento mescolato a pigmento, usando meno acqua possibile perché si solidifichi in fretta. Sembra per ora che questo tipo di barriera le scoraggi definitivamente, perché anche la toppa delle foto precedenti non è più stata violata dalle formiche, le quali hanno trovato altri punti deboli dove tentare la fuga.
L'ultimo punto è stato quello di giunzione fra le due tavole di pino: quando sono arrivate alla resina ipossidica, l'hanno comunque minata dall'interno, o forse lì lo strato era stato steso meno bene. Comunque sono passate!
Ho deciso di dar via questa colonia perché:
1 - allevo questa specie ormai da troppi anni!
2 - non ne potevo più di fughe
3 - mi serve spazio per altre formiche altrettanto interessanti
4 - ne ho già un'altra colonietta in crescita
Ci siamo confrontati più volte io e yuri, che ha una colonia uguale e forse più grande della mia (quest'anno la sua ha prodotto un numero imprecisato e infinito di alati di ambo i sessi), e abbia convenuto che l'unico modo per mantenere in casa una colonia di
Camponotus vagus adulta è di inserire tutto il nido direttamente in arena.
L'antifuga non lo passano, ma tutti i materiali solitamente usati, prima o poi sì.
Nell'ultimo anno anche io sono stato costretto a tenere tutto il nido all'interno di uno scatolone Ikea grande, perché bastava che mi girassi appena appena dall'altra parte, e loro evadevano...
Va bene. So che lì dove sono ora staranno bene, e di spazio ne avranno a sufficienza, hanno tutto un museo da visitare, in caso di fuga!
Dal punto di vista etologico, la colonia ha continuato a crescere e in tarda estate sono nati un numero cospicuo di maschi alati. Era questo il segnale che mi aveva fatto pensare a qualche incidente alla regina e alla conseguente nascita di uova deposte dalle operaie... invece questa primavera sono apparse grandi quantità di uova e conseguenti bozzali, ma di operaie!
Tutto bene quindi.
Ho alimentato la colonia con i soliti cibi alternati: uovo sodo, zucchine in rondelle, bucce di melone, fette di mela matura (rigorosamente mele gialle), patè per cani o gatti Cesar al pollo/tacchino, e miscugli più o meno diluiti di miele-zucchero di canna-zucchero bianco-pizzico di sale con spremuta di succo di limone, che quasi tutte le mie colonie apprezzano.
Non chiedetemi le dosi, vado a caso, ma lo zucchero si mantiene più a lungo del miele diluito, che tende a fermentare, e la mistura, mantenuta in frigorifero, è ottima per tutta una settimana, e anche più.
Se la fate, fatene tanta qb, a seconda della popolazione delle vostre colonie!
Insetti a volontà quando ne trovo, ovviamente, più le solite blatte e camole, sia larve che pupe, che adulti.