Diario Camponotus ligniperda

Come ogni diario che si rispetti, anche questo deve avere la storia di come è stata trovata la regina, e così vi beccate pure il racconto!
Ero in gita, in montagna.
Faceva piuttosto freddo, anche se era luglio.
Mi stavo riposando per la scarpinata, ma quando ho sentito una ragazza gridare: <<Aiuto! Uno scarafaggio!>> i miei super-sensi si sono attivati!
Come potete facilmente ricordare, il 90% delle volte che una ragazza o una donna dice "scarafaggio" l'insetto in questione non lo è.
Non sbagliavo, mi è quasi venuto un colpo quando ho intravisto in un bestione di quasi 2 cm la sagoma di una regina dealata.
Proprio quando stava per essere schiacciata sono corso lì, con un barattolo in mano, dicendo: <<Tranquilla, ci penso io!>>
Ma in verità stavo parlando con la regina
Purtroppo lì non avevo portato provette abbastanza grandi, e i miei amici non avevano siringhe con loro (e, poichè loro sono persone "normali" mi sento di dire: per fortuna!) quindi la "reginona" è rimasta per tre giorni in un barattolo decisamente troppo grande per una formica, per non parlare di continui movimenti, scossoni, ed esposizioni alla luce per ALMENO due volte al giorno, per colpa di amici che erano troppo curiosi...
Finalmente si torna a casa, ma non posso mica portarmela in pullman tenendola in bella mostra!
Così mi metto la felpa (l'unico giorno in cui si moriva di caldo!) e la nascondo dentro.
Miracolosamente sopravvive, la porto a casa e viene identificata come Camponotus ligniperda, ma, nelle mani di un neofita, la sua odissea non è ancora finita...
Siccome non avevo (a mio parere) provette abbastanza grandi per lei nemmeno a casa ho tentato questa sistemazione:
Ho messo dentro ad una scatola a chiusura ermetica un pezzo di legno e una siringa adibita a provetta con acqua (fondendo il punto in cui si inserisce l'ago) e ce l'ho rovesciata dentro.
E' subito corsa sotto al pezzo di legno, e non si è più fatta vedere per un paio di giorni fino a quando non si è stabilita nella provetta per deporre!
A quel punto mi sono tranquillizzato riguardo alle dimensioni del claustro.
Ecco una foto di quando si era già trasferita

(Lo so che è una foto terribile, ma è giusto per far vedere come mi ero attrezzato
)
Il tempo passava e le uova sono diventate larve.
Io era andato dai nonni in aereo, e ci sarei rimasto fino alla fine dell'estate.
Le formiche mi avrebbero raggiunto dopo ben 12 ore di macchina con i genitori e chissa che caldo!
Sua maestà resiste anche a questo, e arriva in Puglia molto meno spaventata di me!
Per tenerla ad una temperatura sopportabile le tenevo del ghiaccio vicino.
Solo che avolte il ghiaccio cadeva, qualcuno lo metteva troppo vicino, oppure io ero fuori e chi era a casa non sentiva la sveglia...
Insomma: certe volte la trovavo a 20 gradi, e altre a 31!
Finito questo periodo fra i due il più stressato, nonostante tutto, sono ancora io!
La regina sopporta con regale dignità altri due viaggi, uno da 6 ore, ed un altro da 5.
Adesso siamo qui, con un mucchietto di larve che non vogliono imbozzolarsi e lei che, oltre alla sua normale resistenza, sembra essersi anche abituata: quando la guardo resta tranquillissima, reagisce poco alla luce e anche alle vibrazioni, però sembra vederci bene, infatti una volta mi ero accorto di aver pressato male il cotone, quindi ho piegato un ago, fatto un foro piccolissimo nella provetta (non nella riserva d'acqua, ma nel grande spazio che avevo lasciato alla regina) e l'ho spinto indietro, il tutto producendo pochissime vibrazioni.
Ma lei se n'è accorta lo stesso, ha portato le larve dietro di sé ed ha aperto le mandibole verso l'aggressore.
Un'altra considerazione che ho fatto è che sembra aver paura di lasciare il pezzetto di legno che le ho messo nella provetta.


Ero in gita, in montagna.
Faceva piuttosto freddo, anche se era luglio.
Mi stavo riposando per la scarpinata, ma quando ho sentito una ragazza gridare: <<Aiuto! Uno scarafaggio!>> i miei super-sensi si sono attivati!
Come potete facilmente ricordare, il 90% delle volte che una ragazza o una donna dice "scarafaggio" l'insetto in questione non lo è.
Non sbagliavo, mi è quasi venuto un colpo quando ho intravisto in un bestione di quasi 2 cm la sagoma di una regina dealata.
Proprio quando stava per essere schiacciata sono corso lì, con un barattolo in mano, dicendo: <<Tranquilla, ci penso io!>>

Ma in verità stavo parlando con la regina

Purtroppo lì non avevo portato provette abbastanza grandi, e i miei amici non avevano siringhe con loro (e, poichè loro sono persone "normali" mi sento di dire: per fortuna!) quindi la "reginona" è rimasta per tre giorni in un barattolo decisamente troppo grande per una formica, per non parlare di continui movimenti, scossoni, ed esposizioni alla luce per ALMENO due volte al giorno, per colpa di amici che erano troppo curiosi...
Finalmente si torna a casa, ma non posso mica portarmela in pullman tenendola in bella mostra!
Così mi metto la felpa (l'unico giorno in cui si moriva di caldo!) e la nascondo dentro.
Miracolosamente sopravvive, la porto a casa e viene identificata come Camponotus ligniperda, ma, nelle mani di un neofita, la sua odissea non è ancora finita...
Siccome non avevo (a mio parere) provette abbastanza grandi per lei nemmeno a casa ho tentato questa sistemazione:
Ho messo dentro ad una scatola a chiusura ermetica un pezzo di legno e una siringa adibita a provetta con acqua (fondendo il punto in cui si inserisce l'ago) e ce l'ho rovesciata dentro.
E' subito corsa sotto al pezzo di legno, e non si è più fatta vedere per un paio di giorni fino a quando non si è stabilita nella provetta per deporre!
A quel punto mi sono tranquillizzato riguardo alle dimensioni del claustro.
Ecco una foto di quando si era già trasferita


(Lo so che è una foto terribile, ma è giusto per far vedere come mi ero attrezzato

Il tempo passava e le uova sono diventate larve.
Io era andato dai nonni in aereo, e ci sarei rimasto fino alla fine dell'estate.
Le formiche mi avrebbero raggiunto dopo ben 12 ore di macchina con i genitori e chissa che caldo!
Sua maestà resiste anche a questo, e arriva in Puglia molto meno spaventata di me!

Per tenerla ad una temperatura sopportabile le tenevo del ghiaccio vicino.
Solo che avolte il ghiaccio cadeva, qualcuno lo metteva troppo vicino, oppure io ero fuori e chi era a casa non sentiva la sveglia...
Insomma: certe volte la trovavo a 20 gradi, e altre a 31!
Finito questo periodo fra i due il più stressato, nonostante tutto, sono ancora io!
La regina sopporta con regale dignità altri due viaggi, uno da 6 ore, ed un altro da 5.

Adesso siamo qui, con un mucchietto di larve che non vogliono imbozzolarsi e lei che, oltre alla sua normale resistenza, sembra essersi anche abituata: quando la guardo resta tranquillissima, reagisce poco alla luce e anche alle vibrazioni, però sembra vederci bene, infatti una volta mi ero accorto di aver pressato male il cotone, quindi ho piegato un ago, fatto un foro piccolissimo nella provetta (non nella riserva d'acqua, ma nel grande spazio che avevo lasciato alla regina) e l'ho spinto indietro, il tutto producendo pochissime vibrazioni.
Ma lei se n'è accorta lo stesso, ha portato le larve dietro di sé ed ha aperto le mandibole verso l'aggressore.
Un'altra considerazione che ho fatto è che sembra aver paura di lasciare il pezzetto di legno che le ho messo nella provetta.
Spoiler: mostra