Camponotus vagus

Vi presento L., regina di Camponotus vagus. Esasperato dalla difficoltà e la lentezza dell'allevamento delle Camponotus herculeanus, che sconsiglio vivamente ad un neofita come il sottoscritto, ho trovato un amico disposto a cedermi in cambio di quest'ultime la sua seconda colonietta di C. vagus.
Ed eccola qui, arrivata ad inizio marzo 2015 con al seguito già una trentina di operaie e alcuni bozzoli. La crescita della colonietta, cosi come il trasferimento, sono avvenuti con una rapidità sorprendente, soprattutto per chi come me fino ad allora era abituato ai tempi delle cugine C. herculeanus.
Il formicaio è stato ricavato da un tronco di noce mentre l'arena da un vecchio acquario. Per ovviare al problema delle dimenzioni (eccessive) del formicaio sono stati inseriti dei blocchi di sughero nella speranza che una volta strette le formiche si sarebbero fatte spazio rimuovendo i tappi. Come blocco per la prima stanza è invece stato inserita della paglia di cocco, con l'idea che potesse venir rapidamente rimossa. A monte di questo stratagemma vi era la paura che le formiche avrebbero potuto decidere di non trasferirsi nel formicaio ritenendo già solo le prime due stanze uno spazio eccessivamente grande. Con le C. herculeanus avevo avuto difficoltà in questo senso.
Il trasferimento è stato, come detto, praticamente e sorprendentemente immediato, la regina si è subito trasferita nella prima stanza che è attualmente la camera reale. Tuttavia non disdegna a volte, forse perchè infastidita dalla luce, di trasfersi nel tubo di collegamento con l'arena, il quale resta più nell'ombra.
La capacità di infilarsi ovunque di formiche, anche di dimenzioni dopo tutto notevoli come quelle del genere Camponotus, è sorprendente. In pochi giorni infatti, sfruttando un'insenatura nel legno ad occhio nudo invisibile, alcune operaie si sono trasferite nella camera n° 3. Di conseguenza il tappo di paglia non è stato rimosso, forse anche perchè la rimossione sembra sia più difficoltosa del previsto.
La situazione ad oggi, tre mesi dopo il trasferimento, è di una colonia sana di circa 90 individui.
Mentre quella che doveva essere la seconda camera non viene praticamente utilizzata, la terza camera sembra essere la più gettonata dagli esemplari adulti, mentre la camera reale è anche adibita a nursery. Quello che mi lascia un po' perplesso è il fatto che gli esemplari adulti si siano concentrati principalmente nel lato alto della terza camera, mentre la parte bassa sia sia diventata una zona discarica, in cui sono depositati soprattutto i resti dei bozzoli schiusi. Sorprende anche perchè l'apertura per la camera regale si trova proprio in prossimità del deposito di materiale.
Attualmente la dieta della colonia è a base di zucchero/miele e pollo. Aggiornamenti sullo stato della colonia, cosi come sulle caratteristiche del formicaio seguiranno.
Il formicaio con l'arena:
Ed eccola qui, arrivata ad inizio marzo 2015 con al seguito già una trentina di operaie e alcuni bozzoli. La crescita della colonietta, cosi come il trasferimento, sono avvenuti con una rapidità sorprendente, soprattutto per chi come me fino ad allora era abituato ai tempi delle cugine C. herculeanus.
Spoiler: mostra
Il formicaio è stato ricavato da un tronco di noce mentre l'arena da un vecchio acquario. Per ovviare al problema delle dimenzioni (eccessive) del formicaio sono stati inseriti dei blocchi di sughero nella speranza che una volta strette le formiche si sarebbero fatte spazio rimuovendo i tappi. Come blocco per la prima stanza è invece stato inserita della paglia di cocco, con l'idea che potesse venir rapidamente rimossa. A monte di questo stratagemma vi era la paura che le formiche avrebbero potuto decidere di non trasferirsi nel formicaio ritenendo già solo le prime due stanze uno spazio eccessivamente grande. Con le C. herculeanus avevo avuto difficoltà in questo senso.
Spoiler: mostra
Il trasferimento è stato, come detto, praticamente e sorprendentemente immediato, la regina si è subito trasferita nella prima stanza che è attualmente la camera reale. Tuttavia non disdegna a volte, forse perchè infastidita dalla luce, di trasfersi nel tubo di collegamento con l'arena, il quale resta più nell'ombra.
La capacità di infilarsi ovunque di formiche, anche di dimenzioni dopo tutto notevoli come quelle del genere Camponotus, è sorprendente. In pochi giorni infatti, sfruttando un'insenatura nel legno ad occhio nudo invisibile, alcune operaie si sono trasferite nella camera n° 3. Di conseguenza il tappo di paglia non è stato rimosso, forse anche perchè la rimossione sembra sia più difficoltosa del previsto.
Spoiler: mostra
La situazione ad oggi, tre mesi dopo il trasferimento, è di una colonia sana di circa 90 individui.
Mentre quella che doveva essere la seconda camera non viene praticamente utilizzata, la terza camera sembra essere la più gettonata dagli esemplari adulti, mentre la camera reale è anche adibita a nursery. Quello che mi lascia un po' perplesso è il fatto che gli esemplari adulti si siano concentrati principalmente nel lato alto della terza camera, mentre la parte bassa sia sia diventata una zona discarica, in cui sono depositati soprattutto i resti dei bozzoli schiusi. Sorprende anche perchè l'apertura per la camera regale si trova proprio in prossimità del deposito di materiale.
Spoiler: mostra
Attualmente la dieta della colonia è a base di zucchero/miele e pollo. Aggiornamenti sullo stato della colonia, cosi come sulle caratteristiche del formicaio seguiranno.
Il formicaio con l'arena:
Spoiler: mostra