Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda millepiedi97 » 04/10/2011, 15:08

le mie sono 20-25 (non riesco a contarle bene), hanno 2 larve e 3-4 bozzoli

Luca
la parola è un dono, non un obbligo!
tu prova a scappar, raccomandati ai santi, ma dovremo al fine morir tutti quanti!

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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda zambon » 04/10/2011, 21:18

Bellissima colonia :smile: ma soprattutto interessanti osservazioni (non avevo mai letto tutta la discussione precedente) io faccio la spugna! :wow:
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda feyd » 04/10/2011, 23:19

Effettivamente oggi sono state tutto il giorno a mangiare, un grillo adulto morto e mezza camola ed ancora non hanno finito, e hanno accumulato un po di resti di bozzoli nella discarica, queso può indicare che mangiano i bozzoli solo quando non hanno altro da mangiare ma non credo per fame ma per noia o tanto per non buttarli, infatti quando soo occupate con altro non li mangiano.

Ovviamente è slo un osservazione sporadica quindi cercherò di ripeterla il prima possibile.
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda feyd » 22/11/2011, 19:26

oggi è nato la prima major vera, è ancora poco pigmentata e misura circa un cm, è nata con la colonia poco sopra le 100 operaie e già in diapausa.

sono proprio contento di questa bella nascita :wow:
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda GianniBert » 20/02/2012, 20:31

Oggi, 20 febbraio 2012, ho fatto visita alla colonia in ibernazione invernale.
Sto preparando una nuova sezione modulare da aggiungere al nido a due facce, che prevede una terza faccia collegata con cardine "a libro” che permetta comunque la vista sulla faccia intermedia, altrimenti nascosta.

La situazione attuale è la seguente, su entrambi i settori popolati dalla colonia: tutte le operaie ammassate in due aree distinte, con alcune distaccate e altre forse morte (le 4 o 5 a sinistra sul ripiano), o comunque raggomitolate in modo anomalo.
Le distaccate si muovono lentamente, evidentemente sono sonnambule!
Le avranno espulse le operaie attive una volta morte, o si saranno isolate spontaneamente?

Spoiler: mostra
02-20 Vagus A.JPG
Situazione di estasi invernale con basse temperature


La mia intenzione è di svegliare la colonia appena finirà questo periodo di freddo ancora intenso, o almeno di riportarla a temperature più miti di quelle del garage dove stanno, e vedere come si comporteranno. Credo che opererò in tal senso a metà marzo.
Non si vedono bozzoli o larve, che erano presenti in autunno, ma è mio parere che siano seppelliti dalla massa di operaie, come la regina...
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda feyd » 21/02/2012, 1:09

gianni sarebbe interessante provare a fornire loro una facciata spessa un cm o poco meno in sughero in modo che lo possano scavare cosi da vedere come costruirebbero un nido naturalmente, credo che anche mezzo cm sia sufficiente in tal senso.

e cmq da quanto vedo in quel nido stanno ancora larghe, certo che se riprendono a crescere con i loro ritmi dovrai più che raddoppiare il nido entro autunno prossimo, ed allora avoglia a libri e cardini xD



sempre bellissima la tua colonia
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda GianniBert » 21/02/2012, 9:41

Non stanno larghe. Per questo ho costruito la terza facciata.
Quando si espandono e cominciano a tirar su la covata per ora lo spazio è ancora buono, ma visti i precedenti in una stagione lo renderebbero insufficiente. Calcoliamo che ne hanno riempite due intere il secondo anno di vita!
Preferisco prevedere in anticipo, prima che si attivino andando ovunque, a provvedere all'espansione del nido, che troveranno pronto al risveglio.

Quanto prima posterò le foto della nuova sezione e i suoi nuovi accorgimenti "innovativi”. Non metterò sughero scavabile, perchè non posso permettermi di scialare con lo spazio. Ci penserò eventualmente se allevo una seconda colonia, partendo da zero. Ma come scavano certe formiche già si sa, non occorre granché sperimentarlo.
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda GianniBert » 21/02/2012, 11:28

Nella nuova sezione modulare del mio nido di legno per Camponotus vagus ho fatto delle scelte precise, dettate dalle esperienze precedenti e dalle necessità di adattarle al nido esistente.
Intanto ho scartato l'uso di listelli spessi e pesanti che sottraevano spazio alla vivibilità del nido e poi per sostenere cosa? 10 kg di formiche?
Il peso specifico è irrisorio e quindi bastano delle mensole leggere e poco ingombranti. Chiodi? Il Vinavil è estremamente efficace e consente una messa in opera rapida e indolore. Infatti avendolo già usato ripetutamente nei vecchi nidi posso confermare che non infastidisce affatto le colonie, e permette di fissare sezioni minuscole che un chiodo non potrebbero ricevere...
La scelta tattica ideale si sono rivelati i comuni bastoncini da ghiacciolo, leggeri, resistenti, facilmente fissabili con un velo di colla e modulabili su ripiani multipli pur lasciando ampio spazio di manovra per le formiche di mole considerevole come Camponotus vagus.
Ne è risultata una struttura leggera e spaziosa.
La differenza di abitabilità con le foto precedenti è ben visibile.

Spoiler: mostra
Nido legno A.JPG


Solo sulle pareti periferiche e i canali di raccordo ho usato listelli di legno stagionato spesso, rinforzati e adatti a reggere le viti da plexiglas che consentono un buon fissaggio del vetro.

Spoiler: mostra
Nido legno C.JPG


Alla base ho trapanato un foro in cui passare un perno (un chiodo lungo) che andrà a fissarsi come cardine nella base della struttura del vecchio nido.
Lo scorrimento della facciata consente di chiudere a libro le tre facciate e contemporaneamente di aprire il modulo aggiunto e controllare la situazione della facciata nascosta.
Per evitare intoppi nel movimento del collegamento ho recuperato un vecchio tubo di plastica a soffietto, che permetterà il movimento senza troppi sconvolgimenti o rigidità.

Spoiler: mostra
Nido legno E.JPG


Per assicurare un minimo di umidità e un serbatoio interno, ho usato un tubo sottile chiuso con silicone, al quale accederò saltuariamente con iniezioni di acqua dall'alto, sfruttando un foro minuscolo adatto all'ago di una siringa. Ho già appurato il buon funzionamento di questo sistema nelle due sezioni precedenti, ma siccome la sezione 3 è profonda solo un cm, ho dovuto usare un tubo di sezione leggera e non una provetta, che non ci stava.

Spoiler: mostra
Nido legno B.JPG


Non ho ancora un riscontro sicuro al 100% di questa nuova sezione. Lo verificherò solo questa estate, ma viste le precedenti esperienze posso andare abbastanza tranquillo, tanto che se mai dovessi progettare in futuro un nido nuovo per Camponotus userò ancora questi accorgimenti, adattandoli a seconda dei miei desideri, perché il rapporto "facilità di uso-resa effettiva-abitabilità-visibilità interna”rendono la preparazione di questo modello divertente e facile.

Le formiche devono avere sufficiente spazio per muoversi da un ripiano all'altro, devono avere la possibilità di accudire una covata numerosa senza accumularla in strati eccessivi, e nel contempo poter disporre di un numero di vani in un rapporto spazio effettivo/spazio utilizzabile ideale.
L'arte con cui si dispongono i vari ripiani è soggettiva e fa parte di calcoli e scelte artistiche e tattiche personali.
E' vero che questa struttura risultata a stanze parallele è abbastanza rigida visivamente, ma è molto funzionale e compensa la vivibilità sacrificando l'estetica di gallerie e stanze arrotondate che solo il lavoro di un carpentiere vero, con strumenti appositi, scavando una trave monoblocco, potrebbe ottenere.

Un esempio è il bel nido per carpentiere realizzato da Filobass: sarebbe la mia forma ideale, ma per una colonia di vagus richiederebbe dimensioni e lavori che superano il mio limite di tempo e di capacità tecnica.
Invece per Camponotus herculeanus, dati i tempi relativi di crescita, permette un utilizzo sul lungo periodo che vagus stravolgerebbe nel giro di una stagione,c ostringendo a immediati allargamenti.

Ovviamente in tutte queste considerazioni parliamo di formiche di una certa stazza. Per Crematogaster o altre formiche arboricole minori le cose cambierebbero.
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda feyd » 21/02/2012, 18:42

:clap:
Bellissimo complimenti gianni.

Appena posso vi faro vedere il mio nido per questa specie, ma devo ancora costruirlo quindi..... :lol:
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda zambon » 21/02/2012, 21:22

Rinnovo i complimenti è sempre un piacere vedere una colonia in così buono stato :clap: , una cosa Gianni non ho capito, il tubo che hai usato per umidificare lo lasci aperto come si vede nelle foto o lo schermi con qualche cosa in modo che qualche formica non vi entri e poi rimanga lì annegata oppure ci finisca qualche cosa magari portato dalle formiche stesse, sarebbe un problema poi togliere il corpo estraneo o la distanza tra il bordo del tubo e la parete e così poca che fa da schermo?
Per arboricole piccine non potrebbe essere utilizzato? (naturalmente proporzionandolo alla mole delle formiche)
:smile:
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda GianniBert » 22/02/2012, 9:45

zambon ha scritto:Per arboricole piccine non potrebbe essere utilizzato? (naturalmente proporzionandolo alla mole delle formiche) :smile:


Per arboricole piccole si dovrebbe proprio cambiare tutta la struttura, usando listelli a spessore diverso, magari recuperando materiali idonei che al momento non mi vengono in mente. Io avevo fatto un nido per Crematogaster incollando listelli alti pochi mm a una tavoletta e aveva funzionato, finché avevano bucato la base stessa di legno massiccio...

Non so, è una cosa che va pensata ad hoc, a seconda dei casi e dell'adattamento che poi si applicherà in arena.
Per formiche come Camponotus lateralis, C. truncatus, o per Dolicoderus quadripunctatus adatterei ancora una base di pino, magari usando per le sezioni interne listelli o placche di sughero...
Non ci ho mai pensato veramente, perché non ho mai tenuto queste formiche, e le lateralis che ho sono appunto in un nido di sughero incorniciato da legno duro; nido fatto da Feyd, che per ora serve egregiamente allo scopo...

Per il tubo dell'acqua no, lo lascio aperto: le formiche ci entrano con attenzione per bere!
Nel nido originale non ci hanno mai portato rifiuti, anzi, e l'unica volta che una formica è caduta dentro (e infatti temevo morisse e marcisse lì, è riuscita da sola a uscire.
Non sono Pheidole. Non annegano facilmente in poco spazio, e sembra che in breve imparino a usare la struttura come umidificatore, così come progettato.
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda Apus » 22/02/2012, 13:36

Ciao Gianni!
Complimenti per il nido e grazie per gli spunti e le nuove idee che ci dai.
Ho visto il tuo nido a Entomodena a settembre e se non ricordo male l'arena non era così grande.
Ho una curiosità: oltre all'aggiunta di pannelli nuovi hai pensato anche ad un'arena più grande?
Grazie e salutoni!
Federico
P.S. il tubo di umidificazione funziona bene già così ma per altre specie più sensibili ad annegamenti come copertura si potrebbe mettere una retina da zanzariera ? L'ago della siringa entrerebbe senza problemi ma le formiche dovrebbero rimanere fuori. :unsure:
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda zambon » 22/02/2012, 14:54

il tubo di umidificazione funziona bene già così ma per altre specie più sensibili ad annegamenti come copertura si potrebbe mettere una retina da zanzariera ? L'ago della siringa entrerebbe senza problemi ma le formiche dovrebbero rimanere fuori.


Ciao Apus, ci avevo pensato anche io ma poi è vero che non entrano ma allo stesso tempo o si mantiene un livello a filo oppure alle formiche viene preclusa la presa di acqua. :smile:

Per il tubo dell'acqua no, lo lascio aperto: le formiche ci entrano con attenzione per bere!
Nel nido originale non ci hanno mai portato rifiuti, anzi, e l'unica volta che una formica è caduta dentro (e infatti temevo morisse e marcisse lì, è riuscita da sola a uscire.
Non sono Pheidole. Non annegano facilmente in poco spazio, e sembra che in breve imparino a usare la struttura come umidificatore, così come progettato.

Ciao Gianni, un sistema simile lo avevo pensato per le mie piccole arboricole, però prevedeva un tubo rigido e rigorosamente dritto e un galleggiante ricavato da un pezzo di polistirolo espanso di forma sferica, senza spigoli di una misura che entrasse comodamente nel tubo e che seguisse il livello dell'acqua garantendo alle piccole un isola "di sicurezza" e un appiglio che offrisse un buon grip anche da bagnato in modo che anche se cadute in acqua potessero risalire.
Con un tubo abbastanza largo si potrebbe disfare un pochetto di polistirolo nelle palline di cui è composto, metterne un pò in modo che formasse, una volta riempito il tubo di acqua, formassero un tappeto rado di palline galleggianti.
Le Camponotus vagus non le allevo, effettivamente sembrano abbastanza robuste da sfangarsela lo stesso. :smile:
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda GianniBert » 22/02/2012, 15:49

Rispondo rapidamente a tutti e due...
Zambon, la tua idea del polistirolo mi piace e potrebbe funzionare. Io non posso metterne qui perché il tubo è fin troppo stretto, e come ho detto, le vagus non ne hanno necessità. Il tubo lo devo raddrizzare. L'ho messo solo per far vedere l'idea, poi sarà un po' meglio.

Apus, purtroppo lo so che le mie arene non sono ideali, vorrei farne di più grandi, ma per ora devo fare i conti con lo spazio che a casa mia resta minimo per l'uso che posso farne. Fai conto che di colonie che superano le 2000 operaie ne ho 3, e ho altre 4 colonie almeno che anche loro vogliono spazio... se dovessi fare arene come piacciono a me, non potrei tenere sotto osservazione tutte queste specie.
Le mie preferite sarebbero quelle ambientate naturalmente, tipo terrario, magari utilizzando materiali non scavabili, e ne vedo continuamente fatti dagli utenti, che mi tentano, ma devi tener presente che chi fa un terrario gigante (anche se poi non ha una colonia in proporzione da metterci dentro) poi di solito non lo sposta più.
Io invece ci vado nelle scuole, o, come a Entomodena, nelle fiere.
Dovrei fare una arena staccabile e una da viaggio... ma mi resta il problema dello spazio a casa. Non ho un balcone o un giardino... sigh!

Aggiungo: il sistema del tubo inserito, serve solo per umidificare nidi che non possono essere inumiditi in altro modo, come quelli di legno. In alternativa è sempre meglio la provetta collegata. In ogni caso una rete fitta potrebbe salvare le formiche piccole da annegamento, ma in caso di nidi piccoli e piccole formiche, torno a pensare che la provetta sia ideale.
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Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus

Messaggioda Apus » 22/02/2012, 16:51

Anche io purtroppo ho problemi di spazio e mi conforta sapere che arene non eccesivamente grandi vadano bene anche per colonie molto numerose.
Chiaro che potendo sarebbe bello fare un mega terrario ma ci vorrebbe davvero una stanza dedicata :-D :smile:
Ancora saluti!
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