Formica sanguinea in Lombardia
Re: Formica sanguinea in Lombardia
Belle davvero !!! anche le mie ora si stanno dando una svegliata , la regina ha infatti un centinaio di uova e poche larve , non tenendole riscaldate hanno iniziato da poco a svilupparsi non appena la temperatura è salita a 20 C° circa .
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Dorylus - Messaggi: 5128
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Che si possano contare facilmente sono 80...contando che si vede solo il davanti si può raddoppiare o triplicare....
Bellissime foto comunque...e la rapidità di trasloco è invidiabile...le Lasius io penso siano peggio delle arbicole, una volta nel nido per schiodarle manco il fuoco!
Bellissime foto comunque...e la rapidità di trasloco è invidiabile...le Lasius io penso siano peggio delle arbicole, una volta nel nido per schiodarle manco il fuoco!
In fondazione:
Solenopsis sp.
Piccole colonie:
Camponotus cruentatus
Lasius (Lasius)
Camponotus sp. ( probabile C. barbaricus)
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Bremen - Messaggi: 2448
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Bremen ha scritto:Che si possano contare facilmente sono 80...contando che si vede solo il davanti si può raddoppiare o triplicare....
Quello è solo uno dei pacchetti di uova. Ce ne sono 3.
Sono sulla stessa linea di F. cunicularia.
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
20 maggio.
Da alcuni giorni hanno cominciato a schiudersi i bozzoli primaverili, e alcuni sono stati aperti in anticipo, lasciando pupe nude in metamorfosi quasi completa.
Come anche l'anno scorso, sono nati dei maschi alati, di cui alcuni sono stati mangiati ancora allo stadio di pupa.
Perché siano stati mangiati è ipotizzabile nella possibilità che fossero comunque morti, a meno che sia un lieve calo di cibo animale a spingere sanguinea a cannibalizzarli.
Gli alati sono molto più numerosi dell'anno precedente, ma sono molte anche le pupe di operaie, e la covata quest'anno è almeno 3 volte più numerosa della primavera scorsa.
Ora ci sono alcune centinaia di bozzoli pronti e parecchie uova appena deposte, più un notevole numero di larve a diversi stadi. Ci sono due stanze adibite all'imbozzolamento, come fa anche F. cunicularia, cosparse di detriti e pavimentate di cotone lavorato.
Da alcuni giorni hanno cominciato a schiudersi i bozzoli primaverili, e alcuni sono stati aperti in anticipo, lasciando pupe nude in metamorfosi quasi completa.
Come anche l'anno scorso, sono nati dei maschi alati, di cui alcuni sono stati mangiati ancora allo stadio di pupa.
Perché siano stati mangiati è ipotizzabile nella possibilità che fossero comunque morti, a meno che sia un lieve calo di cibo animale a spingere sanguinea a cannibalizzarli.
Gli alati sono molto più numerosi dell'anno precedente, ma sono molte anche le pupe di operaie, e la covata quest'anno è almeno 3 volte più numerosa della primavera scorsa.
Ora ci sono alcune centinaia di bozzoli pronti e parecchie uova appena deposte, più un notevole numero di larve a diversi stadi. Ci sono due stanze adibite all'imbozzolamento, come fa anche F. cunicularia, cosparse di detriti e pavimentate di cotone lavorato.
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
complimenti Gianni i tuoi diari e le tue foto sono sempre più belli!
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
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PomAnt - Messaggi: 2786
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
enrico ha scritto:Che belle! Visti i tuoi precedenti diari favolosi ogni volta che ti prendi una nuova specie é sempre una cosa bella per tutti
Quoto. Ave GianniBert
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gig - Messaggi: 188
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Gianni N°1, i tuoi diari sono dei capolavori
Colonie:
- Lasius niger regina + 10 operaie
In Fondazione:
- Camponotus vagus
- Lasius niger regina + 10 operaie
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- Camponotus vagus
- LasiusNiger
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- Iscritto il: 25 apr '13
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Aggiorno brevemente, seguiranno foto appena possibile.
La colonia ha superato l'estate con una fortissima produzione di nuove operaie; ci sono state frequenti deposizioni, con serie ben distinte, come se la regina decidesse ogni volta che era il momento migliore per accelerare la crescita della popolazione.
Adesso le figlie effettive sono forse 1000-15000. Alcune stanze del capace nido sono state adibite a deposito scorie di ogni tipo, e ho riscontrato delle preferenze nella scelta delle camere dove impupare le larve, dove vengono smembrate le prede, o dove la regina va a deporre.
Ancora non so se sia questione di umidità temperatura, o che altro.
I bozzoli ad esempio vengono sempre tenuti a "maturare” nelle stanze in alto a sinistra del nido, ma a 3-4 livelli dalle gallerie di entrata. Non mi sembra che queste stanze siano più riscaldate, né possono essere più umide o asciutte di altre nelle stesse condizioni.
Ci vorrebbe una strumentazione che non ho, per verificare questo fatto.
Per ora vi lascio con questo enigma.
Credo che porterò il nido a Entomodena prossimo; è una bella colonia, ben in salute, e la regina solitaria sta comportandosi bene, perfettamente in linea con le sorelle del suo Gruppo.
Le operaie sono sempre molto coraggiose e aggressive: attaccano qualsiasi tipo di preda venga messa in arena, e la uccidono rapidamente, con efficienza.
Rimane decisamente una delle formiche più dinamiche che ho allevato finora.
Nel frattempo ho catturato (giovedì 22 agosto) una nuova regina che se ne andava a zonzo sulla cima del monte Legnone, in Lombardia. La quota di ritrovamento era di 2610 m! Il terreno era totalmente arido e sassoso, e non vi erano formicai nella zona, per cui suppongo sia stata portata lì dal vento e destinata a una fine ingloriosa.
A tutt'oggi questa formica è sfuggita a tutti i miei tentativi di farla adottare dalle serviformica.
Ha fatto secche prima 4 operaie, poi 6, alcune decapitandole. Un vero killer!
Nè stabulazione in frigorifero, né polvere di caffè hanno sortito effetti positivi.
Purtroppo non ho potuto somministrarle i bozzoli che avrebbero risolto i problemi, in questo momento non ne riesco ad ottenere.
Spero che resista ancora un poco e si alimenti anche da sola, mentre cerco bozzoli adatti.
C'è anche la possibilità che non sia veramente fecondata, ma ovviamente non si può dirlo con certezza solo dal comportamento.
Sicuramente ha carattere!
La colonia ha superato l'estate con una fortissima produzione di nuove operaie; ci sono state frequenti deposizioni, con serie ben distinte, come se la regina decidesse ogni volta che era il momento migliore per accelerare la crescita della popolazione.
Adesso le figlie effettive sono forse 1000-15000. Alcune stanze del capace nido sono state adibite a deposito scorie di ogni tipo, e ho riscontrato delle preferenze nella scelta delle camere dove impupare le larve, dove vengono smembrate le prede, o dove la regina va a deporre.
Ancora non so se sia questione di umidità temperatura, o che altro.
I bozzoli ad esempio vengono sempre tenuti a "maturare” nelle stanze in alto a sinistra del nido, ma a 3-4 livelli dalle gallerie di entrata. Non mi sembra che queste stanze siano più riscaldate, né possono essere più umide o asciutte di altre nelle stesse condizioni.
Ci vorrebbe una strumentazione che non ho, per verificare questo fatto.
Per ora vi lascio con questo enigma.
Credo che porterò il nido a Entomodena prossimo; è una bella colonia, ben in salute, e la regina solitaria sta comportandosi bene, perfettamente in linea con le sorelle del suo Gruppo.
Le operaie sono sempre molto coraggiose e aggressive: attaccano qualsiasi tipo di preda venga messa in arena, e la uccidono rapidamente, con efficienza.
Rimane decisamente una delle formiche più dinamiche che ho allevato finora.
Nel frattempo ho catturato (giovedì 22 agosto) una nuova regina che se ne andava a zonzo sulla cima del monte Legnone, in Lombardia. La quota di ritrovamento era di 2610 m! Il terreno era totalmente arido e sassoso, e non vi erano formicai nella zona, per cui suppongo sia stata portata lì dal vento e destinata a una fine ingloriosa.
A tutt'oggi questa formica è sfuggita a tutti i miei tentativi di farla adottare dalle serviformica.
Ha fatto secche prima 4 operaie, poi 6, alcune decapitandole. Un vero killer!
Nè stabulazione in frigorifero, né polvere di caffè hanno sortito effetti positivi.
Purtroppo non ho potuto somministrarle i bozzoli che avrebbero risolto i problemi, in questo momento non ne riesco ad ottenere.
Spero che resista ancora un poco e si alimenti anche da sola, mentre cerco bozzoli adatti.
C'è anche la possibilità che non sia veramente fecondata, ma ovviamente non si può dirlo con certezza solo dal comportamento.
Sicuramente ha carattere!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Riguardo alla nuova regina, finalmente sono riuscito a porre rimedio.
Nel pomeriggio, durante una visita al parco del Ticino, sono riuscito a rinvenire un grosso nido di Formica cinerea. Questa volta ho avuto modo di misurarlo e osservarlo per bene, ed è ancor più chiaro perché Rigato mi disse che Formica cinerea non è normalmente usata come bersaglio di Polyergus, né potrebbe esserlo di F. sanguinea.
Il nido in questione era circa 3 metri di estensione x 1 in larghezza, con decine di uscite pattugliate, e tutto il terreno intorno era presidiato dalle sue pattuglie. Nessuna colonna di amazzoni potrebbe attaccare impunita un simile nido senza venire a sua volta accerchiata. Le formiche si sono dimostrate estremamente aggressive e hanno difeso la mia invasione coraggiosamente.
Per loro sfortuna ho un allungo migliore, e ho vinto io. E' bastato rivoltare alcune foglie secche ricoperte di sabbia leggera, e ho catturato alcune centinaia di bozzoli senza fatica e senza danneggiarli, né danneggiare particolarmente il nido: era tutto praticamente in superficie (erano le 4,30 del pomeriggio, e la zona era già in ombra).
Così ho potuto riportare un buon bottino per rifornire sia la mia colonia di Polyergus, che la grande colonia di sanguinea, nonché assistere la nuova regina.
La solitaria è stata molto rapida nel raccogliere i bozzoli sparsi, farne una collinetta, e devo dire che anche solo per avvicinarmi a fotografarla, ho visto che ha delle reazioni estremamente protettive: si lancia subito verso il pericolo, come se dovesse difendere i bozzoli ad ogni costo.
Adesso spero solo che la schiusa delle prime operaie sia rapida, perché è necessario che sia assistita prima possibile nel suo nuovo lavoro! Speriamo bene!
Nel pomeriggio, durante una visita al parco del Ticino, sono riuscito a rinvenire un grosso nido di Formica cinerea. Questa volta ho avuto modo di misurarlo e osservarlo per bene, ed è ancor più chiaro perché Rigato mi disse che Formica cinerea non è normalmente usata come bersaglio di Polyergus, né potrebbe esserlo di F. sanguinea.
Il nido in questione era circa 3 metri di estensione x 1 in larghezza, con decine di uscite pattugliate, e tutto il terreno intorno era presidiato dalle sue pattuglie. Nessuna colonna di amazzoni potrebbe attaccare impunita un simile nido senza venire a sua volta accerchiata. Le formiche si sono dimostrate estremamente aggressive e hanno difeso la mia invasione coraggiosamente.
Per loro sfortuna ho un allungo migliore, e ho vinto io. E' bastato rivoltare alcune foglie secche ricoperte di sabbia leggera, e ho catturato alcune centinaia di bozzoli senza fatica e senza danneggiarli, né danneggiare particolarmente il nido: era tutto praticamente in superficie (erano le 4,30 del pomeriggio, e la zona era già in ombra).
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Così ho potuto riportare un buon bottino per rifornire sia la mia colonia di Polyergus, che la grande colonia di sanguinea, nonché assistere la nuova regina.
La solitaria è stata molto rapida nel raccogliere i bozzoli sparsi, farne una collinetta, e devo dire che anche solo per avvicinarmi a fotografarla, ho visto che ha delle reazioni estremamente protettive: si lancia subito verso il pericolo, come se dovesse difendere i bozzoli ad ogni costo.
Adesso spero solo che la schiusa delle prime operaie sia rapida, perché è necessario che sia assistita prima possibile nel suo nuovo lavoro! Speriamo bene!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Benissimo , sono contento che tu abbia ottenuto finalmente dei bozzoli per la nuova regina
Sono curioso di vedere se le ausiliarie della colonia grande uccideranno le Formica cinerea come fanno le mie con Formica gagates o le terranno buone .
Sono curioso di vedere se le ausiliarie della colonia grande uccideranno le Formica cinerea come fanno le mie con Formica gagates o le terranno buone .
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Dorylus - Messaggi: 5128
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Dovrò controllare. Per ora la sorpresa è che sono già nate alcune ausiliarie per la regina solitaria, ancora bianchicce. Questo è un sollievo per lei.
Cosa succederà nella colonia più grande sarà più difficile capirlo, data la densità della popolazione, ma ho visto che le operaie appena nate sono nettamente più piccole delle originali, quindi è possibile che ce la faccia a vedere se succede qualcosa di anomalo; le nascite dovrebbero essere contemporanee...
Cosa succederà nella colonia più grande sarà più difficile capirlo, data la densità della popolazione, ma ho visto che le operaie appena nate sono nettamente più piccole delle originali, quindi è possibile che ce la faccia a vedere se succede qualcosa di anomalo; le nascite dovrebbero essere contemporanee...
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Sta sfarfallando l'ultima covata estiva della colonia, ed è interessante notare un notevole aumento delle pupe nude in via di pigmentazione.
Non ho potuto annotare se queste siano state sbozzolate in secondo tempo, o siano evolute completamente senza filare l'involucro, ma adesso sto notando un secondo particolare: le operaie nuove hanno quasi tutte un notevole sviluppo del capo.
Ovviamente non come in Messor, si avvicina maggiormente alle differenze allometriche presenti in Camponotus. Di fatto ci sono differenze avvertibili in scala, ma meno percettibili, viste le dimensioni notevolmente ridotte del Genere rispetto alle formiche giganti europee...
Allego alcune foto, perché, anche se avevo già notato nel panorama fotografico, la presenza di capi molto robusti, è la prima volta che posso seguire il loro sviluppo in cattività.
Se la colonia segue questa strada, mi aspetto a primavera una decisa sterzata delle nascite in questa direzione, quando finora, le operaie nate erano più vicine fisicamente alle Serviformica (anche se già leggermente più grandi).
Vorrei confrontare con gli altri allevatori di F. sanguinea, ma anche di serviformica, queste osservazioni.
Non ho potuto annotare se queste siano state sbozzolate in secondo tempo, o siano evolute completamente senza filare l'involucro, ma adesso sto notando un secondo particolare: le operaie nuove hanno quasi tutte un notevole sviluppo del capo.
Ovviamente non come in Messor, si avvicina maggiormente alle differenze allometriche presenti in Camponotus. Di fatto ci sono differenze avvertibili in scala, ma meno percettibili, viste le dimensioni notevolmente ridotte del Genere rispetto alle formiche giganti europee...
Allego alcune foto, perché, anche se avevo già notato nel panorama fotografico, la presenza di capi molto robusti, è la prima volta che posso seguire il loro sviluppo in cattività.
Se la colonia segue questa strada, mi aspetto a primavera una decisa sterzata delle nascite in questa direzione, quando finora, le operaie nate erano più vicine fisicamente alle Serviformica (anche se già leggermente più grandi).
Vorrei confrontare con gli altri allevatori di F. sanguinea, ma anche di serviformica, queste osservazioni.
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Aggiungo che ho sentito Rigato, che mi conferma: l'allometria è molto più diffusa di quello che notiamo comunemente, ed è evidente nelle specie più grandi (Camponotus maggiori), ma si verifica quasi in tutte le specie in modo più o meno pronunciato.
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Letargo o non letargo?
Spesso mi figuravo, quando non avevo formiche vive da osservare, che la fase invernale del letargo consistesse nel "sonno” pressoché ininterrotto di tutte le colonie, magari in grande profondità nel terreno, tutte ammassate e dormienti.
Per ora posso solo dire che benché il fenomeno degli agglomerati di formiche resti confermato, la totale immobilità di queste masse è quanto meno discutibile. Le temperature di Milano in questi giorni si aggirano fra i 2 e 7 gradi, e possiamo pensare che dentro il mio garage (non riscaldato) la temperatura possa essere protetta e di 2-3 gradi superiore.
La notte però è capitato spesso, anche in anni passati, che si scendesse sotto lo zero, anche di parecchi gradi.
Inoltre ho almeno una colonia di Camponotus vagus in nido di legno tranquillamente esposta sul davanzale della finestra e queste formiche si muovono spesso, forse la regina rimane protetta delle operaie e vive una specie di sonno continuo, ma le operaie periferiche si muovono, eccome.
Bisogna considerare quindi che soprattutto nel Genere Formica, non si manifesti una vera e propria immobilizzazione, se non a temperature stazionarie pari o al di sotto dello zero.
In questi casi è probabile che esista una sorta di metabolismo rallentato, ma che possa rendersi sempre necessaria la presenza di punti di abbeverata accessibili e verificare che alcune formiche non si avventurino anche all'esterno in cerca di cibo, che in questo caso sarebbe bene non far mancare!
Allego una foto della colonia in questi giorni, dove è facile rendersi conto che agli agglomerati ben distribuiti, si alternano gruppi di formiche rallentate, sì, ma non completamente disabilitate!
Spesso mi figuravo, quando non avevo formiche vive da osservare, che la fase invernale del letargo consistesse nel "sonno” pressoché ininterrotto di tutte le colonie, magari in grande profondità nel terreno, tutte ammassate e dormienti.
Per ora posso solo dire che benché il fenomeno degli agglomerati di formiche resti confermato, la totale immobilità di queste masse è quanto meno discutibile. Le temperature di Milano in questi giorni si aggirano fra i 2 e 7 gradi, e possiamo pensare che dentro il mio garage (non riscaldato) la temperatura possa essere protetta e di 2-3 gradi superiore.
La notte però è capitato spesso, anche in anni passati, che si scendesse sotto lo zero, anche di parecchi gradi.
Inoltre ho almeno una colonia di Camponotus vagus in nido di legno tranquillamente esposta sul davanzale della finestra e queste formiche si muovono spesso, forse la regina rimane protetta delle operaie e vive una specie di sonno continuo, ma le operaie periferiche si muovono, eccome.
Bisogna considerare quindi che soprattutto nel Genere Formica, non si manifesti una vera e propria immobilizzazione, se non a temperature stazionarie pari o al di sotto dello zero.
In questi casi è probabile che esista una sorta di metabolismo rallentato, ma che possa rendersi sempre necessaria la presenza di punti di abbeverata accessibili e verificare che alcune formiche non si avventurino anche all'esterno in cerca di cibo, che in questo caso sarebbe bene non far mancare!
Allego una foto della colonia in questi giorni, dove è facile rendersi conto che agli agglomerati ben distribuiti, si alternano gruppi di formiche rallentate, sì, ma non completamente disabilitate!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Che bella foto , colonia in ottima forma !! Anche le mie non hanno mai fermato del tutto le attività nemmeno le altre del genere Formica , anzi la Formica cinerea già sta deponendo alla temperatura di 13 C°
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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