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- Scheda: Messor capitatus
- Formicaio artificiale in gasbeton (ytong)
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- Costruire un formicaio in gesso (variante 2)
- Scheda: Crematogaster scutellaris
- Costruire un formicaio di gesso (variante 1)
- Scheda: Lasius niger
- Scheda: Camponotus vagus
- Nidi di legno per formiche carpentiere
- La dieta Bhatkar
- L' antifuga e l'arena esterna
- Formicaio "ibrido" - (variante 3)
Fasi di accrescimento di una colonia
Spesso ci chiediamo quali siano i passi giusti da fare per portare la nostra piccola e solitaria regina a formare una colonia ben sviluppata.
Gli ostacoli contro cui ci dobbiamo scontrare, soprattutto all’inizio, sono numerosi.
La fine dell’acqua nel serbatoio, le fughe dalle operaie dalla provetta mentre somministriamo cibo e la formazione di muffe e colonie batteriche nella provetta costituiscono solo alcuni dei problemi riscontrati nelle prime fasi di sviluppo della colonia.
Le domande che più generalmente ci si pone, sono:
- Come faccio a riempire il serbatoio dell’acqua senza causare stress alla mini colonia?
- Come faccio a cambiare il cotone della provetta che è ammuffito?
- Come faccio a dare cibo alle poche operaie senza che mi escano dalla provetta?
- Quando devo iniziare a dare da mangiare?
- Quando posso spostare la colonia in un vero formicaio?
- Quanto deve essere grande?
In questo articolo descriverò le fasi e le procedure che seguo nell’accrescimento di una colonia sulla base dell’ esperienza maturata dall’allevamento di diverse decine di specie differenti. Non è il solo modo di far sviluppare una colonia di formiche…ma, a mio avviso, è quello più semplice e sicuro da seguire.
Tutto ha inizio con il ritrovamento della nostra regina. Come prima cosa la poniamo in una provetta, preparandola seguendo i passi descritti nell’articolo “fondazione di una colonia”.
In questa fase, per le regine che fondano in claustrale, non bisogna assolutamente dare cibo mentre alle regina che fondano in semiclaustrale potremo dare un insettino una volta ogni 2-3 giorni .
Dopo diverso tempo potremo già riscontrare i primi problemi, come la fine dell’acqua nel serbatoio o l’ammuffimento del cotone dello stesso (soprattutto se avremo dato qualcosa da mangiare alla regina e questa non lo avrà consumato).
In caso queste cose avvengano quando abbiamo solo la regina, la cosa migliore e unire alla vecchia provetta una nuova ripreparata correttamente. Posta la nuova provetta davanti la precedente (tenendole unite con poco nastro isolante) si può indurre il trasloco oscurando la nuova provetta e ponendo la vecchia sotto una lampada:
Se invece abbiamo una mini colonia di una decina di operaie (a cui avremo fino ad ora dato qualche gocciolina di miele di tanto in tanto all’interno della provetta), la cosa migliore è porre la provetta aperta in una piccola arena al cui interno avremo posto un serbatoio di acqua costituito da una boccettina con l’imboccatura tappata con del cotone o una eppendorf chiusa nello stesso modo.
Provetta appena aperta in arena:
Il vantaggio di questa soluzione sta nell’assenza di stress per la colonia (si evitano continui traslochi), nella possibilità di riempire il serbatoio dell’acqua senza andare attorno alla colonia e nella possibilità di alimentare le operaie senza rischiare fughe e/o stress (è già arrivata, infatti, l’ora di dare i primi insettini alla colonia). Inoltre le operaie avranno la possibilità di portarsi nella provetta il cibo per poi buttare fuori gli avanzi, evitando contaminazioni interne, sporco ecc…
Se si pone un lieve strato di terra nell’arena, questa verrà accumulata all’imboccatura della provetta come un tappo. Le operaie apriranno e chiuderanno l’ingresso a piacimento in funzione delle esigenze della colonia.
Quando la colonia avrà raggiunto le 50-100 operaie (e nella provetta non ci sarà più spazio), sarà possibile trasferirla in un primo formicaio di accrescimento.
Colonie quasi pronte al trasferimento in formicaio artificiale:
Quello più pratico e che preferisco è la “variante 2” (http://formicarium.it/index.php/costruire-un-formicaio/58-costruire-un-formicaio-in-gesso-variante-2 ) con al massimo 2 stanze per lato.
In caso di specie arboricole, al posto della "variante 2" in gesso, si può costruire un piccolo nido in legno con un paio di stanze...proprio come questo:
Per traslocare la colonia sarà sufficiente rovesciare la provetta nell’arena del formicaio…o semplicemente porre la provetta aperta nell’arena, lasciando poi alla colonia la decisione di quando spostarsi.
Regina e parte delle operaie appena inserite nel nuovo formicaio:
E’ molto importante ricordarsi che porre una colonia piccola in un formicaio grande può essere controproducente e costarci la colonia stessa. Spesso, infatti, poste in un ambiente esageratamente grande, la regina smette di deporre e la colonia lentamente regredisce. Le formiche, in natura, occupano ambiente angusti e vivono ammassate le une alle altre. Quindi meglio il sovraffollamento che non il troppo spazio libero.
Questo è un esempio di quanto fitte possono stare le formiche in una stanza:
Prima di spostare nuovamente la colonia dovrete avere tutte le stanze così piene.
Quando la colonia avrà raggiunto diverse centinaia di operaie (in base alla specie) e lo spazio vitale sarà ormai completamente occupato, si potrà spostare la colonia in un formicaio più grande (sempre una variante 2 o un altro tipo di formicaio). Solitamente, in funzione della specie, ci vuole quale anno per arrivare a questo stadio. Il trasloco può essere fatto semplicemente unendo due formicaio con un tubo e aspettando che la colonia vi si trasferisca (o forzandola lasciando asciutto o eccessivamente umido il vecchio formicaio e/o riscaldandolo).