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Costruire un formicaio in galle
La costruzione di un formicaio in galle può essere una facile ed economica soluzione se si vuole ricreare un ambiente il più possibile naturale per alcune specie arboricole.
Le galle sono strutture legnose che si formano nelle piante a seguito di parassitosi varie e una volta che i giovani parassiti fuoriescono dalla loro “nursery”, possono essere usate come riparo da un grande numero di artropodi.
Durante la raccolta è possibile trovarvi all’interno regine in fondazione o colonie ad uno stato più o meno avanzato.
Galla di Andricus kollari
La mirmecofauna delle galle è abbastanza limitata: Temnothorax sp., Leptothorax sp, Camponotus truncatus, Camponotus lateralis, Camponotus fallax, Dolichoderus quadripunctatus, Crematogaster scutellaris.
L’utilizzo di un formicaio in galle è però altamente sconsigliato per alcune di queste specie, come Camponotus lateralis, Camponotus fallax e Crematogaster scutellaris, vista la loro prolificità che renderà necessario un aumento sconsiderato del numero di galle.
Trovare galle: i periodi ottimali per una buona ricerca sono l’autunno e l’inverno. Infatti sarà facile vedere le galle attaccate ai rami se quest’ultimi saranno spogli di foglie. Le galle migliori, sia per la costruzione che per il contenuto, sono quelle create da Andricus kollari e si possono trovare nelle querce. Facilmente reperibili sono anche le galle di pioppo, ma sono scarsamente utilizzabili per la costruzione.
ATTENZIONE: è bene limitare il prelievo il più possibile per non infierire troppo sulla mirmecofauna.
Aprire una galla: incidere leggermente la galla con un piccolo coltello e utilizzarlo come leva per aprire in due semisfere la galla.
In questo modo saremo sicuri che le formiche contenute non vengano ferite e sarà possibile usare la semisfera più integra per la costruzione del futuro formicaio.
Contenitore: Come prima cosa è bene cercare un contenitore trasparente che presenti le dimensioni giuste per la specie che vorremo inserire. Alcune infatti, come quelle del genere Temnothorax non richiedono grandi spazi.
Trattandosi di un formicaio per formiche arboricole è meglio utilizzare contenitori sviluppati in altezza. Ottimi sono quelli utilizzati per contenere la pasta.
Consiglio di versare una piccola quantità di gesso alla base, cosi da rendere il formicaio più pesante alla base ed esteticamente migliore.
Galle: Le galle vanno divise a metà e svuotate il più possibile, nel caso rimanga una piccola parte di tessuto spugnoso probabilmente le nuove inquiline provvederanno a crearvi dei piccoli fori e il materiale potrebbe oscurare in parte il vetro.
Prima di attaccarle alle pareti va creato (nel caso non sia presente) un piccolo foro per permettere l’ingresso delle formiche. Deve essere molto piccolo (giusto per permettere l’ingresso della regina), così da non stressare le inquiline.
Per fissare le galle è possibile utilizzare colla a caldo oppure vinavil. La prima è più resistente, ma non permette titubanze ed errori una volta applicato. Con la seconda nel caso la galla venga fissata male è possibile rimuoverla subito e pulire il vetro con dell’acqua. Inoltre in futuro sarà possibile, anche se non semplice, togliere con l’acqua le galle per spostare la colonia velocemente.
Galla con Camponotus truncatus
Numero di galle: Come accennato prima dobbiamo valutare in base alla specie le dimensioni del contenitore e il numero delle galle da utilizzare.
Le formiche del genere Temnothorax necessitano del minor spazio, 3 galle possono essere più che sufficienti, mentre per le altre è necessario un numero superiore.
Può essere utile l’uso di una piccola galla così che venga utilizzata inizialmente dalla colonia ancora giovane (per favorire l’ingresso e tranquillizzare le inquiline durante i primi giorni è bene oscurare la galla con un foglio di carta scuro posizionandolo esternamente al contenitore).
Decorazioni: Terminata l’applicazione delle galle è consigliata l’aggiunta di piccoli legni così da migliorarne l’estetica e la superficie di movimento delle formiche.
E’ possibile anche inserire un piccolo supporto estraibile su cui riporre il cibo (Fig. 1). Come appoggio per il supporto in questo caso sono state utilizzate delle piccole V in legno (Fig. 2).
In questo modo è possibile accedere alla base del formicaio per ripulirla o per cambiare la provetta d’acqua.
Fig. 1 Fig. 2
Acqua: le formiche arboricole non necessitano di umidità interna al formicaio, ma è bene inserire una provetta che funga da abbeveratoio. Basterà preparare una provetta con le stesso metodo utilizzato per le provette da fondazione riempiendola solo d’acqua senza lasciare spazio per la colonia.
Qui di seguito alcune foto del formicaio che ora contiene la piccola colonia di Camponotus truncatus mostrata precedentemente:
Visione anteriore Visione posteriore
Vista dall’alto senza supporto Vista dall’alto con supporto
Ultimo aggiornamento (Venerdì 14 Marzo 2014 11:26)