Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
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Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Posto il diario della mia colonia di Lasius emarginatus sperando che serva a chiunque inizi ad allevare questo genere di formiche ad non commettere i miei errori e che sia utile ad evitare domande che vengono ripetute in continuazione.
La notte tra il 4 e il 5 luglio 2015, intorno all' 01.00, torno alla mia macchina lasciata in un parcheggio sotto un lampione a Fiorenzuola d'Arda (PC) e la trovo ricoperta di regine dealate di L. emarginatus Ne raccolgo alcune, provo a metterle in coppie in provetta, ma si attaccano quindi le separo e le improvetto tutte singolarmente per portarle ad Entomodena di settembre.
Terrò una regina e vi racconterò la sua storia
L'estate è molto calda e la fondazione procede velocemente, la regina depone già il giorno seguente alla cattura e alla metà di agosto fornisco la prima alimentazione a miele con la colonietta che conta 8 operaie più:
Uova: 15-20
Larve: 2-3
Bozzoli: 12-13
Il 7 settembre apro la provetta in piccolissima arena perché le operaie sono 20 con buona covata, hanno fame e quando apro per inserire cibo sono pronte a fuggire.
Uova: 20 circa
Larve: 10 circa
Bozzoli: 20
Le alimento principalmente a zanzare, drosphile e piccole mosche, saltuariamente provo un pezzo di camola ma non è troppo gradito, piuttosto preferiscono una farfallina. Consumano invece una discreta quantità di miele.
Dopo un mese, dagli inizi di ottobre la conta delle operaie è salita a 50-60, c'è una maggiore attività in arena e un progressivo interesse per le camole.
Passato un altro mese, all'inizio di novembre, trasferisco regina e le 70-80 figlie in un piccolo nido cilindrico in gesso dove purtroppo commetto un errore di umidificazione che lo porterà ad essere fradicio per giorni (anche a causa delle più basse temperature che non lo facevano asciugare). Col passare del tempo, nonostante l'umidità eccessiva, qualche bozzolo viene aperto e la regina depone una decina di uova, ma le operaie non si alimentano per niente e comincio a rimpiangere di averle trasferite prematuramente nella nuova casa.
Fortunatamente all'inizio di dicembre la colonia si è spostata autonomamente nella provetta in arena così ho preparato al volo un nuovo nido in gasbeton; l’arena posta sopra di esso è abbastanza spaziosa, fondo in gesso e pitturato stille terra. Ho rovesciato la provetta in arena e in poco tempo si sono sistemate, il cavetto riscaldante è posto sul vetro e dovrebbe mantenere una temperatura interna di almeno 25-26 gradi. Per ora non foraggiano un granché anche se si sono già perfettamente riorganizzate.
La covata non è molto voluminosa: conta un bel pacchetto di uova e qualche larva, ma niente bozzoli.
L'idea sarebbe quella di far saltare l'ibernazione per una decisa crescita, le operaie sono sempre circa 80 a causa di qualche decesso nel trambusto delle operazioni e le cose di recente non stanno andando come programmato. Nonostante sia una specie facile e resistente programmare troppo avanti con le formiche non è mai una buona idea.
Nel giro di una settimana (19 dicembre 2015) mi accorgo di quanto effettivamente la colonia non fosse pronta a gestire un nido infatti si trasferiscono di nuovo nella provetta in arena e si fermano dato che la temperatura è solamente di circa 15°C. Perfetto! Aspetto che rimangano una settimana a questa temperatura poi le sposto in cantina a 7-8°C per il riposo invernale.
La notte tra il 4 e il 5 luglio 2015, intorno all' 01.00, torno alla mia macchina lasciata in un parcheggio sotto un lampione a Fiorenzuola d'Arda (PC) e la trovo ricoperta di regine dealate di L. emarginatus Ne raccolgo alcune, provo a metterle in coppie in provetta, ma si attaccano quindi le separo e le improvetto tutte singolarmente per portarle ad Entomodena di settembre.
Terrò una regina e vi racconterò la sua storia
L'estate è molto calda e la fondazione procede velocemente, la regina depone già il giorno seguente alla cattura e alla metà di agosto fornisco la prima alimentazione a miele con la colonietta che conta 8 operaie più:
Uova: 15-20
Larve: 2-3
Bozzoli: 12-13
Il 7 settembre apro la provetta in piccolissima arena perché le operaie sono 20 con buona covata, hanno fame e quando apro per inserire cibo sono pronte a fuggire.
Uova: 20 circa
Larve: 10 circa
Bozzoli: 20
Le alimento principalmente a zanzare, drosphile e piccole mosche, saltuariamente provo un pezzo di camola ma non è troppo gradito, piuttosto preferiscono una farfallina. Consumano invece una discreta quantità di miele.
Dopo un mese, dagli inizi di ottobre la conta delle operaie è salita a 50-60, c'è una maggiore attività in arena e un progressivo interesse per le camole.
Passato un altro mese, all'inizio di novembre, trasferisco regina e le 70-80 figlie in un piccolo nido cilindrico in gesso dove purtroppo commetto un errore di umidificazione che lo porterà ad essere fradicio per giorni (anche a causa delle più basse temperature che non lo facevano asciugare). Col passare del tempo, nonostante l'umidità eccessiva, qualche bozzolo viene aperto e la regina depone una decina di uova, ma le operaie non si alimentano per niente e comincio a rimpiangere di averle trasferite prematuramente nella nuova casa.
Fortunatamente all'inizio di dicembre la colonia si è spostata autonomamente nella provetta in arena così ho preparato al volo un nuovo nido in gasbeton; l’arena posta sopra di esso è abbastanza spaziosa, fondo in gesso e pitturato stille terra. Ho rovesciato la provetta in arena e in poco tempo si sono sistemate, il cavetto riscaldante è posto sul vetro e dovrebbe mantenere una temperatura interna di almeno 25-26 gradi. Per ora non foraggiano un granché anche se si sono già perfettamente riorganizzate.
La covata non è molto voluminosa: conta un bel pacchetto di uova e qualche larva, ma niente bozzoli.
L'idea sarebbe quella di far saltare l'ibernazione per una decisa crescita, le operaie sono sempre circa 80 a causa di qualche decesso nel trambusto delle operazioni e le cose di recente non stanno andando come programmato. Nonostante sia una specie facile e resistente programmare troppo avanti con le formiche non è mai una buona idea.
Nel giro di una settimana (19 dicembre 2015) mi accorgo di quanto effettivamente la colonia non fosse pronta a gestire un nido infatti si trasferiscono di nuovo nella provetta in arena e si fermano dato che la temperatura è solamente di circa 15°C. Perfetto! Aspetto che rimangano una settimana a questa temperatura poi le sposto in cantina a 7-8°C per il riposo invernale.
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yurj - Messaggi: 2077
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Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Dopo un paio di mesi di riposo, dei quali un mese e mezzo in cantina a 8°C, l'11 febbraio 2016 riporto la colonia in casa a 18°C. Nel giro di 4 giorni le metto su una mensola a 22°C, apro la provetta in arena e la regina depone 40 uova, le operaie non foraggiano molte proteine e non gustano le camole però fanno buone scorte di miele per "riempire i serbatoi"
Dalla metà di marzo le sposto progressivamente più vicino al camino fino a far sentire loro temperature di 26°C e la regina depone senza sosta fino ad avere 160-180 uova!!!!
Nel giorno 10 aprile 2016 viene filato il primo bozzolo della stagione; ci sono numerose larve fameliche che spingono le operaie a girare in arena alla ricerca di cibo, gli insetti vengono presi velocemente e le camole sono maggiormente gradite anche se vengono consumate sul posto.
La colonia sembra aver superato bene l'inverno e l'attività è notevole.
Il 22 aprile le pupe sono più di 30 mentre le uova e larve non sono contabili; l'enorme covata comincia a rendere le operaie davvero voraci, in grado di uccidere mosche stordite in breve tempo.
28/05/16
circa 180-200 operaie
La colonia è stata trasferita da un paio di settimane dalla provetta al nido in gasbeton, è un 12x12 cm con arena soprastante. La colonia sembra esservisi adattata bene e dato il numero molto maggiore di operaie rispetto al primo tentativo ora non ci sono problemi.
La covata conta centinaia di uova ammassate, alcune larve e un centinaio di bozzoli.
Siamo alla fine di giugno e in un mese le operaie sono circa 300, stanno bene, mangiano molto e il nido sembra funzionale per loro.
La covata è composta da 50+ uova, numerosissime larve e 100+ bozzoli.
Lo sviluppo di questa specie è davvero veloce: dopo l’anno della fondazione la regina si mette a deporre moltissimo e le operaie escono di continuo a cercare cibo per nutrire le larve fameliche, le foraggiatrici assaltano in massa ogni fonte proteica che trovano.
Con discrete temperature i tempi di sviluppo sono rapidi e presto si formano dei cumuli di bozzoli.
L'estate passa velocemente e anche se le temperature sono modeste (26°C circa).
Al 9 agosto 2016 quasi tutte le larve hanno completato il loro sviluppo ci sono pile di bozzoli ovunque, saranno almeno 300; la regina si è messa a deporre all’infinito e ci sono centinaia di uova ammassate in due camere. Il nido va riempiendosi e la prossima primavera dovrò spostarle in un uno più grande con annessa arena di maggiori dimensioni.
24/08/16
Le mie previsioni non erano correttissime, non ho contato il rapido sviluppo di tutte quelle uova e ora il pavimento di ogni camera presenta nuovamente una tappeto di piccole larve, ce ne sono ovunque.
Una camera è adibita alla cura delle larve più grandi, le quali poi sono spostate in un’altra zona per tessere il bozzolo; infine le pupe sono tenute nella camera più secca in alto. Per ora il cumulo di pupe sembra diminuire dato che ogni giorno sfarfallano operaie che in poco tempo diventano attive e cominciano a curare la covata.
La regina non smette di deporre, anzi, sembra aumentare le dosi di uova ogni volta, queste ultime vengono tenute nella camera più umida in fondo.
Non so dire quante siano le operaie, direi almeno 500 e con una covata che potrebbe contare il doppio delle unità. Senza problemi credo che raddoppieranno prima della diapausa invernale.
Dalla metà di marzo le sposto progressivamente più vicino al camino fino a far sentire loro temperature di 26°C e la regina depone senza sosta fino ad avere 160-180 uova!!!!
Nel giorno 10 aprile 2016 viene filato il primo bozzolo della stagione; ci sono numerose larve fameliche che spingono le operaie a girare in arena alla ricerca di cibo, gli insetti vengono presi velocemente e le camole sono maggiormente gradite anche se vengono consumate sul posto.
La colonia sembra aver superato bene l'inverno e l'attività è notevole.
Il 22 aprile le pupe sono più di 30 mentre le uova e larve non sono contabili; l'enorme covata comincia a rendere le operaie davvero voraci, in grado di uccidere mosche stordite in breve tempo.
28/05/16
circa 180-200 operaie
La colonia è stata trasferita da un paio di settimane dalla provetta al nido in gasbeton, è un 12x12 cm con arena soprastante. La colonia sembra esservisi adattata bene e dato il numero molto maggiore di operaie rispetto al primo tentativo ora non ci sono problemi.
La covata conta centinaia di uova ammassate, alcune larve e un centinaio di bozzoli.
Siamo alla fine di giugno e in un mese le operaie sono circa 300, stanno bene, mangiano molto e il nido sembra funzionale per loro.
La covata è composta da 50+ uova, numerosissime larve e 100+ bozzoli.
Lo sviluppo di questa specie è davvero veloce: dopo l’anno della fondazione la regina si mette a deporre moltissimo e le operaie escono di continuo a cercare cibo per nutrire le larve fameliche, le foraggiatrici assaltano in massa ogni fonte proteica che trovano.
Con discrete temperature i tempi di sviluppo sono rapidi e presto si formano dei cumuli di bozzoli.
L'estate passa velocemente e anche se le temperature sono modeste (26°C circa).
Al 9 agosto 2016 quasi tutte le larve hanno completato il loro sviluppo ci sono pile di bozzoli ovunque, saranno almeno 300; la regina si è messa a deporre all’infinito e ci sono centinaia di uova ammassate in due camere. Il nido va riempiendosi e la prossima primavera dovrò spostarle in un uno più grande con annessa arena di maggiori dimensioni.
24/08/16
Le mie previsioni non erano correttissime, non ho contato il rapido sviluppo di tutte quelle uova e ora il pavimento di ogni camera presenta nuovamente una tappeto di piccole larve, ce ne sono ovunque.
Una camera è adibita alla cura delle larve più grandi, le quali poi sono spostate in un’altra zona per tessere il bozzolo; infine le pupe sono tenute nella camera più secca in alto. Per ora il cumulo di pupe sembra diminuire dato che ogni giorno sfarfallano operaie che in poco tempo diventano attive e cominciano a curare la covata.
La regina non smette di deporre, anzi, sembra aumentare le dosi di uova ogni volta, queste ultime vengono tenute nella camera più umida in fondo.
Non so dire quante siano le operaie, direi almeno 500 e con una covata che potrebbe contare il doppio delle unità. Senza problemi credo che raddoppieranno prima della diapausa invernale.
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yurj - Messaggi: 2077
- Iscritto il: 4 mar '15
- Località: Piacenza
Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Spostando il nido per riporlo in una scatola in modo da portarlo a Entomodena ho fatto l'errore di sollevare il tutto prendendolo dall'arena così questa si è staccata dal nido e un fiume di operaie mi sono riversate sulle mani così ho dovuto anticipare i tempi di trasloco della colonia in un nuovo formicaio. Fortunatamente ne avevo preparato uno l'inverno scorso per fare delle prove, ma non l'avevo utilizzato fino ad ora in quanto troppo grande per ognuna delle mie colonie, le dimensioni sono 18x24 cm. A trasferimento ultimato la colonia sembra comunque stare bene nel nuovo spazio che credo possa contenere anche 3000-4000 di queste formiche.
Il disegno delle camera mi soddisfa anche l'arena non è male, la prossima estate dovrò però collare una seconda arena di dimensioni maggiori per contenere in sicurezza le piccole foraggiatrici.
Il disegno delle camera mi soddisfa anche l'arena non è male, la prossima estate dovrò però collare una seconda arena di dimensioni maggiori per contenere in sicurezza le piccole foraggiatrici.
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yurj - Messaggi: 2077
- Iscritto il: 4 mar '15
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Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Mica male come colonia!
Qualche foto delle protagoniste di questa vicenda?
Qualche foto delle protagoniste di questa vicenda?
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bengala - Messaggi: 442
- Iscritto il: 20 nov '13
- Località: Firenze
Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Purtroppo non ho una macchina decente per fare le foto, appena me la procuro le posterò, comunque la covata è enorme e le operaie sono molto attive.
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yurj - Messaggi: 2077
- Iscritto il: 4 mar '15
- Località: Piacenza
Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Ah neanche io ho una macchina fotografica, e neanche credo di volerla acquistare, basterebbe fare col cellulare uno foto come quella che hai fatto all'Arena
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bengala - Messaggi: 442
- Iscritto il: 20 nov '13
- Località: Firenze
Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Visione di parte del nuovo nido, le centinaia di larve vengono tenute nelle ultime gallerie mentre i bozzoli stanno più in alto all'asciutto.
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yurj - Messaggi: 2077
- Iscritto il: 4 mar '15
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Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Splendide!!
Il colore del formicaio confonde un po' sul numero ma è più che in salute
Il colore del formicaio confonde un po' sul numero ma è più che in salute
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bengala - Messaggi: 442
- Iscritto il: 20 nov '13
- Località: Firenze
Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Il colore le fa risaltare abbastanza bene, è impossibile definirne il numero perché sono ammassate e su più file in ogni stanza, ma arriveranno circa a mille prima dell'inverno.
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yurj - Messaggi: 2077
- Iscritto il: 4 mar '15
- Località: Piacenza
Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Che colonia magnifica!
I miei complimenti anche per il formicaio!
Ma a che temperatura le farai ibernare?
I miei complimenti anche per il formicaio!
Ma a che temperatura le farai ibernare?
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messor - Messaggi: 1298
- Iscritto il: 6 ago '16
- Località: Peschici(puglia)
Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Le terrò due o tre mesi poco sotto i 10°C, poi non penso ci siano problemi particolari a meno che non si vada troppo sotto lo 0. Tra i 6°C e i 9°C si va tranquilli.
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yurj - Messaggi: 2077
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Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Scusa se ti rompo.
Ma se le temperature scendono sotto lo 0 la colonia sopravvive?
Ma se le temperature scendono sotto lo 0 la colonia sopravvive?
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messor - Messaggi: 1298
- Iscritto il: 6 ago '16
- Località: Peschici(puglia)
Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
E' solo il secondo anno che faccio l'ibernazione, l'anno scorso non ha fatto molto freddo e la temperatura nella mia cantina non è mai scesa sotto i 6°C però io non rischierei, anche perché non c'è bisogno dato che tra i 5-9°C passano un buonissimo riposo invernale.
So che le specie montane possono resistere bene anche temperature davvero rigide, però pure loro 3-4°C sono sufficienti.
So che le specie montane possono resistere bene anche temperature davvero rigide, però pure loro 3-4°C sono sufficienti.
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yurj - Messaggi: 2077
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Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
Ok grazie per le interessanti risposte e auguri per la tua colonia.
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messor - Messaggi: 1298
- Iscritto il: 6 ago '16
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Re: Storia di una Lasius emarginatus - Yurj
La colonia ha passato gran parte dell'inverno a 5-6 gradi, ora che la temperatura in cantina si è alzata sopra i 10 gradi ho deciso di svegliare la colonia. Intanto che le formiche erano immobili e ammassate ho sistemato l'arena soprastante il nido affiancandone un'altra piccolina in modo aumentare leggermente l'area di foraggiamento. Le due piccole arene sono collegate da un tubo di 3 cm e solo una delle due è connessa al formicaio.
Ieri sera, dopo pochi minuti dallo spostamento a 14 gradi già le prime operaie hanno iniziato a muoversi, così ho potuto intravedere l'enorme cumulo di larve in stasi. Stamattina già diverse operaie erano in arena a cercare acqua e miele!!
Ieri sera, dopo pochi minuti dallo spostamento a 14 gradi già le prime operaie hanno iniziato a muoversi, così ho potuto intravedere l'enorme cumulo di larve in stasi. Stamattina già diverse operaie erano in arena a cercare acqua e miele!!
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yurj - Messaggi: 2077
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