Cosa sono quei punti neri sul vetro???
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Cosa sono quei punti neri sul vetro???
Ciao a tutti! Ho notato da tempo che le mie Messor lasciano sul vetro delle macchioline nere... ma nere nere! che spesso e volentieri hanno una scia opaca di parecchi cm... come se fosse stata messa sul vetro e poi trascinata... sono escrementi? avete idea di cosa sia e del perché la spalmano in quel modo? non ho mai avuto occasione di assistere alla scena...
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Ultima modifica di luca321 il 19/09/2012, 15:18, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Corretta nomenclatura
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- Widowmaker
- Messaggi: 83
- Iscritto il: 9 mar '11
- Località: Treviso
Re: Cosa sono quei punti neri sul vetro???
Ho notato anche io spesso queste strisce, ma non ho presente le macchie nere.
Non solo in Messor ma anche in Aphaenogaster, e si credo siano secrezioni simil feci.
Non solo in Messor ma anche in Aphaenogaster, e si credo siano secrezioni simil feci.
sono stato scomunicato da TheGrammarNazi: http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=51&t=4639&start=15#p58033
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feyd - Messaggi: 5748
- Iscritto il: 7 lug '11
- Località: campagnano(RM)
Re: Cosa sono quei punti neri sul vetro???
Non credo che le trascinino. Più che altro credo che ci passino sopra..
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Bala - Messaggi: 148
- Iscritto il: 21 ago '12
- Località: Messina
Re: Cosa sono quei punti neri sul vetro???
Io pochi giorni fa ho trasferito la mia colonia di M.barbarus in una provetta di vetro e dopo poche ore sono apparse questi punti neri dai quali partono queste striature semi trasparenti (che putroppo rovinano la visibilità all'interno della provetta).
Aspettiamo il parere di altri esperti.

Aspettiamo il parere di altri esperti.

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Atom75 - Messaggi: 660
- Iscritto il: 18 mar '12
- Località: Latina
Re: Cosa sono quei punti neri sul vetro???
eh si sono gli stessi ai quali mi riferisco... forse costruendo una "zona discarica" si può fare in modo che accumulino tutto li!
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- Widowmaker
- Messaggi: 83
- Iscritto il: 9 mar '11
- Località: Treviso
Re: Cosa sono quei punti neri sul vetro???
Widowmaker ha scritto:eh si sono gli stessi ai quali mi riferisco... forse costruendo una "zona discarica" si può fare in modo che accumulino tutto li!
Le zone che adibiscono a discarica/cimitero non credo proprio che servano anche da "gabinetto". Dubito che le formiche siano così educate da recarsi lì a fare le loro deiezioni per poi tornare indietro. Comunque tali zone le scelgono e determinano loro ed è difficilissimo indirizzarle in un punto particolare. Si parlava di usare oli alimentari rancidi che contengono marker chimici che le formiche normalmente accumulano in tali zone, ma molti utenti che lo hanno provato lo hanno trovato inefficace come metodo

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winny88 - Messaggi: 9044
- Iscritto il: 23 giu '12
- Località: Napoli Vesuvio
Re: Cosa sono quei punti neri sul vetro???
e se fosse il loro " filo di arianna" per orientarsi all'interno dei cunicoli?
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quercia - Messaggi: 3606
- Iscritto il: 8 mag '11
- Località: matera
Re: Cosa sono quei punti neri sul vetro???
quercia ha scritto:e se fosse il loro " filo di arianna" per orientarsi all'interno dei cunicoli?
Non so, ma le formiche già lasciano tracce feromonali invisibili e credo che un ulteriore metodo di orientamento così macroscopico e in un certo senso inquinante sia superfluo

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winny88 - Messaggi: 9044
- Iscritto il: 23 giu '12
- Località: Napoli Vesuvio
Re: Cosa sono quei punti neri sul vetro???
Mi sembra di capire che la conversazione si sia spostata sui "filamenti" biancastri che sporcano il vetro.
Ho notato queste tracce anche nei miei formicai, e non solo per il genere Messor, ma anche nella colonia di Aphaenogaster spinosa.
Le stanze o le zone sporcate sono sostanzialmente quelle adibite a discarica.
Immagino che questa sostanza sia un marker territoriale che le formiche lasciano ovunque vanno (ci si può riallacciare al "filo di Arianna" ipotizzato da quercia), specialmente quando esplorano un territorio vergine (e qui mi vengono in mente i comportamenti caratteristici delle operaie che entrano per la prima volta nei nostri formicai: percorrono brevi distanze, trascinando quasi il gastro a terra, poi tornano indietro ecc.)
Evidentemente in natura queste tracce svaniscono abbastanza velocemente (vuoi per gli agenti atmosferici, per il passaggio di altri animali, o inquinamenti vari) e quindi le formiche sono costantemente all'opera per ribattere i vecchi percorsi e delimitare (o estendere) il proprio territorio.
Nei nostri formicai invece non si presentano tutti questi problemi, e quindi le formiche potrebbero aver bisogno di "scaricare" queste sostanze in luoghi opportuni.
Le discariche mi sembrano il luogo adatto.
In natura i rifiuti vengono portati fuori dai nidi, nelle immediate vicinanze delle aperture. Impregnati del loro odore chimico, rappresentano un "faro" per le esploratrici lontane che, avvicinandosi, sentono le tracce delle compagne farsi sempre più forti (e nello stesso tempo possono regolarsi sulla distanza percorsa dal nido).
Allo stesso tempo, rappresentano una barriera per le altre specie di formiche, che eviteranno di aggirarsi intorno al formicaio (oppure, un richiamo per le specie che assaltano gli altri nidi)
Nei nidi artificiali queste motivazioni perdono di validità, per ovvi motivi.
Le formiche continueranno a secernere tale scia chimica, che verrà accumulata nelle stanze-discarica o all'esterno, negli appositi punti di raccolta dei rifiuti, dove volutamente spruzzeranno questo liquido, ben visibile sul vetro.
Sarebbe interessante riuscire a trovare una sostanza da miscelare con il gesso dei formicai -magari solo in arena- che, a contatto con queste scie, colori la zona toccata dalle formiche, segnalando i percorsi più seguiti
(anche se, viste le proporzioni dei nostri nidi, credo che venga fuori una "nuvola" piuttosto uniforme di colore)
Ho notato queste tracce anche nei miei formicai, e non solo per il genere Messor, ma anche nella colonia di Aphaenogaster spinosa.
Le stanze o le zone sporcate sono sostanzialmente quelle adibite a discarica.
Immagino che questa sostanza sia un marker territoriale che le formiche lasciano ovunque vanno (ci si può riallacciare al "filo di Arianna" ipotizzato da quercia), specialmente quando esplorano un territorio vergine (e qui mi vengono in mente i comportamenti caratteristici delle operaie che entrano per la prima volta nei nostri formicai: percorrono brevi distanze, trascinando quasi il gastro a terra, poi tornano indietro ecc.)
Evidentemente in natura queste tracce svaniscono abbastanza velocemente (vuoi per gli agenti atmosferici, per il passaggio di altri animali, o inquinamenti vari) e quindi le formiche sono costantemente all'opera per ribattere i vecchi percorsi e delimitare (o estendere) il proprio territorio.
Nei nostri formicai invece non si presentano tutti questi problemi, e quindi le formiche potrebbero aver bisogno di "scaricare" queste sostanze in luoghi opportuni.
Le discariche mi sembrano il luogo adatto.
In natura i rifiuti vengono portati fuori dai nidi, nelle immediate vicinanze delle aperture. Impregnati del loro odore chimico, rappresentano un "faro" per le esploratrici lontane che, avvicinandosi, sentono le tracce delle compagne farsi sempre più forti (e nello stesso tempo possono regolarsi sulla distanza percorsa dal nido).
Allo stesso tempo, rappresentano una barriera per le altre specie di formiche, che eviteranno di aggirarsi intorno al formicaio (oppure, un richiamo per le specie che assaltano gli altri nidi)
Nei nidi artificiali queste motivazioni perdono di validità, per ovvi motivi.
Le formiche continueranno a secernere tale scia chimica, che verrà accumulata nelle stanze-discarica o all'esterno, negli appositi punti di raccolta dei rifiuti, dove volutamente spruzzeranno questo liquido, ben visibile sul vetro.
Sarebbe interessante riuscire a trovare una sostanza da miscelare con il gesso dei formicai -magari solo in arena- che, a contatto con queste scie, colori la zona toccata dalle formiche, segnalando i percorsi più seguiti
(anche se, viste le proporzioni dei nostri nidi, credo che venga fuori una "nuvola" piuttosto uniforme di colore)
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baroque85 - Messaggi: 1614
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