Mai provate le Cataglyphis?

Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda Filobass » 10/05/2011, 21:10

Quando mi sono chiesto se ordinare o meno una regina da Antstore, è stata quest'interessante specie a colpirmi di più.

Qualcuno ha mai provato ad allevare le Cataglyphis velox? Avreste qualche info da condividere con qualcuno che in un prossimo futuro ci potrebbe fare un pensierino? Intanto posto un video che mostra un particolare modo di usare le loro lunghe zampe:



(http://www.youtube.com/watch?v=WQIFBpr40AM)
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda dada » 10/05/2011, 21:47

Molto interessante il video! Ma cosa fanno? Non è sicuramente "nettoyage", ovvero pulizia.
Secondo me costruiscono una pista, un'autostrada!
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda Luca.B » 11/05/2011, 0:41

Potrebbe anche essere una tecnica di caccia... :unsure:

In ambienti sabbiosi (il più delle volte aridi), molti piccoli animali si rifugiano appena sotto la sabbia e smuovere in quel modo la sabbia può essere un buon modo per scovarli.

Mi ricorda molto ciò che fanno molti pesci sul fondale sabbioso usando però i barbigli. :unsure:

Non conosco la specie...ma si...sono molto particolari. :happy:
Formiche in allevamento:
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda GianniBert » 11/05/2011, 9:43

Le Cataglyphis sono molto belle, ma hanno bisogno di clima e spazi particolari.
Credo sia un po' come tenere una via di mezzo tra un'esotica e una Messor... infatti in Italia ne esiste una sola specie al sud, le altre europee esistono in Spagna; sono formiche che hanno necessità di alte temperature per comportarsi e svilupparsi normalmente.

Se ti orienti su quelle devi prevedere una teca adatta e un buon impianto di riscaldamento.
Spoiler: mostra
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda dada » 11/05/2011, 11:51

e anche una arena bella grande (ma grande davvero) per poter osservare i particolari comportamenti di foraggiamento.

Come dice Gianni poi deve essere anche tutto ben riscaldato, e un terrario grande è più difficile da riscaldare di un terrario piccolo...
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda Filobass » 11/05/2011, 12:57

In questo senso sono attrezzato (tappetini termoriscaldanti e lampade infrarossi) e poi ho due teche 40x30 che sono collegabili da un tubo di gomma trasparente. Purtroppo il tutto è molto ingombrante, quindi dovrò aspettare per riuscire a ottenere lo spazio necessario con i miei :-?
Spero almeno in inverno di poter spegnere le apparecchiature riscaldanti (che hanno tutto sommato un bel costo :-( ).
Un altra cosa che mi preoccupava era il nido: queste formiche sono grandi anche in altezza e non so bene a quanti individui può arrivare una colonia. Qualcuno ha qualche idea oppure può postare qualche immagini di nidi artificiali per queste formiche? Grazie :)
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda GianniBert » 11/05/2011, 14:58

In quanto calore forse basterebbe una buona lampada luminosa e riscaldante. Sono formiche deserticole, quindi ameranno luce e calore all'esterno del nido.

Ma non è questo il problema, stiamo parlando come al solito di colonie sviluppate, che si comportano diversamente da una colonia incipiente.

Ne parliamo come se avessi già una colonia di Cataglyphis, invece il problema è che non credo sia facile tirarla su dall'inizio come per altre formiche.
Non che sia impossibile. Se sei già esperto di acquari, terrari e simili, allora sei collaudato per un tentativo, però fossi in te ci penserei bene, perché la passione è una bella cosa, ma va poi trapiantata nella realtà e nella difficoltà delle nostre case.

A me piacerebbe da anni allevare la formica tessitrice, ma mi devo scontrare con molte realtà che rendono l'impresa ancora sconsigliabile...
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda Simonelerda » 11/05/2011, 16:22

Ciao! Sinceramente le Cataglyphis sono molto interessanti e particolari come avevo già scritto, ma personalmente le trovo troppo difficili da allevare. Richiedono ampi spazi, temperature e soprattutto si muovono a una velocità così elevata da risultare difficilmente osservabili in natura. Pensa che per fare una o due foto decenti ne ho fatte tipo una 40ina di foto tanto zampettavano rapide. Se ti posso consigliare, meglio una specie più lenta e più semplice. Non vorrei che ti stufassi per le troppe difficoltà future... Se ci riesci però avrai tra le mani delle formiche ghepardo! fidati! Viste sfrecciare nel deserto del Negev a oltre 50°!
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda Filobass » 11/05/2011, 18:13

Mmmh, già, meglio utilizzare lo spazio disponibile per più specie meno esigenti :)
Anche a me un giorno piacerebbe allevare qualcosa di più impegnativo e particolare, per il momento meglio fare più esperienza possibile :win:
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda Anduril » 11/05/2011, 19:45

GianniBert ha scritto:A me piacerebbe da anni allevare la formica tessitrice, ma mi devo scontrare con molte realtà che rendono l'impresa ancora sconsigliabile...


Gianni puoi darci qualche info in più sulle formiche tessitrici? Ho dato un'occhiata e ho trovato quel poco di informazioni che basta ad essere ancora più curiosi :mrgreen:
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda GianniBert » 05/06/2011, 22:09

Vedo solo ora la richiesta, e in realtà ci sarebbe parecchio da scrivere...

Andrebbe creato una sezione apposta. Se nel frattempo non vi siete già aggiornati e informati, fatemelo sapere, e ne riparliamo...
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda Anduril » 05/06/2011, 22:48

GianniBert ha scritto:Vedo solo ora la richiesta, e in realtà ci sarebbe parecchio da scrivere...

Andrebbe creato una sezione apposta. Se nel frattempo non vi siete già aggiornati e informati, fatemelo sapere, e ne riparliamo...


Continuo a volerne sapere di più :mrgreen:
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda GianniBert » 06/06/2011, 0:03

Le formiche dette tessitrici (Oecophylla longinoda e O. smaragdina, nelle loro varianti di specie possibili) non sono le uniche formiche a saper usare le proprie larve come "spolette” viventi, ma sono le più famose.

La loro capacità di unirsi in nastri viventi, avvicinare a forza tra loro le foglie di un albero o un cespuglio, e poi saldarne i bordi usando la seta emessa dalle larve come collante, fino a formare delle palle di foglie che formano i nidi, sono una delle caratteristiche che le hanno rese un soggetto ideale di molti studiosi.

Hanno un sistema di comunicazione complesso basato su odori e feromoni e un'aggressività e intraprendenza che le rendono particolarmente competitive e interessanti.
Ottime predatrici, sono indiscusse dominatrici di estese porzioni di foresta in Asia e Australia (O. smaragdina, quella che ha la variante con l'addome verde) come in centro Africa (O. longinoda).

Come ho già detto, è difficile sintetizzare in poche righe le caratteristiche di questa specie così elastica e complessa: pare che le regine in fondazione (che ovviamente non hanno ancora larve per filarsi un ipotetico nido) possano "rubare” la tela dei ragni per approntare i primi ricoveri di fortuna.
Non so se questo sistema sia stato documentato, ma se è vero, mi piacerebbe davvero saperne di più.

Per il loro carattere e la particolare tecnica di costruzione dei nidi, credo che ogni allevatore con un minimo di curiosità vorrebbe poterne avere una piccola colonia da osservare.
Peccato che uniscano queste meravigliose caratteristiche a una aggressività notevole e a difficoltà di umidificazione, temperatura, nonché notevole spazio, per poter essere allevate!

Mi è stato detto che dopo un periodo di accostamento è possibile, utilizzando qualche trucco, farsi riconoscere e "adottare” come amico dalle colonie allevate, ma la fase di primo impatto non deve essere facile.

Inoltre essendo formiche arboricole, necessitano assolutamente di una pianta su cui fare il nido; anche se questa potrebbe essere rimpiazzata con alberi di provette (come sperimentato da Wilson), il loro allevamento porta comunque una serie di problemi di non facile soluzione, compresa la difficoltà di procurarsi una colonia integra con la regina, anche se alcuni siti online la mettono in vendita.

Per maggiori informazioni è utile leggere l'apposito capitolo dedicato nel libro di Wilson e Holldobler: Formiche, storia di una esplorazione scientifica.
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda Anduril » 06/06/2011, 0:31

GianniBert ha scritto:Le formiche dette tessitrici (Oecophylla longinoda e O. smaragdina, nelle loro varianti di specie possibili) non sono le uniche formiche a saper usare le proprie larve come "spolette” viventi, ma sono le più famose.

La loro capacità di unirsi in nastri viventi, avvicinare a forza tra loro le foglie di un albero o un cespuglio, e poi saldarne i bordi usando la seta emessa dalle larve come collante, fino a formare delle palle di foglie che formano i nidi, sono una delle caratteristiche che le hanno rese un soggetto ideale di molti studiosi.

Hanno un sistema di comunicazione complesso basato su odori e feromoni e un'aggressività e intraprendenza che le rendono particolarmente competitive e interessanti.
Ottime predatrici, sono indiscusse dominatrici di estese porzioni di foresta in Asia e Australia (O. smaragdina, quella che ha la variante con l'addome verde) come in centro Africa (O. longinoda).

Come ho già detto, è difficile sintetizzare in poche righe le caratteristiche di questa specie così elastica e complessa: pare che le regine in fondazione (che ovviamente non hanno ancora larve per filarsi un ipotetico nido) possano "rubare” la tela dei ragni per approntare i primi ricoveri di fortuna.
Non so se questo sistema sia stato documentato, ma se è vero, mi piacerebbe davvero saperne di più.

Per il loro carattere e la particolare tecnica di costruzione dei nidi, credo che ogni allevatore con un minimo di curiosità vorrebbe poterne avere una piccola colonia da osservare.
Peccato che uniscano queste meravigliose caratteristiche a una aggressività notevole e a difficoltà di umidificazione, temperatura, nonché notevole spazio, per poter essere allevate!

Mi è stato detto che dopo un periodo di accostamento è possibile, utilizzando qualche trucco, farsi riconoscere e "adottare” come amico dalle colonie allevate, ma la fase di primo impatto non deve essere facile.

Inoltre essendo formiche arboricole, necessitano assolutamente di una pianta su cui fare il nido; anche se questa potrebbe essere rimpiazzata con alberi di provette (come sperimentato da Wilson), il loro allevamento porta comunque una serie di problemi di non facile soluzione, compresa la difficoltà di procurarsi una colonia integra con la regina, anche se alcuni siti online la mettono in vendita.

Per maggiori informazioni è utile leggere l'apposito capitolo dedicato nel libro di Wilson e Holldobler: Formiche, storia di una esplorazione scientifica.


Grazie davvero per le informazioni :) !
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Re: Mai provate le Cataglyphis?

Messaggioda Ripepi » 21/06/2011, 16:37

emh... 40x30 ? le cataglyphis stanno in terrari 100x50 :roll:
si muovono molto velocemente e vogliono grandi spazi, in più sono formiche molto grandi.
Le ho viste da Antstore a Berlino.
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