[Lasius (Lasius) lasioides (Emery, 1869)
] L. neglectus (?) e altre identificazioni
Re: L. neglectus e altre identificazioni
Questo peziolo non lo riesco ad interpretare: troppo sfocato!
Mi sembra di vedere la zona di chitina traslucida sul lobo sotto il peziolo che è tipico di Ponera, ma non vedo chiaramente il dente. Ci vorrebbe una messa a fuoco migliore, ma forse siamo oltre il potere risolutivo dello strumento...
Come indicazioni particolari: metti solo i campioni chiusi in una provetta in alcool chiaro, se possibile al 70%. Va benissimo l'alcool per liquori che di solito è venduto al 95%, magari un po' diluito con acqua. Poi puoi tranquillamente imbustare (al massimo metti un po' di pluriball intorno alle provette) e spedire con posta prioritaria al costo, mi sembra, di 70 centesimi. I campioni li guardo anche io, ma per scrupolo, se vuoi, posso portarli poi anche a Fabrizio a Modena o, se non c'è, a qualcuno che può consegnarglieli di persona a Milano.
Mi sembra di vedere la zona di chitina traslucida sul lobo sotto il peziolo che è tipico di Ponera, ma non vedo chiaramente il dente. Ci vorrebbe una messa a fuoco migliore, ma forse siamo oltre il potere risolutivo dello strumento...
Come indicazioni particolari: metti solo i campioni chiusi in una provetta in alcool chiaro, se possibile al 70%. Va benissimo l'alcool per liquori che di solito è venduto al 95%, magari un po' diluito con acqua. Poi puoi tranquillamente imbustare (al massimo metti un po' di pluriball intorno alle provette) e spedire con posta prioritaria al costo, mi sembra, di 70 centesimi. I campioni li guardo anche io, ma per scrupolo, se vuoi, posso portarli poi anche a Fabrizio a Modena o, se non c'è, a qualcuno che può consegnarglieli di persona a Milano.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
L'alcool li mantiene meglio ed elimina anche il problema "sballottamenti". Ma se non è possibile mandali pure come preferisci. Il contenitore evita che sia troppo grosso e pesante o ti aggiungono costi alla prioritaria.
Ultima cosa: prendi parecchie operaie di Lasius, maschi (tutti quelli che riesci a trovare) e se possibile anche regine e improvetta insieme solo gli esemplari che sei sicurissima vengano dalla stessa colonia. Se ne prendi da colonie diverse fai provette diverse. Per il resto, manda pure tutto quello che vuoi.
Ultima cosa: prendi parecchie operaie di Lasius, maschi (tutti quelli che riesci a trovare) e se possibile anche regine e improvetta insieme solo gli esemplari che sei sicurissima vengano dalla stessa colonia. Se ne prendi da colonie diverse fai provette diverse. Per il resto, manda pure tutto quello che vuoi.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
winny88 ha scritto: I campioni li guardo anche io, ma per scrupolo, se vuoi, posso portarli poi anche a Fabrizio a Modena o, se non c'è, a qualcuno che può consegnarglieli di persona a Milano.
Se hai bisogno posso prenderli io per darli a Rigato (in caso non ci sia a Modena anche stavolta). Vado nel suo ufficio quasi tutte le settimane.
Quando Elia non c'è, le formiche ballano
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Mirme - Messaggi: 474
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
Sì, certo!
Pensavo proprio di darli infatti o a te o a Mirko (Dorylus).
Pensavo proprio di darli infatti o a te o a Mirko (Dorylus).
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
Sì, un bello schema basato sulla checklist di Fabrizio Rigato. Intuisco che hai iniziato a mettere in grassetto le specie che hai già reperito. In bocca al lupo: vediamo quanto ci metti a completare l'album!
Non mi sono dimenticato, i campioni sono arrivati, solo che devi pazientare qualche giorno perché l'università incombe in questi giorni. Poi prometto che mi metto al lavoro anche su quello. E in ogni caso entro il 21 i campioni quasi certamente arriveranno a Fabrizio e quindi avremo un verdetto professionale sacrosanto.
Tanto con la mirmecologia e l'entomologia in generale ci vuole soprattutto pazienza! A volte ci sono voluti secoli per capire di che bestia si trattava!
PS: ti è scappato lo spelling errato di Plagiolepidini.
Non mi sono dimenticato, i campioni sono arrivati, solo che devi pazientare qualche giorno perché l'università incombe in questi giorni. Poi prometto che mi metto al lavoro anche su quello. E in ogni caso entro il 21 i campioni quasi certamente arriveranno a Fabrizio e quindi avremo un verdetto professionale sacrosanto.
Tanto con la mirmecologia e l'entomologia in generale ci vuole soprattutto pazienza! A volte ci sono voluti secoli per capire di che bestia si trattava!
PS: ti è scappato lo spelling errato di Plagiolepidini.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
Elena Regina ha scritto:Per completare l'album non credo che una intera esistenza sia sufficiente, purtroppo!!))
Nahhh! Un tassonomista con buona lena in una ventina d'anni ce le ha tutte quelle "4" specie! Poi, strada facendo, gli piglia pure la fissa è inizia anche gli album esteri...
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
Elena Regina ha scritto:Qui ho cercato di mettere un pò di ordine, in base alle più recenti informazioni disponibili. Perdonate le eventuali inesattezze ed incompletezze. Work in progress))
Perdonami Elena, ma io non riesco a vedere il link (almeno col cellulare). Di che si tratta?
Quando Elia non c'è, le formiche ballano
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Mirme - Messaggi: 474
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
Beh, più che per una questione di tempo, completare TUTTO l'album è impossibile perché non è possibile trovare molte di quelle specie. Molte sono state raccolte (e quindi trovate) una sola volta (anche per quanto riguarda degli endemismi italiani, quindi in realtà è difficile completare anche solo quell'album lì), molte altre sicuramente non esistono proprio perché non sono mai esistite in realtà e molte altre ancora sicuramente saranno già estinte. Quei numeri conservati nel database di antcat sono in definitiva da considerare una stima (e sicuramente una sovrastima) delle specie descritte ed effettivamente esistenti. Quanto alle specie non ancora descritte... probabilmente con quelle si raddoppia il numero.
A proposito di specie estinte... hai contato anche quelle! La vedo davvero dura allora completare l'album in questo caso. Non è facile procurarsi una trivella ed estrarre l'ambra fossile dal mare!
Un album completo credo non esista neanche mettendo insieme tutti i campioni conservati esistenti al mondo. Dipende da due cose: dal fatto che, poco oculatamente, non è sempre stato obbligatorio depositare almeno un olotipo per descrivere una specie (e quindi per varie di esse non esistono proprio campioni e tipi) e tutt'oggi, a quanto pare, si diatriba se sia possibile descrivere una specie con solo una foto disponibile; e dal fatto che per alcune specie sono andati perduti tutti i tipi e tutti i campioni.
A proposito di specie estinte... hai contato anche quelle! La vedo davvero dura allora completare l'album in questo caso. Non è facile procurarsi una trivella ed estrarre l'ambra fossile dal mare!
Un album completo credo non esista neanche mettendo insieme tutti i campioni conservati esistenti al mondo. Dipende da due cose: dal fatto che, poco oculatamente, non è sempre stato obbligatorio depositare almeno un olotipo per descrivere una specie (e quindi per varie di esse non esistono proprio campioni e tipi) e tutt'oggi, a quanto pare, si diatriba se sia possibile descrivere una specie con solo una foto disponibile; e dal fatto che per alcune specie sono andati perduti tutti i tipi e tutti i campioni.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
A proposito... non esistono tipi conservati per l' Homo sapiens e ciò mi sembra gravissimo. Il lectotipo è Linnaeus, ma purtroppo a nessuno e venuto in mente di imbalsamarlo! Secondo il Codice in mancanza o perdita dell'olotipo o del lectotipo sarebbe opportuno designare un neotipo rappresentativo della specie. Mi è appena balenata per la mente questa cosa... devo provare a propormi io come neotipo! Tanto non ho mai creduto nelle tradizioni funerarie, preferirei molto di più essere imbalsamato come tipo al Natural History Museum di Londra!
Ma vi immaginate che porca figura affianco alla statua di Darwin!!!
Ma vi immaginate che porca figura affianco alla statua di Darwin!!!

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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
winny88 ha scritto:A proposito... non esistono tipi conservati per l' Homo sapiens e ciò mi sembra gravissimo. Il lectotipo è Linnaeus, ma purtroppo a nessuno e venuto in mente di imbalsamarlo! Secondo il Codice in mancanza o perdita dell'olotipo o del lectotipo sarebbe opportuno designare un neotipo rappresentativo della specie. Mi è appena balenata per la mente questa cosa... devo provare a propormi io come neotipo! Tanto non ho mai creduto nelle tradizioni funerarie, preferirei molto di più essere imbalsamato come tipo al Natural History Museum di Londra!
Ma vi immaginate che porca figura affianco alla statua di Darwin!!!
Winny prenderei un esemplare un po piu "medio" come campione, del resto sei stato proprio tu a dire che per le collezioni si dovrebbe fare cosi.
@Elena, molto interessante e bella la tabella che hai fatto, complimenti

sono stato scomunicato da TheGrammarNazi: http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=51&t=4639&start=15#p58033
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feyd - Messaggi: 5748
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
Come tipi sì, è buona norma scegliere degli esemplari "medi". Molta gente invece descrive nuove specie su tipi "estremi" quasi in malafede per i motivi che ti avevo detto.
Ma per le collezioni gli esemplari estremi vanno più che bene, servono proprio ad avere dei termini di paragone con tutto quello che si può reperire nel "range" della specie.
Comunque a me non interessa, anche io sono in malafede! Ormai mi sono fissato, è tutta la mattina che ci penso: una volta morto voglio essere imbalsamato come neotipo dell' Homo sapiens. Poi mettetemi dove volete, ma io preferirei affianco a Darwin a Londra. (prego, fate leggere questo dopo la mia scomparsa come volontà testamentarie)
Ma per le collezioni gli esemplari estremi vanno più che bene, servono proprio ad avere dei termini di paragone con tutto quello che si può reperire nel "range" della specie.
Comunque a me non interessa, anche io sono in malafede! Ormai mi sono fissato, è tutta la mattina che ci penso: una volta morto voglio essere imbalsamato come neotipo dell' Homo sapiens. Poi mettetemi dove volete, ma io preferirei affianco a Darwin a Londra. (prego, fate leggere questo dopo la mia scomparsa come volontà testamentarie)
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
Elena Regina ha scritto:Mirme ha scritto:Perdonami Elena, ma io non riesco a vedere il link (almeno col cellulare). Di che si tratta?
Vai qui ))
Perché un documento contenente una tabella è in formato immagine?
Non era meglio un foglio elettronico o un pdf?

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rmontaruli - Messaggi: 840
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
winny88 ha scritto:Comunque a me non interessa, anche io sono in malafede! Ormai mi sono fissato, è tutta la mattina che ci penso: una volta morto voglio essere imbalsamato come neotipo dell' Homo sapiens. Poi mettetemi dove volete, ma io preferirei affianco a Darwin a Londra. (prego, fate leggere questo dopo la mia scomparsa come volontà testamentarie)
Quante proteine sprecate!

Non è meglio se lasci parte di te per foraggiare qualche colonia?

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rmontaruli - Messaggi: 840
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- Località: Milano | Lago Maggiore
Re: L. neglectus e altre identificazioni
Le immagini non sono quelle utili. Sarebbe stato opportuno fare un inquadratura adeguata dei clipei per osservare le incisure del margine libero. Si vede un po' solo l'incisura della regina, ma in una prospettiva che non mi convince troppo.
Ad impressioni personali sembrerebbe più un comunissimo Tapinoma erraticum, appunto per quell'incisura della regina e per il mesotorace abbastanza corto (più allungato in nigerrimum) dell'operaia. Ad ogni modo meglio attendere le foto dei clipei.
Aggiungo che, a parte il nigerrimum che è più facilmente separabile dalle altre specie nostrane anche sul campo a causa del colore più lucido/sericeo e del più accentuato polimorfismo (per cui magari in questo caso sarebbe stata ancora più utile una normale foto di una fila di operaie della colonia), per la tassonomia dei Tapinoma nostrani "simili" tra loro (come l'erraticum e il madeirense) più attendibile della banale osservazione dell'incisura clipeale è l'analisi dei genitali maschili. La tassonomia dei Tapinoma, in realtà, andrebbe sempre opportunamente fatta sugli esemplari maschi.
Ad impressioni personali sembrerebbe più un comunissimo Tapinoma erraticum, appunto per quell'incisura della regina e per il mesotorace abbastanza corto (più allungato in nigerrimum) dell'operaia. Ad ogni modo meglio attendere le foto dei clipei.
Aggiungo che, a parte il nigerrimum che è più facilmente separabile dalle altre specie nostrane anche sul campo a causa del colore più lucido/sericeo e del più accentuato polimorfismo (per cui magari in questo caso sarebbe stata ancora più utile una normale foto di una fila di operaie della colonia), per la tassonomia dei Tapinoma nostrani "simili" tra loro (come l'erraticum e il madeirense) più attendibile della banale osservazione dell'incisura clipeale è l'analisi dei genitali maschili. La tassonomia dei Tapinoma, in realtà, andrebbe sempre opportunamente fatta sugli esemplari maschi.
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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: L. neglectus e altre identificazioni
Sì direi chiaramente Tapinoma nigerrimum, che dalla descrizione che leggo del Bernard oltre ad avere la caratteristica rientranza a U della tacca sul clipeo si distinguerebbe anche per il profilo dell'epinoto e la taglia mediamente maggiore (variabilità fra 3-5 mm) come giustamente faceva notare winny88.
La specie è poliginica e produrrebbe colonie più grandi e preferibilmente in terreni sabbiosi e argillosi, rispetto a T. erraticum che invece preferirebbe quelli calcarei.
Nella foto che avevi messo qualche pagina fa si vedeva il peziolo da sotto, cosa che non rende visibile la chiave distintiva fra quei due generi: dalla foto che metti ora il peziolo è coperto dalla zampa e quindi non si riesce comunque a stabilire se è presente o meno il dentello accuminato caratteristico di Ponera.
La specie è poliginica e produrrebbe colonie più grandi e preferibilmente in terreni sabbiosi e argillosi, rispetto a T. erraticum che invece preferirebbe quelli calcarei.
Elena Regina ha scritto:PS: Dopo una più accurata analisi morfologica comparativa, mi sembra proprio che qui si tratti di Hypoponera eduardi, non di Ponera coarctata. Rimango comunque in trepida attesa del responso ufficiale))
Nella foto che avevi messo qualche pagina fa si vedeva il peziolo da sotto, cosa che non rende visibile la chiave distintiva fra quei due generi: dalla foto che metti ora il peziolo è coperto dalla zampa e quindi non si riesce comunque a stabilire se è presente o meno il dentello accuminato caratteristico di Ponera.
Demografia delle colonie - Temnothorax nylanderi (uova di operaie) - T. affinis - Tetramorium caespitum - Lasius emarginatus - L. platythorax - L. paralienus - Camponotus lateralis - Pheidole pallidula - Allevare Formicaleoni! 
Camponotus aethiops - C. ligniperda - C. vagus - Crematogaster scutellaris - Temnothorax sp. - Myrmica sp. - Messor capitatus

Camponotus aethiops - C. ligniperda - C. vagus - Crematogaster scutellaris - Temnothorax sp. - Myrmica sp. - Messor capitatus
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entoK - Messaggi: 2109
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