Formicaio da esposizione
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Re: Formicaio da esposizione
Be', io penso che sono tutti pareri validi, però l'idea di creare un formicaio da esposizione, che sia in un rettilario o in un museo è lo stesso, è sempre una cosa che presto o tardi dovremo realizzare.
Feyd, tu sicuramente avrai accumulato note su note di “cose che non si devono fare” in proposito, ma se non ricordo male avevi esposto proprio un nido di Messor, e quelle sono particolarmente sensibili alle vibrazioni.
Se il nostro Seth dice che si orienteranno su Camponotus vagus... La cosa assume altre connotazioni.
Sono certamente tra le nostre formiche meno sensibili a vibrazioni e luce! Comunque soffrono meno di altre l'esposizione prolungata.
Mettiamo insieme le nostre idee e esperienze e vediamo quale sia il sistema migliore per realizzare il progetto senza ritrovarci formiche eccessivamente stressate o un formicaio artificiale inadatto!
Quanto a "non riesco a capire qual è la differenza tra il tenere una piccola colonia in provetta e tenerla in un nido definitivo, con l'accesso possibile solo ad una o due camere” ... Devo puntualizzare che tutte le volte che ho tentato di limitare gli spazi di un nido troppo grande per la colonia, in capo a un paio di giorni le formiche avevano rimosso tutti i tappi e smontato tutte le barriere architettoniche.
Poi magari non le usavano per viverci, ma le usavano come pattumiere.
Vai poi te a pulire delle stanze irraggiungibili piene di cadaveri e muffe...
Insomma i problemi ci sono, però io non direi che è impossibile realizzarlo. Ho visto in opera alcuni sistemi abbastanza buoni, e la cosa si può fare, va studiata bene, progettando il nido in sezioni ben distinte, rinunciando però a tappi di terra o ghiaietta che non offrono sicurezza.
Sono del parere però che un nido da esposizione debba ricevere una colonia già sviluppata da almeno un anno, perché i problemi di stress per le regine in fondazione, come già riportato dagli altri, ci sono, e non vanno sottovalutati se non si vuole fallire o far soffrire gli animali...
Feyd, tu sicuramente avrai accumulato note su note di “cose che non si devono fare” in proposito, ma se non ricordo male avevi esposto proprio un nido di Messor, e quelle sono particolarmente sensibili alle vibrazioni.
Se il nostro Seth dice che si orienteranno su Camponotus vagus... La cosa assume altre connotazioni.
Sono certamente tra le nostre formiche meno sensibili a vibrazioni e luce! Comunque soffrono meno di altre l'esposizione prolungata.
Mettiamo insieme le nostre idee e esperienze e vediamo quale sia il sistema migliore per realizzare il progetto senza ritrovarci formiche eccessivamente stressate o un formicaio artificiale inadatto!
Quanto a "non riesco a capire qual è la differenza tra il tenere una piccola colonia in provetta e tenerla in un nido definitivo, con l'accesso possibile solo ad una o due camere” ... Devo puntualizzare che tutte le volte che ho tentato di limitare gli spazi di un nido troppo grande per la colonia, in capo a un paio di giorni le formiche avevano rimosso tutti i tappi e smontato tutte le barriere architettoniche.
Poi magari non le usavano per viverci, ma le usavano come pattumiere.
Vai poi te a pulire delle stanze irraggiungibili piene di cadaveri e muffe...
Insomma i problemi ci sono, però io non direi che è impossibile realizzarlo. Ho visto in opera alcuni sistemi abbastanza buoni, e la cosa si può fare, va studiata bene, progettando il nido in sezioni ben distinte, rinunciando però a tappi di terra o ghiaietta che non offrono sicurezza.
Sono del parere però che un nido da esposizione debba ricevere una colonia già sviluppata da almeno un anno, perché i problemi di stress per le regine in fondazione, come già riportato dagli altri, ci sono, e non vanno sottovalutati se non si vuole fallire o far soffrire gli animali...
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GianniBert - Messaggi: 4502
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