Piccolo nido di accrescimento

Piccolo nido di accrescimento

Messaggioda Seth » 26/04/2015, 14:39

Mi è venuta questa idea

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Che ne dite? Ovviamente non è completato.
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Re: Piccolo nido di accrescimento

Messaggioda Fiabo » 26/04/2015, 16:44

Scusami, ma non lo capisco benissimo. Si tratta di gasbeton giusto? La provetta sarebbe il serbatoio di umidificazione? In tal caso come funzionerebbe? Da dove ricarichi l'acqua? Oppure sarebbe tappata col cotone da una parte e tutte le volte dovresti sfilarla, ricaricarla e reinserirla? Oppure non c'ho capito niente e basta?
Le tre stanze hanno ognuna un buco al centro, ma si tratta di entrate per poi posizionare il nido in un'arena (ovvero sfociano dall'altra parte del blocco) o sono solo zone scavate più profondamente?
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Re: Piccolo nido di accrescimento

Messaggioda Seth » 26/04/2015, 17:19

Sì è gasbeton, la provetta farebbe da serbatoio d'acqua e all'occorrenza si sfila e si sostituisce con un'altra pronta. Il buco al centro delle stanze è prodotto dall'attrezzo che ho usato, cioè questo tipo di fresa

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Re: Piccolo nido di accrescimento

Messaggioda Fiabo » 27/04/2015, 11:51

Aahh ora capisco i buchi! Guarda, aspetterei l'intervento di un utente con più esperienza, io infatti non ho mai fatto un nido in gasbeton, però ci sono un paio di cose che non mi convincono: Intanto i buchi conici porteranno alcune formiche ad occultarcisi, ma questo non è che un problema estetico di visibilità, piuttosto leggevo che per colonie mature tali insenature possono rappresentare un incipit per scavare una galleria in quella direzione; tu hai una colonia di Messor giusto? Se leggi il diario di GianniBert vedrai che sono in grado di scavare il gasbeton, anche se sono lavori che solitamente procedono piuttosto lentamente e dovrebbero lasciarti il tempo di reagire.
Più problematica potrebbe essere una sbagliata umidificazione del nido, come spiegava ad entrambi Entok in un altro topic avviato da te.
Vediamo se ho capito bene: la provetta che può essere sostituita a piacimento sarà tappata da cotone nel lato aperto, se no sarebbe pressochè impossibile sostituirla e infilarla orizzontalmente senza che si rovesci tutta l'acqua al suo interno. A questo punto immagino che l'idea sia che per capillarità il cotone porti l'acqua a contatto con il gasbeton che a sua volta, sempre per capillarità, trasporterebbe l'umidità in tutto il volume, creando quindi un gradiente decrescente di umidità a partire dalla superficie di contatto tra cotone e gasbeton. Potresti incorrere secondo me in un paio di problematiche: La prima è che l'acqua contenuta nella provetta potrebbe essere poca per mantenere umido l'intero blocco di gasbeton, che ha forte potere capillare, e potresti trovarti a cambiare la provetta di continuo; oppure la cessione di acqua da parte del cotone potrebbe essere troppo lenta e potrebbe portare ad una inefficiente umidificazione, la poca acqua potrebbe velocemente raggiungere le pareti esterne più vicine del blocco ed evaporare prima di aver portato una buona umidificazione su tutto il blocco. Non so, nel pratico dipende da una serie di variabili, ma puoi sempre provarlo e tenerlo monitorato per un po' prima di trasferirvici la colonia.
L'unica cosa che posso dirti legata alla mia esperienza è che l'anno scorso ho costruito un nido in gesso con un sistema di umidificazione a provetta, ma non mi ci sono trovato per niente bene, tant'è che quest'anno ho debellato il nido e ritrasferito la colonia (decimata) in provetta.
La netta maggior parte degli utenti che costruisce nidi in gasbeton su questo forum mette il materiale direttamente a pescare nell'acqua e spesso mi hanno consigliato questo metodo, sicuramente permette maggiore controllo e più semplicità nel ricaricare il serbatoio, ma non so, magari fatti un giro tra i diari di Messor, selezionane uno in cui viene utilizzato il gasbeton con successo e fai qualche domanda diretta all'allevatore in questione.
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Re: Piccolo nido di accrescimento

Messaggioda Seth » 27/04/2015, 17:36

No, sarebbe per delle Camponotus vagus e nylanderi. Essendo di accrescimento la colonia non arriverebbe ad essere matura lì dentro, quindi non dovrebbero essere spinte a scavare oltre.
Riguardo la provetta, dalla foto non si vede, ma tra la prima camera più piccola e l'insenatura per la provetta c'è un piccolo foro, in questo modo inserisco direttamente la provetta della regina all'interno, poi quando e se deciderà di spostarsi nella camera sostituisco la provetta con una piena d'acqua chiusa dal cotone, in modo che se lei ha bisogno basta che mette la testa sul foro per prendere l'acqua.
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Re: Piccolo nido di accrescimento

Messaggioda Fiabo » 28/04/2015, 11:47

Sicuramente con questo metodo permetti alle formiche di abbeverarsi nel nido e questo è già ottimo, ma probabilmente non assicurerà l'umidità nelle varie stanze. A questo punto passo per forza la parola ad un utente più esperto, perchè questo che descrivi è esattamente il sistema che ho utilizzato nel nido in gesso per le Teramorium sp. ed ero convinto che sarebbe stato efficace. Purtroppo, invece, dopo l'ibernazione mi sono reso conto di una moria che si era già portata via circa il 75% della colonia, forse il sistema di umidificazione non c'entra niente e la moria era dovuta a tutt'altre cause, purtroppo non lo so, però per sicurezza ho scartato quel metodo.
Serve il parere di un utente con più esperienza. Ad ogni modo buona fortuna!
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Re: Piccolo nido di accrescimento

Messaggioda entoK » 28/04/2015, 15:09

Sì dici bene a fine inverno è più facile avere morie per disidratazione perché col freddo alcune formiche faticano a muoversi e preferiscono compattarsi tutte in una stanza, perciò così facendo non si reidraterebbero autonomamente se non si umidifica. Oltre a questo spesso si aggiungono probabilmente le morti fisiologiche per vecchiaia al riprendere accelerato delle funzioni metaboliche.

Io sinceramente terrei le Camponotus a sviluppo lento gestite in provetta per un paio di anni (anche 3 se necessario), visto che sono già belle difficili senza il bisogno di complicarsi la vita aggiungendo variabili.
La provetta assicura una gestione dell'umidità migliore di qualsiasi altro possibile nido e considera che l'alternativa può essere buttare via 1-2 anni di lento sviluppo in pochi giorni. Tanto di spazio in provette da 20/25 cm ce n'è in abbondanza per formiche come i Camponotus anche per 30/40 operaie (guarda nei diari delle due Camponotus spp. lente che tengo dove e come son state le colonie negli ultimi 2 anni). ;)

Per quanto riguarda invece Camponotus vagus dato che è relativamente robusta e a sviluppo veloce potrai anche provare a sperimentare quel nido a fine anno (o se poche trasferendole a inizio del prossimo).
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